Archivi autore: Juliet Berry

Arriva Halloween, attenti ai gatti neri!

Ancor oggi, esattamente come nel Medioevo, ci sono ancora persone che associano i gatti neri al diavolo e alla stregoneria e, per ignoranza e inciviltà, sono ancora fermi all’assurda credenza che i mici del colore della notte portino sfortuna.

Ma c’è, purtroppo, dell’altro: ogni anno, specialmente nel periodo di Halloween, arrivano notizie di riti satanici in cui vengono sacrificati gatti neri. Anche se, per fortuna, le statistiche riguardanti il numero di gatti morti sono tanto allarmanti quanto prive di fondamento.

Nessuno conosce la reale situazione e sebbene non sia quasi certamente un fenomeno diffuso come qualcuno vorrebbe far credere, non è affatto da sottovalutare. Il consiglio di ENPA, per chi possiede un felino dal mantello nero, è quindi di monitorarlo per quanto possibile in questo periodo e di tenerlo al sicuro in casa nei giorni attorno al 31 ottobre, soprattutto durante le ore serali e notturne.

Considerando la poca visibilità data dal colore, però, tenerlo in casa di notte anche in altri periodi dell’anno è un’opzione da valutare. In questo caso, se il nostro micio è abituato a fare i bisogni in giardino, dovremo naturalmente predisporre una cassetta igienica in casa.

Anche se non abbiamo un gatto nero, un po’ di attenzione in più non guasta mai nel caso si osservino attività sospette nei pressi delle colonie feline: in caso di dubbio, contattare prontamente le forze dell’ordine.

Per i gatti che escono, alcuni consigli che valgono sempre

Se il micio ha la possibilità di uscire di casa – che sia in giardino, in cortile o altro spazio tranquillo – è davvero fortunato perché ha la possibilità di esprimere i suoi comportamenti naturali. È però consigliabile adottare qualche precauzione per assicurare la sua incolumità. Consigliamo innanzitutto di dotarlo di un collarino con chiusura di sicurezza anti-strozzo con medaglietta identificativa con i vostri telefoni: se il gatto rimane impigliato, il collare si apre automaticamente nel momento in cui l’animale inizia a dare strattoni per liberarsi.

La presenza del collarino peraltro è un segnale visibile a tutti che il gatto è di proprietà onde dissuadere le persone, magari benintenzionate, dal prelevarlo nella convinzione che sia smarrito o abbandonato. Ricordiamo infatti che non c’è alcun motivo per recuperare tutti i gatti che si incontrano a meno che non siano feriti o chiaramente in difficoltà, perché con ogni probabilità stanno semplicemente perlustrando il proprio territorio. 

Obbligo del microchip, anche per gatti

In Lombardia, dal primo gennaio 2020 è obbligatorio far microchippare tutti i gatti appena nati, appena adottati o appena comprati, registrandoli presso l’Anagrafe Animali d’Affezione (AAA) regionale, come per i cani. Sebbene il provvedimento non sia retroattivo, ENPA e ATS raccomandano vivamente la microchippatura anche per i gatti al di fuori di queste categorie: se per qualsiasi motivo il gatto dovesse arrivare in gattile o presso un veterinario (o se dovesse essere trovato morto), sarà possibile risalire ai proprietari. Ogni anno vengono portati al rifugio di Monza decine di mici chiaramente di proprietà – sterilizzati, docili, in buone condizioni di salute, ma senza il microchip. I pochi che riescono a essere riuniti con la propria famiglia, infatti, lo devono esclusivamente agli appelli o alle ricerche.

Provvedimenti sanitari

Diamo per scontato che avete provveduto a sterilizzare il micio, che costituisce il modo migliore per contrastare la diffusione di diverse gravi malattie infettive e per proteggerlo da alcuni tumori. L’ultimo consiglio è quello di far vaccinare il vostro micio anche contro la FeLV (leucemia felina), una malattia altamente contagiosa dagli effetti devastanti.

Per info sui benefici della sterilizzazione, leggi il nostro Decalogo qui.

Pubblicato il 25 ottobre 2020

Sabato 28 novembre: nuova raccolta alimentare presso Oasipet di Albiate

A un mese dalla precedente raccolta cibo, ENPA sarà di nuovo ospitato presso il supermercato per animali Oasipet di Albiate (MB).

Le volontarie ENPA e lo staff del supermercato per animali vi aspetteranno sabato 28 novembre al punto vendita di via Milano 3 (c’è un comodo parcheggio nel cortile interno). I volontari saranno presenti dalle 9,30 alle 18,30 orario continuato per dare indicazioni e consigli ai clienti che volessero acquistare del cibo per animali.

Come molti di voi sapranno, ENPA provvede a nutrire numerosi gatti liberi – che vanno sfamati 365 giorni all’anno, Natale e Pasqua compresi – e aiuta inoltre diversi tutori di colonie feline in difficoltà. La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti, preferibilmente “umido” in buste o lattine. Oltre a scatole per i gatti adulti, serve anche cibo specifico per i gattini (spesso denominato “kitten”) per sfamare i tanti micini ancora ospitati nel rifugio di via San Damiano a Monza o accuditi a casa di volontari, alimenti essenziali per l’ottimale crescita fisica e neurologica dei piccoli.

Come funziona la raccolta?

Per vostra comodità, all’interno del supermercato vi verrà dato un mini volantino che spiega brevemente le attività della Sezione e i prodotti alimentari di più stretta necessità. I prodotti selezionati vanno pagati regolarmente alla cassa e poi consegnati alle volontarie al banco ENPA dove verranno smistati e registrati.

Chi dona anche una sola scatoletta o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

ENPA ringrazia Oasipet per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Oasipet e la LotterENPA 2021

Oasipet ha voluto anche offrire un bellissimo premio per la lotteria benefica dell’ENPA brianzolo! Il fortunato vincitore del premio n. 20, infatti, si aggiudicherà alimenti di alta qualità di marca “Amanova” del valore di €67, a scelta tra cane e gatto – vedi la cartolina!

Non solo, i biglietti della LotterENPA saranno in vendita nei due negozi Oasipet di Albiate e Seregno.

Orari negozi:

Albiate, Via Milano, 3

Aperto da lunedì a venerdì, 9:00 – 12:30 / 15:00 – 19:30; sabato 9:00 – 19.30 orario continuato; domenica 15.00 – 19.30. Tel. 0362-931935

Seregno, Via Circonvallazione, 76

Aperto da lunedì a sabato, 9:00 – 12:30 / 15:00 – 19:30. Tel. 0362-328909

Sito: www.oasipet.it

Pubblicato il 23 novembre 2020

1° edizione del concorso Webstar, ecco i vincitori!

Dopo la 4 passi a 4 zampe virtuale, che ha riscosso un grosso successo presso gli amici dell’ENPA di Monza, analogo successo ha avuto la prima edizione del Concorso Virtuale Webstar: ben 67, infatti, i concorrenti, con 29 cani, 29 gatti e 9 altri pet (conigli, cavalli, criceti, pappagalli e persino tartarughe).

La giuria, composta da operatori e volontari ENPA, ha avuto il suo bel da fare per scegliere i vincitori e gli animali iscritti erano così tanti che abbiamo voluto aggiungere dei premi per il cane e il gatto più anziano e diversi premi “speciali”!

Finalmente possiamo svelarvi i loro nomi (tra parentesi le caratteristiche con cui i proprietari hanno voluto descriverli), che come promesso erano stati già indicati domenica in un post nella nostra pagina Facebook con i ringraziamenti in video del presidente Giorgio Riva a tutti i partecipanti.

Dog Star: ESTRELLA di Valentina Dal Buono, incrocio mastino spagnolo di 4 anni adottata tramite il Progetto Animalista per la Vita Spagna (“grande, possente ma anche timida e delicata”)

Cat Star: TALCO di Francesca Picierno, gatto europeo di un anno proveniente dal gattile di Monza (“sordo e affetto da maculopatia [malattia degenerativa oculare – n.d.r.] ma giocherellone”)

Pet Star: OLGA di Silvia Francesconi, criceto di razza winter white pearl di appena due mesi, adottato al rifugio di Monza (“la mia amica signora Olga Palletta”)

I premi speciali

I più anziani

Senior Dog Star: ELLEN di Francesca Galimberti, incrocio welsh corgi di 15 anni adottata al canile di Monza (“pensavamo di aver adottato un cane ma abbiamo scoperto invece che si trattava del maestro Yoda – la forza sia con te!”)

Senior Cat Star: BONBON di Maria Rosa Pia Braga, gatto europeo di 18 anni adottato da cucciolo in una fattoria (“buono, purtroppo cieco, ma se la cava ancora”)

Best picture

Cat Best Picture: SMILE di Daniela Ronzoni, gatto di razza british shorthair di 3 anni adottato da una famiglia, (“non si fa toccare ma è sempre presente, in famiglia o definiamo #carognopeloso”)

Dog Best Picture: MILO di Alessia Sciortino, incrocio maremmano di 2 anni adottato al canile di Monza (“semplicemente Milo, impossibile trovare un cane come lui, un cane bello che sa di essere bello. Adora guardarsi allo specchio e leccarsi, adora ricevere complimenti e farsi fotografare in posa”)

Premio Tenerezza

Tender Dog: NAYLA di Donatella Mariani, meticcio di 11 anni adottata al canile di Monza (“fobica, non ha mai partecipato alle manifestazioni dell’ENPA se non in foto attaccata al collare della sua compagna Gioia”)

Tender Cat: TRIKI di Andrea Rizzo, gatta europea di 6 mesi adottata in Calabria (“tripode peperina, sempre affamata e instancabile”)

Tender Pet: PULCE di Consuelo Rossi, coniglio di 7 anni adottato al rifugio di Monza (“monello”)

Congratulazioni a tutti i vincitori che saranno contattati per ritirare i premi presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21: cesti per le categorie Web Star, Senior e Tenerezza, stampa su tela per la categoria Best Picture, mentre tutti i 10 vincitori riceveranno un bellissimo attestato personalizzato.

In questa pagina, tutte le foto vincenti. Qui potrete vedere l’album su Facebook con le foto di tutti gli animali che hanno partecipato al concorso.

Pubblicato il 20 ottobre 2020

Milù, 8 anni dopo ancora instancabile ed esplosiva!

Lieto Fine:
Milu' è una cagnolina adottata da Lucia nell'ormai lontano 2013. All'epoca era una cucciolotta proveniente, tramite la nostra rete solidale, da Lipari.
È stata un'esplosione in tutti i sensi, vivacissima, curiosa, strapiena di problemi e protagonista di grandi disastri. Lucia e la sua famiglia si sono rimboccati le maniche e tra lunghissime passeggiate per stancarla e un lungo percorso educativo i risultati non hanno tardato ad arrivare.
Cosa adora? L'acqua rimane ancora il suo primo amore, fiume. lago. mare, va bene anche una pozzanghera; passeggiare in montagna e nei boschi per stanare gli scoiattoli, ma anche fare il cane da città, se si passa da un bar lei deve entrarci.
A quasi 8 anni è ancora instancabile, siamo attorno a 10 chilometri quotidiani, estate e inverno non importa.

Simone, oggi Hopper: adottarti è stata una delle scelte migliori che la tua nuova mamma potesse fare!

Lieto Fine:
Simone è un micione di circa 10 anni adottato da Alice ad agosto 2019. Alice è arrivata in gattile incuriosita dalla foto di una gatta che aveva visto sul sito ma una volta lì lei non l'ha degnata di uno sguardo, mentre Simone, appena entrata nella stanza, le è subito saltato sulle spalle.
Simone era stato trovato a Monza in brutte condizioni, ma, dopo una serie di cure presso la nostra struttura è riuscito a riprendersi.
Le volontarie hanno avvertito Alice che non sarebbe stato un gatto "normale".. e in effetti Simone è riuscito davvero a stupire la sua nuova mamma per tutta la tenerezza, dolcezza e attaccamento che le ha mostrato fin da subito.
Che dire? Adottarlo è stata una delle scelte migliori che Alice potesse fare!! Parole sue!

Luna, oggi Yukiko: una morbida e pelosa musa ispiratrice dagli occhi azzurri!

Lieto Fine:
Luna, oggi Yukiko una splendida gattina dagli occhi azzurro ghiaccio, è stata adottata ad agosto 2020 ed è già la regina della casa. La sua nuova mamma, Elena, di professione fa l'illustratrice e Yukiko è diventata ormai la sua musa ispiratrice. Le ha riempito la vita di gioia, tenerezza, fusa e peli.
Nelle lunghe giornate passate a disegnare, Yukiko é la sua ombra, con il suo riserbo e il suo grazioso musetto la assiste nei suoi lavori mettendo ogni tanto una zampa o tutto il suo pelosissimo corpo sul blocco da disegno.
Quando non é al fianco di Elena la piccola palla di pelo corre in giro per tutta casa e con i suoi occhioni azzurri la spia dagli armadi, dalla sua scatola preferita o dal suo albero tira graffi, dal quale riesce anche ad ammirare la città attraverso la finestra. La sua più grande passione sono i piccioni che girano sul tetto. Passa ore ad ammirarli dal comodino, prendendo, tra una pausa e l'altra, un bagno di sole dalla finestra.
È riuscita ad essere amata da tutti, anche dal cane dei genitori di Elena, con cui ora ama giocare e fare agguati.
Yukiko ha girato due case prima di trovare quella giusta ma alla fine ha trovato un'amica umana che le dedica mille attenzioni e le parla sapendo di aver trovato in lei un'attenta ascoltatrice.

Diana, quanti progressi grazie all’amore!

Lieto Fine:
Diana è una dolcissima cagnolina adottata da Martina e la sua famiglia a febbraio 2018. Soprattutto in un primo momento, non è stato semplicissimo gestire la situazione perché la piccola aveva paura di tutto, persino delle foglie che si muovevano al vento, aveva paura delle auto e dei camion (ancora non le piace quello della nettezza urbana) e farle attraversare la strada era un’impresa impossibile tanto che Martina spesso doveva prenderla in braccio, cosa abbastanza difficile con un’altra cagnolina al guinzaglio e il suo pancione che cresceva a vista d’occhio. Nonostante tutto ciò, per Martina è stata una gioia immensa vedere i progressi che ha fatto Diana e l’amore che dimostra a tutta la sua famiglia ogni singolo momento della giornata. È molto protettiva anche nei confronti dell’altra cagnolina e del bambino.
Valentina e la sua famiglia ci tengono molto a lasciare un messaggio: "adottate e non abbiate paura.. le difficoltà le affronterete pian pianino insieme al vostro nuovo compagno di vita che camminerà sempre al vostro fianco". Grazie Valentina per tutto questo amore che tu e la tua famiglia state donando alla nostra piccola dolce Diana!

Anche Kira ha trovato la sua dimensione!

Lieto Fine:
Opal, oggi Kira, è stata adottata a febbraio 2020 e non poteva trovare una famiglia migliore: oltre a una nuova mamma e un nuovo papà, ha trovato anche ben quattro fratellini umani. Passato un iniziale periodo di ambientamento, compresa anche una legittima diffidenza nei confronti della nuova situazione, ultimamente Kira si è avvicinata sempre di più alla sua nuova famiglia che per lei stravede. Si fa coccolare senza problemi, si fa prendere anche un po' in braccio, gioca, corre per tutta la casa ma non disdegna riposarsi sui letti o meglio ancora sui vestiti di qualcuno! Insomma, con grande gioia di noi tutti e della sua famiglia, Kira sembra proprio aver trovato la sua dimensione!

Sancho Panzo, gattone coccolone!

Lieto Fine:
Sancho Panzo è un adorabile micione che a giugno 2020 è stato abbandonato e lasciato in un trasportino proprio davanti al portone di ingresso del nostro rifugio. La sua permanenza in gattile è stata però molto breve. Circa un mesetto dopo è stato adottato da Beatrice e la sua famiglia. È un gattone molto coccolone, inizia a fare le fusa non appena qualcuno gli parla o lo accarezza. Ama dormire e russa tantissimo.
Inizialmente un pò difficile è stato l'inserimento di Sancho in famiglia, dove già era presente, Jenkins, un altro gattino adottato sempre dal nostro gattile nel 2016. Sancho tendeva a essere un pò dispettoso e a fare il bulletto, ma oggi per fortuna hanno entrambi capito che è meglio essere alleati che nemici. Giocare e fare gli agguati in due è più divertente che farlo da solo!

Tutti pazzi per Biagio!

Lieto Fine:
Questo splendido cagnolone è il nostro, ex Manzoni, oggi ribattezzato Biagio perché alla sua nuova mamma, Valentina, ricordava tanto il protagonista di "Lilly e il vagabondo".
I primi giorni di convivenza non sono stati affatto facili. Nel nostro rifugio sembrava andare d'accordo con tutti i cani, ma una volta portato a casa, la prima uscita è stata disastrosa, abbaiava e ringhiava a tutti, piccoli, grandi, maschi, femmine senza nessuna differenza. Valentina, tuttavia, ha tenuto duro, riportarlo in canile non era proprio il caso e si è così rivolta a un educatore. Dopo tanto lavoro, i risultati sono arrivati. Biagio è diventato socievole, vuole giocare praticamente con tutti, tranne alcune razze che proprio non le può vedere. E' molto affettuoso affettuoso, coccolone, intelligente, dolce. Chiunque lo incontra e lo conosce se ne innamora. E la stessa Valentina, ormai ormai vive per lui.

CalENPArio 2021: un anno con noi!

Sono già in vendita i calENPAari 2021 dell’ENPA di Monza e Brianza, uno più bello dell’altro!

Già al loro debutto nel weekend delle Giornate degli Animali (3 e 4 ottobre), si sono rivelati un successo. Realizzati in due versioni, da muro (€10) e da tavolo (€6) con immagini e grafica diverse, hanno come modelli d’eccezione gli ospiti, presenti e passati, accuditi presso il rifugio di Monza. E tra gli acquirenti più entusiasti alcuni sono proprio degli adottanti dei protagonisti ritratti sulle pagine dei calendari, che già pensano con orgoglio di regalarli a Natale a parenti e amici…

Dal momento che nel rifugio di via San Damiano non ci sono solo cani e gatti, sulle pagine dei calendari sono immortalati anche conigli, criceti e alcuni componenti della nostra allegra fattoria, come il dolcissimo agnello Brembo, il cavallo bianco Matteo, e ancora capre e pecore, oche e galline.

Dove si possono acquistare i calENPAri?

  • domenica 18 ottobre alla Open Day Party presso Fido Village di Lissone
  • al banco ENPA sabato 7 novembre in via Italia, centro Monza
  • ai mercatini natalizi ENPA sotto i portici dell’Arengario in centro Monza, tutti i giorni da domenica 29 novembre in avanti
  • presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21, aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30 (N.B. A differenza delle visite/colloqui d’adozione, non occorre prendere un appuntamento)
  • presso la sede operativa di Via Lecco 164 (aperta il giovedì sera dalla 21 alle 23), anche in questo caso senza appuntamento

Pubblicato il 14 ottobre 2020

Appello urgente: ‘Critical Care’ per coniglietti bisognosi. Su Amazon la nostra WishList.

Vi chiediamo ancora una volta una mano per aiutarci, questa volta, a sostenere questi teneri coniglietti e far sì che crescano forti e sani.

Il ‘Critical Care‘ è un alimento altamente nutriente di vitale importanza nei casi in cui si renda necessaria un’alimentazione intensiva e che favorisca la digestione in conigli, roditori e rettili. Vanno imboccati più volte al giorno e quindi se ne usa tanto.

Tutte le donazioni sono apprezzate ma abbiamo preparato su Amazon un’apposita WishList (lista dei desideri), così che possiate donare, stando comodamente a casa, il cibo di cui abbiamo tanto bisogno.

Naturalmente, chi volesse usare il metodo più “tradizionale”, portandoci personalmente gli alimenti al rifugio di Via San Damiano 21, sarà il benvenuto!

Grazie, come sempre, per la vostra sensibilità e generosità.

Trovate la WishList qui

Le foto: nella foto in alto e sopra a sinistra, un cucciolo debilitato viene alimentato a mano (non è ovviamente ancora pronto per l’adozione). Gli altri due, invece, la bianca Irlanda e Cheridan dal mantello color seal point, sono solo alcuni dei conigli presso il rifugio di Monza in cerca di adozione.

Pubblicato il 14 ottobre 2020

Sabato 24 ottobre, incontro a Monza con Sara Turetta

Per chi conosce il mondo del protezionismo animale Sara Turetta è una vecchia conoscenza. Classe 1973, è infatti una delle protagoniste dell’attivismo internazionale per i diritti animali, nonché fondatrice dell’associazione Save the Dogs e per il suo impegno ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui la nomina a Cavaliere della Stella d’Italia da parte del Presidente della Repubblica.

Sabato 24 ottobre alle 18.30, presso la libreria Virginia e Co. in via Carlo Rota 11 a Monza, Sara Turetta presenterà il libro “I cani, la mia vita“ (Ed. Sonda, 17,10€) in cui racconta della sua avventura in Romania, dove ha fondato un centro di recupero per cani e altri animali abbandonati e maltrattati, ma anche della forza che ci ha messo, mollando il suo lavoro nella pubblicità a Milano per trasferirsi in Romania.

Save the Dogs, una splendida realtà

Dal 2002 Save the Dogs opera in una poverissima località nel sud-est della Romania, Cernavoda, dove Sara Turetta avviò personalmente il primo programma di sterilizzazione.

Nel tempo il progetto è cresciuto, ha ampliato il proprio raggio di azione e ha raggiunto uno staff operativo di 50 persone, diventando un vero e proprio fiore all’occhiello del no-profit italiano in Romania.

L’associazione è attiva anche in Italia con “Non Uno di Troppo”, il programma di prevenzione del randagismo per il Sud Italia lanciato nel 2019 con lo scopo di incentivare le sterilizzazioni e l’iscrizione in anagrafe e sensibilizzare la popolazione tramite campagne di comunicazione.

Quel legame con ENPA di Monza e Brianza…

Martedì 28 febbraio 2006: all’aeroporto di Malpensa arrivano Pamela, Roco, Luana, Smokie e Dolfy, cinque cani scampati al massacro in atto a Bucarest grazie a Save the Dogs (foto sotto, l’arrivo a Malpensa con Sara Turetta e volontari e operatori ENPA e un ampio articolo pubblicato su Il Giorno). Sono i primi a essere ospitati al canile di Monza e da allora la sezione brianzola dell’ENPA collabora con l’associazione accogliendo nel proprio rifugio di Monza, ogni volta che è possibile, cani rumeni salvati da una fine orribile.

Un incontro in totale sicurezza

Considerando il momento che stiamo vivendo, per rispettare le misure di sicurezza è garantito adeguato distanziamento con obbligo di mascherina per tutta la durata dell’evento e igienizzazione delle mani.

L’accesso all’evento sarà esclusivamente su prenotazione mandando una mail a: libreria.virginiaeco@gmail.com  

Pubblicato il 20 ottobre 2020

Fido Village di Lissone: domenica 18 ottobre tutti all’Open Day Party!

Da poco riaperto con una nuova gestione, Fido Village terrà un evento pubblico nel pomeriggio di domenica 18 ottobre per presentare tutte le attività della struttura. Fido Village, infatti, è molto più di un asilo diurno per cani, infatti offre una vasta gamma di servizi: toelettatura professionale per cani e gatti; educazione cinofila e corsi e socializzazione per cuccioli; dog sitting con passeggiate e giochi in libertà; servizio taxi per cani e gatti; vendita di mangimi naturali e specializzati e attrezzi …

All’evento di domenica, organizzato in collaborazione con ENPA di Monza e Brianza, potrete visitare la struttura e il suo campo recintato da 3.000 mq. Lì potrete assistere a due esibizioni da parte di due border collie: problem solving e rally obedience. Ma avrete anche l’opportunità di far fare una prova con il vostro quattrozampe sotto la guida del team di educatori cinofili!

Un locale sarà allestito da set fotografico in cui il fotografo Luca Salvadego scatterà una fotoricordo con il vostro cane che verrà stampata e regalata.

Tutti i visitatori saranno omaggiati inoltre di campioni di alimenti specializzati Toto, partner di Fido Village.

Presente anche ENPA!

Per tutto il pomeriggio saranno presenti i volontari dell’ENPA brianzolo. Al nostro stand potrete chiedere informazioni, acquistare i nostri calendari e i biglietti della LotterENPA e scegliere tra una selezione di attrezzi e gadget a tema animale. Alle 15.00 circa il presidente dell’associazione, Giorgio Riva, farà un breve intervento.

Fido Village ha offerto anche due premi per la lotteria benefica di ENPA: mezza giornata di asilo diurno per il vostro cane e alimenti specializzati di marca Toto a scelta tra cane e gatto.

Dove e quando

L’evento si terrà domenica 18 ottobre dalle 14.00 alle 19.00.

Fido Village è a Lissone (MB) in Via Verdi 38.

Contatti

Telefono: 392-350 2141 / sito: www.fidovillage.it / Facebook: Fido Village Lissone

Precauzioni anti-Covid

Tutte le misure anti-Covid saranno rispettate dagli organizzatori (misurazione temperature all’ingresso, gel igienizzante, garanzia di distanziamento sociale …) e tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina.

Pubblicato il 13 ottobre 2020

Smontiamo la gabbia: domenica 18 ottobre corteo a Trento per la liberazione degli orsi.

Fra il 1999 e il 2002 viene realizzato in provincia di Trento il Progetto Life Ursus finanziato dall’Unione Europea, con finalità di ripopolamento degli orsi bruni, all’epoca sostanzialmente estinti nell’arco alpino. Evidentemente, qualche orso nei boschi fa bene al turismo e alle casse provinciali, deve aver pensato qualcuno. Ma bastano pochi anni e ci si rende conto che la presenza dell’orso non è compatibile con un modello di turismo consumista e invasivo, nel contesto di un territorio in realtà ampiamente antropizzato.

I risultati di una pessima gestione

20 anni dopo il bilancio è tristemente fallimentare: 34 orsi “indisciplinati” scomparsi, uccisi, imprigionati, tra loro M49, M57 e l’orsa DJ3, attualmente detenuti nella struttura/prigione del Casteller, la cui gestione è – con macabra ironia – affidata all’Associazione dei Cacciatori Trentini.

M49 evade clamorosamente, viene catturato ma fugge il 27 luglio 2020, per poi venire nuovamente catturato poche settimane fa. Suoi compagni di prigionia DJ3 (figlia di Daniza, probabilmente l’orsa più tristemente nota nella mala gestione della provincia di Trento) reclusa da ben 9 anni (metà della sua vita) e M57, riuscito a trascorrere solo due anni della sua vita in libertà prima di essere imprigionato (la vita media di un orso in natura è fra i 30 e i 35 anni). È notizia di questi giorni che le condizioni psico-fisiche dei tre plantigradi sono state definite “inaccettabili” persino dagli organi di controllo istituzionali che, come da copione, propongono per voce delle associazioni veterinarie la costituzione di “comitati etici” per ripulirsi la faccia con la solita favola del “benessere animale”.

La classe politica che ha governato il Trentino ha più volte dimostrato tutti i limiti e l’ipocrisia di un’impostazione antropocentrica rispetto alla convivenza con gli altri animali. Ovviamente le cose non sono né cambiate né migliorate dall’insediamento della nuova giunta leghista.

Cosa andava fatto

I milioni di euro che per il Progetto Life Ursus la Provincia ha ricevuto dall’Europa andavano spesi molto diversamente: progetti di educazione nelle scuole, formazione mirata agli operatori turistici, sensibilizzazione e informazione a tappeto a residenti e turisti, nell’ottica di una convivenza pacifica e rispettosa. E invece? E invece questa specie è stata presa, piazzata sul territorio, tolta dal territorio, uccisa, imprigionata, mostrata, nascosta, a seconda delle esigenze del potere.

Il fatto è che gli animali selvatici hanno la pessima abitudine di comportarsi da tali. Non sono peluche, non sono gli animali depressi e tristi che vediamo negli zoo. Sono orsi che, come tutti gli individui, vogliono “solo” vivere liberi, scegliere cosa mangiare, dove andare, cosa esplorare, come giocare, oziare, odorare; e che, come chiunque altro, se si sentono infastiditi o minacciati reagiscono e si difendono. Orsi che fanno gli orsi, insomma.

Nell’operato della Giunta Fugatti in questo particolare frangente, riconosciamo con evidenza politiche repressive per questo, da sempre solidali con la lotta di chi viola i confini per riprendersi la libertà, ci schieriamo senza esitazioni dalla parte degli/le orsi ribelli.

È ora di dire basta!

Restituiamo agli orsi i boschi e le montagne in cui sono nati liberi.

Centro Sociale Bruno, Assemblea Antispecista, Fridays for Future e Coordinamento Studenti Medi hanno organizzato una manifestazione nazionale a Trento domenica 18 ottobre.

Ritrovo alle ore 11.00 alla stazione di Villazzano di Trento e corteo verso il Casteller.

La manifestazione durerà tutta la giornata; si consiglia di portarsi il pranzo al sacco, l’acqua, la mascherina, scarpe da montagna e indumenti adatti in caso di pioggia.

Pubblicato il13 ottobre 2020

Benedizione degli Animali: la 45° edizione tra Covid e il tempo capriccioso. Ecco i vincitori del concorso Cane Fantasia!

Sabato 3 e domenica 4 ottobre abbiamo festeggiato le Giornate degli Animali e come al solito l’ENPA di Monza e Brianza si è sdoppiata tra il banco di sabato e la Benedizione degli Animali il giorno successivo.

Sabato il banco in via Italia ha riscosso un grande successo di pubblico e i numerosi visitatori hanno potuto acquistare in anteprima i bellissimi calENPAri 2021 e i biglietti della LotterENPA 2021. Grande successo hanno riscosso anche i nuovissimi gadget che saranno nuovamente disponibili nei mercatini di Natale che verranno allestiti sia in centro Monza sia al rifugio in via San Damiano 21.

Il giorno successivo, tutti gli amici dell’ENPA amanti degli animali hanno partecipato alla Benedizione degli Animali, anche se i numeri non sono stati certo quelli delle passate edizioni, vuoi per il tempo davvero incerto, vuoi per la paura del Covid che tuttora è di ostacolo al ritorno alla normalità.

I visitatori – con o senza animali al seguito – hanno però potuto conoscere la variegata fauna presente nel parco rifugio di via San Damiano che, come ben sappiamo, ospita non solo cani e gatti ma anche conigli, cavalli, pony, capre, pecore, tartarughe, cavie, galline, oche e l’ultimo arrivato, l’agnellino Brembo.

Tutti erano provvisti di mascherina e tutti hanno rigorosamente rispettato le regole imposte per la sicurezza di ognuno. Da parte nostra siamo stati molto scrupolosi nel mantenere dappertutto il necessario distanziamento e nell’evitare ogni possibile assembramento. 

Dopo che il presidente dell’ENPA di Monza, Giorgio Riva, ha aperto ufficialmente la manifestazione, una ventina di palloncini, interamente biodegradabili, ha colorato di blu il cielo accompagnati dai teneri pensierini scritti dai più piccoli. Davvero bello e attuale il messaggio di Carlo, 12 anni, che con il suo “vorrei che ci fosse armonia tra uomo e natura” sembra quasi ricordare la nuova vocazione di ENPA, che per statuto non è più solo un’associazione animalista ma anche ambientalista.

Prima dell’apertura della sfilata, tutti i presenti hanno osservato un commosso minuto di silenzio, sulle note dell’inno di Mameli, per un doveroso saluto a tutte le vittime del Covid-19.

Tra uno scroscio di pioggia e un raggio di sole, una cinquantina di quattrozampe ha preso parte al concorso, sfilando davanti a una giuria qualificata. (In fondo i nomi e le foto di tutti i vincitori e i nomi dei giudici.)

Sopra, alcuni dei partecipanti nella sfilata “Cabe Fantasia 2020”

Come da copione all’inizio della competizione hanno sfilato alcuni cani ospiti della nostra struttura in cerca di adozione, in rappresentanza di ciascuna categoria in gara: Tiktok per la categoria Maltrainsema, Sake per quella dei Gran gros e ciula, Oreo per i Tufinel, Oscar per i Burlunent, Ryan per gli Oregiatt e Queen per la categoria Bell e truvatell.

Accompagnato dalle dolci note di “Fratello sole Sorella luna”, Padre Riccardo ha impartito la solenne Benedizione a tutti gli animali presenti. Grande amante dei gatti e tutore di una colonia felina, ha voluto ricordare l’importante ruolo degli animali domestici nella nostra vita, in particolare in questo difficile periodo.

CANE FANTASIA 2020: PARATA DEI CAMPIONI

Ecco i nomi dei cani, con quelli dei loro proprietari, che si sono classificati ai primi tre posti per ciascuna categoria. Tutti i premiati hanno ricevuto un grande cesto stracolmo di giochi e golosità e in bellissimo attestato offerti da ENPA.

El Maltrainsema – il cane più “fantasia”

1° premio: Mimì di Gaia Cavanno, una cagnolina di 5 anni descritta come “vivace”. Adottata dopo essere stata abbandonata in Sardegna

2° premio: Dream di un anno di età, di Fabio Antonini, “bellissima e casinista”, adottata al canile di Monza

3° premio: Terry, 10 anni, di Antonio Fagotti. Arrivato da una perrera (i tristemente noti canili-lager spagnoli), è un grande cacciatore di lucertole.

Sotto, una foto di gruppo dei tre vincitori nella categoria El Maltrainsema

Gran Gros e Ciula – il cane più grosso e simpaticone

1° premio: Blanko, 6 anni, di Fulvio Monteleone. Adottato al canile di Frosinone, Fulvio lo descrive come “territoriale ma anche coccolone”.

2° premio: Merlino, 2 anni, di Erica Ianno. Arriva da un border rescue, ovvero da un’associazione che si occupa di salvare e trovare nuove famiglie ai border collie. La sua proprietaria lo descrive come “fifone”.

3° premio: Zoe, un anno di età, di Lorenza Arosio. È una cagnolona “molto vivace” adottata al canile di Monza.

Sotto, una foto di gruppo dei tre vincitori nella categoria Gran Gros e Ciula

El Tufinel – il cane più piccolo e vispo

1° premio: Briciola di Renata Cazzaniga, di 6 anni. Arriva anche lei da una perrera ed è ancora paurosa.

2° premio: Lilith, 8 anni, di Maria Teresa Aguglia. Adottata al rifugio di Monza, la sua proprietaria dichiara che “è la regina del mondo, tutto è suo”!

3° premio: Molly, ben 11 anni, di Alice Bacchetti. Avuta da un privato, la sua specialità è buttarsi a pancia in su per ricevere baci!

Sotto, una foto di gruppo dei tre vincitori nella categoria El Tufinel

El Burlunent – il cane più piccolo grassoccio

1° premio: Camilla, 3 anni, di Fabrizio Bellorini. Arriva dall’associazione Una luce fuori dal lager di   Uboldo (VA). Era stata portata al nord da un canile lager della Basilicata, abbandonata in origine perché incinta. Nella sua nuova famiglia la sua specialità è rubare il cibo dalla cucina!

2° premio: Bullo, 7 anni, di Massimiliano Rossi. Adottato al canile di Torre del Greco (NA), ha una storia terribile alle spalle: era stato trovato legato a uno scoglio. A casa ama mangiare e rotolarsi.

3° premio: Tex, 8 anni, di Deborah Gala. Adottato al canile di Monza, mangia sempre e conosce perfettamente gli orari dei pasti.

Sotto, i tre vincitori nella categoria El Burlunent

L’Oregiatt – il cane con le orecchie più vistose

1° premio: Candy, 7 anni, di Matteo Riccardo. Arriva dall’associazione Lega del Cane di Puglia. Vive con ben 5 mici e crede anche lei di essere una gatta!

2° premio: Gennaro, ben 13 anni, di Maria Rodriguez, adottato presso un’associazione nel napoletano. È obbediente e coccolone e gli piace giocare con la palla.

3° premio: Cookie, un cucciolo di 7 mesi di età, di Vittoria e Gabriele Sardella. Adottato presso un’associazione romana, la sua famiglia afferma che è un “aspirapolvere e che corre come una lepre”.

Sotto, i tre vincitori nella categoria L’Oregiatt

Bell e Truvatell – il più bel cane di razza purché trovato o adottato presso un canile o rifugio

1° premio: Chloe di Silvia Bernareggi, adottata presso un “rescue” per setter. Ha 6 anni ed è dolcissima e affettuosa.

2° premio: Bella di Elena Arosio, di 4 anni. Adottata presso un’associazione di volontari in Sicilia, è esuberante e giocherellona, ma ha paura dei chihuahua!

3° premio: Cloe di Alessia Steffan, di 2 anni. Adottata presso un canile di Napoli, gioca con tutto quello che le capita.

Sotto, i tre vincitori nella categoria Bell e Truvatell

I premi speciali

I giudici hanno inoltre assegnando due premi in categorie “extra”:

Il premio “Tenerezza” è andato a Donut, 6 anni, di Fabrizio Lavezzari (in sfilata sotto a sinistra con la sua compagna Luna). Adottato presso il rifugio di Monza, era arrivato sottopeso e in bruttissime condizioni di salute. Donut è stato la nostra “mascotte” nell’ufficio del rifugio per diversi mesi prima di trovare la sua bellissima famiglia. Qui troverete la sua bellissima storia pubblicato a gennaio di quest’anno.  

Il premio per il cane più anziano è andato a Piuma, ben 14 anni compiuti, adottato da un privato, assieme alla sua amica Alice, 12 anni, adottata invece presso il canile di Monza (foto sopra a destra). La loro proprietaria, Flavia Fontana, ci informa che Piuma, nonostante l’età, ama giocare con le sue peluche, e che Alice è una cagnolina tranquilla e coccolona.

Un attestato speciale di benemerenza (e una inattesa sorpresa per la diretta interessata) è stato assegnato a Maria Teresa Galliano Bernardi (sotto, con il presidente ENPA Giorgio Riva), per l’impegno e la dedizione con cui si è prodigata per oltre cinquant’anni come volontaria e grazie al quale è riuscita a trovare casa a un infinito numero di mici.

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

La Giuria:

  • Rosella Panzeri, ex sindaco di Monza e da sempre amica dell’ENPA di Monza
  • Walter Tomain, medico veterinario, storico direttore sanitario del canile di Monza
  • Barbara Zizza, presidente della sezione di Monza e Brianza della LEIDAA
  • Sandra Onofri, consigliere comunale del Comune di Monza, che ci ha portato i saluti del Sindaco Dario Allevi e di Martina Sassoli, Assessore all’Ambiente

– La Floricoltura dei Fratelli Gavazzi di San Damiano di Brugherio per i fiori e l’allestimento del palco

– La Provincia di Monza e Brianza e il Comune di Monza per il patrocinio concesso alla manifestazione

Sulla nostra pagina Facebook troverete a breve una bella selezione di foto scattate durante la manifestazione.

Pubblicato il 6 ottobre 2020

Concorso fotografico WebStar 2020: c’è ancora tempo per iscriversi!

Avete un bel gattino fotogenico con cui non avete potuto partecipare al concorso Cane Fantasia? Oppure un cane anziano o un cucciolotto, disabile o dal carattere un po’ prepotente o troppo timido? O, ancora, un coniglio, un pappagallo, un cavallo o persino una gallina? O semplicemente abitate lontano e non siete potuti venire alla Benedizione a Monza di domenica?

Allora, ecco per voi il concorso WebStar 2020! È tutto online ed è aperto a tutti gli animali di casa e quindi davvero inclusivo. Tre sono le categorie: Dog Web Star per i cani, Cat Web Star per i gatti e Pet Web Star per tutti gli altri animali.

Come iscriversi

Partecipare è facile: basta scattare una bella foto del vostro cane, gatto, coniglio o altro pet, con o senza di voi, e collegarvi alla pagina dedicata. Compilate il form con i vostri dati e quelli del vostro pet, compresa una frase che metta in luce la caratteristica del vostro pet che più vi piace, o una cosa particolare che sa fare o, ancora, un breve aneddoto. L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10 da versare nella modalità che preferite.

Il concorso durerà fino a mercoledì 14 ottobre, ma attenzione: la data ultima per iscrivervi è lunedì 12 ottobre in caso di pagamento con bonifico bancario e martedì 13 ottobre in caso di altre forme di pagamento.

Vincitori e premi

Un’attenta e qualificata giuria ENPA Monza e Brianza valuterà le foto arrivate e stabilirà i vincitori che saranno annunciati domenica 18 ottobre e pubblicati sui nostri canali social.

Per chi ha la possibilità di ritirarlo presso il rifugio di Monza, il premio sarà un cesto di ghiottonerie e un bellissimo attestato personalizzato, mentre a chi non ha la possibilità di recarsi al rifugio verrà inviato l’attestato.

Per informazioni e iscrizioni cliccare qui. Per altre info: concorso@enpamonza.it

Le foto sono di alcuni dei partecipanti già iscritti.

Pubblicato il 7 ottobre 2020

End the Cage Age: 1,4 milioni le firme consegnate alla Commissione Europea

Ci siamo: venerdì 2 ottobre la Commissione Europea ha ricevuto le firme dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) End the Cage Age. Quasi 1,4 milioni di firme sono state autenticate dagli Stati Membri: i cittadini di tutta l’Unione hanno chiesto la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti. Si tratta di una giornata storica e fra le più significative per la vita di centinaia di milioni di animali ancora allevati in gabbia nella UE e per tutti gli animali che sono costretti a vivere negli allevamenti intensivi nel mondo.

La coalizione europea, formata da più di 170 associazioni di protezione animale, ambientale e dei consumatori, ha visto la partecipazione di 21 associazioni italiane, compresa naturalmente ENPA.

Cominciò tutto tre anni fa…

L’ICE End the Cage Age è stata lanciata l’11 settembre 2018 ed è terminata esattamente un anno dopo, raccogliendo l’eccezionale numero di 1 milione e 600.000 firme. A seguito della validazione da parte dei singoli Stati Membri, le firme autenticate sono risultate 1.397.113 (di cui oltre 90.000 in Italia), ben al di sopra del minimo necessario di 1 milione di firme richieste affinché l’iniziativa sia valida. L’ICE End the Cage Age ha anche superato il numero minimo di firme raccolte in 18 stati membri, ben al di sopra dei 7 richiesti. Per questo End the Cage Age è stata: la sesta ICE di successo tra le 75 iniziative registrate negli ultimi 8 anni, la terza per numero di firme raccolte e la prima ICE di successo a favore degli animali negli allevamenti.

Adesso tocca alla Commissione UE

Le gabbie sono il simbolo per eccellenza della crudeltà degli allevamenti intensivi, che confinano tantissimi animali in spazi ristretti e chiusi, non rispettandone le esigenze etologiche e fisiologiche e rendendo tra l’altro necessario l’uso massiccio di antibiotici.

«Consegnare oggi le firme per l’ICE End the Cage Age – ha detto Olga Kikou, Direttrice di CIWF (Compassion in World Farming) UE e membro del comitato di cittadini che ha proposto l’iniziativa – è il culmine di un grande sforzo compiuto da 1,4 milioni di cittadini che si sono uniti per chiedere di mettere fine alla sofferenza degli animali negli allevamenti.»

Ora, spetta alla Commissione UE farsi avanti con concrete proposte legislative per mettere la parola fine all’uso delle gabbie negli allevamenti dell’UE. 

Pubblicato il 7 ottobre 2020

Un esempio da imitare: la Francia vieta animali selvatici al circo

Basta animali selvatici nei circhi. È quanto annunciato il 29 settembre dalla ministra della Transizione Ambientale francese, Barbara Pompili, che con questo provvedimento intende lanciare un chiaro segnale del proprio impegno a proteggere la natura, in linea con la dichiarazione politica appena firmata dal presidente Emmanuel Macron.

«È giunta l’ora – ha affermato la Ministra – che il fascino ancestrale per questi animali selvatici non si traduca più in situazioni in cui la cattività venga messa prima del loro benessere. Circhi e altre realtà dovranno reinventarsi, con il sostegno dello Stato». Per ora non è stata comunicata alcuna data di entrata in vigore dei divieti.»

«Tra le questioni da risolvere – ha sottolineato la Ministra – ci sarà la sorte di almeno 500 felini che ovviamente non potranno essere liberati ma dovranno essere ricollocati in qualche modo. Soluzioni andranno trovate caso per caso, per ogni circo e ogni animale.»

Addio anche a delfinari e allevamenti di visoni

Buone notizie anche per i tre delfinari presenti in Francia: non saranno introdotti nuovi delfini né orche, la loro riproduzione in condizioni di cattività non sarà più autorizzata e non si potranno più aprire nuove attività, con l’obiettivo di concludere l’iter tra 7 e 10 anni.

Entro 5 anni, infine, sarà vietato l’allevamento di visoni d’America dalla pregiata pelliccia, attualmente praticato in quattro strutture.

A quando una legge in Italia?

Una lodevole iniziativa, quella francese, ma com’è la situazione in Italia? Ricordiamo che il 15 gennaio 2020 era stata approvata dalla Commissione Cultura del Senato una risoluzione volta a far valutare al governo la possibilità di togliere gli animali dai circhi. A votare a favore erano state le forze di maggioranza, a partire da Movimento 5 Stelle, Pd e Italia Viva; contrario il centrodestra, in particolare la Lega. La questione, forse a causa dell’emergenza Covid, è rimasta in standby.

LUnione Europea non prevede una specifica normativa riguardo l’uso degli animali all’interno dei circhi, che però dovrebbero rispettare quanto è previsto dal regolamento (CE) n. 338/97 relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio e dal regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate.

La Grecia è stato il primo Paese dell’UE ad aver posto, nel 2012, un divieto totale sull’utilizzo di qualsiasi animale nei numeri circensi e a oggi sono già 17 i Paesi europei con leggi che vietano o limitano fortemente l’uso di animali negli spettacoli e il numero cresce di continuo.

Da sempre l’Ente Nazionale Protezione Animali si batte per eliminare del tutto la presenza degli animali dai circhi. Sarebbe ora di voltare pagina anche nel nostro Paese e porre fine a questa forma di sfruttamento che oltre a tutto rappresenta anche un pericolo per la sicurezza degli animali e delle persone. Sarebbe davvero il caso, è quanto auspicano tutti gli amanti degli animali, che anche l’Italia decida di seguire l’esempio dei Paesi più virtuosi.

Pubblicato il 7 ottobre 2020

LotterENPA: un bel biglietto d’auguri per regalare … biglietti! Tanti i soggetti diversi online da scaricare e stampare!

Come sapete, l’obiettivo della LotterENPA dell’ENPA di Monza e Brianza, giunta al suo quarto anno, è quello di raccogliere fondi per aiutarci a sostenere le spese che sosteniamo per accudire, nutrire, curare e soccorrere tutti gli animali, 365 giorni all’anno.

Anche quest’anno anno i premi della nostra lotteria sono davvero tanti, ben 74, e tra questi ci sono diverse novità, a cominciare dal top prize, un materasso in Memory offerto da Dorelanbed di Lissone (MB).

alta

Ma c’è un’altra simpatica novità! Col Natale alle porte, abbiamo pensato che tanti di voi magari vorrebbero fare dono ad amici, colleghi e parenti dei nostri biglietti della lotteria. Ma per fare un regalo coi fiocchi ci voleva la giusta presentazione, e così… voilà, ecco i nostri bellissimi biglietti di auguri per accompagnare il dono più solidale che c’è!

Noi non conosciamo mezze misure, però! Già, perché il nostro team creativo ha realizzato ben sette soggetti diversi, ciascuno in due versioni: a colori e in bianco e nero. Accompagnati da una simpatica poesia in rima e con degli accattivanti disegni di vari animali (cane, due gatti – uno che gioca con le luci dell’albero, l’altro che dorme, topo, coniglio, gallina, tartaruga), sono in pratica fogli facilmente stampabili che, piegati opportunamente, diventano delle bellissime e originali confezioni per accludere i biglietti della lotteria.

Ecco come averli

I 14 soggetti sono scaricabili gratuitamente dal nostro sito in PDF a questo link ………….

Lì troverete anche le istruzioni su come piegare il foglio per ottenerne un biglietto stampato sui quattro lati (vedi immagine sopra a destra). I soggetti in bianco e nero possono naturalmente essere colorati da voi, per creare un biglietto davvero unico. Non manca infine un apposito spazio per il vostro messaggio personale al destinatario del vostro bellissimo pensiero solidale.

PS. Ricordiamo che i biglietti della LotterENPA sono acquistabili anche o line qui.

Pubblicato il 4 dicembre 2020

Buddy quattro anni dopo: un incontro del destino!

Lieto Fine:
Buddy è un bellissimo micione a pelo lungo adottato nel 2016. La sua prima famiglia lo aveva lasciato nel nostro gattile per problemi di allergia ma una bellezza simile non era destinata certamente a rimanere a lungo inosservata. Quando Andrea insieme ai suoi figli hanno visto per la prima volta la sua fotografia pubblicata sul sito vi hanno inizialmente rinunciato in quanto Buddy aveva dimostrato di non essere compatibile con altri gatti mentre nella loro famiglia c'era già Alice, una micetta ereditata dalla nonna. In realtà poi, durante la visita al gattile, nessun gatto aveva manifestato per Andrea e la sua famiglia particolare interesse se non uno in particolare che subito, appena entrati nel suo spazio, si è lanciato verso di loro per farsi accarezzare. Era proprio Buddy che aveva visto in loro la famiglia della propria vita! Una volta fatto notare questo alla volontaria, l'adozione è stata più facile a farsi che a dirsi, era davvero destino! Con Alice, che è morta alla veneranda età di 20 anni, si è subito creato un feeling particolare e oggi, dopo solo un paio di mesi di solitudine, Buddy è diventato il fratello maggiore inseparabile di una piccola gattina di tre mesi, trovata per strada in fin di vita. Che dire? Buddy, sei davvero un micione eccezionale, oltre che bellissimo!!

Una nuova mamma e tanto amore anche per la piccola ma dolce Zucca!

Lieto Fine:
Zucca non è cane o un gattino ma un'adorabile cricetina dorata adottata da Sara dopo un anno di permanenza presso il nostro parco canile. Una volta ambientatasi nella nuova casa, è diventata super coccolona, si fa prendere senza problemi e anzi, lei stessa, per prima, cerca il contatto con la sua nuova mamma, presentandosi alla gabbietta non appena sente la sua voce. La sera le piace passeggiare per la camera e divertirsi nel "parco giochi" con tubi e giochi vari che le sono stati appositamente costruiti. Sara è molto felice del rapporto instaurato con Zucca e tutti noi non possiamo che essere felici ... adottare un animale adulto non è da tutti e un criceto poi ... grazie e ancora grazie per questa adozione davvero del cuore, tutti meritano un pò di felicità, anche la piccola ma dolcissima Zucca!

Quanta allegria grazie a Ruby, oggi Kiki!

Lieto Fine:
Ruby, oggi Kiki, è una bellissima gattina tigrata adottata a febbraio 2020. Quando Susan e la sua famiglia l'hanno vista nel nostro gattile per la prima volta, Kiki ha subito capito che quella sarebbe stata la famiglia perfetta per lei .. si è rotolata sulla schiena e ha cominciato a fare le fusa e a chiedere le coccole. Da parte di tutti è stato, ovviamente, amore a prima vista! Una volta a casa Kiki ha conosciuto anche Stig, il nuovo fratellino peloso (con lei nella terza foto) con cui ha subito fatto amicizia. E' una gattina molto coccolosa, dolce e curiosa .. e certe volte è davvero anche molto buffa. Fa sempre ridere tutti, mette allegria e questo si è rivelato un gran bene, soprattutto durante il periodo del lockdown, quando c'era davvero poco di che essere allegri.

Il Covid non ferma la Benedizione degli animali! Appuntamento domenica 4 ottobre!

EVENTO CONFERMATO PER OGGI, 4 OTTOBRE, NONOSTANTE IL TEMPO UN PO’ INCERTO! CI VEDIAMO ALLE 14.00 IN POI!

Ci tenevamo veramente tanto e ce l’abbiamo fatta: a dispetto del Covid (ma nel rispetto delle regole per la sicurezza di tutti) il 4 ottobre presso l’area canile si svolgerà la 45a edizione della Benedizione degli Animali, la più importante manifestazione nel calendario dell’ENPA monzese.

Prima il banco in centro sabato…

Per le Giornate Degli Animali, che da sempre si svolgono in tutta Italia in concomitanza con la festa di San Francesco d’Assisi, la sezione ENPA di Monza e Brianza si sdoppia tra il centro del capoluogo brianzolo e il parco canile-gattile di via San Damiano.

Sabato 3 ottobre i volontari saranno presenti in centro Monza, in via Italia di fronte alla libreria Feltrinelli, dalle 9.30 alle 18.30 orario continuato con un gazebo di informazioni e di gadget, tutti a tema animale. Faranno il loro debutto gli splendidi calENPAari 2021 della nostra sezione, nelle versioni da muro (€10) e da scrivania (€6), con le immagini degli animali accuditi dall’ENPA monzese.

… Domenica la benedizione

Domenica 4 ottobre l’appuntamento è al rifugio di Monza in via San Damiano 21: alle ore 14.00 prende il via la 45° edizione della Benedizione degli Animali e abbinata al concorso a premi “Cane Fantasia 2020”.

Per la vostra e la nostra sicurezza

Abbiamo preso tutte le precauzioni affinché la manifestazione si svolga nella più totale sicurezza per i visitatori e i volontari: doppio ingresso con scanner termico, firma del registro presenze, igienizzazione mani, obbligo di mascherina per tutta la manifestazione, distanziamento interpersonale, contingentamento dei gruppi famigliari in visita ai vari reparti (canile e percorsi mobility, gattile rifugio, allegra fattoria e per la prima volta nuova area di biodiversità).

Il Concorso cane fantasia 

Il concorso al quale possono partecipare tutti i cani di qualunque razza e tipologia, prevede una quota di iscrizione di €10 per ogni animale: per ciascuna categoria saranno premiati i primi tre classificati con un attestato personalizzato e ricchi cesti di ghiottonerie e giochi per animali offerti da ENPA.

Queste le categorie del concorso: El maltrainsema (il cane più “fantasia”), Gran gros e ciula (il più grosso), El tufinel (il più piccolo e coccolone),  El burlunent (il più cicciotto), L’oregiatt (quello con le orecchie più grandi), Bell e truvatell (il più bel cane di razza purché non acquistato).

Fuori concorso sfilerà per ogni categoria un rappresentante dei cani del canile di Monza in attesa di trovare una famiglia.

Quest’anno, per evitare eccessivi assembramenti al banco iscrizioni del Concorso Fantasia, sarà possibile effettuare una pre-iscrizione online qui.

Basta compilare tutti i vostri dati e quelli del vostro cane (o cani), e procedere al pagamento (carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario). La vostra iscrizione verrà poi completata al banco dedicato al rifugio il giorno della manifestazione.

LotterENPA: e quattro!

Dopo il successo della prime tre edizioni, ritorna LotterENPA, la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza: il biglietto costa 1 € e per chi vorrà tentare la sorte ci sono ben 74 ricchissimi premi in palio! (L’estrazione è il 31 gennaio 2021).

I biglietti saranno disponibili dal 3 ottobre al banco in centro e il 4 alla Benedizione, presso il canile e presso i tutti i banchi ENPA programmati per il periodo natalizio. Ma sono anche acquistabili online sul nostro sito qui.

Tutti a visitare il nostro rifugio!

I volontari ENPA vi accompagneranno a visitare i cani e i gatti del rifugio che aspettano di trovare una famiglia e una casa. Poiché i reparti cani e gatti non sono visitabili con il proprio cane sarà in funzione un servizio di dog-sitting che custodirà il vostro animale per il tempo della visita. Tutti i padroni con i loro cani sono invece inviatati a provare un divertente e facile percorso di Mobility Dog nelle aree dedicate sotto la guida di educatori cinofili ENPA.

Chi poi volesse incontrare tutti gli animali del settore erbivori, potrà visitare l’allegra fattoria per conoscere: i pony Gigio e Castagna, la maialina Heidi e poi caprette, oche, germani, galline e galli e l’ultimo arrivato, l’agnellino Brembo con la sua mamma Fortunata, tutti animali che nella vita quotidiana nelle nostre città sono impossibili da incontrare. I bambini potranno provare l’emozione di offrire personalmente cibo ad alcuni di questi animali. Una straordinaria esperienza da non perdere.

Uno stand nell’area erbivori sarà dedicato agli animali esotici e “non convenzionali”, a cura di volontari esperti, dove potrete conoscere tanti animali spesso acquistati in modo superficiale che poi ENPA si trova a soccorrere, in primis le tartarughe d’acqua americane, ma anche pappagallini, conigli, cavie e criceti. Potrete provare l’esperienza di accarezzare Abelarda, la nostra tartaruga africana gigante, 30 anni di età e 30 kg di peso!

Una visita all’oasi di biodiversità: api e animali del bosco

A fianco dell’area canile sarà per la prima volta visitabile l’area di biodiversità, un vasto prato dove sono state piantate da ENPA moltissime piante che formeranno un futuro bosco. Qui potrete vedere alcuni degli animali del bosco salvati e pronti al rilascio, come ricci e tartarughe. Una novità di quest’anno sarà la possibilità, per quanti lo vorranno, di avvicinarsi al misterioso mondo delle api. Presso le arnie che sono state istallate nell’oasi, due esperte ed appassionate apicultrici, infatti, saranno a disposizione per spiegare come è organizzato un alveare e farvi conoscere meglio questi utilissimi imenotteri.

Per i più piccoli

Come ogni anno, non mancheranno i divertimenti per i più piccoli, a cominciare dai messaggi dedicati agli animali da attaccare ai palloncini prima di farli volare in cielo, tutti insieme, dopo la lettura dei pensierini felici. Nel rispetto del distanziamento sociale, non ci saranno il Truccabimbi e lo scambio di figurine, ma non mancherà “Abbatti i Misfatti”, il gioco divertente ed educativo, in cui i bambini (ma anche i grandi!) devono lanciare una palla per far cadere i barattoli, ognuno dei quali rappresenta un “misfatto”, ovvero un maltrattamento o sfruttamento nei confronti degli animali. 

Tante iniziative per voi

Durante la manifestazione tutti i partecipanti potranno visitare diversi banchi dell’ENPA presso i quali troveranno informazioni sulle attività della sezione, potranno conoscere il Progetto Famiglia a Distanza, sapere come si diventa volontario e iscriversi all’ENPA per l’anno 2021.

Gli amanti dello shopping troveranno irresistibile il banco dedicato ai gadget con una ricchissima e rinnovata selezione di proposte, sempre a tema animale da regalare (Natale non è così lontano) o da regalarsi. Nel settore dedicato agli attrezzi per i vostri beniamini di casa, potrete trovare numerosi articoli – cucce, tiragraffi, giochi di attivazione mentale, snack di tutti i tipi con una semplice offerta che non solo aiuterà ENPA ma renderà più confortevole e più stimolante la vita dei vostri animali.

Nella sala conferenze del canile torna l’avvincente pesca benefica che offre ricchi premi per cani e gatti (1 biglietto €3, 2 biglietti €5). Saranno inoltre a disposizione le tradizionali piantine di ciclamino e la possibilità di ristorarsi con bibite fresche.

Dopo la premiazione, la benedizione

Alle 17.00 circa verrà impartita a tutti gli animali presenti la tradizionale solenne benedizione in ricordo di San Francesco d’Assisi. Immediatamente dopo seguirà la proclamazione di tutti i vincitori del concorso “Cane Fantasia”: la consegna dei premi ai vincitori con le foto di rito concluderà questa splendida festa che ci auguriamo venga allietata, come nelle passate edizioni, da tantissimi amici degli animali di Monza e Brianza.

Ricordiamo che i cani devono essere al guinzaglio, altri animali vanno tenuti negli appositi trasportini. Come già detto verrà organizzato un servizio di dog sitting in due aree distinte all’interno del complesso per chi volesse visitare i reparti dove sono ospitati gli animali per ridurre al minimo lo stress dei nostri ospiti a quattro zampe.

Noi vi aspettiamo numerosi, con quattrozampe o meno, per festeggiare insieme quella che è la festa più importante della nostra sezione.

Come arrivare al rifugio di Monza.

Il canile-gattile di Via San Damiano 21 è accessibile da Viale delle Industrie. È ubicato dietro il distributore Esso, nel tratto tra la rotonda del sottopasso e il cimitero (viaggiando in direzione da ovest a est). Si volta in Via San Damiano subito dopo l’Esso.

Trovare parcheggio durante le grandi manifestazioni come questa non è facile ma per l’occasione i volontari ENPA vi aiuteranno a parcheggiare le vostre autovetture.

N.B. In caso di maltempo persistente la manifestazione sarà rinviata alla domenica successiva. Controllare il sito, Facebook e Instagram per aggiornamenti.

Pubblicato il 23 settembre 2020

Web Star: prende il via la versione virtuale del Concorso Fantasia

Forte del successo della “4 Passi a 4 Zampe” in versione virtuale, quest’anno ENPA di Monza e Brianza ha deciso di affiancare al classico concorso con cani in carne e ossa, che si svolgerà il 4 ottobre in occasione della Benedizione degli Animali presso il rifugio di Monza, la versione online. Come è successo con la marcia, costituisce una formula davvero “inclusiva”, perché l’iscrizione è aperta a tutti gli animali di casa (non solo cani, ma anche gatti, conigli, cavie, uccellini, tartarughe …) e può partecipare anche chi vive lontano da noi.

Ecco come partecipare

  • Scattate una bella foto del vostro cane, gatto, coniglio o altro pet, con o senza di voi.
  • Compilate il form con i vostri dati e quelli del vostro pet, compresa una frase che metta in luce la caratteristica del vostro pet che più vi piace, o una cosa particolare che sa fare o, ancora, un breve aneddoto.
  • Sono previste tre categorie: Dog Web Star per i cani, Cat Web Star per i gatti e Pet Web Star per tutti gli altri animali.
  • Se avete più animali in casa e volete partecipare con tutti loro, l’operazione va ripetuta per ciascuno, sempre sullo stesso form, fino a tre pet.
  • Una volta compilato il form e allegata la foto, schiacciate “Invia” e verrete indirizzati sulla pagina del pagamento, che si può effettua tramite carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario* (con versamento unico per tutti gli animali iscritti). L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10, ma sono ovviamente gradite offerte superiori.

*Coordinati bancari per il bonifico: Banca Intesa San Paolo c/c 5728 – IBAN IT50Y0306909606100000005728, intestato a: “E.N.P.A. onlus – Sezione di Monza e Brianza, Via Lecco 164, 20900 Monza”

C’è ancora tempo, ma affrettatevi!

Il concorso durerà fino a mercoledì 14 ottobre. Ma attenzione: la data ultima per iscrivervi è lunedì 12 ottobre in caso di pagamento con bonifico bancario, e martedì 13 ottobre in caso di altre forme di pagamento.

Vincitori e premi

Un’attenta e qualificata giuria ENPA Monza e Brianza valuterà le foto arrivate e stabilirà il vincitore per ciascuna categoria. I vincitori saranno annunciati tramite un video domenica 18 ottobre e pubblicati sui nostri canali social.

Per chi ha la possibilità di ritirarlo presso il rifugio di Monza, il premio sarà un cesto di ghiottonerie e un bellissimo attestato personalizzato, mentre a chi non ha la possibilità di recarsi al rifugio verrà inviato l’attestato.

Grazie per il vostro prezioso contributo!

Per informazioni: concorso@enpamonza.it

Le foto sono di alcuni dei partecipanti della “4 Passi a 4 Zampe” virtuale organizzata lo scorso maggio in pieno lockdown!

Pubblicato il 24 settembre 2020

Il Concorso “Cane Fantasia 2020” – pre-iscrizioni online!

Per evitare eccessivi assembramenti ai banchi d’iscrizione durante la manifestazione, ricordiamo che coloro che desiderano partecipare al concorso “Cane Fantasia 2020” in occasione della Benedizione degli Animali domenica 4 ottobre hanno la possibilità di fare la pre-iscrizione online

Dovrete compilare tutti i vostri dati e quelli del vostro cane (o cani), effettuare il pagamento di €10 per cane (tramite carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario) e aspettare la nostra conferma. Non vi verrà chiesto di scegliere la categoria in cui sfilerete con il vostro quattro zampe (“Gran, Gros e Ciula”, “El Tufinel”, ecc): la categoria vi verrà assegnata quando ci incontreremo di persona al banco delle iscrizioni al rifugio!

Attenzione: la data ultima per iscrivervi online in caso di pagamento con bonifico bancario è mercoledì 30 settembre e per le altre forme di pagamento venerdì 2 ottobre. Ma se non fate in tempo, nessun problema: ci vediamo direttamente al banco d’iscrizione domenica 4 ottobre dalle 14.00 in poi!

Pubblicato il 26 settembre 2020

CalENPArio 2021: manca poco al suo debutto!

Dal lontano 2007, gli splendidi calENPAari sono ormai un “must” per i soci e i simpatizzanti dell’ENPA monzese. Realizzati in due versioni, da muro (€10) e da scrivania (€6), con immagini e grafica diverse, hanno come modelli d’eccezione gli ospiti, presenti e passati, accuditi presso il rifugio di Monza.

Sopra, le copertine del calendario da muro (sinistra) e da tavolo rispettivamente.

Dal momento che nel rifugio di via San Damiano non ci sono solo cani e gatti, sulle pagine dei calendari potrete trovare anche conigli, criceti e alcuni componenti della nostra allegra fattoria, come il dolcissimo agnello Brembo (sotto, mese di aprile del calendario da muro), il cavallo bianco Matteo, e ancora capre e pecore, oche e galline.

I calENPAri 2021 faranno il loro debutto sabato 3 ottobre al banco in centro Monza (via Italia, di fronte alla libreria Feltrinelli) e il pomeriggio di domenica 4 ottobre alla Benedizione presso il rifugio di Monza.

Sopra, il mese di maggio del calendario da tavolo con il bellissimo Boezio. Nell’immagine in alto, Holly, protagonista del mese di giugno del calendario da tavolo.

Pubblicato il 26 settembre 2020

LotterENPA, siamo a 4! Presto in vendita anche online!

Torna anche quest’anno, per la quarta volta, la LotterENPA edizione 2021, la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza che vi permetterà di tentare la sorte e allo stesso tempo aiutare gli animali. sì, perché l’obiettivo della lotteria è quello di raccogliere fondi per aiutarci a sostenere le spese che sempre più necessitano per la cura degli animali che accudiamo, curiamo e soccorriamo.

Ogni biglietto costa appena 1 euro. Quest’anno i premi sono ancora di più (ben 74!) tra cui tante novità: oltre al top prize, un materasso “memory” offerto dalla Dorelanbed di Lissone, sono in palio orologi e gioielli, cene e aperitivi, sedute di benessere, alimenti per i vostri amici a quattro zampe, e abbonamenti digitali a giornali e riviste.

I biglietti della LotterENPA saranno disponibili al banco che sarà allestito in centro Monza sabato 3 ottobre e al rifugio di via San Damiano 21 in occasione della Benedizione degli Animali domenica 4 ottobre. Prossimamente inoltre li potrete acquistare comodamente online e presso alcuni esercizi commerciali.

A breve vi daremo tutti i dettagli e potrete sfogliare le cartoline virtuali con la descrizione di ciascun premio e i contatti di chi gentilmente lo ha offerto.

L’estrazione dei biglietti vincenti avverrà il 31 gennaio 2021 presso la Sede Operativa di via Lecco 164.

Pubblicato il 26 settembre 2020

Fiocco azzurro al rifugio di Monza!

Vi ricordate di Fortunata, la pecora sfuggita alla macellazione rituale clandestina e arrivata al rifugio di Monza lo scorso 2 agosto?

Vi avevamo scritto che una certa rotondità dell’addome faceva sospettare il fatto che fosse gravida e in effetti avevamo ragione: lunedì 7 settembre è nato il suo agnellino!

Il piccolo, un maschietto a cui è stato messo il nome Brembo a ricordare le origini orobiche della razza (la mamma è una pecora gigante bergamasca), sta bene e viene teneramente accudito dalla mamma, che non si fa scrupoli ad allontanare con decisione qualsiasi intruso, compreso quel curiosone del maremmano Ghost (vedi i video sotto!).

Una soddisfazione che vale per due

Salvare una pecora trovata vagante significa, quasi sempre, salvarla dalla macellazione clandestina. In questo caso la soddisfazione è doppia, perché abbiamo salvato non solo la mamma ma anche il suo piccolino.

E mentre guardiamo Brembo muovere i suoi primi passi, premurosamente seguito da mamma Fortunata, e ci commuoviamo per la tenerezza di questo quadretto dolcissimo, non possiamo fare a meno di pensare quanta crudeltà ci sia nella terribile pratica della macellazione clandestina, che non si fa scrupolo di uccidere persino femmine gravide.

Nei video sotto, mamma Fortunata che “protegge” il suo piccolo dal maremmano Ghost, Brembo che esplora l’area erbivori, socializza con i pennuti e che addirittura, saltando come solo un agnello sa fare, insegue uno dei galli!

Pubblicato il 16 settembre 2020

Consegnati alimenti Almo Nature al rifugio di Monza, grazie al progetto #CompanionAnimalForLife

Nei giorni scorsi è arrivato in via San Damiano 21 un grande regalo:un’ingente fornitura di alimenti di alta qualità Almo Nature per gli ospiti del rifugio di Monza.

Da tempo ENPA Monza e Brianza aderisce a Companion Animal For Life della Fondazione Capellino, un progetto europeo che mira a eliminare gli abbandoni, il randagismo e a trasformare i rifugi in luoghi di transito temporaneo in vista dell’adozione. Il progetto prevede, per ogni animale adottato, la donazione di un mese di pappa gratis all’adottante e lo stesso quantitativo per il rifugio. Un gesto di solidarietà verso i rifugi, da una parte e, dall’altra, un incentivo alle adozioni per rendere canili e gattili sempre più un luogo di passaggio.

ENPA Monza e Brianza ringrazia la Fondazione Capellino per il sostegno che non ha mai fatto mancare, neppure durante i giorni più bui del lockdown.

Nella foto in alto gli alimenti consegnati al rifugio di Monza con alcune volontarie e i cani Ghost, Lady e Cassandra; nelle altre foto, solo alcuni dei numerosi cani e gatti adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto #CompanionAnimalForLife.

Pubblicato il 21 settembre 2020

ENPA lancia la campagna “Dalla Stessa Parte”

La campagna “Dalla Stessa Parte” nasce con l’idea di trasmettere un concetto quanto mai attuale: non dobbiamo considerare animali e persone antagonisti nella convivenza su questo pianeta, ma un tutt’uno da cui dipende la sopravvivenza di entrambi.

Realizzata dall’agenzia di comunicazione Oceans – Fluid Thinking in collaborazione con il Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA, la nuova campagna istituzionale lanciata in questi giorni è visibile in tutte le stazioni ferroviarie e nelle principali aree di servizio sulla rete autostradale.

Due sono i soggetti: un uomo col viso dipinto a ricordare un cane e una donna dipinta da gatto. Commenta Marco Ruggeri, Ceo di Oceans: «Conosciamo da anni l’impegno di ENPA a difesa degli animali e abbiamo scelto un tono di voce impattante e lontano dalla retorica.»

L’efficacia e la visibilità della campagna sarà assicurata anche da un altro partner d’eccezione, il network Media One, specializzato nel settore della comunicazione pubblicitaria outdoor e indoor, massimizzando l’efficacia comunicativa per ENPA.

Pubblicato il 21 settembre 2020

Blizza e il suo papà, insieme per sempre

La storia di Blizza non è che un’altra testimonianza di quanto profondo sia il legame che unisce l’uomo a un cane.

«Blizza – ci racconta la sua “mamma” umana – è arrivata in famiglia il 15 gennaio 2013. Io e mio marito eravamo venuti in canile a Monza per un’adozione ed è stato amore a prima vista. Era una femmina di pitbull di 8 mesi prelevata da un campo rom dove era tenuta a catena. Era un esemplare bellissimo e si è subito dimostrata dolcissima e molto molto affettuosa e, nonostante la pessima fama che accompagna questa razza, andava d’accordo anche con i suoi simili, maschi e femmine, il suo compagno di giochi era un incrocio di Beagle, di nome Whiskey, adottato sempre al canile di Monza.

Quando per strada incontravamo qualcuno come si accorgeva che la guardavano si avvicinava per farsi accarezzare e coccolare, le volevano tutti bene.

Si è subito affezionata a tutti e due – prosegue la signora – ma con mio marito ha instaurato un rapporto strettissimo, viveva in simbiosi con lui, era attaccatissima. Era felicissima quando la portava con lui nelle passeggiate in montagna. Appena lo vedeva preparare lo zaino non stava più in sé dalla gioia.

Quando lo scorso anno mio marito è mancato improvvisamente per un brutto male per lei è stato un colpo molto forte, nonostante cercassi di starle vicino il più possibile dimostrandole tutto il mio affetto e il mio amore è diventata un cane triste. Si vedeva dalla sua espressione. Se ne stava tutto il giorno fuori in terrazza con la speranza di vederlo arrivare da un momento all’altro. Quando uscivamo, non voleva mai rientrare, mi portava in tutti i luoghi dove era solita andare con lui, voleva ispezionare tutte le strade anche dove non era mai stata, alla continua ricerca. Dopo un anno di sofferenza sua e mia qualche settimana fa ci ha lasciato, ha voluto raggiungere il suo padrone per stare sempre insieme con lui.

Si è spenta improvvisamente nel sonno – conclude la proprietaria di Blizza – le avevo parlato dieci minuti prima e mi aveva guardato come sempre con i suoi dolcissimi occhioni, poco dopo sembrava dormisse, l’ho chiamata, ma inutilmente. Anche il veterinario dice che senz’altro ha sofferto tantissimo, il suo cuore non ha più retto, ed è morta di dolore.»

Un lieto fine dal sapore dolceamaro

Una curiosità: la proprietaria di Blizza ci ha raccontato la triste storia dopo essere stata contattata dalla volontaria Dolores che gestisce la rubrica Lieto Fine sul nostro sito e pagina Facebook.

In fin dei conti, anche se Blizza non c’è più, un lieto fine c’è stato lo stesso, perché non potremmo chiamare altrimenti quegli anni passati nel calore di una vera famiglia.

Un monumento alla fedeltà

È assai difficile oggi incontrare un cane che si chiami così, ma Fido è sicuramente il nome da cane per antonomasia e quelle quattro lettere rappresentano quella che è forse la qualità più spiccata nel nostro amico a quattrozampe: la sua assoluta fedeltà, spesso fino alla morte.

Non tutti sanno che proprio a Fido è stato dedicato un monumento che si trova a Borgo San Lorenzo (FI), eretto in onore di un cane che per ben 14 ha aspettato alla fermata della corriera il suo padrone, morto sotto un bombardamento.

Fido e Blizza, in fondo, sono solo due dei tanti, perché sulla fedeltà del cane noi umani avremmo tanto da imparare…

Pubblicato il 16 settembre 20202

Raccolta cibo all’Esselunga, grazie a tutti!

Un sentito “grazie” a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’iniziativa “Diamogli una zampa” organizzata presso oltre 100 punti vendita Esselunga del nord e centro Italia lo scorso 12 settembre (leggi l’articolo qui).

La raccolta alimentare, organizzata dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (di cui fa parte ENPA) in collaborazione con Esselunga, ha visto la presenza delle volontarie ENPA Monza e Brianza nei punti vendita Esselunga presso il centro commerciale di Lissone in via Novelli e a Monza in via Buonarroti.

Grazie alla generosità dei clienti, abbiamo raccolto ben 265 kg di cibo umido e 263 kg di crocchette per gatti, mentre per i cani sono stati donati 52 kg di alimenti umidi e 190 kg di crocchette. A tutti coloro che hanno donato anche una sola scatoletta o bustina di cibo sono state offerte le figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta, mentre ai più piccoli è stato regalato un palloncino.

Il cibo raccolto sarà utilizzato in particolar modo per sfamare i numerosi gatti liberi delle colonie seguite da ENPA e da altri tutori.

ENPA ringrazia Esselunga per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che hanno voluto dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Nelle foto: le volontarie ENPA a Lissone e a Monza e un gatto di colonia a Caponago.

Pubblicato il 22 settembre 2020

Ginepro, 8 anni e finalmente a casa!

Lieto Fine:
Ginepro è un gattone grigio adottato all'età di 8 anni nel febbraio 2020. Si è dimostrato un gattone dolcissima che adora giocare e adora le coccole. Purtroppo ha qualche acciacco come la rinite cronica e la stomatite ma con controlli veterinari e qualche piccola attenzione si riescono bene a tenere sotto controllo. Da un mese Ginepro non è più figlio unico ma ha un nuovo fratellino trovatello con cui giocare e con cui si trova davvero molto bene!

Hummer, il cane divanoso!

Lieto Fine:
Hummer è uno splendido simil pitbull adottato nell'estate 2019. Accalappiato nel Comune di Monza, si è dimostrato fin da subito un cane molto socievole, sia con le persone sia con gli altri suoi simili. Non sembrava aver fatto molte esperienze per quanto riguarda il gioco e di fronte a una pallina, soprattutto i primi tempi, si dimostrava molto perplesso. Oggi Hummer è davvero molto felice con la sua nuova famiglia. Ha imparato a giocare ma è anche un cane molto educato e tranquillo. Adora stare sdraiato sul divano tanto che ormai il divano è diventato di sua proprietà e sua sorellina umana lo ha addirittura soprannominato "il cane divanoso".

Spettro: basta con la paura, voglio solo tante coccole!

Lieto Fine:
Market, oggi Spettro, è un gattino tutto nero adottato a febbraio 2020. Quando è arrivato nel nostro gattile era molto timido e pauroso; nonostante ciò, il suo musetto dolcissimo ha fatto sin da subito breccia nel cuore di Elettra e di sua sorella, che poi sono diventate le sue nuove mamme. Grazie a loro, Spettro ha fatto tantissimi progressi: miagola, corre, gioca per casa e non appena le vede, comincia a fare le fusa e a chiedere tante coccole. E' diventato davvero affettuoso! Certo, ancora si nasconde quando vengono a casa persone che non conosce, i rumori forti o improvvisi lo fanno spaventare, ma Spettro ha ormai cambiato la vita di Elettra e di sua sorella, e loro l'hanno cambiata a lui. Ancora ci ringraziano di averli fatti incontrare e noi ringraziamo loro per donare a questo piccolino tutto il loro amore!

Adozione a distanza? Venite all’Open day il 20 settembre!

In quest’anno così difficile a causa dell’emergenza Covid, l’ENPA ha dovuto cancellare tutti gli impegni più importanti, dalle conferenze e seminari ai banchi, mentre la camminata 4 Passi a 4 Zampe si è svolta in una riuscitissima versione virtuale.

Per fortuna, però, pur con qualche regola da rispettare, finite le ferie estive possono ricominciare gli appuntamenti “classici”, primo tra tutti l’annuale Open Day, l’incontro che abbiamo sempre organizzato nel mese di settembre per presentare il Progetto Famiglia a Distanza e che quest’anno è in programma domenica 20 settembre.

Vorreste tanto avere un animale, ma per vari motivi non potete tenerlo? Avete già degli animali in casa ma vorreste sostenere anche quelli più sfortunati? Vostro figlio vorrebbe tanto un cucciolo da coccolare ma i vostri impegni non lo consentono? Niente paura, abbiamo la soluzione giusta per voi: il Progetto Famiglia a Distanza!

Potreste diventare anche voi, infatti, genitori a distanza con un piccolo contributo mensile, ricevendo l’attestato di adozione e, ogni mese, gli aggiornamenti che riguardano gli animali del progetto. Oppure, perché no, potreste fare un bellissimo regalo a una persona sensibile come voi, in questo caso accompagneremo l’attestato con un bellissimo biglietto di auguri. È possibile scegliere tra:

a-mici: i gatti del gattile di Monza, micioni anziani o con qualche problema fisico o, ancora, un po’ diffidenti nei confronti delle persone e per questo ancora in cerca di casa.

gli erbivori (capre, pecore, conigli, cavalli e pony)

• i cani

Questi ultimi sono, ovviamente, i più gettonati. Non tutti i cani del canile ne possono far parte: vengono inseriti solo quelli che hanno minori possibilità di trovare una famiglia perché anziani, con problemi fisici e/o comportamentali, di grossa taglia, che rientrano nelle razze bollate come “aggressive” o cani più sfortunati per dare loro più chance di adozione.

Con l’iniziativa delle adozioni a distanza diamo agli animali la possibilità di socializzare con un ventaglio molto più ampio di persone e godere di una maggiore visibilità, nella speranza che così possano riuscire a trovare un’adozione definitiva. È capitato, infatti, che qualcuno, da genitore a distanza, sia poi diventato genitore a tutti gli effetti e quando succede è una festa per tutti!

Se siete curiosi di sapere come funziona il nostro Progetto non perdete l’occasione di scoprirlo: siete tutti, grandi e piccini, invitati al rifugio di via San Damiano 21 a Monza domenica 20 settembre dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Un po’ di attenzione non guasta!

L’emergenza Covid non è, però, ancora finita, quindi invitiamo tutti i visitatori a rispettare rigorosamente queste regole:

1. è consentito l’ingresso solo a persone che non abbiano stati febbrili (è stato istallato uno scanner per misurare la temperatura corporea);

2. è obbligatorio indossare i DPI (dispositivi di protezione individuale): mascherina e guanti. In alternativa ai guanti è obbligatorio igienizzare le mani con il gel nel dispenser presente all’ingresso del rifugio;

3. è obbligatorio mantenere le distanze di sicurezza tra i volontari e i visitatori.

Per info: mail adozioni.distanza@enpamonza.it / sito.

Nelle foto, alcuni degli ospiti del rifugio protagonisti del Progetto Famiglia a Distanza: Tenente Dan, Riccia, Jack, King Kong, Lui; i mici Evita, Esmeralda, Nero e Lola; e la pony Castagna.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Balù “festeggia” 5 anni in canile e si scrive l’appello da solo!

Il canile di Monza è sempre stato caratterizzato da un notevole turnover degli ospiti, eppure ci sono cani che, per un motivo o per in altro, finiscono per passarci degli anni: chi non ricorda i vari Leon, Haru, Alfio e Toby? Tutti hanno superato il record dei 5 anni di permanenza prima di una loro adozione e adesso anche Balù si ritrova, suo malgrado, a condividere questo non invidiabile primato.

Ecco perché questo splendido incrocio di cane da pastore dal bel pelo dorato si è deciso a mettere le zampe sulla tastiera per scrivere personalmente il suo appello:

«Ciao a tutti cari amici, mi presento: mi chiamo Balù e ho da poco compiuto 6 anni. Solitamente sono un tipo taciturno, ma dal momento che il 17 settembre 2020 sono 5 anni (sì, avete letto bene, sono più di 1825 giorni!) che sono ospite al canile di Monza, ho deciso che forse era il caso di farmi conoscere un po’ di più.

Sono nato nel sud Italia e sono stato affidato da cucciolo a una famiglia che, per una ragione o per l’altra, non è stata in grado di farmi crescere sereno e cosi, non riuscendo più a gestirmi, hanno preferito abbandonarmi in canile.

A dire il vero non l’ho presa molto bene, ma a distanza di tempo posso dire che la situazione è molto migliorata perché ho trovato tanti volontari e persone di cui posso fidarmi, che mi fanno giocare, che mi portano a fare le passeggiate e anche qualche bellissima gita fuori dal rifugio e soprattutto, anche se non lo sono, mi fanno sentire come se fossi il loro cane!

C’è una casa per me?

Ora credo, però, che sia davvero arrivato il momento per me di trovare una famiglia e una casa tutta mia: sarebbe la miglior ricompensa per tutte le persone che da tanto tempo mi seguono e che hanno sempre creduto in me.

È vero, non sono un cane per tutti, è importante conoscermi bene prima di pensare di portarmi a casa ma è anche vero che in questi anni ho visto che sono stati adottati anche cani molto più impegnativi di me che ora vivono felici in famiglia. Vorrei qualcuno che capisse che ho un passato che non può essere cancellato ma che mi riempia la vita di nuovi bellissimi ricordi così da far sbiadire quelli passati. Vorrei qualcuno che mi faccia capire che sono la cosa migliore che gli potesse capitare… direi che dopo tutto questo tempo me lo merito proprio!

Spero che il mio appello non resti inascoltato e che presto possa scrivere una bella lettera dalla mia nuova casa!

Il vostro Balù. »

Come si fa a restare indifferenti a un appello del genere? Se siete in cerca di un compagno per la vita, andate a leggere attentamente la sua scheda e se vi sentite pronti a iniziare una nuova bellissima avventura con Balù chiamate in canile al numero 039-835623 o scrivete una mail a canile@enpamonza.it.

Nelle foto: Balù in canile e in gita con alcune volontarie ENPA e la compagna di canile Tata.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Brianza, ritorna l’epidemia di mixomatosi tra conigli: firmata un’ordinanza per contenere il contagio.

Come avviene ciclicamente (circa ogni 3 anni nel periodo estivo) nella nostra zona, in maniera più o meno grave, si è ripresentata l’epidemia di mixomatosi, malattia destinata purtroppo a decimare la popolazione di conigli selvatici. Per questo motivo l’ATS Brianza – Dipartimento Veterinario e Servizio Sanità Animale – ha emesso un’ordinanza dichiarando tutta la Provincia di Monza e Brianza “zona di protezione contro la mixomatosi dei conigli”.

L’allerta sulla proliferazione della malattia tra i conigli selvatici della zona è arrivata non soltanto da cittadini, veterinari e polizie locali, ma anche dall’analisi dei molteplici ritrovamenti di carcasse prelevate a Brugherio, Vimercate e Monza.

Nelle foto qui sotto, un coniglio domestico affetto da mixomatosi, recuperato dai volontari ENPA a Seregno (MB).

L’ordinanza obbliga al “divieto di immettere dentro la zona di protezione, o di asportare dalla stessa, conigli vivi o morti”, alla “vigilanza sanitaria periodica” e alla “distruzione degli animali abbattuti o reperiti morti mediante incenerimento da parte di ditte autorizzate”. Non solo: l’ordinanza dichiara l’obbligo dell’“abbattimento dei conigli infetti da effettuarsi esclusivamente da parte della Polizia Provinciale di Monza e Brianza”.

Le norme appena elencate sono fondamentali soprattutto per arginare la proliferazione della malattia tra i conigli domestici o quelli da allevamento (che comunque possono essere sottoposti a vaccinazione).

Quali sono i sintomi e come si trasmette

Chiariamo innanzitutto che la mixomatosi non si trasmette all’uomo e ad altre specie animali.

Ai conigli causa gonfiore di occhi e genitali con secrezione di pus, noduli cutanei e danni polmonari, con gravi infezioni batteriche secondarie. La malattia si trasmette attraverso insetti volatili (mosche, zanzare…) ma anche pulci, che si posano sulle secrezioni dei soggetti malati e veicolano il virus a quelli sani. Il gonfiore di occhi e naso e gli altri sintomi portano a un indebolimento generale e all’incapacità di procurarsi da mangiare per questo le segnalazioni sono importanti: l’immediata soppressione dei conigli malati è l’unica alternativa a un’agonia che potrebbe durare anche diversi giorni, fino a che il povero animale non muore per stenti, travolto da un’auto o vittima di un predatore.

Ricordiamo che la mixomatosi è molto pericolosa anche per i conigli che vivono in casa, che vanno quindi protetti con la vaccinazione e che bisogna sempre rivolgersi a un veterinario esperto di animali esotici.

Cosa fare se ci si imbatte in un coniglio malato

La corretta procedura per chiunque dovesse rinvenire un coniglio malato è allertare la Polizia Provinciale (tel. 0362-641725) che attraverso il Servizio Veterinario pubblico provvederà a porre fine alle sue sofferenze in maniera eutanasica.

In caso di assoluta necessità è possibile fare una segnalazione al rifugio di Monza gestito dall’ENPA di Monza e Brianza (tel. 039-835623) negli orari di apertura.

Ricordiamo che in questo periodo non si possono movimentare conigli fuori dalla provincia di Monza e Brianza. Quindi chi avesse un veterinario di fiducia al di fuori provincia deve provvedere in altro modo se intende far visitare o vaccinare il proprio animale.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Diamogli una zampa: raccolta alimentare all’Esselunga sabato 12 settembre

Sabato prossimo, 12 settembre, la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (di cui fa parte ENPA), in collaborazione con Esselunga, organizza una raccolta alimentare per aiutare cani e gatti in difficoltà. Diverse associazioni animaliste saranno presenti in oltre 100 punti vendita Esselunga del nord e centro Italia per raccogliere cibo per gli animali ospitati nei rifugi e accuditi nelle colonie feline.

ENPA sarà all’Esselunga di Monza e a Lissone!

Saranno presenti anche le volontarie dell’ENPA di Monza e Brianza in ben due punti vendita Esselunga: presso il centro commerciale di Lissone in via Novelli (SS36 Valassina) e a Monza in via Buonarroti (angolo via Mentana) dalle 10.00 alle 20.00 orario continuato.

Negli altri punti vendita di Monza saranno presenti i volontari della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa) Monza e Brianza a San Fruttuoso in via Brembo e i volontari di Gattolandia presso il punto vendita di Viale Libertà.

Come molti di voi sapranno, ENPA sfama numerosi gatti liberi e aiuta anche diversi tutori di colonie in difficoltà. La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti, preferibilmente umido in buste o lattine.

Come funziona la raccolta?

Per vostra comodità, all’entrata del supermercato verrà data, a chi lo desidera, una busta della spesa assieme a un mini volantino che spiega brevemente le attività della Sezione e i prodotti alimentari che più servono.

I prodotti selezionati vanno pagati regolarmente alle casse e poi consegnati alle volontarie al banco ENPA vicino all’uscita, dove verranno smistati e registrati.

Chi dona anche una sola scatoletta o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta, tra cui quelli nell’immagine sotto.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid

ENPA ringrazia Esselunga per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia. Un grazie infine per la preziosa collaborazione va a Barbara Zizza, presidente di Leidaa Monza e Brianza.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Katerina, viziata e coccolata come una vera e propria figlia unica!

Lieto Fine:
Katerina è una gattina di razza siamese che faceva parte del progetto "Asilo del cucciolo" quando la sua famiglia ospitante ha capito che non avrebbe più potuto fare a meno di lei. Inizialmente molto timorosa, il lockdown e la continua presenza in casa della mamma le hanno permesso di imparare a fidarsi e ad aprirsi. Cercare le coccole è bellissimo e non c'è nessun pericolo! Oggi Katerina è cresciuta ed è viziata e coccolata come una vera e propria figlia unica. Le piace tantissimo giocare ed è anche una gran furbetta: per avere sempre nuovi giochi, nasconde così bene i precedenti che nessuno poi li trova più!

Brianza, provvidenziale recupero di una pecora

È domenica 2 agosto: in mattinata il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza Giorgio Riva riceva una chiamata da parte dell’ATS che segnala la presenza di una pecora vagante per le vie di un comune brianzolo (per motivi di sicurezza riteniamo preferibile non rivelarne il nome). ATS chiede a ENPA di rendersi disponibile per il recupero dell’animale. Una telefonata tra ENPA e locale Stazione dei Carabinieri chiarisce che l’ovino, che rischiava di essere investito, è stato bloccato e diretto da alcuni cittadini in un’area giochi per bambini.

Immediatamente il presidente dell’ENPA di Monza, accompagnato dal volontario Filippo, a bordo del mezzo idoneo si reca sul posto. Qui incontra due abitanti che hanno partecipato alle operazioni di recupero: sono preoccupati perché non lontano degli “strani personaggi” stanno cercando la pecora e temono quindi per la sua sorte.

La pecora, di razza gigante bergamasca, è visibilmente spaventata, non si fida dell’uomo e per i due soccorritori il suo recupero si rivela un’ardua impresa, visto lo spazio a disposizione. Ma dopo un’ora e mezza di tentativi finalmente riescono a bloccarla, con delicatezza e pazienza, a caricarla sul furgone e a portarla al rifugio di via San Damiano.

L’animale era stato legato a una zampa con una corda talmente stretta che, una volta tagliata dai volontari dell’ENPA, ha lasciato un profondo solco inciso nella carne. Per fortuna della pecora la corda si era rotta e così l’animale era riuscito a liberarsi. Tutti questi elementi fanno sicuramente pensare a un animale acquistato da un pastore per essere macellato abusivamente nei riti della imminente festa del sacrificio celebrata dalla comunità Islamica.

Al rifugio di Monza la pecora (chiamata Fortunata per ovvi motivi) si è ambientata subito, andando a ingrossare il gregge (5 pecore e 8 capre) già abbastanza nutrito e trovando un feeling immediato (affinità di gregge e di razza?) con l’altra gigante bergamasca Pirù, arrivata un anno fa (insieme nella foto sotto a destra).

Visitata dai veterinari dell’ATS, la pecora risulta in ottime condizioni, anche se una rotondità sospetta potrebbe far pensare che sia gravida. Chissà che a breve non si possa festeggiare un lieto evento…

Salvata dalla macellazione

Salvare un cane o un gatto spesso significa risparmiare una vita di maltrattamenti e di stenti. Ma per una pecora trovata vagante il salvataggio ha una valenza in più perché significa, quasi sempre, salvarla dalla macellazione rituale, una pratica di origine religiosa che sia per la legge islamica sia per i precetti ebraici non prevede lo stordimento preventivo.

L’animale, infatti, deve essere cosciente al momento dell’uccisione che viene effettuata tramite la recisione di trachea ed esofago. Questa pratica, estremamente cruenta, è consentita in Italia solo se praticata in uno degli oltre 200 macelli autorizzati. Purtroppo sono frequenti i casi di macellazione clandestina, pratica illegale e perseguibile per legge che avviene spesso con la connivenza di pastori compiacenti che per denaro non si fanno scrupolo di fornire ovini di qualsiasi età, privi ovviamente di marche auricolari affinché sia impossibile risalire all’allevamento di provenienza.

Questo nonostante tutte le associazioni animaliste chiedano da tempo, con diverse proposte di legge nel corso degli anni, che ogni tipo di macellazione sia preceduta da un preventivo stordimento degli animali e non sia più consentita alcuna eccezione per l’uccisione rituale ebraica ed islamica, anche in macelli autorizzati.

Pubblicato il 23 agosto 2020

Animali protetti da parassiti grazie a Boehringer Ingelheim.

La proficua partnership tra ENPA e la grande azienda farmaceutica

Pulci e zecche sono gli eterni nemici di cani e gatti, soprattutto durante la stagione estiva. Quest’anno, però, c’è un alleato in più: grazie, infatti, alla collaborazione fra ENPA e Boehringer Ingelheim Animal Health Italia SpA, azienda farmaceutica multinazionale che ha dato la sua disponibilità anche durante l’emergenza Covid-19, oltre 30.000 dosi di antiparassitari sono state fornite alle 88 sezioni della Protezione Animali che hanno aderito all’iniziativa, tra cui quella di Monza e Brianza.

L’operazione, coordinata dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA con la consulenza veterinaria del Dott. Meir Levy, ha consentito la copertura antiparassitaria per molti dei 44.181 animali gestiti dalle sezioni ENPA aderenti.

Un grande ringraziamento va quindi a Boehringer Ingelheim, ancora una volta sensibile alle problematiche degli animali ospitati nei canili e gattili. Ricordiamo, infatti, la recente campagna di vaccinazione gratuita per i gatti nella Provincia di Bergamo, una delle aree italiane più colpite anche redditualmente dall’emergenza Covid. (Leggi il nostro articolo qui.)

Nelle foto sotto, un gatto infestato da pulci (sx) e una zecca (dx).

Pubblicato il 24 agosto 2020

Gatto bianco trovato a Brugherio, 3 agosto 2020

Appello:
Giovane gatto maschio tutto bianco trovato presso il centro commerciale Bennet di Brugherio (MB), salendo autonomamente sull’auto della persona che lo ha trovato.
Di circa un anno di età, molto mansueto, presentava un’otite bilaterale, possibile sordità e una macula oculare a sinistra.
Attualmente è ricoverato presso il Gattile di Monza in Via San Damiano 21, dove è in cura e dove gli abbiamo dato il nome “Talco” (scheda n. 34446).
INFO:
Chi dovesse riconoscerla può chiamare il Parco Canile di Monza tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30 al numero 039-835623.

Galadriel, oggi Carolina, e le sue sorelline pelose: un lieto fine per tre!

Lieto Fine:
Galadriel, una piccolissima ma dolcissima chihuhua, è stata adottata a marzo. Oggi, ribattezzata Carolina, si diverte tantissimo insieme alle sue altre due sorelline pelose, tutte vecchie ma fortunate ospiti del nostro canile. In questo caso, il lieto fine è triplo!

Da “Ade” a Shadow, l’ombra pelosa della sua nuova family!

Lieto Fine:
Ade è un bellissimo micione tutto nero adottato da Caterina, insieme ai genitori, a febbraio 2020. Oggi si chiama Shadow e il nuovo nome deriva dal fatto che è diventato l'ombra dei suoi nuovi genitori. Li segue ovunque e adora stare in loro compagnia. E' molto vivace, fin troppo a volte, visto che risparmia qualche morsetto, ed è sempre pronto a giocare. Grazie a lui le giornate di questo brutto periodo sono passate molto più in fretta e sono state un pò più allegre. Shadow ha fatto davvero innamorare tutti e la sua nuova famiglia è felicissima di averlo preso con sé.

Milou con la sua dolcezza ha conquistato tutti!

Lieto Fine:
Milou è una dolcissima gattina tigrata adottata a gennaio 2020. Oggi, dopo ormai 6 mesi di convivenza insieme alla nuova famiglia è diventata la regina della casa. Ha conquistato tutti con la sua dolcezza, tranquillità e la sua voglia di dare e ricevere amore e carezze. E' amata alla follia e noi non possiamo che esserne super felici!

Restituire la libertà alla fauna selvatica: l’impegno del settore selvatici ENPA

La parte più bella e gratificante dell’operato dei volontari ENPA Monza è sicuramente il lieto fine degli animali che giornalmente vengono accuditi presso il rifugio di via San Damiano. Veder andare a casa cani, gatti, conigli (e non solo) che erano arrivati abbandonati o maltrattati, salvare dalla morte quelli “da reddito”; sapere di aver fatto la differenza nelle loro vite, sono tutte esperienze che non hanno prezzo.

Ma quello che gratifica i volontari del settore selvatici è ovviamente qualcosa di diverso perché – ricordiamo – la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e, aldilà delle considerazioni di natura etica, la sua detenzione è illegale.

Il nostro obiettivo è restituire la libertà a chi è rimasto ferito, è caduto dal nido o si è trovato in difficoltà per svariati motivi – a volte proprio per colpa dell’uomo o dell’urbanizzazione. Prestiamo loro il primo soccorso, aiutandoli come possiamo, poi nella maggior parte dei casi vengono trasferiti al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) del WWF a Vanzago (MI). Solitamente, quindi, non abbiamo modo di assistere alla loro liberazione nell’habitat naturale, al ritorno alla vita selvaggia. Ma già la consapevolezza di avergli donato la possibilità di sopravvivere è emozionante.

La soddisfazione di ridare la libertà

A volte, però, il lieto fine riescono a gustarlo anche i volontari del settore selvatici! Basta che vi godiate i video del rilascio in natura di due mamme di germano reale con relativa prole: entrambe recuperate in mezzo al traffico monzese ed entrambe rilasciate nel fiume Lambro in una zona tranquilla del Parco di Monza. Le immagini (foto sopra e 2 video in fondo) parlano da sole. 

Ricordiamo anche la gioia di aver soccorso e subito rilasciato cinque passeri imprigionati in una bocca di lupo e la soddisfazione per il ghiro (un piccolo roditore) arrivato ipotermico dopo un temporale che abbiamo riscaldato, rifocillato e riportato al Parco il giorno seguente. E poi l’emozione di aiutare un rondone adulto a riprendere il volo dopo una caduta accidentale (come l’adulto sano nella foto sotto, che ha ripreso il volo perfettamente con un semplice e immediato aiuto) e i numerosi piccioni svezzati o curati prima di essere liberati. E, ancora, i serpenti soccorsi in situazioni di pericolo e rilasciati in un ambiente idoneo (sotto, un biacco recuperato a Brugherio).

Sono tante le esperienze, tante le vite restituite alla Natura.

Cercansi volontari…

Come abbiamo già scritto in un precedente articolo il 31 luglio, ogni giorno arrivano al rifugio animali selvatici portati da privati cittadini o richieste di recupero e tutti quelli che arrivano al rifugio vengono visitati e accuditi in attesa di un loro rilascio in libertà o di un trasferimento al CRAS.

I soccorsi esterni, spesso sollecitati da privati cittadini con le sempre preziosissime segnalazioni, vengono effettuati da ENPA stessa o da forze competenti come Polizia Provinciale, Carabinieri o Guardie Ecologiche Volontarie.

In questo periodo, purtroppo, arrivano così tante segnalazioni che non riusciamo a stare dietro a tutte le richieste di intervento: non sempre ci sono volontari disponibili e gli operatori hanno già il loro da fare ad accudire tutti i giorni gli oltre 300 animali ospitati nel rifugio di Via San Damiano. La buona volontà non manca, spesso è la forza lavoro a mancare, per questo ogni nuovo volontario in questo settore sarà il benvenuto!

Se siete interessati, o anche solo per chiedere informazioni (ma non per urgenze) potete scrivere a animalidiversi@enpamonza.it

Pubblicato il 14 agosto 2020

Reggia di Caserta, muore un cavallo di una botticella. ENPA: inammissibile sfruttamento di animali, ci costituiremo parte civile

Ancora una morte senza senso di un povero animale per il solo gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie. Nella mattinata di mercoledì 12 agosto è morto un cavallo che trainava una botticella diretta alla Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido.

L’Ente Nazionale Protezione Animali, da sempre impegnato per combattere questa assurda tradizione perpetrata ai danni di cavalli, farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perché i colpevoli paghino per le loro azioni. Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale ENPA dichiara «E’ assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’ENPA combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre».

Le autorità sanitarie hanno transennato l’area per consentire i rilievi del caso e per portare l’animale in un centro specializzato. L’autopsia accerterà le cause per le quali il povero animale è crollato a terra, senza vita.

La cosa ancora più grave, come riportato su alcuni quotidiani, è che il cavallo deceduto non era quello autorizzato al trasporto; il titolare dell’autorizzazione amministrativa della botticella circolava abusivamente con un animale diverso da quello comunicato al Comune e all’Asl.

Una buona notizia dopo la tragedia

Apprendiamo dalle agenzie di stampa che Carlo Marino, Sindaco di Caserta, ha dato disposizioni di revocare l’autorizzazione di ippotrasporto nella sua città. Una buona notizia dopo la tragedia che si è consumata nella Reggia di Caserta.

Per ENPA: «Bene la revoca di Caserta, ora Firenze e Roma seguano l’esempio. Subito ordinanza di stop.»

A Roma e Firenze tutto continua come prima

Il problema degli equini utilizzati fino allo sfinimento per trasportare i turisti non è prerogativa solo della città campana. Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali si rivolge ai sindaci di Roma e Firenze, le due città oltre a Caserta dove l’utilizzo delle cosiddette “botticelle” è più diffuso, per chiedere un’ordinanza di sospensione immediata per queste settimane di grande caldo. Solo nella città di Roma 44 cavalli sono utilizzati ogni giorno come mezzo di trasporto mentre nel capoluogo toscano sono 14.

Il Vicepresidente ENPA prosegue: «Chiediamo ai sindaci di Roma e Firenze di non aspettare un’ora di più e di intervenire subito per sospendere l’attività delle botticelle in questi giorni di caldo. Non attendiamo inermi la prossima tragedia! I cavalli, per le loro caratteristiche fisiche e fisiologiche, sono particolarmente sensibili alle temperature elevate, in particolare in presenza di elevata umidità e scarsa ventilazione. Le ordinanze attuali, nonostante contemplino lo stop oltre i 30 gradi, non tutelano sufficientemente gli animali costretti a stare in strada in questi giorni di caldo. Come ENPA – conclude Pigoni – chiediamo da sempre la cessazione definitiva di questo sfruttamento e ci auguriamo che presto nelle sedi opportune la classe politica si adoperi per mettere un definitivo punto alla sofferenza di questi animali».

Qui sotto, l’intervento di Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale ENPA, al TG5 del 13 agosto (ore 20.00) nel servizio di Maria Luisa Cocozza.

Firma la petizione

Sulla piattaforma Change.org è stata lanciata la petizione “Stop al maltrattamento dei cavalli della Reggia di Caserta: stop alle carrozze!” Firmala anche tu!

Pubblicato il 14 agosto 2020

L’emergenza gattini prosegue, la Wish List felina c’è ancora!

Mentre molte persone sono partite per le meritate vacanze, l’arrivo di gattini presso il Gattile di Monza non accenna a diminuire. Alcuni arrivano in condizioni critiche; molti sono piccolissimi; tutti hanno bisogno di alimenti specifici che contengono i particolari nutrienti che servono ai gattini per poter crescere sani e robusti.

Qualche settimana fa avevamo creato su Amazon un’apposita “Wish List” (lista dei desideri) proprio per sopperire alla necessità di cibo “kitten” per svezzare i micini ospitati in gattile o accuditi presso i volontari del nostro Asilo dei Cuccioli. (Leggi l’articolo qui.)  

Siete stati davvero generosi ma ora, con numerosi nuovi arrivi e tante piccole bocche da sfamare, rilanciamo l’appello.

La Wish List su Amazon si trova qui. Questo metodo permette di acquistare comodamente online, scegliendo tra i prodotti suggeriti da noi e facendoli recapitare direttamente dal corriere alla struttura di Via San Damiano 21. L’acquisto deve però essere fatto separatamente: non è possibile inglobarlo in un altro ordine. Naturalmente, chi volesse recapitare personalmente le scatole o buste al rifugio di Monza sarà il benvenuto!

I micetti e tutti i volontari che si occupano di loro vi ringraziano!

Nelle foto: Joy e Arya, Principo, Peter e Joly, tutti gattini accuditi dai volontari nel progetto Asilo dei Cuccioli. Per info su come diventare volontario dell’Asilo dei Cuccioli, ospitando provvisoriamente uno o più gattini, leggi qui.

Pubblicato il 14 agosto 2020

Bergamo, vaccinazioni gratuite per i gatti delle famiglie in difficoltà. ENPA Bergamo e Boehringer Ingelheim unite per la salute dei nostri animali.

ENPA Onlus sezione di Bergamo, con la preziosa collaborazione di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia SpA, azienda farmaceutica leader mondiale, promuove una campagna di vaccinazione gratuita per i nostri amici gatti.

L’iniziativa, nell’ambito del sostegno territoriale in una delle aree italiane più colpite anche redditualmente dal COVID-19, è riservata alle famiglie residenti nella Provincia di Bergamo con verificato stato di necessità, che abbiano cioè un indice ISEE di 1° fascia come segue:

• 1 componente = € 10.632,94

• 2 componenti = € 16.693,71

• 3 componenti = € 21.691,19

• 4 componenti = € 26.157,02

• 5 componenti = € 30.303,87

Quando e dove

Solo da mercoledì 12 a venerdì 14 agosto 2020 sarà possibile vaccinare gratuitamente il proprio micio (o mici, se si ha più di uno), dopo visita veterinaria gratuita. Si specifica che il parere del veterinario sull’opportunità o meno della vaccinazione è da considerarsi vincolante. L’offerta è valida fino ad esaurimento scorte.

Le vaccinazioni saranno eseguite da veterinari iscritti all’Albo, presso la sede ENPA di Bergamo in via Mangili 4, solo ed esclusivamente tramite appuntamenti prefissati, telefonando almeno 24 ore prima al numero 327-3249167 (dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 19.00), oppure scrivendo all’indirizzo email azionisocialienpabg@gmail.com.

Ringraziamenti

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alle preziose collaborazioni dell’Ordine dei Veterinari di Bergamo, ATS Bergamo – Dipartimento Veterinario, Comune di Bergamo, Garante per i Diritti degli Animali della città di Bergamo, ENPA – Coordinamento Regionale Lombardia, ENPA – Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo

Link utili

Sito INPS / richiesta ISEE, cliccare qui. Ente Nazionale Protezione Animali – sito, cliccare qui, facebook, cliccare qui. Boehringer Ingelheim Italia, cliccare qui.

Pubblicato il 12 agosto 2020

Al via la campagna anti-abbandono dell’ENPA di Monza e Brianza

Stiamo gradualmente tornando a una specie di “normalità” e anche le adozioni stanno ripartendo, sebbene le visite presso il rifugio di Monza avvengano ancora dietro prenotazione. La terribile crisi che ha colpito il mondo intero ha fatto saltare tanti eventi ENPA, ma c’è un appuntamento annuale che l’ENPA di Monza e Brianza ha potuto e voluto mantenere: la campagna informativa contro l’abbandono, una piaga sociale che, se presente tutto l’anno, raggiunge preoccupanti livelli soprattutto in estate.

L’ispirazione per la campagna di quest’anno

Per la campagna 2020, con il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza e come sempre realizzata grazie alla bravura di Isabella Garlati, responsabile immagine ENPA, ci siamo richiamati alle immagini realizzate dalla nostra sezione per la campagna Ti Senti…” che ci ha accompagnati durante la seconda fase del lockdown a livello nazionale. Attraverso una cinquantina di soggetti, pubblicati uno ogni giorno sui social, abbiamo voluto comunicare, tramite il meccanismo dell’immedesimazione, il messaggio che le privazioni a noi imposte temporaneamente per contenere il Coronavirus in realtà sono da sempre imposte a miliardi di animali. Per far riflettere sul fatto che se il nostro disagio – quello del lockdown – è destinato a finire, lo sfruttamento e il maltrattamento sono per gli animali un incubo senza fine.

I due soggetti

In questa campagna i protagonisti sono un uomo o una donna, rigorosamente con macherina, contrapposti a un cane e a un gattino abbandonati in strada, con la stessa frase: “Ti senti in pericolo? Il tuo disagio finirà, il suo no!” In fondo, “Quando tutto sarà finito, molti animali saranno ancora abbandonati al loro destino!” e sotto ancora, “Ricorda! I tuoi gesti fanno la differenza.

Sopra, i due soggetti in versione “neutrale”, ovvero senza lo stemma del Comune aderente

Come da tradizione, l’ENPA si è occupato di preparare la grafica dei cartelloni della campagna e a distribuirla gratuitamente a tutte le città che hanno deciso di aderire, personalizzandola con lo stemma di ciascun Comune.

Ciascun Comune poi provvede a stamparli e ad affiggerli in proprio e/o a pubblicarli sui propri canali social. Per comodità, per chi lo richiede abbiamo realizzato anche una versione in orizzontale (vedi immagine in alto).

Una trentina i Comuni che hanno aderito

Ecco i Comuni che hanno finora aderito a cui continuano ad aggiungersene altri: Albiate, Barlassina, Bovisio Masciago, Brugherio, Busnago, Caponago, Carate Brianza, Ceriano Laghetto, Concorezzo, Cornate d’Adda, Desio, Lazzate, Limbiate, Lissone, Meda, Mezzago, Monza, Ornago, Seregno, Seveso, Triuggio, Usmate Velate, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate, e il gruppo ConFIDO di Brugherio.

#NoAbbandono2020: la Provincia sostiene la campagna di ENPA Monza e Brianza

Martedì 4 agosto il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio con i consiglieri Laura Capra e Andrea Villa hanno incontrato Giorgio Riva, Presidente di ENPA Monza e Brianza, per visitare il canile intercomunale di Monza, gestito da ENPA, conoscere il Presidente e i volontari e rilanciare un messaggio di vicinanza e sostegno all’attività che la sezione monzese svolge nel territorio a salvaguardia e tutela degli animali e che ha svolto anche durante i mesi di lockdown.

Foto sopra a sinistra, da sx a dx: il consigliere della provincia Andrea Villa, il presidente Luca Santambrogio, il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza Giorgio Riva con Arya, la consigliera Laura Capra. Foto a destra, durante la visita al canile intercomunale di Monza.

«Siamo qui – hanno dichiarato il Presidente Santambrogio e i Consiglieri della Provincia – perché ENPA è una istituzione in Brianza. Non avevamo mai visto il canile e siamo rimasti molto colpiti dall’organizzazione degli spazi in cui gli animali possono ritrovare serenità e accudimento. Esprimiamo un ringraziamento al Presidente Riva e a tutti i volontari per conto di tutti i Comuni che in ENPA hanno un punto di riferimento.

Questo è il mese delle partenze per molti cittadini ed è il momento giusto per fare conoscere il lavoro che tanti volontari svolgono in questa sede e rilanciare il messaggio che ci vuole cura e responsabilità anche nella decisione di adttare un amico a quattro zampe. La capacità di crescere di un territorio dipende anche dal modo in cui sono trattati gli animali che vi abitano. Ricordiamoci, infatti, della compagnia che ci hanno fatto durante i mesi di lockdown.»

Pubblicato il 5 agosto 2020

Retino e secchiello? Sei buoni motivi per dire basta ai giochi con gli animali marini in un bellissimo video!

Secchiello, retino e via a chi cattura e mostra più animali marini possibili: granchi, pesciolini, gamberetti o meduse. Anno dopo anno sembra che la “tortura nel secchiello” sia una tradizione irrinunciabile che anima le spiagge di tutta Italia e si tramanda di padre in figlio. Sì, perché a mostrare l’arte della pesca con il retino sono proprio i genitori. “Poi però li rimettiamo in mare” è tra le frasi più gettonate da chi pratica questi crudeli “giochi”.

A sentire le chiacchiere da ombrellone, poi, è la cosa più normale del mondo. Invece pochi sanno che anche gli abitanti del mare come meduse, pesci o molluschi, sono protetti e non si possono catturare, neanche temporaneamente! Infatti è un reato ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter.

Anche per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha deciso – in un bellissimo video tra filmato e coloratissime animazioni – di ricordare ancora una volta almeno sei buoni motivi per cui è importante dire basta ai giochi con gli animali marini e iniziare a insegnare il rispetto fin da piccoli. 

I sei motivi in un bellissimo video!

Ecco i sei motivi per non giocare con gli animali marini illustrati nell’originalissimo VIDEO qui sotto!

1) Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati. L’acqua nel secchiello raggiunge infatti velocemente alte temperature, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!

2) Per granchi, meduse e pesciolini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli. Ci chiediamo: insegnereste ai vostri figli volontariamente come torturare un animale?

3) I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali anche quelli che vivono nel mare, sono adulti migliori. Tra i tanti ad affermarlo, anche uno studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.

4) Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?

5) Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Foto subacquee, la gara a chi trova e vede più abitanti del mare, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, scoprire i fondali con la maschera. Sono solo alcuni degli esempi delle mille attività che si possono fare nel rispetto del mare e dei suoi abitanti.

6) Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.

Nelle immagini, alcuni fotogrammi estrapolati dal video.

Pubblicato il 4 agosto 2020

Artists 4 Charity: una canzone per sostenere ENPA e la lotta contro l’abbandono

Nato in pieno lockdown quando moltissimi musicisti e artisti hanno dovuto mettere in standby il proprio lavoro, il progetto Artists 4 Charity (o ChArtists),ideato dai musicisti KeyKo e Giu Zep (foto sotto), intende dare sostegno a diversi enti di beneficenza italiani.

Per il debutto il progetto ha scelto di sostenere proprio l’Ente Nazionale Protezione Animali nella sua lotta contro il fenomeno che vede almeno 130 mila animali abbandonati ogni anno in Italia. 

Il brano contro l’abbandono: Who wants to live forever  (Lockdown Version)

Il progetto ha raccolto l’adesione di decine di cantanti e musicisti italiani e internazionali, uniti nel nome di Artists 4 Charity, che hanno messo a disposizione la propria professionalità unendo la propria voce a quella di ENPA per dire no all’abbandono. ChArtists ha realizzato una splendida cover corale della celebre canzone dei Queen Who wants to live forever con un bellissimo video su YouTube.

Il brano non è stato scelto a caso perché – come viene spiegato all’inizio del video – combattiamo l’abbandono di tutti quegli animali che non hanno mai voluto una vita eterna, ma dignitosa. Perché in fondo… who wants to live forever? (ovvero, chi vuole vivere per sempre?). 

Scelta azzeccata anche per un altro motivo: l’autore del brano, Brian May, è un noto attivista per i diritti degli animali che ha dichiarato più volte che vorrebbe essere ricordato più per le sue battaglie animaliste che non come chitarrista dei Queen. 

Nell’emozionante reinterpretazione della canzone possiamo sentire le armoniose voci di numerosi cantanti lirici (soprani, mezzo soprani, contralti, tenori, baritoni e bassi), un quartetto d’archi, poi ancora la chitarra acustica ed elettrica, il basso e la batteria.

Un momento particolarmente toccante del video è durante i credit finali, con il saluto di tutti gli artisti, moltissimi in compagnia del proprio pet (immagini sopra), e l’invito a fare una donazione alla Protezione Animale.

Ed ecco per voi il VIDEO con l’invito di condividerlo!

I musicisti e il lockdown

Quella dei musicisti è una delle categorie più penalizzate dalla crisi Covid, tra gli ultimi a riprendere la propria attività. Ma sono proprio loro che in qualche modo hanno tenuto compagnia al mondo quando il mondo era chiuso in casa: sconosciuti e famosi, dilettanti e professionisti, ognuno con le proprie note, ognuno col suo genere, ognuno col suo cuore, non si sono mai fermati.

ENPA ringrazia di cuore Artists 4 Charity per lo stupendo regalo, augurando a tutti una rapida e meritata ripresa professionale.

Link

Facebook ChArtists (Artists 4 Charity): qui trovate le informazioni sui singoli artisti che hanno partecipato. Per donazioni all’ENPA, cliccare QUI.

Nelle immagini, alcuni degli artisti che hanno partecipato e due fotogrammi estrapolati dal video.

Pubblicato il 4 agosto 2020

La Grecia vieta la macellazione dei cavalli: un esempio da imitare

La bella notizia arriva da Italian Horse Protection (IHP, associazione che opera sul territorio nazionale per la tutela dei cavalli e degli altri equidi, contrastandone lo sfruttamento e promuovendo il riconoscimento e il rispetto dei loro diritti e bisogni etologici). Si tratta sicuramente di un’encomiabile decisione che l’Italia dovrebbe imitare: dal 29 luglio in Grecia è vietata la macellazione dei cavalli e quindi, come per i cani e i gatti, il loro uso nella produzione di carne, pellame, medicinali e prodotti vari.

Questa storica notizia è il risultato di un lungo lavoro delle associazioni Hellenic Animal Welfare Federation e Ippothesis che, nel contesto dell’emergenza COVID-19 e degli scandali della carne equina con i relativi pericoli per la salute umana, sono riuscite prima a fare pressione sul ministro dell’agricoltura e poi a ottenere il favore del parlamento ellenico.

L’emendamento è contenuto nella legge 4711 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale greca il 29 luglio 2020 che all’art. 17 recita: “È vietato l’allevamento e l’utilizzo di animali per i combattimenti e per le attività correlate. È vietato altresì allevare e utilizzare cani, gatti e cavalli per la produzione di pellicce, cuoio, carne o per la fabbricazione di medicinali o altre sostanze.”

In Grecia, per cultura, non si mangia carne di cavallo e non esistono mattatoi autorizzati per la sua macellazione; c’è stato però un preoccupante aumento di macellazioni illegali e già si iniziava a parlare di concedere autorizzazioni per mattatoi equini. Grazie a questo bando, ciò non sarà possibile.

La situazione in Italia

Sonny Richichi, presidente IHP, è felicissimo della cosa, aggiungendo che «anche in Italia puntiamo a un obiettivo simile, sebbene partiamo da una situazione completamente diversa: da noi, a differenza della Grecia, c’è un grande consumo di carne di cavallo. Il nostro cammino sarà molto più arduo, visti gli enormi interessi in gioco, ma siamo fortemente determinati.»

Consumo in calo ma sempre elevato

Sebbene negli ultimi dieci anni il consumo di carne di cavallo in Italia sia nettamente diminuito, secondo i dati Istat nel 2018 sono stati macellati più di 20mila esemplari e importato 27.647 tonnellate di carni equine. La maggior parte della carne di cavallo proviene dall’estero, in particolare da Argentina, Uruguay e Canada.

Ma la carne di cavallo fa sempre bene, come sostengono alcuni? È bene ricordare che a fronte di macellazioni legali, molta carne di cavallo importata in Italia arriva senza controlli e con gravi maltrattamenti agli animali. Le carni equine provenienti dai cavalli da corsa possono contenere, ad esempio, residui di farmaci e droghe non ammessi nelle carni destinate al consumo umano, senza contare la possibilità di gravi contaminazioni dal momento che in questo caso le pratiche di macellazione non rispettano le più elementari norme igienico-sanitarie.

È di appena un mese fa lo scandalo che ha coinvolto l’Unione Europea, che importa dall’Australia carne di cavalli che per oltre il 50% provengono dall’ippica. In Australia non esiste anagrafe né tracciabilità e quindi neanche un valido sistema di controllo sul benessere e sulla sicurezza delle carni di animali che subiscono torture e maltrattamenti fuori e dentro il mattatoio.

Nelle foto, cavalli salvati da ENPA Monza e Brianza

Pubblicato il 5 agosto 2020

Agrate, recuperati una giovane femmina di germano e una tartaruga gravemente ferita.

Le segnalazioni di animali, selvatici o domestici, da parte di privati cittadini sono sempre preziose e anche questo recupero è avvenuto grazie alla sensibilità del signor Enzo, papà di Alessandro, un giornalista de il Giornale di Monza molto sensibile alle tematiche animaliste. È stato lui ad accorgersi della presenza di una giovane femmina di germano reale e di una tartaruga d’acqua all’interno del residence di Agrate Brianza (MB) dove abita e ad avvisare l’ENPA di Monza e Brianza, che si è subito attivata mandando sul posto gli operatori Federica e Stefano.

Nelle foto, l’operatrice ENPA mentre recupera la germana, e il signor Enzo con la tartaruga appena recuperata (nel sottovaso).

La femmina di germano, un esemplare molto giovane, era finita nel cortile probabilmente dopo i primi tentativi di volo e si era rintanata sotto a un cespuglio, incapace di ritornare nelle vicinanze dello stagno in cui era nata.

Nello stesso cortile è stata trovato anche un piccolo esemplare di tartaruga acquatica, che è apparsa subito in gravi condizioni a causa del sangue che fuoriusciva dalle narici a ogni respiro, inequivocabile segnale di un’emorragia interna.

Un tragico epilogo frutto di una scriteriata gestione

Si è poi scoperto che la tartaruga era detenuta in condizioni assolutamente non idonee: sul balcone di un palazzo vicino in una bacinella piena d’acqua, da cui è potuta uscire precipitando dal balcone stesso. Arrivata al rifugio di Monza, visitata da un veterinario che ne ha diagnosticato le gravi condizioni, a causa delle lesioni interne purtroppo non ha superato la notte.

La tartaruga morta apparteneva alla specie Mauremys reevesii, originaria della Cina e liberamente venduta in Italia, a differenza della testuggine di origine americana dal nome comune tartaruga a guance gialle (Trachemys scripta scripta) e tartaruga dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans), di cui è vietata la commercializzazione, la riproduzione, l’introduzione sul territorio nazionale e il rilascio in natura e il cui possesso andava per legge denunciato entro il 31 agosto 2019.

Anche le tartarughe crescono!

Quale che sia le specie, è certo che questi animali vengono troppo spesso acquistati con leggerezza: quando sono piccoli basta una vaschetta di modeste dimensioni, ma quando arrivano ad avere la lunghezza di 20-30 centimetri, la vaschetta diventa decisamente stretta e la tartaruga diventa un peso di cui ci si vuole liberare. C’è chi l’abbandona nel primo corso d’acqua a disposizione e chi la porta al nostro rifugio accampando la solita scusa: “non pensavo che diventasse così grande” …

Foto sopra a sinistra, la Mauremys reevesii poi morta; a destra, una vaschetta come quelle comunemente vendute assieme alle tartarughine, del tutto inadeguata.

È bene ricordare che non esistono tartarughe nane (tutte sono destinate e crescere!) e che le tartarughe non sono animali meno impegnativi di un cane o di un gatto. Esse hanno delle precise esigenze di alimentazione, di luce e di spazi idonei ed è quindi è importante informarsi molto bene sull’animale che si intende introdurre in famiglia. Ricordiamoci inoltre che i centri specializzati e, in questo caso anche il parco rifugio di Monza, hanno a disposizione tantissime tartarughe di specie di cui è non solo consentita, ma incoraggiata, l’adozione consapevole.

La germanina ha trovato compagnia

È andata per fortuna molto meglio alla piccola germana: è stata liberata nel laghetto del rifugio di via San Damiano dove sguazza insieme agli altri compagni recuperati precedentemente. Da qui sarà libera di spostarsi e di involarsi quando ne avrà le capacità.

Nella foto sopra, la germanina nel laghetto al rifugio di Monza. Nei brevi VIDEO qui sotto, qui, qui e qui, con i nuovi compagni.

Pubblicato il 29 luglio 2020

Lambro in secca: ENPA chiede una migliore gestione delle chiuse

Sono ormai diversi anni che, puntualmente, il Lambro, il fiume che attraversa il capoluogo brianzolo, è il grande assente della stagione estiva. Completamente in secca.

L’acqua è presente nel ramo secondario, noto come Lambretto, ma il tratto principale del fiume che attraversa il centro storico, passando dal Ponte dei Leoni (foto sotto) fino alla torretta Viscontea dove si ricongiunge con il Lambretto, è solo una grande spianata arida.

Questa situazione genera un vero dramma che va a colpire tutta la fauna selvatica: i pesci, costretti a vivere nelle poche pozze ancora piene d’acqua, ma con grossi problemi di ossigenazione che li porteranno alla morte dopo una lunga agonia e i tanti uccelli selvatici che vivono su quelle che una volta erano le rive del fiume.

All’ENPA di Monza e Brianza continuano ad arrivare numerosissime segnalazioni di cittadini indignati per la sorte riservata ai piccoli di germano reale che sono costretti a camminare sull’asfalto rovente e senza possibilità di reperire cibo. Senza l’acqua gli anatroccoli si lasciano morire e diventano facili prede di rapaci, cornacchie e ratti, con le loro mamme che assistono a queste scene del tutto impotenti. Questo perché gli adulti volano e hanno la possibilità di spostarsi in zone più ricche di acqua e cibo, ma i piccoli non sono in grado di volare prima delle 7/8 settimane di vita. 

Situazione denunciata tutti gli anni

È una situazione che purtroppo viene ogni anno denunciata senza che le autorità competenti abbiano fatto nulla di concreto per risolvere il problema. Solo i volontari delle associazioni e privati cittadini che hanno a cuore le sorti di questi animali, portando acqua e cibo, cercano di alleviare le loro sofferenze.

Ma è un problema che dovrebbe, e potrebbe, essere risolto dalle istituzioni molto facilmente. E per questo ENPA chiede che lungo il corso del Lambro venga lasciato almeno un rigagnolo d’acqua, per non condannare a morte i tanti animali che in quel fiume vivono. 

Sotto, il Lambretto. Nella foto a sinistra, della zona del Carrobiolo, scattata il 31 luglio, l’acqua continua a esserci, mentre il ramo principale è sempre vuoto. A destra, una gallinella d’acqua.

Non siamo esperti di gestione delle acque, ma forse con un po’ di buon senso si potrebbe fare in modo che la ripartizione delle acque tra Lambro e Lambretto sia fatta in maniera più equilibrata, evitando questi lunghissimi periodi di secca di quel tratto proprio nel periodo riproduttivo dei germani reali.

Pubblicato il 28 luglio 2020, aggiornato il 31 luglio.

Selvatici: un’emergenza continua

Mai come in questo periodo è emergenza selvatici. Non c’è giorno che il rifugio non ne riceva in numero sorprendente e allarmante. Rapaci, notturni e diurni, scoiattoli, pipistrelli e ricci (l’ultimo arrivato è stato preso a colpi di scopa da un signore che se lo è trovato in casa e portato al rifugio da una bravissima automobilista di passaggio che aveva assistito all’ignobile scena).

Ricordiamo che il recupero, le prime cure, il cibo specifico e il trasporto al centro recupero animali selvatici (CRAS, gestito dal WWF) autorizzato a Vanzago (MI), avviene a spese della nostra associazione e che per questa preziosissima attività non sono previsti finanziamenti pubblici (che però si trovano per favorire i cacciatori…), potendo contare solo sulle offerte dei soci e degli amici dell’ENPA di Monza.

Recuperata una biscia dal collare

Lunedì sera 20 luglio la Protezione Civile di Monza ci informa della presenza di un “serpente” in un box della città. Ci informano altresì di avere già allertato i Vigili del Fuoco di Monza per il suo recupero ma vogliono sapere da ENPA come gestire l’animale. Un veloce contatto tra l’operatore di turno e il nucleo dei Vigli del Fuoco usciti sul posto, chiarisce agli stessi le modalità di custodia del serpente (una scatola di cartone con dei fori) e l’impegno di ricevere l’animale presso la struttura di Via San Damiano.

Foto sopra, una bellissima immagine di un natrice dal collare di Giuseppe Zini

Il Vigile del Fuoco che si presenta presso il rifugio è in realtà una Vigilessa già conosciuta dall’ENPA in quanto adottante, tre anni prima di un gatto che ci mostra orgogliosa sul telefonino. “Era il gatto più brutto del gattile, senza la coda, ma mio figlio se ne è innamorato e l’ha voluto a tutti i costi. Ora è un bel gattone felice a casa mia”.

La simpatia dell’incontro non ci fa dimenticare la presenza del serpente. Aperta la scatola con cautela compare nascosto sul fondo un giovane esemplare di natrice dal collare (Natrix natrix), conosciuta anche come biscia dal collare per la presenza di caratteristico un collare giallo (nella foto sopra, presa dal web). Si tratta di un rettile del tutto innocuo amante delle zone umide. Accertate le sue buone condizioni di salute senza ulteriori indugi è stato rilasciato in una zona boschiva e sicura vicino al canale Villoresi.

Quanti rapaci!

Dopo tanti gheppi e falchi pecchiaioli, in questo periodo sono i rapaci notturni, di tutte le età, a transitare dal rifugio di via San Damiano, con diversi esemplari di assiolo (Otus scops), civetta (Athene noctua) e allocco (Strix aluco).

Foto sopra, l’allocco e l’assiolo; sotto e nella foto grande in alto, le due civette mentre mangiano.

Da Pascoli a Harry Potter

L’assiolo è un piccolo rapace notturno conosciuto anche come chiù, che predilige ambienti aperti in pianura o in collina, anche nelle vicinanze di case e cimiteri. Nella poesia “L’assiuolo” di Giovanni Pascoli chiù è il suono onomatopeico che chiude ogni strofa; il poeta attribuisce al canto dell’assiolo un verso monotono e il suo verso è percepito come un triste presagio di morte.

C’è un assiolo anche nella celebre saga di Harry Potter:  Leotordo, il compagno di Ron Weasley, non è infatti un gufetto ma un assiolo, per l’esattezza un bellissimo esemplare di assiolo bianco (Ptilopsis leucotis).

E infine uno scoiattolo

Uno degli ultimi recuperi, giovedì 23 luglio, è quello di uno scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), trovato ferito ai piedi di una pianta al Parco di Monza e segnalato da alcuni privati cittadini. Sul posto si sono recati gli operatori ENPA Feddi e Sergio che lo hanno portato al rifugio: il roditore, che presentava la coda completamente scorticata, è stato immediatamente operato in un centro specialistico ed è ora in prognosi riservata sotto terapia antibiotica.

Foto sopra, durante il recupero dello scoiattolo ferito, e l’animale dentro il trasportino

Niente rilascio in natura

Lo scoiattolo grigio è una specie alloctona introdotta in Italia negli anni ’60 da una signora genovese che, al ritorno da un viaggio in America, decise di liberarne sei nel proprio giardino, senza immaginare le conseguenze. Nel nostro Paese ha trovato un habitat ideale e la competizione con la specie autoctona, lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) lo ha visto sempre prevalere tanto che molti lo ritengono direttamente responsabile della diminuzione della popolazione di scoiattolo rosso. Questo ha portato l’Unione Europea a stanziare fondi per l’eradicamento dello scoiattolo grigio che però comporta la sua soppressione fisica attraverso trappole o altri sistemi cruenti, una scelta che ENPA considera inaccettabile dato che esistono metodi alternativi per contenerne la popolazione.

Nel rispetto della legge sulle specie alloctone, lo scoiattolo, una volta guarito, non potrà ovviamente essere rilasciato in natura ma dovrà vivere in una idonea struttura protetta.

Foto sotto, un pipistrello recuperato e curato presso il rifugio di Monza; nel video in fondo, mentre viene alimentato a mano.

Pubblicato il 31 luglio 2020

M49 di nuovo “evaso”, ENPA: la Provincia non è in grado di gestire la fauna selvatica.

Per il Ministro Costa l’orso deve rimanere libero.

Domenica notte 26 luglio è fuggito ancora. Per la seconda volta in un anno l’orso M49, sopranominato non a caso “Papillon” come il celebre fuggiasco francese, è evaso dal centro faunistico del Casteller, a sud di Trento.

Questa volta, invece di scavalcare la recinzione esterna come aveva fatto nell’aprile dell’anno scorso, è riuscito prima a superare la barriera elettrica, poi ha divelto la rete elettrosaldata costruita per evitare ulteriori fughe e ha piegato l’inferriata, dello spessore di 12 millimetri, fino a ricavarne un’apertura sufficiente per scivolare all’esterno. Infine la nuova fuga verso i boschi.

Dalla sua fuga abbiamo acquisito due certezze: l’orso M49 è un animale che ha mantenuto la sua selvaticità e la Provincia Autonoma di Trento non è in grado di gestire gli orsi del Trentino. M49 è scappato perché, a differenza di quanto si è cercato di dimostrare, ha mantenuto la sua componente selvatica grazie alla quale ha avuto l’intelligenza e il coraggio di superare ogni ostacolo, affrontare il pericolo pur di riconquistare la sua libertà. Altro che orso che tollera la presenza umana e che gradisce essere alimentato, come qualcuno ha cercato di far credere.

È ora di dire basta a questa gestione degli orsi – ricordiamo animali particolarmente protetti – basata su catture, condanne a morte e chiari interessi politici di cacciatori, agricoltori e allevatori. Categoria, quest’ultima, che, invece di lanciare subito l’ennesimo allarme, dovrebbe iniziare ad applicare i sistemi di prevenzione, tra l’altro previsti dalla legge.

Quella dei giorni scorsi è l’ennesima riprova, se mai ce ne fosse davvero bisogno, di quanto sia fallimentare la politica della Provincia Autonoma di Trento in materia di gestione di fauna selvatica e in particolare degli orsi.

Le associazioni si appellano al Ministro; il Ministro risponde

Il nuovo appello di ENPA e di altre Associazioni ambientaliste e animaliste al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (nella foto sotto) affinché M49 (sterilizzato e con radio collare) rimanga libero e monitorato e affinché intervenga e prenda in mano una situazione, ormai palesemente senza controllo, non è rimasto inascoltato.

Ecco parte del suo intervento tratto dalla sua pagina Facebook del 28 luglio: 

«Ho sentito il presidente della provincia di Trento Fugatti e allertato Ispra. La mia posizione rimane la stessa: ogni animale deve essere libero di vivere in base alla sua natura. Papillon ha il radiocollare e quindi rintracciabile e monitorabile facilmente: non ha mai fatto male a nessuno, solo danni materiali facilmente rimborsabili. Chiediamo che non venga rinchiuso e assolutamente non abbattuto.

A presto per nuovi aggiornamenti. Intanto Papillon deve vivere!»

Buone notizie per l’orsa JJ4!

Mentre M49 si gode la sua libertà, ci sono ottime notizie per l’orsa JJ4: il Tar di Trento ha confermato la sospensione dell’ordinanza provinciale che aveva stabilito la sua uccisione. In attesa del merito, già fissato per il 22 ottobre, ENPA e Oipa sottolineano l’importanza di lavorare tutti insieme per una politica vincente di convivenza, l’unica strada percorribile per una gestione corretta della fauna selvatica.

Non si tratta di una sentenza ma, da quanto è emerso, il Tar emanerà non un’ordinanza cautelare, bensì un’ordinanza collegiale, in attesa della quale è bene che siano attivate tutte quelle misure di prevenzione (ad esempio la chiusura di zone ove sono presenti mamme e cuccioli) e venga data a cittadini e turisti la corretta informazione, garantendo la libertà per tutti gli orsi.

Pubblicato il 31 luglio 2020

Artiglio oggi Dylan: l’amore e la tenerezza superano ogni difficoltà!

Lieto Fine:
Artiglio, una piccola e dolcissima palla di pelo bianca, non ha di certo faticato a trovare una famiglia con cui trascorrere il resto della vita. Ribatezzato oggi Dylan, è un cagnolino molto affettuoso, giocherellone e di carattere docile. Sono tutti felicissimi che sia entrato a far parte della famiglia, nonostante i problemi di salute che ogni tanto possono presentarsi nei cuccioli. E' per questo motivo che noi di Enpa siamo molto felici che Dylan abbia trovato persone che si prendano cura di lui senza scoraggiarsi di fronte ai primi problemi. L'amore e la tenerezza di questo cucciolo superano ogni difficoltà!

Dolce e curiosa, questa è Greta, oggi Bella!

Lieto Fine:
Greta, oggi Bella, è una gattina affettuosa, molto dolce e molto curiosa. Si è integrata benissimo sin da subito e oggi vive felice insieme alla sua nuova famiglia e ben due fratellini pelosi. Un fantastico trio, insomma, che a volte può creare anche un pò di confusione ma che dona incondizionatamente tanto tanto amore. E quest'ultimo supera ogni cosa!

Sasà, se non fossi esistito, ti avrebbero dovuto inventare!

Lieto Fine:
Sono passati tre anni da quando Sasà è stato adottato. Era il 2017, e da subito si è rivelato un cane allegro, divertente, gioioso, buffo e un pò pazzerello che però è fonte di tantissime soddisfazioni. La sua nuova mamma è innamoratissima di lui e non vorrebbe nessun altro al suo fianco. Insomma, un pò come se non fosse esistito, Sasà lo avrebbero dovuto inventare. Buona vita piccolo, anche per noi vederti felice è una grandissima soddisfazione!

Dopo tre anni, finalmente a casa, insieme!

Il rifugio di Monza ospita tanti animali, non solo cani e gatti, ma chissà perché, per i conigli e i roditori (come cavie e criceti) le richieste di adozione sono davvero poche, neppure per i teneri cuccioli. In compenso il numero di ospiti è in continua crescita.

L’adozione di una coppia inseparabile di conigli, quindi, ci riempie di gioia!

Val e Pel sono due dolcissimi conigli nani trovati abbandonati in uno scatolone il 3 febbraio 2017 (ogni commento è superfluo!) e dopo più di tre anni di permanenza hanno ottenuto il non invidiabile titolo di conigli da più tempo ospiti del rifugio di Monza. Arrivati insieme ed essendo molto affiatati tra loro, avevamo deciso di non separarli e cercare per loro un affido di coppia.

In questi anni hanno condiviso il box con altri conigli che andavano e venivano ma loro, chissà come mai, non venivano mai scelti da nessuno.

Ma finalmente anche il loro momento è arrivato: una fantastica famiglia si è accorta di loro e così hanno avuto anche loro il tanto atteso lieto fine.

Una nuova vita per Ary e Muffin

Diventati Ary e Muffin, Sarah e Lorenzo ci raccontano che stanno benissimo e sono molto felici.

Si sono ambientati alla grande e sono diventati i padroni del giardino. Quando fa caldo stanno sotto le siepi, ma di solito sono in giro a rincorrersi e giocare (come potete vedere nel simpatico video sotto), o a nascondersi nei buchi più impensabili e a brucare l’erba.

Con i due bambini, Elena e Fabio, stanno iniziando a prendere confidenza e si lasciano accarezzare, soprattutto se gli si dà loro un premietto in cambio. 

VIDEO: Ary e Muffin (ex Val e Pel) si rincorrono nel loro bellissimo giardino

Insomma, che dire, ci confermano che è stata un’ottima scelta del cuore e noi non possiamo che ringraziarli per averli notati e avergli donato la casa che abbiamo sempre sognato per loro. Non potemmo essere più felici per loro!

Ma c’è chi aspetta ancora…

Quella della nostra storica coppietta è una bellissima notizia, ma non possiamo non pensare a tutti i conigli che ancora stanno aspettando il loro momento. Come, ad esempio, la dolce Eowyn, arrivata in rifugio anche lei nel 2017, ereditando da loro – suo malgrado – il titolo di coniglio da più tempo nel rifugio. E poi c’è Cheridan, arrivato che aveva solo due mesi e che ora ha un anno e mezzo. E poi, ancora, Scellino, scaraventato da una macchina in corsa. Sono tanti: ognuno ha la sua storia e il suo carattere, ma tutti meritano una bella famiglia.

Per conoscerli tutti, potete visitare il nostro sito qui. E per leggere le schede dei criceti e cavie ospiti del rifugio di Monza, cliccate qui. E, se potete, aiutateci a condividere le loro schede su Facebook!

Pubblicato il 21 luglio 2020

Wish list, un grande successo!

Un paio di settimane fa ENPA di Monza e Brianza ha creato su Amazon una “Wish List” (lista dei desideri) per tutti coloro che avevano intenzione di aiutarci a crescere i numerosi gattini che come ogni anno in questo periodo vengono soccorsi e accolti in Gattile o accuditi presso i volontari del nostro Asilo dei Cuccioli.  

Leggi il nostro articolo del 15 luglio qui. Visita la nostra Wish List su Amazon qui.

Grazie a tutti

Speravamo che il nostro appello non restasse inascoltato ma ancora una volta la vostra generosità ci ha lasciato senza parole: non c’è praticamente giorno che non arrivi un pacco pieno di cibo “kitten” – ovvero alimenti specifici che contengono tutti i particolari nutrienti di cui hanno bisogno i gattini per crescere sani e robusti, acquistato da voi on line.

A tutti quanti hanno scelto questo innovativo modo di aiutarci, quindi, va un grandissimo grazie!

Nelle immagini, alcuni dei gattini attualmente al Gattile di Monza o accuditi a casa da volontari. Foto grande in alto, il bellissimo Mandarino tigrato rosso; alcuni gattini del Gattile con alcune confezioni di cibo donate e alcuni dei biglietti allegati ai doni; qui sopra, il gattino bianco e tigrato Principo mentre dorme e il piccolo Otto bianco e nero, qui sotto, due immagini dei fratelli Edera e Ibisco: appena arrivati e oggi, cresciuti sani e robusti e pronti per essere adottati.

Pubblicato il 24 luglio 2020

“Obiettivo Terra”: il primo premio al fotografo Samuele Parentella, amico dell’ENPA monzese

Si chiama Samuele Parentella il giovane fotografo naturalista brianzolo che si è aggiudicato il primo premio nell’edizione 2020 del concorso fotografico “Obiettivo Terra”  con uno scatto che immortala un martin pescatore che stringe nel becco una preda, volando a pelo d’acqua nella Riserva Naturale della Palude di San Genuario in Piemonte.

Il concorso nazionale Obiettivo Terra

Arrivato alla sua undicesima edizione, il concorso ha come obiettivo quello di sostenere le Aree Protette italiane nel difficile compito di difesa, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale. L’annuale concorso di fotografia geografico-ambientale è dedicato alle bellezze e alle peculiarità delle Aree protette d’Italia ed è promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana Onlus.

Inizialmente prevista per il 22 aprile per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, la premiazione, rimandata per l’emergenza Covid, si è tenuta mercoledì 15 luglio a Roma, alla presenza di molte autorità. 

Chi è Samuele Parentella

Consulente tecnico in ambito salute e sicurezza del lavoro, Samuele divide il suo tempo libero tra la giovane famiglia e la fotografia. Una grande passione, la sua, che pratica non solo in molte Regioni d’Italia e in diversi Paesi esteri, ma perfino dalla cucina di casa sua a Besana in Brianza (MB), come testimoniano le splendide immagini dei lucherini, cinciallegre e dello scoiattolo grigio soprannominato “Jumpy” che frequentano il suo giardino (foto sotto). Oltre a partecipare a molti concorsi fotografici con ottimi risultati, Samuele ha pubblicato foto e articoli su diverse riviste italiane, tra cui National Geographic Italia, libri e siti online.

Amante della natura e degli animali, Samuele è anche amico della Protezione Animali, dando una mano all’ENPA di Monza e Brianza in occasione della lotteria benefica. Già, perché per le ultime due edizioni ha offerto come premio la stampa di una sua fotografia – a scelta tra diversi soggetti animali e natura – montata su pannello PVC.

A questo punto non resta che complimentarci con Samuele per il meritatissimo premio!

Nelle foto sotto, alcune delle bellissime foto di Samuele. Per vedere altre sue opere, visita la sua pagina qui o il suo profilo Facebook qui.

Pubblicato il 21 luglio 2020.

Caccia al cervo e tiro con l’arco al cinghiale: in Veneto si è tornati al Medioevo. ENPA lancia una protesta sui social

Oltre 3.000 cervi condannati a morte perché considerati in soprannumero in Provincia di Belluno e il Parco Regionale dei Colli Euganei che recluta 15 arcieri per divertirsi a uccidere i cinghiali. Queste le ultime novità sulle politiche del Veneto in materia di gestione faunistica, illegittimamente relegata – fucile in braccio o arco in spalla – a cosiddetti “operatori privati” che non sono riconosciuti dalla legge nazionale. Tali operatori altro non sono che i soliti cacciatori.

Le campagne di sterminio sono inutili

È scientificamente fallimentare il ricorso alle uccisioni qualora – a seguito di censimenti che ci risultano essere solo stime – si debba intervenire nella gestione di alcune specie: lo dimostrano oltre 20 anni di campagne di sterminio a danno di tante specie. Ma, soprattutto, questo ricorso facile al mondo venatorio tramite personale “adeguatamente” formato è illegittimo ai sensi della legge nazionale, che esclude proprio tali figure (art. 19 della legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna). Evidentemente non bastano le ben sette sentenze della Corte Costituzionale che hanno sancito tale illegittimità e hanno sottolineato che i metodi ecologici – gli unici veramente efficaci – devono essere applicati e verificati prioritariamente a qualsiasi intervento sugli animali.

L’Ente Nazionale Protezione Animali sottolinea come, ad esempio, la messa in sicurezza delle strade – con strumenti di dissuasione per la fauna in procinto di attraversamento e che riduca la velocità dei veicoli in punti ritenuti sensibili – sia solo uno dei numerosi strumenti che rimangono inapplicati.

Riteniamo ancora più grave la decisione – arcaica e brutale – di reclutare arcieri per consentire di uccidere con “divertimento” i cinghiali – i quali vengono comunque sterminati senza voler veramente puntare alla convivenza, unica strada possibile. Insomma, in Veneto si tocca il fondo: si sta tornando nel Medioevo con delle scelte inaccettabili dal punto di vista etico, scientifico e legale.

Possiamo dire no!

La Protezione Animali ha deciso di lanciare una protesta su Facebook per far sentire la voce anche di tutte quelle persone che dicono no a queste politiche di sangue sulla pelle degli animali.

Aderite alla nostra protesta qui.

Pubblicato il 24 luglio 2020

Brianza, recuperato un raro falco pecchiaiolo

Dopo tanti nidiacei e adulti di gheppio (un falco di piccole dimensioni molto comune in Brianza) recuperati nei giorni scorsi vittime del maltempo, lunedì 6 luglio è arrivato al rifugio di Monza un tenerissimo nidiaceo di falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), un rapace decisamente meno comune nei nostri cieli.

Il piccolo è stato trovato in un bosco tra Capriano e Veduggio (MB), alla base di un albero che ospitava un grande nido, dal signor Cristoforo C. Dopo averlo osservato per qualche tempo per accertarsi che non ci fossero i genitori nelle vicinanze e preoccupato per la presenza nella zona di molti predatori (gatti, volpi, gazze e cornacchie), lo ha portato a casa e ripulito dalle tante uova di mosca carnaria che lo ricoprivano, prima di consegnarlo al parco rifugio di Monza. Qui il piccolo è arrivato ipotermico ed è stato subito scaldato e idratato, prima di essere trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Vanzago (MI) che ringraziamo, come sempre, per il prezioso lavoro che svolge quotidianamente, soprattutto in questa stagione. Il piccolo rapace verrà alimentato fino al momento del suo rilascio in libertà. 

Al signor Cristoforo, che non solo ha salvato la vita al piccolo ma ha anche fatto una donazione sia a ENPA sia al WWF, che gestisce il CRAS, va un grandissimo grazie da parte nostra.

Nidiacei, ecco come comportarsi

Ricordiamo, però, che quando ci si imbatte, come in questo caso, in un nidiaceo a terra ricoperto di solo piumino, o comunque abbattuto con occhi chiusi, a maggior ragione se con uova di mosca carnaria sul corpo, bisogna soccorrerlo senza indugio e consegnarlo tempestivamente al CRAS più vicino. Questo perché sarà sicuramente caduto dal nido e non si può trattare di un cosiddetto “finto orfano”, ovvero quei nidiacei (come ad esempio merli, cornacchie, o storni) che escono dal nido prima di saper volare – ma con piumaggio formato e quasi completamente sviluppato – e che finiscono lo svezzamento parentale a terra.

Un rapace da conoscere

Con quella peluria chiara che lo ricopre completamente, gli occhi grandi e il becco giallo e nero, il nidiaceo di falco pecchiaiolo è un vero campione di tenerezza e si fa davvero fatica a immaginare quando, una volta adulto, diventerà un bellissimo e regale padrone dei cieli. 

Simile alla poiana, se ne distingue per il capo esile, il collo lungo e la coda più stretta e lunga. Il colore di fondo del piumaggio è molto vario: crema, marrone chiaro, rossiccio, marrone scuro e nero, con molte colorazioni intermedie. Si nutre prevalentemente di insetti, di larve di vespe e di api (pecchie è un termine desueto con cui si chiamavano le api) e di miele.

È un rapace migratore di grandi dimensioni, con un’apertura alare che arriva ai 130 centimetri, che sverna nell’Africa sub-sahariana e in Italia lo si osserva soprattutto nel periodo pre-riproduttivo (aprile-maggio) e post-riproduttivo (agosto-settembre) sullo stretto di Messina, dove transita prima di andare a nidificare soprattutto sulle Alpi e lungo l’Appennino.

Una stupidissima tradizione da condannare

È proprio sullo stretto di Messina che il falco pecchiaiolo corre i maggiori rischi. In dialetto calabrese questo falco è chiamato “adorno” e, prima di diventare specie protetta, veniva cacciato e imbalsamato per far bella mostra di sé nelle case. L’uccisione di adorno, secondo la tradizione di alcune zone della Calabria e anche della Sicilia, garantiva durante l’anno la virilità di chi l’aveva ucciso e quasi un potere magico contro l’infedeltà della moglie.

Nonostante la caccia all’adorno sia illegale da oltre 40 anni, purtroppo questa specie e altri rapaci continuano a essere presi di mira dai bracconieri soprattutto nella provincia di Reggio Calabria, tanto che la provincia è considerata uno dei sette “black-spot” (aree calde del bracconaggio italiano) individuati dal “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici”.  

Così si cerca di salvarlo

Lo Stretto di Messina viene chiamato dagli ornitologi “bottleneck”, cioè “collo di bottiglia”, passaggio obbligato per gli uccelli migratori. Tra aprile e maggio, infatti, circa 30 mila decine di migliaia di rapaci attraversano questo corridoio aereo diretti ai luoghi di nidificazione.

Da diversi anni proprio in quel periodo è attiva l’Operazione Adorno organizzata dal CUFAA (Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari), volta alla salvaguardia degli uccelli rapaci migratori, che vede impegnati militari del Reparto Operativo SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) e volontari di diverse associazioni animaliste.

Non è semplice controllare un’area vasta come questa, ma anche quest’anno si sono ottenuti confortanti risultati nell’attività di repressione al bracconaggio. Diversi i reati contestati, dall’uccisione di specie protette, in particolare rapaci, all’utilizzo di richiami elettroacustici e alla cattura illegale, tramite reti da uccellagione, di passeriformi per fini commerciali.

LE FOTO: foto in alto e primo gruppo di foto, il nidiaceo di falco pecchiaiolo appena soccorso e portato al rifugio di Monza; secondo gruppo di foto, gentilmente fornite dal WWF, il nidiaceo stabilizzato dopo l’arrivo al CRAS, e a una settimana di distanza. L’esemplare adulto di falco pecchiaiolo è stato invece recuperato a maggio da ENPA Milano in seguito ad un urto contro una vetrata di un palazzo. Al CRAS si è velocemente ripreso grazie alle cure ricevute e, dopo una breve degenza, ha potuto riprendere il suo volo.

Pubblicato il 14 luglio 2020

Leone e Jerry, una bellissima amicizia nata in gattile.

Potrebbe sembrare un amore improbabile: Leone di quattro anni, un passato fatto di disagio, di incertezze e di abbandono, arrivato in gattile confuso e arrabbiato, e il giovanissimo Jerry, pauroso e diffidente con le persone, ma pronto ad aprirsi a un suo simile.

Nelle foto sotto, Leone (il micio bianco e tigrato) e Jerry (tutto tigrato).

Sebbene sia molto socievole e capace di grande affetto verso i volontari e operatrici, Leone si allarma subito per tutte le attività e i rumori tipici del nostro rifugio e questo lo rende imprevedibile. Intraprende un percorso di riabilitazione e impara gradualmente a rilassarsi e ad abituarsi alla vita in gattile, a non spaventarsi per l’abbaiare dei cani o per il chiocciare delle galline quando fanno capolino davanti al suo box e per le pulizie quotidiane.

Jerry, grazie alla sensibilità dei volontari opportunamente istruiti, sta imparando sempre di più a fidarsi degli umani, a socializzare e giocare con disinvoltura, acquisendo sicurezza e autostima.

Nelle foto sotto, in senso orario da sinistra: Jerry, Leone, e Leone con Max.

Ciascuno con un passato diverso, un carattere diverso e problemi diversi, Leone e Jerry sono vicini di box, divisi da una rete metallica. È risaputo che i gatti sono “solisti” e difficilmente accettano di buon grado la convivenza con un altro micio estraneo. Eppure Leone ha dimostrato quasi subito una straordinaria simpatia nei confronti del vicino e ha conquistato l’amicizia dell’insicuro Jerry. Ora non perde occasione per intrufolarsi nel box che Jerry divide con il timido Max (vedi ultima foto sopra).

Dai giochi al relax

Come trascorrono il tempo insieme? Sono buffi e teneri! Passano all’improvviso dall’essere sdraiati in pieno relax al giocare frenetici alla lotta, che solitamente si conclude con un una toelettatura reciproca (allogrooming), come fanno le mamme con i propri cuccioli o i fratelli tra di loro. A volte i giochi coinvolgono anche Max, ma sono Leone e Jerry le vere star immortalate nelle tante foto e video dei volontari che li adorano. Nel video sotto, un esempio.

Video: Leone e Jerry, impegnati nella toelettatura reciproca (allogrooming)

Cercasi casa per due gatti inseparabili!

A questo punto abbiamo pensato di trovare una casa in cui Leone e Jerry possano continuare a stare insieme! (Anche in trio con Max, perché no?)

Il nostro appello è quindi rivolto a chi ha voglia di adottare questa simpatica e buffa coppia. Cerchiamo un contesto tranquillo con solo adulti (o figli grandi) con precedente esperienza di gatti. La possibilità di poter uscire in giardino, dopo un periodo di tempo tassativamente in casa, sarebbe perfetta! Chi fosse interessato a conoscerli ed eventualmente ad adottarli sarà affiancato da una delle nostre comportamentaliste.

Ricordiamo che in questo periodo le visite al rifugio di Monza sono esclusivamente su appuntamento. Per info e/o appuntamento, scrivere ad adozioni.gatti@enpamonza.it.

Video: Leone e Jerry impegnati a lavarsi a vicenda

Video: Leone si fa coccolare.

Video qui sotto, Jerry che cerca di giocare con la frutta come se fossero palline.

Leggi le loro schede sul nostro sito: Leone qui, Jerry qui, e l’amico Max qui.   

Pubblicato il 17 luglio 2020

Monza, mamma germano e i suoi anatroccoli sono al sicuro!

Le femmine di germano hanno spesso l’abitudine di trovarsi un angolino tranquillo ove deporre le uova e poterle covare. Quando nascono i piccoli mamma germano si avvia, con tutta la famiglia al seguito, alla ricerca dell’acqua, che spesso è però molto lontana dal luogo di cova.

Questo è il motivo per cui ci vengono continuamente segnalate mamme con i piccoli che vagano per i centri urbani o sulle strade o, spesso, piccoli germani che si sono persi durante il percorso e che vengono presi e consegnati al parco rifugio di Via San Damiano.

Video: mamma germana con i piccoli mentre vagano in una strada di Monza.

Ricordiamoci che questi sono animali selvatici e pertanto il principio generale è quello di lasciare fare alla natura. Ma quando la famiglia si trova in gravi difficoltà occorre intervenire per cercare di mettere in sicurezza mamma e piccoli.

Una delicata operazione di recupero

Questo è quanto è successo a Monza nella mattinata di giovedì 9 luglio. Dopo aver ricevuto una segnalazione in merito alla presenza di una femmina di germano reale con i suoi sette piccoli in un parcheggio di via Casati (vedi video sotto), la volontaria ENPA Simona è uscita per un sopralluogo e, individuata la famigliola, ha chiesto i rinforzi. Sul posto sono quindi arrivate anche l’operatrice Feddi e la volontaria Elena inun’operazione coordinata per evitare il rischio, come spesso capita nei tentativi di cattura fatti da privati, che la madre fuggisse via abbandonando la prole. Allevare dei piccoli abbandonati dalla mamma è un’operazione difficile per l’alto tasso di mortalità e ben lo sapevano le tre soccorritrici: il recupero è stato un po’ complesso, perché gli animali si erano rintanati in mezzo a siepi molto fitte. Ma mentre Feddi si incastrava tra i rami e il muro, Elena prontamente recuperava la mamma e, una volta presa lei, tutte e tre si sono dedicate al recupero dei piccoli. 

Sotto: la famiglia messa nel trasportino poi trasferita al rifugio di Monza in uno spazio tranquillo riservato a loro.

Mamma germana e i piccolissimi anatroccoli sono stati momentaneamente ricoverati in una grande voliera del parco rifugio di Via San Damiano in attesa che crescano un po’ prima di poterli tutti rilasciare in natura in luogo idoneo con presenza di acque.

Video: il rilascio di mamma germana al rifugio di Monza: chiama subito i suoi piccoli.

Una famiglia “allargata”

A completare questo splendido lieto fine, si è aggiunto un tenerissimo particolare: alla covata sono stati aggiunti due piccoli orfani di germano che erano arrivati al rifugio soli nei giorni precedenti e che sono stati subito “adottati” dalla mamma e dagli altri anatroccoli – nella foto grande in alto e sopra, mamma germana con tutti i nove piccoli!

Video: mamma i e suoi piccoli al rifugio.

Pubblicato il 16 luglio 2020

Abbiamo bisogno di voi: la nostra Wish List felina online!

Come ogni anno nel periodo primavera-estate, il rifugio di Monza si trova in piena Emergenza Gattini. Sta quindi aumentando in modo esponenziale la necessità di cibo specifico per svezzare tutti i micini soccorsi e accolti in gattile o accuditi presso i volontari del nostro Asilo dei Cuccioli in queste settimane e nei mesi a venire.

Ecco come darci una mano

Tramite un’apposita “Wish List” (lista dei desideri) creata su Amazon, ENPA chiede una mano, anzi una zampa, a chi vuole aiutarci, acquistando online una o più confezioni di cibo “kitten” – ovvero alimenti specifici che contengono tutti i particolari nutrienti di cui hanno bisogno i gattini per crescere sani e robusti.

I prodotti da voi scelti dall’elenco appositamente predisposto verranno recapitati direttamente alla nostra struttura di Via San Damiano 21, con l’aggiunta di un biglietto con il vostro nome, se lo desiderate. L’acquisto deve però essere fatto separatamente: cioè, non è possibile inglobarlo in un altro ordine. Visita la nostra Wish List su Amazon a questo link.

Naturalmente, chi volesse usare il metodo più “tradizionale”, portandoci personalmente le scatole o buste al rifugio, sarà il benvenuto!

I micetti e tutti i volontari che si occupano di loro vi ringraziano!

Nelle foto, alcuni dei gattini provvisoriamente accuditi da volontari ENPA a casa propria (N.B. non tutti sono pronti per essere adottati): foto singola in alto, Candy, Luna e Zeus; primo gruppo di foto, Silver e Iron (in adozione con il fratello Silver) e Maya; foto qui sopra, Mandarino e le sorelle Kessler; Joy e Arya; e i piccoli Cocco, Papaya e Kiwi.

Nel breve video qui sotto, un tenerissimo gattino arrivato in gattile il 28 giugno totalmente infestato da pulci, eliminate solo dopo diversi lavaggi. Nel video lo vediamo già pulito!

Pubblicato il 15 luglio 2020

M49 e JJ4, quale destino aspetta gli orsi del Trentino?

Loro malgrado M49 e JJ4 sono diventati gli orsi più famosi d’Italia ma il loro destino è quanto mai incerto.

M49, una condanna a vita

M49, dopo 9 mesi di “latitanza”, era stato catturato il 29 aprile 2020 e riportato al centro faunistico del Casteller, vicino a Trento, da dove era fuggito. Qui è stato castrato chimicamente, un’operazione che, a detta dell’assessore Giulia Zanotelli della Provincia di Trento (Lega) è normale prassi per gli animali detenuti in cattività, e vengono somministrati integratori a base di sostanze naturali (aminoacidi e vitamine) che dovrebbero avere effetto calmante senza alterarne comportamento e fisiologia.

Non si è fatta attendere la reazione di ENPA che giudica “La castrazione chimica di M49 è un’ulteriore conferma che il suo destino è già stato deciso da tempo dalla Provincia Autonoma di Trento, che evidentemente non vuole lavorare per una sua reimmissione ma vuole detenerlo a vita. Una violenza inaccettabile, considerando che M49, colpevole solo di fare l’orso, è stato privato della libertà, sedato, quasi ammaestrato o comunque costretto ad abituarsi alla presenza dell’uomo “

La Provincia di Trento si è detta disposta a consentire il trasferimento di M49 “in strutture che eventualmente risultassero migliori per ospitarlo, ma solo se proposte risultassero ben documentate e tecnicamente valide”, vedremo quali saranno gli sviluppi.

JJ4, pena sospesa e poi?

Per le associazioni ambientaliste è stata “una giornata storica”; il Tar di Trento ha accolto, parzialmente, il ricorso che hanno presentato contro l’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4 firmata dal presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, in seguito all’aggressione di due persone, padre e figlio, sul monte Peller. Il ricorso alla giustizia amministrativa è stato presentato da LAV, WWF, LAC, LIPU e LNDC e sancisce la sospensione dell’ordinanza fino al 30 luglio richiamando il principio di proporzionalità e la necessità di mettere in campo altre soluzioni “energiche” prima di considerare l’opzione letale. Il 10 luglio, comunque, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa aveva annunciato la volontà di dare battaglia legale contro la decisione di Fugatti, e le mosse del ministero per fermare l’abbattimento e l’ordinanza definita “spropositata”.

Il TAR in sostanza ritiene che prima dell’abbattimento – comunque previsto dal protocollo PACOBACE (Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali) in caso di pericolosità – la Provincia di Trento debba prima mettere in campo misure come la cattura e la reclusione dell’animale, oltre che procedere ad applicare all’orsa il radiocollare. JJ4 è salva, almeno per ora.

Pubblicato il 14 luglio 2020

Fred, un pigrone coccolone!

Lieto Fine:
Questo bel micione bianco si chiama Fred è stato adottato ormai quasi due anni fa dai genitori di un volontario Enpa. E' un coccolone incredibile, sempre in cerca di una carezza. E' anche un gran pigrone e passa le giornate a poltrire alla grande. Vedere le foto per credere!

Adottare in Sicurezza con Hill’s: missione compiuta!

Si è concluso da poco, registrando un grande successo, il progetto di crowdfunding atto a dotare le sezioni ENPA di dispositivi di protezione individuale (DPI), con l’encomiabile scopo di agevolare la riapertura dei rifugi, far ripartire in sicurezza le adozioni dei nostri amici a 4 zampe e continuare le altre importanti attività della Protezione Animali. (Leggi il nostro articolo del 2 giugno qui.)

Per proteggere operatori, volontari e pubblico, a partire dall’inizio di giugno sono stati inviati a oltre 50 rifugi e nuclei di guardie zoofile ENPA – compresa la struttura di Monza – tantissimi DPI: un termometro frontale a infrarossi, il gel igienizzante in un dispenser a infrarossi che ne permette la fruizione senza contatto, mascherine e visiere protettive, oltre a confezioni individuali di gel donate dalla Innovet.

Al rifugio di Monza in Via San Damiano le visite proseguono esclusivamente su appuntamento. All’ingresso a ogni persona viene misurata la temperatura con il nuovo termometro, restando obbligatori mascherine e distanziamento fisico.

La raccolta fondi “Adottare in Sicurezza”

I DPI ricevuti sono stati acquistati grazie a una raccolta fondi lanciata sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso assieme al nostro partner Hill’s Pet Nutrition nell’ambito dei progetti targati “Insieme vale doppio”. La formula è quella del co-finanziamento (detto comunemente matchfunding): Hill’s ha raddoppiato ogni singola donazione ricevuta dal pubblico, e grazie ai 219 sostenitori del progetto e al contributo della Hill’s, la cifra finale ricevuta dalla Protezione Animali è stata di ben € 7.748,00.

ENPA ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto il progetto, con offerte grandi e piccole, e la Hill’s che anche in questo difficile periodo è rimasta a nostro fianco.

Pubblicato il 6 luglio 2020

Riparte la rubrica Lieto Fine ENPA Monza, sul sito e su Facebook.

ENPA di Monza e Brianza ha da poco rilanciato alla grande la sua simpatica rubrica Lieto Fine, rimasta inattiva per motivi tecnici e organizzativi per oltre un anno e mezzo.

Collocato nella sezione “Adozioni” del nostro sito web, è uno spazio dedicato agli ospiti del rifugio di Monza più fortunati, quelli che sono già stati adottati. Le famiglie che li hanno accolti nelle loro case e nei loro cuori, e che vogliono condividere le emozioni dell’arrivo in casa del nuovo pet o della vita passata insieme o un simpatico aneddoto, potranno farlo su questa rubrica. O, ancora, un ricordo dell’amato compagno che, purtroppo, non c’è più, perché anche queste sono state adozioni del cuore.

Naturalmente ci sarà posto per tutti gli animali affidati dall’ENPA monzese: non solo cani e gatti, ma anche conigli, criceti, canarini e tanti altri ancora.

La rubrica è affidata alle capaci mani della volontaria Dolores che presenta ciascun lieto fine con un simpatico titolo. Qualche esempio? L’età non conta, parola di Chicco!; Summer, il sole bacia “le belle!”; Kobe: la stazza inganna, adoro le coccole! o, ancora, Mila: ciao ciao canile, divano sto arrivando!

Le storie a Lieto Fine anche su Facebook

Ora queste storie a lieto fine cominciano a essere pubblicate anche sulla nostra pagina Facebook. Lo spazio dedicato a queste belle storie – che vorremmo leggere per tutti i nostri ospiti – si trova sul sito QUI e nell’album su Facebook QUI.

Inviateci le vostre storie a lieto fine!

Se volete condividere il vostro lieto fine, inviate una mail con una selezione di foto al seguente indirizzo: lietofine@enpamonza.it

Nelle immagini: le pagine dedicate alla rubrica Lieto Fine sul sito e una selezione delle foto degli ex ospiti del rifugio di Monza pubblicate nella rubrica.

Pubblicato l’11 luglio 2020

End the Cage Age, a che punto siamo?

Vi ricordate l’Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age che chiedeva la fine dell’uso delle gabbie in tutti gli allevamenti europei?

La raccolta di firme, che era durata un anno ed era terminata l’11 settembre 2019, aveva coinvolto un milione e mezzo di cittadini europei (90.085 le adesioni degli Italiani) che avevano aderito alla grande iniziativa voluta da oltre 170 organizzazioni in tutta l’UE, di cui 20 italiane.

Le firme sono ancora in corso di validazione in tutti gli Stati membri; in Italia la validazione è già avvenuta, confermando l’autenticità delle oltre 90.000 firme. Quando le firme di tutti i Paesi saranno validate, verranno consegnate alla Commissione Europea che potrà pronunciarsi positivamente o negativamente sulla richiesta, eventualmente avviando un processo legislativo a favore della dismissione delle gabbie.

Animali in gabbia: solo 17° posto per l’Italia

Nel frattempo la Coalizione Italiana End The Cage Age ha pubblicato negli ultimi giorni la classifica dei Paesi europei in base alla percentuale di animali allevati non in gabbia: ai primi posti Austria e Lussemburgo (ben 96%), Svezia (88%) e Germania (85%), agli ultimi Lituania (solo il 5%) e Malta (appena il 3%). E l’Italia? Per quanto riguarda il nostro Paese, non c’è motivo di essere fieri: con il 24% di animali non allevati in gabbia, infatti, siamo appena al 17° posto.

I numeri purtroppo lo confermano: degli oltre 300 milioni di animali allevati in gabbia (scrofe, conigli, anatre, quaglie, oche e galline) in Europa, oltre 45 milioni sono in Italia.

Un tweet per cambiare

Qualcosa si può fare per cambiare la situazione, coinvolgendo direttamente i ministeri interessati, cioè il Ministero delle Politiche Agricole e quello della Salute.

Per questo motivo le associazioni della Coalizione End The Age Cage chiedono ai cittadini di inviare un tweet, utilizzando un linguaggio civile e propositivo, a Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole, e a Roberto Speranza, ministro della Salute, chiedendo di impegnarsi pubblicamente e concretamente a dismettere l’allevamento in gabbia.

I precedenti articoli

Tra ottobre 2018 e settembre 2019, ENPA Monza e Brianza ha pubblicato sei articoli a sostegno della ICE End the Cage Age. Potete leggerli in ordine qui, qui, qui, qui, qui e qui.

Pubblicato il 9 luglio 2020

Fauna e Nepitella, a casa insieme!

Siamo sempre felici quando un cane con qualche problema caratteriale viene adottato; quando poi ne vengono adottati due insieme, la gioia è ovviamente doppia!

Chi si sarebbe aspettato, infatti, che Nepitella e Fauna avrebbero lasciato insieme il rifugio?

A dire la verità sotto sotto era quello che tutti speravamo, perché, quelle due, pur arrivate in tempi differenti e con storie diverse alle spalle, vivevano praticamente in simbiosi, l’una compensando i timori e le paure dell’altra.

Nepitella, la “maremmana”

Candida come la neve, Nepitella è una giovane femmina incrocio maremmano, nata il 27 gennaio 2018 e arrivata nel rifugio l’11 gennaio 2020, dopo essere stata ritirata dal Sud Italia per facilitarne l’affido, insieme alla sorellina Nduja, decisamente meno timida di lei e per questo già a casa da tempo.

Appena arrivata, Nepitella era terrorizzata sia dalle persone sia dall’ambiente ma, seguita dai volontari del gruppo di lavoro, ha fatto enormi passi avanti, imparando ad andare al guinzaglio e diventando sempre più sicura di sé, anche se ancora molto timorosa in ambienti per lei nuovi.

Fauna, dal Cara di Mineo a Monza

Fauna è una meticcia di circa 2 anni di taglia media, arrivata in canile il 3 gennaio dal Cara di Mineo (CT), ormai chiuso, insieme alla sorellina Flora, adottata da un po’. Quando è arrivata, Fauna era terrorizzata da tutto e tutti, non riusciva nemmeno a uscire dal box. Ma con l’aiuto dell’educatrice e di alcuni volontari, ha imparato ad aprirsi verso determinate persone, rimanendo però ancora terrorizzata nei confronti degli estranei.

Società di mutuo soccorso!

Con il tempo, Fauna e Nepitella sono diventate amiche ma soprattutto hanno imparato a farsi forza reciprocamente: Nepitella aiuta Fauna ad aprirsi con gli estranei; Fauna, invece, aiuta Nepitella ad affrontare gli spazi sconosciuti con più sicurezza.

Come si fa a separare una coppia così? È quello che devono aver pensato Simona e Matteo, una coppia giovane già esperta di cani fobici. L’idea di portarle a casa insieme è stata loro e così, dopo un periodo di affiancamento in canile per fare reciproca conoscenza, Fauna e Nepitella hanno lasciato per sempre il loro box.

La cosa ancora più sbalorditiva e che Simona e Matteo non abitano in una casa isolata in campagna, ma in centro Monza, e Fauna e Nepitella hanno imparato ad andare a spasso per le vie della città come se lo avessero sempre fatto!

Questi sono i miracoli dell’amore, queste sono le storie che più ci piacciono!  

Leggi qui il nostro articolo del 26 febbraio 2020 “Ex Cara di Mineo, ENPA recupera gli ultimi 14 cani rimasti” in cui parliamo anche dell’arrivo al rifugio di Monza di Fauna e Flora.

Nelle foto: Fauna e Nepitella nella nuova casa e con la loro nuova famiglia.

Pubblicato il 9 luglio 2020

Buon compleanno Theo!

Lieto Fine:
Vairus è arrivato in canile il 6 marzo 2020 quando il Covid 19 aveva appena cominciato a diffondersi. Da lì, il suo nome. Per sua fortuna non ha dovuto rimanerci molto perché una famiglia lo ha subito notato e adottato, ribattezzandolo Theo. Oggi, questo bellissimo cucciolone, compie un anno felice e amato. Essendo ancora molto giovane, a volte è esuberante (e la sua stazza non aiuta), ha bisogno di correre e giocare e per manifestare questo mordicchia tutto ciò che gli capita sotto il naso. Ma, la sua mamma e il suo papà ci fanno sapere che le cose vanno sempre meglio. Nel frattempo, tanti auguri Theo!

Milo: la seconda volta è stata quella vincente!

Lieto Fine:
Milo è uno splendido gattone adottato nel 2018. Aveva già due anni quando è stato recuperato per strada ed è arrivato nel nostro canile ma si vedeva subito che era già abituato a vivere in casa. Per fortuna il destino ha deciso di dare di nuovo un'opportunità a Milo e una bellissima famiglia di 5 persone ha deciso di adottarlo. E' stato amore a prima vista!

#NOABBANDONO2020: la campagna estiva tutta digitale

Quest’anno, purtroppo, non ci è possibile scendere in piazza uniti contro l’abbandono. A causa delle norme di contenimento del Covid-19, il tradizionale appuntamento estivo, che vede coinvolte le sedi ENPA di tutta Italia e che si sarebbe dovuto tenere a Monza il 4 e 5 luglio, non può essere organizzato. Ma possiamo far sentire comunque la nostra voce e dare una mano ai trovatelli che ENPA accudisce 365 giorni all’anno!

Due sono le iniziative previste: la possibilità di diventare “Ambassador” della campagna #NoAbbandono2020, promossa in collaborazione con MSD Animal Health, e quella di aggiudicarsi il simpatico kit da spiaggia ENPA.

Diventa Ambassador della campagna #NoAbbandono2020.

“Abbandona ogni scusa. Contro l’abbandono, tolleranza zero”. È questo il messaggio, semplice, chiaro e d’impatto, che guiderà la campagna #NOABBANDONO2020 realizzata da MSD Animal Health (leader mondiale in ricerca e innovazione al servizio della salute animale) insieme alla Protezione Animali, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e contrastare in modo concreto i fenomeni dell’abbandono degli animali e del randagismo.

Come partecipare? Visita il sito https://www.noabbandono2020.com/ dove è stato allestito uno speciale set fotografico digitale interattivo. Scatta sul set una foto con il tuo amico a quattro zampe che potrai personalizzare e rendere unica attraverso gli esclusivi sticker e sfondi simbolo della campagna (nelle immagini alcuni esempi). I partecipanti, registrandosi, riceveranno lo scatto tramite email e potranno condividerlo sui propri social con l’hashtag #noabbandono2020, diventando così i veri portavoce della campagna di sensibilizzazione, diffondendo il messaggio «contro l’abbandono tolleranza zero!» Non solo: con il tuo scatto contribuirai anche a una raccolta fondi sostenuta da MSD Animal Health a favore di ENPA.

In questo simpatico video puoi vedere esattamente come fare!

Il kit estivo

Un must per questa calda estate, sempre nel rispetto delle precauzioni igieniche, è il divertente kit disponibile in tre soggetti al prezzo di €14 l’uno. Consiste in una borsa spiaggia a doppi manici, fronte soggetto cane, retro soggetto gatto, e una mascherina lavabile in microfibra personalizzata con il logo ENPA in tre soggetti a scelta tra musetto cane, musetto gatto e simpatiche zampine (qui sopra e nella foto grande in alto). Il kit è acquistabile su EnpaShop a questo link.

Pubblicato il 2 luglio 2020

Maltrattamenti e abbandoni, finito il lockdown tutto torna come prima

Lepri scuoiate e crocifisse, piccioni trafitti dalle frecce… C’è tutto il campionario degli orrori in questo periodo post lockdown nel Parco e nei giardini della Villa Reale di Monza, ovvero in zone che durante la fase dell’emergenza, con la chiusura dei cancelli, erano diventate una vera oasi di pace per gli animali e adesso, con il ritorno dell’uomo, hanno purtroppo smesso di essere tali.

La carenza di sorveglianza e di controlli nel Parco e nella Villa Reale ha fatto tornare tutto come prima dell’emergenza coronavirus: se i maltrattamenti al limite del sadismo sono da considerarsi fatti eccezionali, è purtroppo tornato “normale” vedere proprietari maleducati che sguinzagliano i propri cani in barba ai regolamenti, mettendo in pericolo e stressando inutilmente la fauna selvatica.

Uomo e piccioni, convivenza difficile

È diventato protagonista dei media, suo malgrado, il piccione che, colpito alla testa da una freccetta di cerbottana si è incredibilmente adattato a questa situazione nutrendosi per una ventina di giorni nei pressi del laghetto della Villa Reale; dopo diversi tentativi di cattura anche da parte di volontari e operatori dell’ENPA di Monza e Brianza, finalmente è stato catturato. Una immediata visita veterinaria ha accertato che la freccia, che attraversava la testa dall’osso frontale a quello occipitale (ben visibile nella radiografia sotto), per fortuna non aveva leso l’encefalo e i vasi importanti. L’intervento chirurgico ha permesso la sua rimozione e l’animale, dopo essersi ripreso, è stato rilasciato al Parco di Monza.

La convivenza tra uomo e piccioni non è sempre facile. Sempre più spesso questo volatile è a malapena sopportato, accusato di trasmettere diverse malattie e di provocare danni al patrimonio artistico delle città. Praticamente ogni giorno arrivano alla struttura di via San Damiano piccioni vittime di aggressioni di cani e gatti o incapaci di volare per condizioni fisiche debilitanti dovute alla mancanza di cibo. Tutti questi animali sono curati e riabilitati, quando possibile, a spese e cura dell’ENPA di Monza.

Non sempre le ferite sono accidentali: pochi giorni fa una segnalazione ci informava di un grave episodio di maltrattamento nel caso un riccio trovato in un cortile di Sulbiate (MB), proprio in centro paese, barbaramente ucciso con un punteruolo di legno conficcato nel petto.

Abbandonare vuol dire maltrattare!

Anche l’abbandono è a una forma di maltrattamento. Per questo non possiamo che condannare l’episodio avvenuto domenica 4 giugno che ha avuto per protagonista un gatto, lasciato in un trasportino proprio davanti all’ingresso del parco-rifugio.

Il micio è di buonissimo carattere e, considerato il suo peso (8 chili!), è stato simpaticamente battezzato Sancho Panzo. Terminati gli accertamenti sanitari potrà essere adottato, ed è anche adottabile a distanza.

Mentre si registra con soddisfazione una diminuzione delle entrate dei cani accalappiati sul territorio, e ciò grazie a efficaci provvedimenti come l’obbligo del microchip, la relativa identificazione dei proprietari e le sanzioni comminate, non diminuiscono invece gli abbandoni felini. C’è da augurarsi che l’obbligo di identificazione felina tramite microchip, entrato in vigore in Lombardia l’1 gennaio di quest’anno, possa servire non solo in caso di smarrimento ma anche per un futuro razionale controllo della popolazione.

ENPA ricorda che chiunque abbia problemi con il proprio animale può rivolgersi alla nostra struttura per cercare una soluzione.

Pubblicato il 3 luglio 2020

Orso condannato in Trentino… per aver fatto l’orso. Firma la petizione!

La Provincia Autonoma di Trento con un’ordinanza ha condannato a morte l’orso X, che non ha un nome perché non si sa neppure di quale animale si tratti (N.B. vedi aggiornamento in fondo).

Il motivo? Essersi semplicemente comportato da orso in un episodio di cui le dinamiche sono ancora poco chiare. In base ai racconti, infatti, l’orso, trovandosi improvvisamente di fronte ad un rischio (i due cacciatori “esperti” si muovevano in modo furtivo nel sottobosco) ha agito seguendo il suo istinto naturale.

Sembrerebbe che il plantigrado si sia trovato quasi suo malgrado addosso al ragazzo che ha riportato ferite leggere, e abbia solo cercato di difendersi dal padre del giovane, chi gli correva contro con atteggiamento minaccioso. Niente altro che una minaccia, infatti, doveva apparire all’orso un uomo che, accorrendo per portare aiuto al proprio figlio, era intenzionato a ferirlo o a ucciderlo.

La provincia autonoma di Trento tratta i cittadini italiani come bambini irresponsabili, incapaci di rapportarsi correttamente con la natura. ENPA chiede dunque che la Provincia, invece di sommari processi alle streghe, faccia piuttosto chiarezza sui fatti accaduti e sanzioni i comportamenti scorretti come avviene all’estero. La Provincia non è un ente a se stante ma ha precisi doveri nei confronti dell’Italia e dell’Europa.

Intervento di Costa opportuno e necessario

Il Ministro all’Ambiente Sergio Costa, rappresentando gli interessi del patrimonio indisponibile dello Stato quale è la fauna selvatica, si è detto disponibile a valutare l’impugnazione dell’ordinanza. Apprezziamo quindi la sua contrarietà a ogni misura ingiustificata e improvvisata nella gestione della situazione. Ricordiamo alla Provincia Autonoma di Trento i doveri che abbiamo nei confronti dell’Europa, anche in virtù dei fondi europei che la Provincia ha ricevuto proprio per la reintroduzione degli orsi.

Appello del coordinamento ambientalista: La montagna è anche la casa degli animali

Il comportamento tenuto dall’orso è stato di tipo difensivo, cioè ha reagito cercando di allontanare i due cacciatori che percepiva come elemento di pericolo: infatti anche secondo l’esperto Filippo Zibordi l’accaduto fa pensare “che l’orso sia stato sorpreso”. La zona in cui si è verificato l’incidente è popolata da femmine con cuccioli, elemento che fa pensare ancor più che si trattasse di un atteggiamento meramente difensivo.

Come dice ancora Zibordi: “quanti sono stati gli attacchi negli ultimi vent’anni? Quattro? Cinque? Su migliaia di incontri ravvicinati.” In questo modo la statistica ci svela le proporzioni della questione: il rischio di incidenti con gli orsi è statisticamente trascurabile.

Persino Christian Massironi, uno dei cacciatori coinvolti, si oppone all’ordinanza: “La montagna è la casa degli animali. Non credo sia necessario abbattere gli orsi. Piuttosto penso che ci sarebbe bisogno di una gestione diversa.”

E una diversa gestione sarebbe davvero auspicabile per poter intervenire con azioni di dissuasione mirate e calibrate. Una gestione, quella degli orsi del Trentino, che si spera venga al più presto affidata al Ministero dell’Ambiente.

Ultim’ora: l’orso è stato identificato!

Ha finalmente un nome l’orso protagonista della vicenda: è una femmina e si chiama JJ4. È la seconda orsa più anziana del Trentino, ha 14 anni e mai, in tutto questo tempo, ha fatto parlare di sé, anzi è nota per il suo carattere schivo e il comportamento estremamente elusivo. Quel famoso lunedì 22 giugno, quindi, deve essere accaduto qualcosa di estremamente grave che l’ha terrorizzata e le ha fatto pensare di trovarsi in grande pericolo, per questo è necessario indagare approfonditamente sullo svolgimento dei fatti.

Alla luce dei fatti odierni si rivela ancora più forte, giusta e necessaria la formale diffida che l’Ente Nazionale Protezione Animali insieme all’Oipa ha notificato al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurzio Fugatti affinché ritiri un atto gravissimo, ispirato alla demagogia della paura e della violenza sugli animali, anziché alla conoscenza e al rispetto della straordinaria biodiversità del territorio Trentino.

La riflessione

In questo link potete leggere una interessante riflessione scritta da Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale ENPA.

Firma la petizione!

WWF Italia ha lanciato una raccolta firme sulla piattaforma Change.org per chiedere a  Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, di bloccare l’ordinanza che prevede la condanna a morte dell’orso.

Puoi aiutare anche tu a salvare l’orso firmando la petizione Stop all’uccisione “automatica” dell’orso in Trentino!

Per ulteriori info e per procedere a firmare, cliccare QUI.

Pubblicato il 2 luglio 2020; aggiornato il 4 luglio e il 5 luglio.

Buon viaggio, dolcissimo Giove.

Ai primi di giugno avevamo lanciato un appello del cuore per trovare casa a Giove, un dolcissimo pitbull ancora giovane ma affetto da cardiopatia (qui il nostro articolo).

L’appello è rimasto purtroppo inascoltato. Nel frattempo Giove aveva cominciato a stare poco bene, non era più il cane vivace amante dei giochi e delle coccole che aveva conquistato tanti volontari ma anche tanti genitori a distanza e i recenti accertamenti cardiologici avevano confermato che la situazione andava peggiorando, e ciò nonostante le cure.

E così Giove se ne è andato alla fine di giugno. Quel cuore che faceva capricci lo ha tradito.

È sempre un grande dolore per noi quando un nostro ospite se ne va per qualche malattia, e anche se eravamo consapevoli del suo grave handicap, che Giove peraltro mascherava benissimo, è davvero difficile accettare la morte di un cane di appena sei anni che aveva ancora tanto da dare.

Anche se da qualche giorno le condizioni si erano aggravate, i volontari che l’hanno seguito con grande affetto ed attenzione hanno nutrito fino all’ultimo la speranza che ci potesse essere una ripresa. Purtroppo non è stato così e a noi resta il ricordo di un adorabile patatone che con un cuore diverso avrebbe potuto portare la felicità in una famiglia.

Ciao dolce Giove, mancherai a tutti noi!

Pubblicato il 2 luglio 2020

Giornale di Monza, ritorna il gioco “Simpatiche Zampette”. In palio bellissimi regali!

Il settimanale monzese Il Giornale di Monza e il suo sito Prima Monza dà sempre spazio alle iniziative della nostra associazione e siamo quindi felici di poter ricambiare, promuovendo questo simpatico concorso fotografico!

Il concorso Simpatiche Zampette è ovviamente dedicato agli amici animali, mai come in questo periodo meritevoli della nostra gratitudine e affetto. Un modo per ricordarci di loro anche durante l’estate, un periodo in cui purtroppo sui giornali si parla spesso di abbandoni. Ecco allora che i nostri migliori amici saranno protagonisti grazie ai loro proprietari!

Come partecipare?

La partecipazione è totalmente gratuita. Basta collegarsi al sito www.simpatichezampette.it e cliccare sul logo de “Il Giornale di Monza” (o della testata di riferimento tra quelle che aderiscono all’iniziativa). Sarete indirizzato direttamente al form di iscrizione da compilare. Nel campo “descrizione” potete anche raccontare qualcosa di lui, magari una storia particolare o un simpatico aneddoto, poi non resta che caricare una sua foto (meglio se insieme a voi)  e … in bocca al lupo!

A ogni scatto verrà assegnato un numero e le immagini appariranno sul giornale (in edicola dal martedì) insieme alle vostre storie e a rubriche dedicate agli animali meno fortunati e a consigli utili di esperti.

L’iniziativa sarà il modo per scoprire anche le storie più simpatiche di salvataggi, dei vostri incontri speciali, quelli che cambiano la vita, e scopriremo animali dalle qualità inaspettate.

Come si vota?

Ogni settimana fino a martedì 3 settembre sui giornali aderenti all’iniziativa troverete il coupon cartaceo che servirà per votare l’animaletto più simpatico – anche il vostro naturalmente! Il coupon dovrà essere compilato e riconsegnato alla redazione o nelle urne posizionate nei negozi aderenti all’iniziativa.

Il segreto per conquistare la vittoria? Passare parola e far votare il proprio compagno!

Chi vince?

L’animale che riceve più voti per ogni giornale sarà decretato vincitore e sarà premiato durante la festa finale con tante sorprese per tutti,i perché l’importante è divertirsi!

Info:

Per tutti i dettagli, cliccare QUI.

Per iscriversi: www.simpatichezampette.it

 

Pubblicato il 29 giugno 2020

Il nuovo canile di Monza compie cinque anni! Auguri!

Il 24 giugno di cinque anni fa, in occasione della festa San Giovanni, patrono della città, avveniva l’inaugurazione del nuovo parco canile intercomunale di Monza in Via San Damiano.

Un traguardo lungamente atteso, un iter lungo 13 anni prima di veder terminati i lavori. E poi ancora un bando di gara pubblico del quale ENPA di Monza si è aggiudicata la gestione per un periodo di 15 anni.

Quel “Ce l’abbiamo fatta”, pronunciato non senza emozione da Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza, la dice lunga su quanto sia stato difficile e faticoso arrivarci.

Quel giorno è stata una festa per tutti, per i tanti cittadini che non hanno voluto mancare e per i sempre preziosi volontari, alla presenza di autorità come l’allora Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, il suo predecessore, Marco Mariani e l’allora presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, oggi primo cittadino di Monza.

Presenti anche le massime autorità della Protezione Animali: Carla Rocchi, presidente nazionale, Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale e responsabile comunicazione e sviluppo e Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale.

Cinque anni di impegno e passione

È passato un lustro da allora, e chiamare oggi la struttura semplicemente canile è riduttivo, perché il parco-rifugio canile ospita cani, gatti e una svariata tipologia di animali, da reddito e non: conigli, tartarughe, cavie, criceti, pony, cavalli, pecore, capre, oche anatre e galline.

La struttura che ENPA ha ricevuto in consegna è stata fornita di arredi e di strumenti per la gestione di questa complicata attività. L’area è stata arricchita con essenze arboree fino a farla diventare un piccolo parco. È stata allestita, interamente a spese di ENPA, la grande area atta a ricevere tutti gli animali diversi dai cani e dai gatti.

I numeri possono dare un’idea dell’ingente lavoro svolto: basti pensare che solo nel triennio 2017-2019 si è registrato l’ingresso di 1.289 cani, 2.246 gatti e 1.745 altri animali.

Nella storia di questo quinquennio non si può non citare un’altra tappa importante: nel dicembre 2018, infatti, è stato siglato il patto tra ENPA di Monza e Brianza e amministrazione monzese per la gestione di una vasta area adiacente al canile che ha preso il nome di Oasi di biodiversità e che sta acquisendo un’identità sempre più precisa.

Non dimentichiamo, poi, che il parco-rifugio è diventato nel tempo il punto di riferimento e una prima stazione di soccorso di tutti i selvatici, e sono davvero tanti, rinvenuti sul territorio.

Con la consapevolezza dell’importanza di trasmettere cultura animalista e ambientalista, la struttura di Via san Damiano 21 è diventata anche sede di numerosi e seguitissimi seminari e conferenze e di progetti didattici rivolti ai bambini e ai ragazzi in età scolare.

Cinque anni sono volati, l’impegno e la passione restano immutati e non sono mancati nemmeno nel difficile periodo da cui stiamo lentamente uscendo, che ci ha costretto a vivere l’emergenza anche dal punto di vista degli animali e a organizzare, per la prima volta nella sua storia, una camminata 4 Passi a 4 Zampe virtuale, una versione tanto alternativa quanto perfettamente riuscita.

LE FOTO: il giorno di inaugurazione il 24 giugno 2015; alcune manifestazioni che hanno avuto luogo nel nuovo canile di Via San Damiano (come la Benedizione degli Animali e la Festa degli Amici Cucciolotti); alcuni degli ospiti del rifugio.

Pubblicato il 23 giugno 2020

La Lombardia pensa ai cacciatori, ma ai selvatici chi ci pensa?

Mentre la Regione Lombardia, in questo periodo di coronavirus, perde tempo prezioso per mettere mano a leggi ed emendamenti volti a favorire in tutti i modi la lobby dei cacciatori, mentre la stessa Regione Lombardia spende in tre anni 600 mila euro dei cittadini lombardi per la manutenzione e conservazione dei roccoli (strutture utilizzate per la cattura di decine di migliaia di uccelli migratori destinati al mercato dei richiami vivi), le associazioni protezionistiche del territorio sono le sole a farsi carico dei selvatici recuperati da privati e forze dell’ordine. 

La struttura di via San Damiano a Monza è ormai da tempo considerata dai cittadini brianzoli un fondamentale punto di riferimento e una prima stazione di soccorso di tutti i selvatici rinvenuti sul territorio. Il numero di animali arrivati e accuditi sta crescendo a causa anche delle condizioni atmosferiche e dei violenti temporali di questi giorni.

A tutti questi animali vengono date accoglienza, prestate le prime cure, fornito cibo specifico (tutti i nidiacei sono da nutrire ogni ora!) in attesa di poterli stabilizzare e trasportare al centro di recupero animali selvatici autorizzato di Vanzago (MI), il tutto con mezzi dell’ENPA e a spese dell’associazione. Per questa preziosissima attività non sono previsti finanziamenti pubblici ma tutto si regge sulle offerte dei soci e degli amici dell’ENPA di Monza.

Quanti arrivi!

Qui di seguito una sintesi degli animali selvatici arrivati alla struttura di Via San Damiano nei mesi di maggio e la prima metà di giugno.

L’ultimo in ordine di tempo un nidiaceo di gheppio soccorso da Omar, un ragazzo di Villasanta (MB) che l’ha trovato in una via del centro. Con vero spirito zoofilo l’ha messo in una scatola di cartone bucherellata e con la mamma l’ha immediatamente portato al rifugio di Monza gestito dall’ENPA. L’animale, in buone condizioni, è stato nutrito con fegatini di pollo e preparato alla partenza per il CRAS di Vanzago, gestito dal WWF.

Sempre a Villasanta, nei giorni precedenti, erano stati trovati altri due nidiacei di gheppio di cui uno purtroppo già morto probabilmente per la caduta dal nido. Il giorno precedente era stata la volta di uno splendido nidiaceo di picchio verde e di un pipistrello.

Ma nel mese precedente l’ENPA di Monza ha accudito anche un balestruccio, quattro cinciallegre, una cinciarella, un codirosso, una colomba, dieci cornacchie, un fringuello, tre gazze, un germano, ventisette merli, un passero, due picchi, dodici piccioni, una quaglia, quattro ricci, una rondine, sei rondoni, quattro storni e una tortora dal collare, per un totale di 87 animali.

NELLE FOTO dall’alto: picchio verde; nidiaceo di cinciallegra; gheppi; picchio verde; rondone e merlotto mentre vengono nutriti; nidiaceo di gheppio; rondine.

NEI VIDEO: i gheppi nidiacei mentre vengono nutriti

Pubblicato il 16 giugno 2020

Anche NutriAMO sostiene il rifugio di Monza

Anche NutriAMO Petfood Solutions ha voluto aiutare ENPA a sfamare gli ospiti del rifugio di Monza. Se il nome non vi è proprio familiare, è perché NutriAMO produce e confeziona per le private label, importanti marchi italiani ed esteri della grande e piccola distribuzione, alimenti di altissima qualità per cani e gatti.

La proposta di fare una donazione di cibo al canile-gattile di Monza nasce dalla collaborazione con lo studio di design monzese Oikos Creative Lab di cui è partner Isabella Garlati, responsabile immagine della sezione ENPA di Monza e Brianza. Beatrice Signori, manager di NutriAMO, anche lei amante degli animali (e “mamma” di due adorabili cagnolini) essendo a conoscenza delle attività di volontariato in ENPA di Isabella, propone di poter donare alimenti all’associazione.

E così nel mese di maggio ENPA compie due viaggi in provincia di Mantova e ritorna con il furgone stipato di ben cinque bancali di scatolette per riempire le ciotole non solo dei cani e gatti nostri ospiti, ma anche per aiutare altri animali in tante difficili situazioni che ci vengono segnalate ogni giorno. 

ENPA di Monza e Brianza ringrazia di cuore NutriAMO per la generosa donazione, particolarmente preziosa in questo periodo di criticità.

Per info su NutriAMO, guarda il suo sito QUI

Pubblicato il 22 giugno 2020

Visite in canile, la prenotazione è d’obbligo!

Per quanto abbiamo già avuto modo di comunicarlo sia sulla nostra newsletter sia sui social, giova ricordare che, per evitare assembramenti e poter garantire la sicurezza a visitatori, volontari e operatori, l’accesso al rifugio di Monza Via San Damiano 21 avviene solo ed esclusivamente previo appuntamento. Il provvedimento rimarrà in vigore fino a nuova comunicazione.

Per informazioni o per fissare un appuntamento è possibile scrivere a uno dei seguenti indirizzi:

– canile@enpamonza.it (per i cani),

– adozioni.gatti@enpamonza.it (per i gatti),

– selvatici@enpamonza.it (per i conigli e altri animali).

In alternativa, potete telefonare al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30.

La sede operativa ENPA Monza

Per quanto riguarda la sede operativa di via Lecco 164, è aperta tutti i giovedì dalle ore 21.00 per i colloqui per gli LPU (lavori di pubblica utilità) e aspiranti volontari, e anche in questo caso sarà accessibile esclusivamente su appuntamento. Chi fosse interessato a un colloquio è pregato di scrivere all’indirizzo info@enpamonza.it, lasciando il proprio recapito telefonico per ricevere conferma della richiesta.

Pubblicato il 23 giugno 2020

Moshi, Nana e la loro sorellina umana: un trio inseparabile!

Lieto Fine:
Mirka e Karen, ribattezzate oggi Moshi e Nana, sono due gattine adottate a gennaio 2020.
Sono molto dolci e coccole ma anche delle gran furbette, come tutti i gatti d'altra parte. Ed essendo in due si spalleggiano a vicenda.
Vanno molto d'accordo tra di loro, giocano insieme e al momento della toeletta, una aiuta l'altra.
Moshi e Nana hanno, inoltre, instaurato un bellissimo rapporto con la cucciola umana della famiglia, una bambina di 10 anni che le adora. Sono un trio inseparabile!

Cavillo, oggi Loky, 17.1 kg di dolcezza!

Lieto Fine:
Cavillo è arrivato nel nostro canile ma la sua permanenza è stato davvero breve. Con la sua dolcezza e, diciamocelo, anche bellezza, non ha per niente faticato a trovare una splendida famiglia che si prendesse cura di lui. Ribattezzato Loki, oggi tanto cucciolo non lo è più, pesa ben 17.1! Nonostante ciò, di carattere non è cambiato: è sempre un gran giocherellone, adora correre all'aria aperta ma adora anche le coccole. E' davvero dolcissimo con tutti!

Lecco, non c’è limite al peggio: corsi on line per uccidere le nutrie.

In una regione con un’amministrazione sempre più a favore dei cacciatori e sempre meno animalista, succede anche questo: la Provincia di Leccoha dato il via a un corso di formazione online, aperto anche ai cacciatori, per spiegare come sparare alle nutrie e che si concluderà con una lezione “pratica”.

L’obiettivo? Un vero e proprio sterminio di massa delle nutrie presenti nella provincia, il cui costo economico verrà fatto pagare ai comuni, dunque ai cittadini. Per l’Ente Nazionale Protezione Animali si tratta di fondi economici preziosi che in questa emergenza dettata dal Covid-19 potrebbero essere utilizzati per ben altri scopi.

Una strada del tutto sbagliata

In questo contesto, la formazione online di chi dovrebbe poi compiere gli abbattimenti, maneggiando armi, è del tutto sommaria e pericolosa. Si tratta tra l’altro di un piano inutile e illegittimo poiché prevede che a effettuare le uccisioni siano anche i cacciatori e altre figure private estranee alla legge 157 del 1992 art. 19 sulla gestione faunistica (che si applica anche alle nutrie), nonostante siano già sei le sentenze della Corte Costituzionale che hanno bocciato il ricorso agli operatori privati.

Oltretutto le politiche degli stermini a cui le amministrazioni locali si ostinano a ricorrere da svariati anni hanno solamente di fatto aggravato la situazione, liberando spazi per nuove colonizzazioni della specie oggetto di controllo.

È evidente che queste scelte sono funzionali solo ai consensi politici e che la strada giusta da percorrere, in realtà, sia un’altra: ripristino ambientale e applicazione delle misure per impedire nuove colonizzazioni. È possibile, ad esempio, ricorrere alla sterilizzazione di un determinato numero di animali in particolari contesti. La pratica della sterilizzazione e del rilascio in libertà, infatti, è stata dichiarata valida dalla stessa Unione Europea.

Pubblicato il 16 giugno 2020

Storia di “Capra”: un recupero difficoltoso

Pochi sanno che, a pochi passi dal Duomo di Monza, esiste un vasto terreno alluvionale attraversato dal Lambro, con una fitta copertura arborea ed arbustiva, che ospita una numerosa avifauna autoctona e vanta la presenza di manufatti di ingegneria idraulica del ‘700 e dell’800. Parte di questo terreno è stato gestito, fino a poco tempo fa, da Legambiente di Monza: un vero angolo di pace, non a torto chiamato oasi, luogo di preziose visite didattiche, che ci auguriamo possano riprendere al più presto. Tutto ciò sulla sponda sinistra del fiume, quella sul lato ferrovia.

Il fiume Lambro a pochi passi dal centro di Monza

L’altra sponda è occupata da una vegetazione fittissima e selvaggia, una vera e propria giungla. Qui, da un numero imprecisato di anni, vive una capra. Il signor Luca, che abita in un condominio vicino ed ha accesso all’area, ricorda che 12 anni fa, al suo arrivo la capra già c’era ed era considerata una mascotte da tutti i condomini. Impossibile sapere chi ce l’abbia messa e perché. Dobbiamo però dire che l’animale si è trovato in quello che potremmo definire “paradiso delle capre“: verde all’infinito, cespugli da brucare a volontà, rifugi dove nascondersi dalla presenza umana.

Anche le capre invecchiano!

Ma gli anni passano e gli acciacchi, anche per una capra, si fanno sentire. Già da tempo il signor Luca aveva costruito una casetta di legno molto confortevole che la nostra capra, soprattutto negli ultimi anni ha saputo apprezzare.

Ultimamente è comparsa una vistosa zoppia alla zampa sinistra. Da qui la necessità di sottoporre l’animale, sempre vissuto libero, a una visita veterinaria. Per questo il signor Luca si è rivolto all’ENPA di Monza e Brianza che ha inviato due volontari esperti per un sopralluogo. Risultato impossibile avvicinarsi all’animale, l’ENPA ha posizionato una grande trappola che viene normalmente impiegata per la cattura di cani vaganti.

Un recupero non facile

Dopo un lungo mese di tentativi (la capra furbissima entrava nella trappola ma riusciva anche a uscire dopo aver mangiato il mangime usato come esca) finalmente nella penultima settimana di maggio la trappola è scattata. Immediatamente un gruppo di volontari ENPA, aiutato da alcuni volenterosi condomini, ha effettuato un accidentato percorso per portare la capra, custodita nella gabbia trappola, fino al furgone che attendeva.

L’animale è stato poi ricoverato presso il parco rifugio di Monza dove verrà a breve sottoposto a esami veterinari specialistici per verificare se ci siano possibilità di guarigione o se la zoppia sia dovuta solo all’inesorabile passare del tempo.

La capra nel parco rifugio di Monza

Poi la capra (nessuno mai le ha dato un nome ma l’hanno sempre solo chiamata “Capra”…) potrà al più presto tornare al suo paradiso.

Guarda il breve video del tratto finale del recupero, verso il furgone:

Pubblicato l’8 giugno 2020

Una gattara di Monza in tivù

Vi ricordate del “Tg del volontariato” di cui vi abbiamo parlato all’inizio di aprile?  Nell’originalissimo programma giornaliero, trasmesso sul suo canale YouTube e altri social, l’attrice di teatro Tiziana Di Masi raccontava le attività in tempi di Covid di numerosi volontari impegnati nei campi più disparati. Non ha voluto escludere neanche chi si dedica agli animali e così, nella puntata del 2 aprile, Tiziana ha raccontato la testimonianza di Anna Moioli, “gattara” doc e volontaria dell’ENPA monzese, che segue alcune colonie a Monza e Muggiò (MB).

Anna filma se stessa

Ma non è finita lì, perché la fama di Anna è arrivata perfino a Mediaset! Ebbene sì: anche Maria Luisa Cocozza, conduttrice di Arca di Noè, trasmissione sugli animali in onda su Canale 5 ogni domenica alle 13:40, ha voluto presentare le quotidiane attività di una tutrice di colonie feline (questo il temine ufficiale).

La postazione cibo è una un’apposita cuccia

… all’ “Arca di Noè”!

Durante il mese di aprile in pieno lockdown, armata di smartphone (e dell’indispensabile autodichiarazione), Anna si è quindi filmata mentre riforniva e metteva in ordine la postazione pappa in una colonia di Monza che segue assieme ad altre persone.

Il maschio più socializzato …

La colonia, “ereditata” sei anni fa quando l’anziano signore che la gestiva si è dovuto trasferire dai figli, è formata da appena due mici (naturalmente sterilizzati), un maschio socializzato che si fa coccolare volentieri e una femmina piuttosto diffidente che tiene le distanze.

sempre pronto per una coccola

I filmati di Anna sono stati inviati alla giornalista, montati e trasmessi nella rubrica “Qua la Zampa” del 31 maggio. Nel servizio Anna spiega alcune caratteristiche della colonia e condivide qualche “trucco del mestiere”, come quello di mettere una vaschetta di acqua sotto la ciotola del cibo umido in estate per tenere lontano le formiche.

E la femmina invece più restia

Potete guardare il breve servizio televisivo (poco più di un minuto) QUI. Buona visione!

Info: chi fosse interessato a collaborare con i volontari del settore colonie feline/catture, anche per sostituzioni ferie, è invitato a scrivere a coloniefeline@enpamonza.it.

Ora della pappa!

Pubblicato il 6 giugno 2020

Anche il rifugio di Monza aderisce al progetto “Companion Animal For Life” di Almo Nature

Almo Nature è una linea di pet food che tramite la Fondazione Capellino aiuta gli animali attraverso diversi progetti.

Uno di questi è Companion Animal For Life, un progetto europeo che ha come finalità la realizzazione di un quadro normativo che impedisca gli abbandoni dei cani e dei gatti, vieti la soppressione degli individui (cani e gatti) sani, trasformi i rifugi in luogo di mero transito temporaneo con conseguente loro diminuzione di numero per la drastica diminuzione degli abbandoni e la risoluzione del problema del randagismo endemico ottenuta prima attraverso la riduzione degli abbandoni ed infine con la sterilizzazione dei randagi.

Uno dei tanti cani adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

La partecipazione del rifugio di Monza

Il rifugio di Monza ha già dato da tempo la sua adesione a questo ambizioso progetto, grazie al quale chi adotta un cane o un gatto riceve un kit di benvenuto e un buono per alimenti gratis per un mese per il proprio amico, e contemporaneamente fa giungere gratuitamente alla struttura lo stesso quantitativo di cibo per lo stesso periodo di tempo. Leggi QUI il nostro articolo del 29 marzo 2020.

Uno dei tanti gatti adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

Proprio in base al numero di cani e gatti che sono stati adottati nei primi tre mesi dell’anno con i relativi buoni per pappe gratis per un mese (alcuni dei quali vedete in queste foto), lunedì 8 giugno è arrivata la prima consegna 2020, quasi due bancali, dell’analogo quantitativo di cibo per i cani e i gatti ospiti della struttura di via San Damiano.

Gli alimenti Almo Nature consegnati al rifugio di Monza l’8 giugno
Uno dei tanti cani adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

Un grazie, quindi, ad Almo per il prezioso sostegno a favore degli animali più sfortunati. Per ulteriori informazioni sul progetto “Companion Animal For Life” cliccare QUI.

Guarda il bellissimo spot Almo Nature “Il futuro è una nostra responsabilità” QUI.

Uno dei tanti gatti adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

Pubblicato il 9 giugno 2020

Oasi di biodiversità ENPA: arrivano le api!

«Se le api scomparissero dalla terra, all’uomo non resterebbero che 4 anni di vita». Questa frase, attribuita ad Albert Einstein, la dice lunga sull’importanza di questi imenotteri: con l’impollinazione svolgono una funzione fondamentale per la conservazione della flora, contribuendo al mantenimento della biodiversità. Basti pensare che circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione. Le api, inoltre, rivestono un importantissimo ruolo ecologico perché la loro presenza è indice della qualità di un ecosistema.

Quale posto migliore, allora, per ospitare delle api se non l’Oasi di Biodiversità nata presso il parco-rifugio di Monza in via San Damiano?

L’idea di Giorgio Riva, presidente dell’ENPA brianzolo e “papà” dell’Oasi, ha trovato realizzazione grazie all’incontro con Anna e Marinella, appassionate apicultrici. Da questa collaborazione è nato un progetto che finalmente ha visto la luce con l’allestimento di un mini-apiario sul lato ovest del recinto cavalli, tra piante già esistenti in modo da sfruttare la naturale ombreggiatura. La zona, recintata per tenere a distanza gli animali, indica chiaramente la presenza di un apiario (segnalato anche da autorizzazione Azienda Tutela Salute Monza) e comunque delimita un’area di rispetto, necessaria per il volo ascensionale delle api.

Qui le api sono le benvenute!

L’area è stata arricchita con siepi mellifere, come biancospino e nocciolo. Le famiglie (in arnia) sono due e nel corso della stagione potranno essere affiancate da un paio di nuclei a supporto (mini-arnie), per mantenere in equilibrio l’apiario. In caso di attacco di parassiti, sono previsti trattamenti con prodotti a base di principi naturali o a base di acidi organici.

Le due famigliole composte già da migliaia di api hanno dimostrato, dai primi controlli, di essersi perfettamente acclimatate e di gradire tutti i fiori che l’area del canile e le zone circostanti possono offrire: grandi fioriture di sambuco, distese di trifoglio e di tarassaco in fiore, un’intera parete che riveste il canile ricca delle fioriture di gelsomino e di vite del Canadà. I volontari del canile hanno quotidianamente una ronzante compagnia nelle loro attività con gli altri animali.

ENPA Monza è particolarmente felice di ospitare questi nuovi amici e di avere aggiunto un importantissimo tassello all’arricchimento dell’oasi posta a fianco del canile.

Il presidente Riva con le apicultrici Anna e Marinella presso l’Oasi di biodiversità accanto al rifugio di Monza

È un dato di fatto che in tutto il mondo la popolazione delle api sia diminuita in modo preoccupante mettendo a rischio la biodiversità: è il caso di dire che, nella nostra Oasi, sono le benvenute!

Pubblicato il 9 giugno 2020

Innovet ancora a fianco dell’ENPA: 1.000 igienizzanti per i rifugi

L’amore per gli animali e la promozione delle adozioni può passare anche attraverso piccoli grandi gesti. Innovet Italia ha deciso di supportare l’importante lavoro svolto dall’Ente Nazionale Protezione Animali e dai suoi volontari a favore dei trovatelli a quattro zampe, sostenendo #AltrEroiEnpa, la campagna social dell’Associazione che racconta l’incessante attività dei volontari anche in questo periodo di emergenza sanitaria. In particolare, la società dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi per la salute del cane e del gatto, donerà 1.000 confezioni di gel igienizzante ai rifugi ENPA

In questi mesi non si è mai fermata l’attività dell’Associazione e dei suoi volontari per garantire quotidianamente il benessere degli animali: quelli accuditi nei centri di recupero e nei rifugi, quelli liberi sul territorio, i gatti delle colonie e i tantissimi pet delle famiglie italiane che durante questo periodo hanno avuto bisogno di un sostegno.

I volontari ENPA sono stati vicini ai malati di Covid-19, prendendosi cura dei loro animali, offrendo un ricovero nei casi in cui il proprietario era costretto a lasciare la propria abitazione, o peggio, a non farne più ritorno. La forza del volontariato e della solidarietà ha sostenuto numerose famiglie in difficoltà che non sapevano più come riempire le ciotole ogni giorno dei loro animali. 

Innovet, ENPA Monza e il calendario dell’Avvento

ENPA Monza e Brianza conosce bene Innovet. Forse qualcuno ricorda che lo scorso mese di novembre la sala conferenze del rifugio di Monza si è trasformata in un set fotografico per la realizzazione del simpatico Calendario dell’Avvento virtuale, protagonisti tantissimi degli ospiti del rifugio! Grazie all’iniziativa solidale sui social, Innovet aveva poi fatto una generosissima donazione alla Protezione Animali di ben €3.407,00. La cerimonia di consegna dell’assegno ha avuto luogo a metà febbraio al rifugio di Monza in presenza del CEO Innovet Italia, Renato della Valle. E proprio una foto scattata in quell’occasione, che ritrae alcuni volontari ENPA Monza (senza mascherina perché non era ancora scoppiata l’emergenza Covid!), è stata utilizzata per comunicare la nuova iniziativa (vedi le due immagini in questa pagina). Leggi i nostri precedenti articoli QUI (realizzazione calendario) e QUI (cerimonia di consegna).

In questo momento così delicato per tutti, garantire lo svolgimento in sicurezza delle innumerevoli attività che l’ENPA svolge per gli animali è prioritario. E per questo ringraziamo tutti quelli, come Innovet, che ci sostengono ogni giorno nella nostra missione.

Pubblicato il 5 giugno 2020

4 passi a 4 zampe virtuale, un vero successo!

È stato un successo andato ben oltre le aspettative la 26° edizione della “4 passi a 4 zampe” che come sapete si è svolta, a causa dell’emergenza coronavirus, in maniera virtuale: ben 190 gli animali a 2 e 4 zampe che hanno partecipato insieme ai loro proprietari (era possibile iscrivere più di un animale).

Questa formula ci ha costretti ad essere fisicamente lontani, ma vicini e uniti con lo spirito: alle 15.30 di domenica 31 maggio, infatti, è stato mandato a tutti gli iscritti il link per vedere un video con le immagini più belle e significative delle 25 precedenti edizioni e di un altro video con le foto di quasi tutti i partecipanti dell’edizione 2020. La versione definitiva, con proprio tutti gli iscritti compresi i “last-minute”, sarà presto visibile sul nostro canale YouTube.

Cani, gatti & Co

La vostra risposta è stata davvero toccante: una camminata virtuale ma, proprio per questo, maggiormente inclusiva a cui hanno potuto iscriversi non solo i cani ma anche gatti (davvero tanti!), conigli (come Scellino con Federica), cavie (Tommy con Conchita e Massimo), tartarughe (Va-lentina e Pian-ella con Consuelo) e pappagallini (l’inseparabile Chicco e la cocorita Nina con Giusy). Anche alcuni volontari ENPA hanno voluto iscriversi con ospiti del rifugio di Monza decisamente non convenzionali, come Chiara con il caprone Derek e Simone con il tacchino Raimondo!

Una marcia … internazionale!

In tanti, pur abitando lontano, hanno voluto essere dei nostri: Bruna, ex mamma a distanza, da Tortoreto Lido (Teramo) con Meredith, Marinella da Lomazzo (Como) con Cookie, Romeo da Ponte Tresa (Varese) con Biko, Patrizia da Lodi con Romeo, Giuseppeda La Valletta Brianza (Lecco) con Shiou, Martina da Albignasego (Padova) con Stella.

E non è finita qui, perché abbiamo voluto anche regalarci un tocco di internazionalità: Moss e Izzy direttamente da Nottingham (Gran Bretagna) con i bassotti Bowie e Xena, Licia da Zurigo (Svizzera) con il suo indimenticato Pitt, Liubov addirittura da Smolensk (Russia) con la bellissima micia Kisa e, dulcis in fundo, Michele ha partecipato con i suoi tre parrocchetti Lucky, Gundu e Naughty nientemeno che dalla lontanissima Singapore!

Non è mancato chi ha voluto essere presente anche con un amico che non c’è più, non solo Licia con il suo Pitt ma anche Stefano con l’amatissima Micia.

I video e gli attestati

I 183 bellissimi Attestati di Partecipazione personalizzati di ciascun iscritto sono già stati caricati sulla nostra pagina Facebook in un apposito album da salvare, stampare o postare sui vostri social – qui ne vedete alcuni esempi. A breve saranno pubblicati anche sul sito web.

E nei prossimi giorni verranno pubblicati in chiaro sul nostro nuovo canale YouTube i due video ai quali stiamo mettendo i tocchi finali. I dettagli e il link verranno comunicati quanto prima.

Grazie a tutti!

Per il momento un enorme grazie a tutti i partecipanti che hanno voluto starci vicino, darci una mano concretamente (che in questo periodo non guasta) e condividere quello che è sempre stato lo spirito di questa camminata per i sentieri alberati del Parco: una silenziosa ma decisa condanna contro l’abbandono e contro tutte le forme di maltrattamento nei confronti degli animali.

Considerato il successo di questa formula, non è detto che la prossima edizione della “4 Passi” si raddoppi e venga organizzata nello stesso giorno in due versioni: quella “reale” nel Parco di Monza e quella “virtuale”. Non vi sembra una bella idea?

Pubblicato il 4 giugno 2020

Progetto di crowdfunding “Adottare in Sicurezza”: Hill’s di nuovo al fianco di ENPA

L’emergenza sanitaria ci ha imposto dei sacrifici e dei limiti, ma le conseguenze non riguardano solo le persone: hanno avuto anche un forte impatto anche sulla vita dei tantissimi animali che sono rimasti dietro le sbarre senza poter essere adottati. Trovare una casa per gli animali che abbiamo soccorso, curato e accudito per il tempo necessario è una delle principali missioni di ENPA.

L’obiettivo del progetto Adottare in Sicurezza, lanciato sulla piattaforma italiana di crowdfunding Produzioni dal Basso, è quello di far incontrare, in tutti i rifugi ENPA, i nostri animali con la loro nuova famiglia umana nella massima sicurezza per il personale, i volontari e i visitatori potenziali adottanti.

I costi naturalmente sono elevati e poco sostenibili soprattutto in questo periodo in cui non è stato possibile organizzare eventi né ricevere offerte da visitatori e adottanti, ma continuando comunque a sostenere ingenti spese per le cure e mantenimento degli ospiti. 

Le barriere protettive nell’ufficio del rifugio di Monza

Come verranno utilizzati i fondi

Una parte dei fondi sarà utilizzata per la creazione delle “safe zone” di accoglienza nelle strutture, per controllo e protezione di adottanti e operatori. Il resto sarà dedicato all’acquisizione di dispositivi di protezione individuali monouso, necessari per la quotidiana attività di soccorso, trasporto e accudimento.

Attraverso il progetto ogni vostro aiuto ci aiuterà a mettere in campo tutte le azioni necessarie per dare la felicità ai nostri trovatelli, anime con la coda che aspettano una nuova casa! Con un valore aggiunto: Hill’s Pet Nutrition – che ha già contribuito con donazioni dirette di petfood alle sezioni ENPA più colpite dalla pandemia – raddoppierà ogni vostra singola donazione fino a un massimo di €11.000 (una forma di crowdfunding che si chiama “matchfunding”)! Per ripartire con le visite alle nostre strutture che consentono al pubblico di conoscere ed adottare consapevolmente i nostri protetti dovremo porre la massima attenzione alla prevenzione sanitaria.

La pagina dedicata al progetto Adottare in Sicurezza sulla piattaforma Produzioni dal Basso è QUI.

Sostenendo questa campagna permetterai di dotarci di tutti i dispositivi di sicurezza necessari per garantire la continuità delle attività di adozione dei nostri amici a 4 zampe!

Grazie amici degli animali! E grazie ancora una volta Hill’s!

Pubblicato il 2 giugno 2020

Un appello del cuore… per chi ha problemi di cuore!

Lui è Giove, un incrocio pitbull dal pelo marrone carbonato, nato il 23 gennaio 2015 e arrivato in canile il 20 novembre 2017, dopo essere stato ceduto dalla sua famiglia.

Giove è un cane meraviglioso: dopo pochi giorni di ambientamento nella sua nuova “casa” si è rivelato molto dolce, amante di coccole e grattini. È un cane socievole con le persone e anche con i suoi simili, se femmine, è sempre desideroso di fare qualcosa insieme ai volontari, che sia giocare con al palla o fare esercizi di mobility, sa fare il seduto e il terra e sta imparando a rispondere al richiamo.

Vabbè, ogni tanto ha il vizietto di saltare addosso, ma Giove è davvero un bel cane, di ottimo carattere e ancora giovane, allora perché è ancora in canile?  

Giove con la volontaria Elisa

Purtroppo Giove ha qualche problema di salute. Mai, come in questo caso, si può parlare di “adozione del cuore” per un cane che ha problemi di cuore. Già, Giove è cardiopatico, il suo handicap tuttavia non limita la sua vita e le sue attività, ma purtroppo c’è e bisogna tenerne conto.

Per lui, quindi, cerchiamo una famiglia che lo ami per quel tesoro che è e non si faccia scoraggiare da una diagnosi medica, perché Giove è un cane che ha tanto da dare, e si merita davvero di trovare una casa tutta per lui!

Per info: canile@enpamonza.it

Pubblicato il 3 giugno 2020

Festa Amici Cucciolotti / Rifugi aperti annullata

Carissimi bambini, carissime famiglie,

era quasi ovvio considerando il periodo: a malincuore dobbiamo comunicarvi che l’annuale evento, previsto per domenica 7 giugno e organizzato da tantissime sezioni ENPA in collaborazione con Pizzardi Editori, non si terrà.

Noi siamo dispiaciuti quanto voi e ci auguriamo di rivederci presto in allegria!

Approfittiamo per annunciarvi che potrete trovare in edicola i nuovissimi Amici Cucciolotti Colora! Quattro libri diversi, ognuno con 32 pagine e tantissimi disegni da colorare, con i simpaticissimi amici Nasoni e gli altri abitanti di Nasopoli.

Anche così puoi contribuire ad aiutare i trovatelli della Protezione Animali!

Pubblicato il 1 giugno 2020

Cinque per mille: perché a ENPA?

La tua firma può aiutare gli animali ad avere un futuro. Indicare il nostro codice fiscale nella tua dichiarazione dei redditi è l’unico modo possibile per destinare il 5×1000 alla Protezione Animali e garantire, così, i beni di primaria necessità agli animali accuditi nei rifugi ENPA.

Non solo animali abbandonati, maltrattati o ceduti dalle proprie famiglie, animali di ogni specie trovati feriti o in situazione di pericolo, ENPA si occupa anche di animali sul territorio, come i gatti delle colonie feline e i cani di quartiere (realtà diffusa nel centro-sud Italia), la cui sterilizzazione aiuterà a combattere il randagismo e le sue drammatiche conseguenze.

Scegliendo ENPA per il tuo 5×1000, inoltre, darai la possibilità ai nostri volontari di intervenire tempestivamente e in modo adeguato anche in situazioni di emergenza, come quella del Covid-19 e le catastrofi naturali.

Cosa devi fare? Semplicemente cercare nel tuo modello (730, Cud, Unico…) il riquadro “scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”, firmare nello spazio apposito e inserire il Codice Fiscale 80116050586 (unico per tutta Italia).

Quanto vale il tuo 5×1000?

Il tuo 5×1000 può migliorare le condizioni di vita dei tantissimi trovatelli di cui ci prendiamo cura quotidianamente, nei rifugi, sul territorio e durante le emergenze.

Con il tuo 5×1000, ad esempio, puoi donare:

Grazie del tuo sostegno.

Guarda il video QUI

Pubblicato il 3 giugno 2020

Summer, il sole bacia “le belle”!

Lieto Fine:
Summer è una splendida gatta, tutta bianca che ricorda un pò la famosa Duchessa degli "Aristogatti". Adottata a 5 mesi, nell'ottobre 2019, si è integrata splendidamente nella sua nuova famiglia. Adora passare il suo tempo comodamente sdraiata al sole (d'altra parte il sole bacia i belli, si dice) e giocare con qualsiasi cosa sia in movimento. Non disdegna però le coccole, e ne pretende sempre la sua dose quotidiana. Buona vita piccola Summer!

Oliver, il girovago e Ruby, una dolce pantofolaia!

Lieto Fine:
Adottati a settembre 2018, all'età di 6 mesi, oggi Oliver e Ruby sono due splendidi micioni di quasi due anni.
Inizialmente l'intenzione era quella di adottare un solo gatto ma, una volta visti entrambi, è stato amore a prima vista. Due è meglio che uno!
Oliver e Ruby hanno due caratteri molto diversi. Oliver è un vagabondo, cacciatore spietato di lucertole, ma che poi torna sempre a casa, il suo rifugio sicuro dove trova sempre amore e cibo.
Ruby è invece una dolcissima coccolona, sempre in cerca di attenzioni e carezze. Le piace andare anche in giardino ma solo se c'è qualcuno della famiglia con lei.
Tra di loro poi si cercano sempre, danno vita a forsennati inseguimenti per poi dormire uno sull'altra tutta la notte!

Luan, oggi Yuri: strapazzatemi di coccole!

Lieto Fine:
Luan è un meticcetto tricolore con un musetto davvero simpatico.
Accalappiato a Monza, è arrivato nel nostro canile allegro e con tanta voglia di fare, nonostante la situazione.
E' un cagnolino socievole sia con le persone sia con gli altri cani, e questo gli ha permesso di farsi notare subito e trovare presto una splendida famiglia con cui trascorrere la vita.
Oggi Luan si chiama Yuri, i suoi genitori umani lo adorano e lui ricambia questo amore con tanto affetto e dolcezza.
Ha imparato quasi subito a comportarsi bene al guinzaglio, adora le passeggiate ma quello per cui va più matto sono le coccole.

Teddy, oggi Bruce, un simpaticissimo monello!

Lieto Fine:
Teddy, oggi Bruce, è entrato in canile come un piccolo batuffolo di pelo nero con macchia bianca sul petto.
Oggi pesa ben 13 Kg ed è un simpaticissimo monello che ha conquistato tutti in famiglia.
Adora giocare con gli altri cani e correre all'aperto fino allo stremo, per poi godersi un meritato riposo su un comodo divano.

Coronavirus, non si correrà il Palio di Siena. Ma l’annullamento è solo a causa dell’epidemia.

Per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, nel 2020 il Palio di Siena non si correrà né a luglio né ad agosto. Vista il protrarsi dell’emergenza Covid, era inevitabile che venisse sospeso. Mentre la decisione non può che fare piacere a tutti gli animalisti, dispiace che sia stato il coronavirus a fermarlo e non la consapevolezza dei maltrattamenti che subiscono gli animali, costretti a correre su un terreno assolutamente non adatto.

Il Palio di Siena, come altre “gare” analoghe, è una manifestazione anacronistica e crudele che mette a repentaglio la vita dei cavalli. La tradizione non vale la vita di un essere vivente e per questo il Palio dovrebbe chiudere per sempre. 

Pubblicato il 22 maggio 2020

Una giornata nera per la fauna selvatica in Lombardia.

Per tutelare i cacciatori/bracconieri la Regione s’inventa la norma ammazza vigilanza.

Presidio martedì 26 maggio al Pirellone

Martedì 19 maggio, in piena emergenza Covid, il consiglio regionale della Lombardia ha investito il suo tempo per violare la legge nazionale 157 del 1992 sulla tutela della fauna, regalando ai cacciatori l’utilizzo del visore notturno per la caccia al cinghiale e l’obbligo per chi fa i controlli di indossare un giubbino ad alta visibilità che lo renderà più visibile ai bracconieri. Il tutto attraverso le modifiche alla legge regionale – passate nonostante il tentativo delle opposizioni di contrastarle – in modo da impedire qualsiasi ricorso delle associazioni ai TAR.

Le associazioni ambientaliste lombarde in modo unitario avevano presentato una diffida ai consiglieri regionali, contenente tutti i motivi di illegittimità delle modifiche proposte, non riuscendo tuttavia a scalfire la compattezza della maggioranza oramai soggiogata dalle rivendicazioni della parte più estremista del mondo venatorio.

Abbigliamento ad alta visibilità e visore notturno

Il visore notturno è un mezzo vietato di caccia anche per la Suprema Corte di Cassazione, mentre i giubbini ad alta visibilità saranno obbligatori solo per le guardie venatorie e non per tutti i cacciatori: ad esempio sono esclusi quelli impegnati in forma vagante alla fauna migratoria, distinzione impossibile da fare sul campo. Un vero e proprio regalo al bracconaggio, piaga della regione Lombardia. E mentre la guardia venatoria senza giubbino ad alta visibilità vedrà sospendere il decreto fino a un anno, al cacciatore inadempiente la sanzione sarà ridicola: 30 euro, meno di una cena al ristorante.

Anziché essere impegnati a calpestare la fauna e il diritto, la regione Lombardia potrebbe impegnarsi a emanare il Piano Faunistico Regionale previsto dall’art. 10 comma 12 della L. 157/92, evitando di incorrere in violazioni che la Corte Costituzionale ha già ben segnalato. Oppure ad ascoltare gli oltre 10.000 cittadini che hanno già firmato la petizione “STOP BRACCONAGGIO, STOP DEREGULATION VENATORIA”, creata sulla piattaforma change.org. La petizione non è chiusa: puoi ancora firmare.

Le iniziative delle associazioni

Martedì 26 maggio dalle 9.30 alle 11 le associazioni ambientaliste e animaliste organizzeranno un presidio di protesta, nei limiti concessi dall’emergenza COVID, dinnanzi alla sede della Regione Lombardia a Milano (il “Pirellone”). Sarà presente anche l’ENPA di Monza e Brianza. Questo oltre a intraprendere tutte le iniziative di carattere legale (richiesta di impugnativa al Governo, comunicazione alla Commissione Europea etc).

Pubblicato il 21 maggio 2020

Saetta, micio monello!

Lieto Fine:
Saetta è stato adottato a settembre 2019, quando aveva poco più di tre mesi Oggi è ormai diventato il re di casa, distrugge qualsiasi cosa gli capiti a tiro ma sa farsi volere bene. Adora giocare insieme ai suoi fratellini umani mentre di notte dorme vicino vicino alla sua mamma nel letto, con grande disappunto del papà che però non può far altro che adattarsi!

La Gioia pelosa di mamma e papà!

Lieto Fine:
Mamba è una tenera cucciola meticcia con due occhioni scuri dolcissimi e un musetto davvero simpatico.
La sua famiglia l'ha ribattezza Joy, nome perfetto che la rappresenta tantissimo: è proprio la gioia pelosa di mamma e papà!

Tre giorni, sei ovini!

Capre e pecore assolute protagoniste di rocamboleschi recuperi

Parafrasando il celebre film con Harrison Ford “Sei giorni, sette notti”, il titolo dell’articolo la dice lunga sul fatto che, tra domenica 10 e martedì 12 maggio, sei tra capre e pecore siano state ampiamente protagoniste della scena della sezione monzese di ENPA in un periodo in cui i si stanno registrando pochissimi ingressi di cani, sia recuperati sul territorio che ceduti dai proprietari. La struttura di via San Damiano, del resto, costituisce ormai un centro di eccellenza per il ricovero di animali che non siano cani o gatti.

Quando la legge si scontra con la tutela degli animali

Domenica 10 maggio arriva la segnalazione da parte di un cittadino monzese che, mentre fa jogging nella tristemente famosa area della Cascinazza, si accorge della presenza di una capra e di un capretto impigliato tra le radici di una pianta. Un gruppo di volontari, recatosi immediatamente sul posto, liberano il piccolo animale, una femmina nata da poco (ha ancora il cordone ombelicale attaccato) e non senza fatica riescono anche a recuperare mamma capra che si aggira intorno tra i rovi molto allarmata. È chiaro che la sua agitazione è motivata dal fatto di non poter prestare al piccolo le cure materne e di non poterlo allattare.

Al recupero assiste qualcuno che appartiene a quel gruppo di dubbi personaggi dediti a forme di pastorizia illegale nella zona, attività che continua nonostante le tante denunce presentate da ENPA, da cittadini, e dalle forze dell’ordine. Non è il proprietario degli animali ma afferma di conoscerlo.

Al rifugio di Monza mamma e figlia vengono ricoverati in un box accogliente. Il piccolo è debilitato e non ne vuole sapere del latte materno. È solo grazie alla pazienza dei volontari che, nutrito con biberon pieni di latte di capra, si riprende e comincia ad attaccarsi alle mammelle.

Potrebbe sembrare un lieto fine, ma ecco che si presenta in canile il proprietario che, forte, della marca auricolare di mamma capra, reclama gli animali come suoi. ENPA sa perfettamente quale sarà il destino delle due, condannate come tutte le femmine a partorire in continuazione per produrre latte o animali maschi da macellare. Ci si offre anche di acquistare gli animali, ma senza successo.

Per ATS, purtroppo, non ci sono gli estremi per poter trattenere gli animali. Lo smarrimento di ovini al pascolo non è considerato un reato e così, con il cuore straziato e del tutto impotenti, i volontari si vedono costretti a restituire al pastore mamma e piccolina. E resta l’amaro in bocca per una legge che favorisce l’uomo e non gli animali e per le barbare tradizioni della pastorizia che consentono a pseudo pastori comportamenti palesemente ascrivibili a maltrattamento di animali non sanzionati dalla Legge.

Un recupero sotto il diluvio

Lunedì 11 maggio, sotto un diluvio universale, arriva una segnalazione da parte dell’ATS in merito alla presenza, in un campo di via Macallè a Monza, vicino al canale Villoresi, di due grosse capre, una a terra probabilmente in brutte condizioni.

Vista la complessità della situazione, il presidente dell’ENPA monzese Giorgio Riva esce accompagnato da tre volontarie ed effettivamente trova due grandi capre, di razza orobica, detta anche di Val Gerola. Uno è un giovane maschio con corna di tutto rispetto, l’altro maschio è in condizioni precarie sdraiato a terra e incapace di alzarsi.

Le capre sono state nel frattempo ricoverate da una signora amante degli animali (nutre su posto una colonia di gatti) all’interno di un terreno di sua proprietà. La stessa ha già provveduto a chiamare un veterinario per le prime cure. Ma, visto anche il maltempo, ENPA decide di ricoverare subito gli animali presso la struttura di Via San Damiano. Caricati sugli automezzi dell’associazione (per la capra ammalata si è dovuti ricorrere, non senza fatica, all’aiuto di una barella), i due animali, giunti al rifugio di Monza, sono stati messi in isolamento (privi di marche auricolari non risultano controllati per la brucellosi) e sottoposti immediatamente a visita veterinaria specializzata.

In questi giorni hanno cominciato a uscire con i volontari e hanno dimostrato un carattere incredibilmente affettuoso per delle capre. Dopo la opportuna sterilizzazione, andranno a raggiungere la famiglia di capre e pecore del parco canile-gattile di Monza.

Pecore giganti, recupero record!

La terza segnalazione, questa volta di martedì 12 maggio, riguarda una signora che abitava in provincia di Monza e Brianza, morta per Covid-19, lasciando diversi animali: 14 gatti, alcune cocorite e due pecore.

La figlia abita in un’altra regione e gli animali vengono temporaneamente accuditi dall’ex badante, ma occorre velocemente trovare loro una sistemazione. I gatti e le cocorite sono già stati recuperati da altre associazioni locali; per le due pecore si attiva una sinergia tra uno zoofilo del bresciano e la sezione ENPA di Monza.

Il lavoro del maniscalco

Le due pecore, Carmen, la femmina, di razza gigante bergamasca ed Edo, il maschio, sono davvero enormi e visibilmente sovrappeso al punto da non riuscire a muoversi bene. Il presidente Giorgio Riva, insieme alle volontarie Lara ed Elena del settore erbivori, è costretto a una fatica improba per riuscire a caricarle sull’apposito carrello per il trasporto di grandi erbivori dell’ENPA di Monza.

Una volta giunte in rifugio, viene chiamato un maniscalco per dare una sistemata alle unghie e successivamente vengono visitate. È evidente che la loro alimentazione è stata eccessiva forse per eccessivo amore.

Domenica 17 maggio Carmen ed Edo sono partite alla volta di una fattoria didattica del bresciano dove faranno parte di un piccolo gregge e dove saranno sicuramente sottoposte a un rigoroso regime alimentare.

Pubblicato il 22 maggio 2020

Cricket, il cucciolo tenuto recluso nell’armadio.

Questa storia, che ha davvero dell’incredibile, comincia con la segnalazione, sempre molto preziosa, da parte di un cittadino di Sovico (MB) in merito alla presenza di un cucciolo recluso alcuni giorni in una sorta di grosso armadio esterno.

Il segnalante comunicava anche di aver visto il proprietario avvicinarsi al cane con un bastone con fare intimidatorio affinché il piccolo, spaventato, smettesse di abbaiare.

Considerata la gravità della segnalazione, si procedeva immediatamente al sopralluogo. Sul posto i volontari del Nucleo Antimaltrattamenti di ENPA Monza e Brianza non riuscivano a credere ai loro occhi: il povero animale, un cucciolo di appena 6 mesi visibilmente spaventato, non solo era effettivamente detenuto in un enorme armadio (foto a sinistra), ma veniva anche legato al suo interno con una grossa catena di ferro che ne impediva ulteriormente i suoi movimenti.

I proprietari dichiaravano di averlo adottato tramite social media dalla Campania e di essersi resi conto che era troppo impegnativo. Dopo essere stati edotti sulle gravissime violazioni commesse, finalmente il piccolo veniva liberato. È stato davvero commovente vederlo saltare e fare le feste, quasi volesse manifestare ai volontari la propria riconoscenza per la fine dell’incubo.

Una nuova vita per Cricket

Visto le gravissime condizioni di deprivazione sociale e di maltrattamento il cucciolo, battezzato Cricket, veniva immediatamente portato via dalla famiglia e portato al canile di Monza in via San Damiano. Qui gli operatori hanno dovuto tagliare la pettorina che, mai cambiata dalla data dell’adozione, era ormai visibilmente stretta, visto che il cucciolo era ovviamente cresciuto. Una successiva visita veterinaria ne confermava, per fortuna, le discrete condizioni di salute.

Il Nucleo Antimaltrattamento ENPA, congiuntamente con le autorità giudiziarie, valuterà le opportune azioni legali.

Protagonista suo malgrado di una storia allucinante, il piccolo Cricket, ne siamo sicuri, troverà quanto prima una bella famiglia che con amore saprà fargli dimenticare i suoi primi mesi di vita da recluso.

NELLE FOTO: Cricket nell’armadio in cui veniva tenuto e con dei volontari ENPA dopo il suo arrivo al canile di Monza

Pubblicato il 10 maggio 2020

La 4 Passi a 4 Zampe, ai tempi del coronavirus. La marcia diventa virtuale!

Tutte è pronto per la 26° edizione dell’annuale camminata 4 Passi a 4 Zampe in programma domenica 31 maggio. Sì, perché, in barba all’emergenza coronavirus, anche quest’anno organizzeremo l’imperdibile evento… solo che sarà online!

Niente raduno festante di cani e proprietari prima del via o bandana ricordo, niente banchetto di gadget e informazioni, niente allegro e variegato corteo per i sentieri del Parco di Monza né meritato ristoro all’arrivo… Purtroppo tutto questo non sarà possibile, ma ENPA di Monza e Brianza non si è fatta scoraggiare. La passeggiata è per noi non soltanto una simpatica tradizione e un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’abbandono, ma anche un’occasione per raccogliere fondi per sostenere le nostre attività a favore degli animali, 365 giorni all’anno presso il canile-gattile intercomunale di Monza. E mai come in questo periodo abbiamo bisogno di voi, del vostro affetto e di un piccolo gesto che si tramuterà in un aiuto concreto.

E così abbiamo pensato di organizzare una specialissima edizione virtuale davvero “inclusiva”: all’iniziativa potrà partecipare anche chi vive lontano da noi con tutti i propri animali a due o quattro zampe – non solo cani! Una marcia aperta davvero a tutti!

COME FUNZIONA

Se la camminata “vera” si articola in tre fasi (iscrizione, corteo per i sentieri del Parco e arrivo alla cascina San Fedele), la versione virtuale si articolerà sempre in tre fasi ma ovviamente diverse:

– Iscrizione e foto:

Scattate una bella foto con il vostro cane, gatto, coniglio o altro pet (è gradita la foto in famiglia ma non è obbligatoria), e se l’avete, facendogli indossare una delle bandane ENPA Monza delle passate edizioni.

Procedete poi all’iscrizione andando su questo link e seguendo le istruzioni per la compilazione del form, allegando la foto e eseguendo il pagamento (PayPal, carta di credito o bonifico bancario).

Se avete più animali in casa e volete partecipare con tutti loro, scattate una foto di ciascuno e iscriveteli tutti!

L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10 (come ormai da molti anni), ma sono ovviamente gradite offerte superiori.

– Il Filmato:

Domenica 31 maggio alle ore 15.00, come se iniziasse veramente la camminata al Parco di Monza, per sentirci davvero tutti insieme sarà caricato sul nostro nuovo canale YouTube un bellissimo ed emozionante filmato che raccoglie video e foto di numerose precedenti edizioni della marcia: le fasi preparatorie, le foto dei partecipanti, il corteo, i Carabinieri a cavallo, fino all’arrivo con il ristoro e l’esibizione di Agility Dog. Nel video verranno inoltre incluse quante più foto possibili dei partecipanti di questa speciale edizione virtuale 2020!

Il video sarà visionabile in anteprima dagli iscritti alla 4 Passi a 4 Zampe 2020: una volta effettuati l’iscrizione e il pagamento, vi verrà inviato tramite email, poco prima dell’inizio dell’evento, il link per accedere al filmato.

– L’attestato:

Dopo l’evento verranno pubblicate sul sito web e sulla nostra pagina Facebook tutte le vostre foto in forma di bellissimi Attestati di Partecipazione, incorniciati e personalizzati per ciascun partecipante, da scaricare e stampare.

Un ricordo della vostra gradita presenza virtuale e del vostro sostegno all’ENPA. Con l’augurio che voi stiate bene e che presto potremo rivederci tutti insieme, uniti dal nostro amore per gli animali.

Per informazioni: manifestazioni@enpamonza.it

Aiutateci a condividere l’evento Facebook!

 

 

Pubblicato il 6 maggio 2020

Orari rifugio e sede: apertura su appuntamento

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, seguendo le direttive del Governo e della Regione le visite e le adozioni presso il rifugio di Monza si erano pressoché fermate.

Brunello con la volontaria Elisa

Con l’inizio della Fase 2 la vita sta tornando gradualmente, si fa per dire, a una apparente normalità e anche le adozioni sono di nuovo possibili. Ma attenzione: non è ancora possibile accedere liberamente al rifugio di Monza, ma solo ed esclusivamente previo appuntamento. Questo al fine di regolare il flusso di visitatori al rifugio e poter garantire la sicurezza di tutti: pubblico, volontari ed operatori. Il provvedimento rimarrà in vigore fino a nuova comunicazione.

Nel frattempo vi invitiamo a contattarci per informazioni o per fissare un appuntamento presso il canile-gattile di Via San Damiano 21 scrivendo a uno dei seguenti indirizzi:

canile@enpamonza.it (per i cani),

adozioni.gatti@enpamonza.it (per i gatti),

selvatici@enpamonza.it (per i conigli e altri animali).

In alternativa, potete telefonare al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30.

La sede operativa ENPA Monza

Lazzaro e Lola; in alto, le cavie Roma e Christopher

Per quanto riguarda la sede operativa di via Lecco 164, da giovedì 21 maggio riprende la riapertura settimanale a partire dalle ore 21,00 per i consueti colloqui per gli LPU (lavori di pubblica utilità) e aspiranti volontari e resterà aperta anche nei giovedì sera successivi.

Anche in questo caso sarà accessibile esclusivamente su appuntamento. Chi fosse interessato a un colloquio è pregato di scrivere all’indirizzo info@enpamonza.it, lasciando il proprio recapito telefonico per ricevere conferma della richiesta.

Grazie della collaborazione e a presto!

Pubblicato il 20 maggio 2020

Regione Lombardia sempre più dalla parte dei cacciatori. Firma la petizione!

Se la notizia non fosse vera, ci sarebbe da ridere: con i riflettori tuttora puntati sull’emergenza coronavirus, zitta zitta, la giunta Fontana, alla guida della Regione Lombardia, sta provando a fare un nuovo regalo coi fiocchi, l’ennesimo, ai bracconieri: obbligare le Guardie Venatorie Volontarie a indossare giubbino e copricapo ad alta visibilità.

Un altro regalo come la reiterazione a febbraio del finanziamento da 200mila euro (600.000 euro dei cittadini lombardi in tre anni) già assicurato lo scorso anno per il restauro di quei roccoli che la Regione vuole equiparare a beni culturali.

Questo è quanto emerge in un documento sottoscritto da numerose associazioni protezionistiche lombarde: LAV, LAC, LIPU, WWF, CABS, ENPA, GAIA, GOL e Legambiente. Poche leggi hanno subito così tante modifiche come la legge regionale 26/93 (“Norme per la protezione e tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”) e tutte a favore di cacciatori e bracconieri.

Il nuovo abbigliamento imposto alle guardie sfiora il ridicolo: immaginate, nel fitto del bosco, quanto possa mimetizzarsi un tutore della legge visibile come un catarifrangente, o forse il nuovo look serve per evitare che possa venir impallinato dal bracconiere?

Perché questa sembrerebbe la motivazione: la sua sicurezza. Non si spiega, allora, come mai un abbigliamento ad alta visibilità non venga imposto, come succede negli USA, anche ai cacciatori. In un momento delicato, in cui l’Italia, su pressione europea, ha approvato il Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici, la modifica approvata dalla regione Lombardia va esattamente nella direzione opposta.

Ricordiamo, tra l‘altro, che le Guardie Giurate Volontarie sono Pubblici Ufficiali e il loro abbigliamento e/o divise viene approvato dai Prefetti ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quindi in questo senso la decisione della regione sarebbe del tutto illegittima.

Un triste primato

La nostra Regione, del resto, vince ogni anno la maglia nera del bracconaggio con il 31% dei reati venatori commessi in Italia. Ma non va meglio a livello nazionale: tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con ben 8 milioni di uccelli uccisi illegalmente, solo l’Egitto fa peggio di noi! C’è di che esserne fieri.

Caccia al cinghiale, un altro regalo ai cacciatori

Siccome non c’è limite al peggio, la Regione si appresta a votare l’uso del visore notturno nella caccia al cinghiale, che sarà peraltro permessa tutto l’anno. Il visore non risulta tra i mezzi consentiti dall’art. 13 della legge n.157/92, quindi si vorrebbe rendere legale ciò che legale non è.

L’apertura tutto l’anno, inoltre, è in palese contrasto con il periodo di caccia previsto dalla Legge Nazionale, senza contare quanto questo ulteriore “regalo” al mondo venatorio possa portare a un aumento esponenziale del bracconaggio e del disturbo della fauna selvatica.

Via libera a roccoli e abbattimenti

Richiamo vivo nella gabbietta dove passa tutta la vita

E non è finita qui: la Regione Lombardia sta pensando anche alla riapertura in via amministrativa degli impianti di cattura dei richiami vivi con le reti – Roccoli – e di nuove Deroghe Caccia (fringuello, storno e colombo).   L’assessore all’Agricoltura, infatti, ha già pronta ora una nuova deroga di riapertura (illegale) degli impianti di cattura, peraltro vietati dalla normativa europea e ha anche chiesto all’ISPRA nuove deroghe per l’abbattimento extra legge ed extra convenzioni europee di fringuelli, storni e colombi torraioli.

Diciamo di no! Firma la petizione “Stop Deregulation Venatoria”

Il 19 maggio le nuove modifiche alla Legge Regionale 26/93 saranno votate in Consiglio a Milano: vi terremo informati. Nel frattempo su change.org è stata lanciata una petizione https://www.change.org/p/stop-deregulation-venatoria per fermare il bracconaggio e la deregulation venatoria e tutti sono invitati ad aderire, il tempo stringe ma bloccare la deriva filovenatoria della regione Lombardia è ancora possibile.

Guarda l’intervento dell’attore e drammaturgo Gianfelice Facchetti a Buongiorno Regione su Rai il 15 maggio.

FIRMA QUI: https://www.change.org/p/stop-deregulation-venatoria

Guarda anche l’intervento dell’attore e drammaturgo Gianfelice Facchetti  ritrasmesso a Buongiorno Regione su Rai3 il 15 maggio.

Pubblicato il 15 maggio 2020

Kobe: la stazza inganna, adoro le coccole!

Lieto Fine:
Kobe non ha perso un minuto ad ambientarsi nella nuova casa, le foto parlano da sole!
Arrivato in canile che pesava 13 Kg, oggi è arrivato a pesarne ben 19!
Nonostante la stazza, è un cagnolone bravo, gran coccolone, molto obbediente e socievole.

Amnesia, amore a prima vista!

Lieto Fine:
Amnesia è una bellissima labrador di colore nero di circa due anni, arrivata nel nostro canile in quanto accappiata e che nessuno ha poi più reclamato.
Il destino però le ha voluto bene e dopo appena un mese di permanenza è stata adottata da una splendida famiglia.
E' una cagnolina molto socievole con le persone, anche se, vista la giovane età, un po' irruenta nel fare le feste.
Ha sempre una gran voglia di correre e giocare ma non disdegna mai un comodo pisolino sul divano!

Quanto amore ha portato Lennon, oggi Spike!

Lieto Fine:
Lennon, oggi Spike, è un dolcissimo beagle che ha portato nella sua nuova famiglia una dolce infinita.
Ha stretto un rapporto strettissimo con il nuovo fratellino umano, adorano correre e giocare insieme, ma è molto attaccato anche agli altri membri della famiglia.
Alcune paure ancora non le ha perse, è terrorizzato dai bidoni della spazzatura, ogni volta che ne vede uno scappa, ma con tanta pazienza da parte di tutti sta migliorando.

Quante (belle) avventure per la dolce Maya!

Lieto Fine:
Ipa oggi si chiama Maya e l'avventura con la sua nuova famiglia va benone!
E' una cagnolina molto vivace, giocherellona e di compagnia.
Ha imparato subito a gestire i suoi bisogni e, a parte qualche incidente di percorso (porte, tavolini e cuscini non sono più quelli di una volta), si va ben volere da tutti.
Ama rincorrere le api e le farfalle in giardino, scovare lucertole e scavare buche qua e là.
Maya è anche molto brava in macchina e appena può la sua famiglia la porta a fare qualche giretto.
Ha già avuto occasione di conoscere la neve in montagna e di zampettare nel mare della Liguria!
P.S. Nella prima foto, nel riquadro in alto a sinistra, ecco Maya com'era appena arrivata da cucciola!

La difficile vita dei cani da caccia in “pensione”: quattro cani ritirati da ENPA

Nonostante il difficile periodo, il Nucleo Antimaltrattamento di ENPA Monza e Brianza continua le sue attività di controllo e repressione di maltrattamenti e verifica di eventuali violazioni al benessere animale.

Proseguono, infatti, i sopralluoghi per il monitoraggio di situazioni critiche, come quello effettuato a Brugherio (MB), che ha portato gli volontari del nucleo a visionare il terreno di proprietà di un cacciatore a cui in passato erano stati tolti dei cani per detenzione non idonea.

Sul posto i volontari hanno rilevato la presenza di un notevole numero di cani da caccia, tra cui alcuni anziani. Nonostante fossero finalmente detenuti in gabbie a norma e i box fossero puliti, alcuni cani erano visibilmente in sovrappeso e spaventati, segno di scarsissima attività motoria e di bassissima socializzazione interspecifica. I cani, evidentemente, non erano più impiegati da tempo in attività venatoria e due femmine, ex fattrici, sembravano implorare con gli occhi di essere portate via da lì.

Mancanza di cure

Il cacciatore, un pensionato, ha dichiarato di recarsi sul posto quotidianamente per accudire gli animali ma che, a causa del sovrannumero e delle gravi difficoltà economiche, non riusciva a seguirli adeguatamente né a curarli (un cane, in particolare, presentava un principio di infezione agli occhi visibilmente trascurata).

I volontari, quindi, procedevano a ritirare le due femmine ex fattrici e altri 2 cani sprovvisti di microchip. Al cacciatore sono state rilasciate prescrizioni per migliorare la condizione di detenzione dei cani rimasti (maggiori pulizia, sgambamento obbligatorio e regolari visite veterinarie). La situazione è stata segnalata alle autorità competenti e sarà costantemente monitorata con ispezioni atte a verificare il rispetto degli accordi pattuiti.

La dolcezza fatta cane!

Le razze da caccia, si sa, sono sempre docili di carattere e molto languidi e i nuovi arrivati non hanno fatto eccezione: appena messe le zampe in canile, infatti, Ultima, Giuggiola, Pigna e Caciotta, due beagle e due meticci cani da caccia, hanno letteralmente conquistato volontari e operatori, rivelandosi di una dolcezza incredibile.

Pubblicato il 9 maggio 2020

Coronavirus Fase 2, attenzione agli animali!

Il grande vincitore del lockdown per l’emergenza Covid-19 è la Natura che in questi mesi ha voluto riprendersi ciò che l’uomo le aveva tolto.

Con le attività commerciali e industriali ferme e le strade vuote, non solo è diminuito l’inquinamento, sia acustico sia atmosferico, ma si sono registrati numerosi casi di animali selvatici – di natura schivi e riservati – che si sono appropriati di nuovi spazi in mare come sulla terraferma: caprioli nei centri storici, cinghiali vicino ai supermercati, delfini nel porto di Cagliari, un intero gregge di capre selvatiche in una cittadina gallese, cervi, stambecchi, lupi (come quello avvistato per strada in una valle del cuneese – vedi video in fondo) e orsi (come i cuccioli che hanno tranquillamente attraversato una strada statale nel Trentino, in un video che ha fatto il giro dei social) a quote sempre più basse, e, in alta montagna, numerose specie di rapaci. Nelle campagne brianzole lepri e volpi sbucano dai boschetti ai lati della strada e nelle città. E anche i gatti, quelli di proprietà come quelli di colonia, sembrano diventati padroni della città.

Con l’inizio della tanto agognata Fase 2, molti di noi stiamo tornando a un’apparente normalità e gli animali selvatici, intimoriti dalla ricomparsa dell’uomo, ritorneranno molto probabilmente ai loro habitat naturali.

Tutto questo non succederà da un giorno all’altro, ci vorrà un po’ di tempo perché gli animali riacquistino l’originaria prudenza.

L’appello di ENPA: rispetto per la fauna selvatica

Proprio per questo l’appello che ENPA rivolge ai cittadini è quello di guidare piano e con la massima prudenza, per dare alla fauna selvatica il tempo di riadattarsi alle condizioni ripristinate.

Durante il lockdown abbiamo imparato, nostro malgrado, a convivere con il silenzio, con la solitudine, con un ritmo di vita lento. Forse abbiamo finito con l’apprezzare gli effetti collaterali positivi di questa tremenda emergenza e forse tutto questo sarà servito, si spera, a farci vivere d’ora in avanti con una maggiore consapevolezza e rispetto per la fauna che ci circonda.

NELLE FOTO: solo alcuni degli animali avvistati in questo periodo, in Italia e nel resto del mondo.

Le minilepri sono state fotografate il 26 aprile nel Parco Adda Sud (Lodi), proprio nel centro della prima “zona rossa” del Covid-19 (fotografate da Giuseppe Carenzi).

La volpe è stata investita sulle strade di Bologna.

I VIDEO: un lupo  per strada in una valle del cuneese; cuccioli di orso attraversano una strada statale nel Trentino.

Pubblicato il 9 maggio 2020

Ultima Petfood, un aiuto per i rifugi nelle regioni di Nord Italia

Anche Ultima Petfood ha voluto dare una mano ai rifugio delle zone più colpite dall’emergenza in corso e dal lockdown.

Ultima Petfood, che ha fatto del proprio claim “insieme per una vita migliore” una vera e propria mission, ha voluto sostenere alcune delle realtà che vivono grazie al supporto di volontari e donazioni e che oggi non possono fare affidamento sul normale flusso di adozioni e interventi singoli.

A fianco di ENPA, Ultima ha voluto mostrare il suo impegno concreto, adottando una serie di realtà sui territori più colpiti dall’emergenza Covid-19 attraverso la donazione di alimenti che consentirà di nutrire per un mese intero tutti i trovatelli ospiti di numerosi canili del Nord e Centro Italia, tra cui quello intercomunale di Monza. Il 28 aprile sono arrivati da Ultima ben 4 bancali di cibo per cani, destinati agli animali ospitati nella struttura di via San Damiano.

In questo modo, inoltre, Ultima appoggia la campagna ENPA #GliAbbracciChePuoiDare e stringe in un abbraccio virtuale tutti i cani ospiti dei rifugi ENPA che si trovano in maggiore difficoltà.

Nelle foto, alcuni volontari ENPA al rifugio di Monza, insieme alla cagnolona Arya, con il cibo donato da Ultima Petfood.

Pubblicato il 10 maggio 2020

Parco di Monza: riapertura sperimentale. ENPA: non dare da mangiare agli animali.

La notizia ha fatto sicuramente piacere ai cittadini monzesi: il Sindaco Dario Allevi ha annunciato tre giorni di prove generali di apertura del Parco di Monza, da mercoledì 13 a venerdì 15 maggio, al fine di “testare” il comportamento delle persone e l’efficacia dei controlli (comportamento dei milanesi sui Navigli docet…).

La riapertura è stata decisa intenzionalmente in tre giorni feriali e non nel weekend, cioè quando i rischi di un sovraffollamento sono maggiori, come conferma Dario Allevi, nella duplice veste di primo cittadino e di presidente del Consorzio Villa Reale: «Vogliamo verificare il comportamento delle persone e l’efficacia dei controlli sull’area: per questo abbiamo scelto di riaprire il nostro gioiello verde durante la settimana. Se il test sarà positivo si potrà pensare a una riapertura definitiva.»

Riapertura: dove e quando

Il Parco sarà aperto dalle ore 7.00 alle 20.30, sarà obbligatorio entrare con la mascherina, che potrà essere tolta solo durante l’attività motoria e mantenere la distanza un metro di dagli altri, anche sulle panchine, e due metri di distanza durante l’attività sportiva. Sarà vietato utilizzare aree giochi, attrezzi sportivi, svolgere attività ludico ricreative, fare feste e picnic.

L’accesso al Parco sarà consentito solo per i pedoni che potranno entrare dai quattro ingressi: Porta Monza, Porta Villasanta, Vedano Centrale e Porta San Giorgio; sarà aperto anche l’ingresso pedonale della Madonna delle Grazie. Viale Cavriga sarà inibito al traffico veicolare, i giardini della Villa Reale resteranno chiusi mentre riaprirà il parcheggio di Porta Monza.

In azione anche i droni

A controllare il Parco saranno agenti della polizia locale che si avvarranno anche dei droni e di pattuglie in moto, volontari della Protezione Civile, che installeranno un presidio fisso a metà di viale Cavriga per coordinare tutte le forze in campo, e le GEV, le Guardie ecologiche volontarie. Impegnati anche i Carabinieri a Cavallo del Parco.

Le raccomandazioni di ENPA

È fuori discussione, come ampiamente riportato dai media, che in questo periodo gli animali selvatici si siano riappropriati non solo degli spazi verdi ma anche delle città. E, per quanto riguarda Monza, sicuramente lepri, conigli selvatici, scoiattoli, volpi e uccelli acquatici si sono goduti alla grande l’assenza dell’uomo.

Per questo ENPA invita tutti al buon senso: non facciamo che il nostro ritorno al polmone verde della città possa costituire un trauma per gli animali selvatici che lo abitano; non ricominciamo a tenere liberi i cani (ricordiamo che esiste un regolamento che prevede l’uso del guinzaglio all’interno del Parco o, in alternativa, l’uso della museruola) e a fare chiasso. Riappropriamoci del Parco apprezzando invece i suoi silenzi.

Ma, soprattutto, non ricominciamo a dare da mangiare agli animali selvatici: in questo periodo sono stati benissimo anche senza di noi, non hanno bisogno di prendere a tutti i costi il cibo dalle nostre mani. Nutrire i selvatici, anzi, li rende eccessivamente confidenti verso l’uomo e li mette in pericolo perché abbassa il loro livello di guardia. Accontentiamoci di vederli e ammirarli da lontano! A tale proposito, vi invitiamo a leggere il nostro articolo del 17 aprile 2018 QUI.

Per le foto ENPA ringrazia Fabrizio Redaelli della testata monzese Il Cittadino. Vi invitiamo a vedere il suo bellissimo reportage QUA.

Pubblicato il 10 maggio 2020

4 Passi a 4 Zampe 2020: iscrivete i vostri pet alla camminata virtuale!

Ricordiamo che, non potendo tenere la tradizionale camminata all’ombra degli alberi secolari del Parco di Monza quest’anno, grazie alle piattaforme social ENPA Monza e Brianza ha creato la versione virtuale!

Per tutte le info, vi rimandiamo al nostro articolo QUI.

Per andare direttamente alla pagina d’iscrizione, cliccare QUI.

Ultim’ora: il Comune di Monza e la Provincia di Monza e Brianza hanno entrambi gentilmente concesso il Patrocinio alla manifestazione!

Pubblicato il 13 maggio 2020

La ruota della fortuna ha girato anche per Shapy, oggi Lilli!

Lieto Fine:
Shapy oggi si chiama Lilli ed è una tenerissima cucciolona di 6 anni dallo sguardo molto dolce.
Farla adottare non è stato facilissimo. Ritirata dal gruppo anti-maltrattamenti, quando è arrivata nel nostro canile era spaventatissima. Trascorreva molto tempo nascosta nella cuccia e osava uscire dal box solo se insieme a lei c'era la compagna Saba.
Il destino però ha voluto che la ruota della fortuna girasse anche per lei!
In famiglia è adorata e coccolata da tutti e grazie a ciò piano piano sta riuscendo a superare anche alcune delle sue antiche paure.

Dolce come una Morositas e regale come una Queen!

Lieto Fine:
Morositas, oggi Queen, è una cucciolotta dolcissima e tenera proprio come la caramella e regale come una regina.
E' molto affettuosa e le piace tantissimo correre all'aria aperta, proprio come un piccolo puledro!

Una piccola … Polpetta!

Lieto Fine:
Cartney è una tenerissima cucciolotta che oggi si chiama Polpetta. Ed effettivamente il nome le calza a pennello.
Anche se è ancora molto impaurita, sta facendo molti progressi da quando, a inizio febbraio, è entrata a far parte della nuova famiglia.
E' molto tenera e coccolona e - a detta di mamma e papà - ha portato con sé in casa una ventata di amore e felicità. E anche con i suoi nuovi fratellini umani si è creato un rapporto davvero speciale.

Lieto fine anche per Carmencita!

Lieto Fine:
Carmencita, oggi Bonny, è una cagnolina molto coccolona.
Guardando le fotografie e il suo musetto, non lo si direbbe ma ha un caratterino tutto pepe.
Nella nuova famiglia si trova benissimo, l'unica difficoltà è andare d'accordo con la sua nuova sorellina pelosa, una piccola chihuahua. La stazza è un po' diversa e Bonny è l'ultima arrivata, ma piano piano stanno facendo amicizia.

“Ti senti”: il lockdown permanente di miliardi di animali nella campagna ENPA

L’Italia si prepara alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, ma i sentimenti di costrizione e di privazione che abbiamo tutti vissuto in queste settimane per necessità, noi umani li riserviamo tutti i giorni a miliardi di animali, in Italia e nel mondo.

Costretti a casa, ci siamo sentiti (e ci sentiamo) avviliti, annoiati, afflitti, confinati, disperati. Ci sentiamo “in gabbia”. E, ancora, impotenti, inermi, irritati, isolati, impauriti, prigionieri, in pericolo.

Con circa 50 soggetti, la campagna “Ti senti” è l’occasione per riflettere sul fatto che una condizione necessaria ma temporanea imposta all’essere umano per contenere il contagio del Coronavirus, in realtà è purtroppo “normale” per miliardi di animali, ed è imposta loro proprio dall’uomo.

Gli animali esotici in gabbia, gli animali sfruttati, quelli del circo, gli animali da allevamento e quelli da reddito. Ma anche gli animali cacciabili vivono nella loro quotidianità – dalla nascita e per tutta la vita – gli stessi sentimenti e gli stessi stati d’animo che l’uomo è costretto a subire da marzo per difendersi dal Covid-19. Similitudini inquietanti sulle quali è necessario riflettere.

Campagna ENPA “Made in Brianza”

Prodotta dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA, la campagna “Ti senti” è stata ideata e creata da Isabella Garlati, responsabile immagine dell’ENPA di Monza e Brianza, supportata dalle volontarie del settore redazione. Sarà diffusa sui social network dell’Ente Nazionale Protezione Animali: ogni giorno alle ore 13 verrà pubblicato un soggetto differente, abbinando due immagini che confrontano le emozioni che proviamo noi umani, in stato di lockdown, con la drammatica condizione di animali rinchiusi e sfruttati per tutta la vita, accomunati dal titolo “Ti senti …” seguito da un aggettivo o breve descrizione.

In fondo, una frase da non dimenticare: “Quando tutto sarà finito, loro saranno ancora abbandonati al loro destino! Ricordati che i tuoi gesti faranno la differenza”. Ognuno di noi, infatti, può fare la differenza in tantissimi modi: adottando un animale in un rifugio anziché acquistarlo, boicottando divertimenti e vacanze che prevedono lo sfruttamento di animali, eliminando o quantomeno riducendo drasticamente il consumo dei prodotti di origine animale, acquistando prodotti cruelty-free e, ancora, insegnando ai nostri figli il rispetto per tutte le creature viventi e dell’ambiente.

I primi soggetti: abbandono e circo.

Per il lancio del 27 aprile è stato scelto il tema dell’abbandono (immagine sopra), accompagnato dal seguente testo:

Ogni anno vengono abbandonati al loro destino centinaia di migliaia di animali, un fenomeno che si verifica tutto l’anno e che riguarda non solo cani e gatti ma numerose altre specie. I più fortunati verranno soccorsi e adottati; molti altri andranno incontro a un destino ben peggiore.

Il tema del secondo dei 50 soggetti è il circo (immagine a destra) con il seguente testo:

Nei circhi gli animali vengono addestrati con metodi brutali, costretti a esibirsi in spettacoli contronatura e a sopravvivere in condizioni che non hanno nulla in comune con le loro esigenze etologiche.

L’addestramento prevede punizioni (pungolare, bastonare, frustare, affamare), tutti metodi volti a piegare la volontà e a indurli a compiere sempre gli stessi movimenti innaturali.

Al momento dell’esecuzione dell’esercizio in pubblico, basterà un comando per ricordar loro ciò che devono fare per non essere puniti.

L’album

Oltre alla pubblicazione giornaliera sulla  pagina facebook  della nostra sezione, tutti i soggetti saranno raccolti mano a mano in un album che potete sfogliare QUI.

Pubblicato il 27 aprile 2020; aggiornato il 28 aprile con l’inclusione del secondo soggetto

Purina aiuta i rifugi nelle regioni più colpite da Covid-19

A fianco dell’ENPA ormai da 7 anni, ancora una volta Purina non ha fatto mancare il suo prezioso sostegno alla nostra associazione, anche in questo periodo difficile per tutti, scegliendo di aiutare i rifugi duramente colpiti economicamente dal lockdown.

La collaborazione di Purina in aiuto di ENPA si è concretizzata anche in uno spot che ci ha fatto compagnia per due settimane di programmazione sulle maggiori reti televisive italiane. Nello spot, che raccontava il nostro quotidiano #IoRestoACasa insieme ai nostri amici a quattrozampe, il pensiero andava a “quelli meno fortunati” e veniva associato al simbolo ENPA, che è quindi entrato nelle case di milioni di italiani come soggetto di riferimento di tutela degli animali.

Giovedì 23 aprile è arrivata al canile di Monza la generosa donazione della Purina: ben 800 kg di alimenti  Proplan e 1500 kg di prodotti Friskies, che sono in questi giorni in distribuzione ai rifugi e alle colonie di tutte le sezioni ENPA della Lombardia, compresa quella di Monza e Brianza.

In occasione dell’emergenza COVID-19 sono stati oltre 100.000 i pasti offerti da Purina per l’ancora più difficoltosa assistenza agli animali randagi assistiti dalle sezioni ENPA.

Grazie Purina!

Guarda lo spot QUI.

Nelle foto, alcune volontarie ENPA, in compagnia di Silvestro, la mascotte del gattile di Monza, con gli alimenti donati da Purina; qui sotto, un fotogramma estrapolato dallo spot.

Pubblicato il 6 maggio 2020

Una tonnellata di crocchette per cani in dono da un cittadino monzese

Una tonnellata di cibo per cani donati all’ENPA di Monza. È questo  il gesto di solidarietà che un cittadino monzese ha voluto fare, sapendo che in piena emergenza le abituali attività di fundraising svolte dai volontari stanno registrando un netto calo, acuito dalla sospensione delle visite del pubblico al canile-gattile di Monza.

Così, grazie alla generosità di Stefano De Ponti e con la collaborazione dell’azienda Agras Delic SpA di Genova, ben 375 confezioni da 3 chili di crocchette Schesir, per un totale di 1.125 chili, sono arrivate nella nostra città. Le crocchette sono state recapitate lunedì 27 aprile al rifugio di via San Damiano con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile monzese.

Un aiuto anche per chi ha bisogno

In accordo con l’Amministrazione Comunale, ENPA destinerà il cibo per cani non solo agli ospiti del canile ma è anche ai quattro zampe delle famiglie in difficoltà, che potranno ritirarlo gratuitamente facendone prima richiesta via email all’Ufficio Diritti degli Animali (diritti.animali@comune.monza.it / tel. 039-2043428 per info).

«Pensare anche agli animali da compagnia in questo momento di difficoltà è un gesto di grande attenzione e di sensibilità – spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore Martina Sassoli, che insieme al signor De Ponti, hanno voluto accompagnare i bancali dai magazzini dell’Economato in via San Damiano per consegnarli direttamente all’ENPA.– Ringraziamo il generoso benefattore che ha voluto riconoscere l’importanza degli animali a quattro zampe nel contrasto alla solitudine dovuta anche alle restrizioni imposte dalla quarantena in questi mesi».

Anche ENPA si unisce ai ringraziamenti e mette a disposizione la propria organizzazione per fare pervenire il cibo a quei proprietari di cani che per le restrizioni dovute al COVID-19 non potessero provvedere al ritiro.

Una felice coincidenza…

La generosa donazione è arrivata quasi a festeggiare un importante ricorrenza per il parco-canile di Monza: proprio a fine aprile di cinque anni  fa, infatti, cominciava il trasloco dalla vecchia e storica struttura di via Buonarroti che si è concluso poi ai primi di maggio. Il  4 maggio 2015 la nuova, grande e funzionale struttura di via San Damiano è stata aperta ufficialmente al pubblico, anche se Giorgio Riva, presidente ENPA Monza e Brianza, ha convenuto con l’amministrazione comunale di aspettare il 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono della città, per l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle più importanti autorità del capoluogo brianzolo.

In quell’occasione, con un emozionato discorso iniziato con un significativo “Ce l’abbiamo fatta”, Giorgio Riva ha voluto riassumere la storia, sicuramente lunga e sofferta, che ha portato l’ENPA di Monza, il 6 marzo 2015, a vedersi assegnata la gestione del nuovo canile per 15 anni.

Da quel giorno il parco canile si è ingrandito e si è arricchito di strutture e di verde, per accogliere al meglio animali e visitatori. Per il suo primo lustro di vita non resta che augurare al parco canile di Monza “Buon compleanno!

LE FOTO: nella foto di gruppo in alto e qui sotto, da sinistra, Giorgio Riva, presidente ENPA Monza e Brianza, l’Assessore Martina Sassoli, il Sindaco Dario Allevi, Stefano De Ponti; in alto a destra, il camion della Protezione Civile che arriva al rifugio di Monza con il cibo; sopra a sinistra, l’assessore Sassoli con uno dei maremmano del rifugio; qui sopra, Giorgio Riva a marzo 2015 con le chiavi del nuovo canile di Via San Damiano, non ancora inaugurato; in fondo, una visita all’oasi di biodiversità di fianco al rifugio.

Pubblicato il 29 aprile 2020

Missione Possibile “Bambini Felici”, la grande iniziativa solidale di “Amici Cucciolotti”

Ha preso il via in questi giorni in tantissime città di tutta Italia la grande iniziativa solidale “Bambini Felici” fortemente voluta e ideata dall’editore Dario Pizzardi che ha deciso di regalare decine di migliaia di album “Amici Cucciolotti” e milioni di bustine di figurine ai bambini delle famiglie in difficoltà, che in questo periodo di emergenza coronavirus sono costretti a trascorrere le giornate in casa e vivono il disagio di non avere a disposizione giochi o passatempi adeguati. Un grande regalo per loro: un album insieme a centinaia di figurine, oltre a confezioni di tatuaggi, stickers e poster.

Sulle pagine e sulle figurine degli Album “Amici Cucciolotti” i bambini trovano tanti stimoli divertenti ma imparano anche molte informazioni sugli animali e sulle problematiche ambientali diventando i protagonisti di un processo di cambiamento, verso un mondo migliore e più “cucciolotto”, che inizia dai piccoli gesti quotidiani. L’album risulta quindi essere un appassionante strumento ludico-didattico che coinvolge i bambini e che in questo periodo durante il quale non possono frequentare la scuola fornisce loro l’occasione di imparare qualcosa di nuovo.

L’iniziativa sarà coordinata a livello territoriale dai volontari delle sezioni locali dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che fin dal 2007 beneficia del sostegno di “Amici Cucciolotti” e delle sue grandi iniziative solidali, in sinergia con i volontari della Protezione Civile, le Diocesi, i circoli, i Comuni e altre realtà territoriali che hanno dato la propria disponibilità a collaborare per questa importante iniziativa.

Guarda il VIDEO:

Pubblicato il 5 maggio 2020

 

Elegance, una vita da reclusa, una rinascita in canile

Ci sono cani per i quali l’arrivo in canile rappresenta davvero una rinascita ed Elegance è uno di questi.

La sua storia comincia con la segnalazione, sempre preziosa, da parte di alcuni cittadini di Macherio (MB) in merito alla presenza di un cane recluso in un pezzo di giardino, spesso senza avere a disposizione né cibo né acqua. Il povero animale passava le sue giornate ad abbaiare, quasi a chiedere aiuto.

Durante un primo sopralluogo da parte del Gruppo Antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza, viene effettivamente riscontrata la presenza di un cane, una bellissima meticcia di lupoide, molto, molto spaventata. Nella sua “prigione”, una vera discarica di mobili e di cianfrusaglie varie più che un giardino, solo una ciotola d’acqua molto sporca e numerose deiezioni a indicare che l’animale non usciva mai di lì, come se facesse quasi parte dell’”arredo”. Gli operatori faticano a constatare le sue condizioni in quanto molto spaventata, appare trascurata ma in buone condizioni fisiche e con tutti i segni della deprivazione sensoriale.

Viene contattata la proprietaria che, inizialmente poco collaborativa, una volta edotta sulle violazioni si rende più disponibile, adducendo giustificazioni come mancanza di tempo e problemi familiari causa divorzio. Comunque si dichiara pronta a sistemare tutto e a prendersi finalmente cura dell’animale.

La situazione, quindi, viene monitorata per un breve periodo, durante il quale le disposizioni accordate non vengono rispettate. Viene così effettuato un nuovo sopralluogo che conferma che il cane è ancora nelle medesime squallide condizioni e il recinto sempre sporco, quindi si procede al suo ritiro e alla cessione al canile intercomunale di Monza.

Quando il canile fa davvero bene…

Appena messa la zampa nella struttura di via San Damiano, Elegance, così viene ribattezzata, è letteralmente rinata. Evidentemente, a confronto della sua prigione-giardino il canile, con acqua fresca a disposizione, passeggiate, due pasti abbondanti al giorno e, soprattutto l’affetto dei volontari, è meglio di un hotel a 5 stelle!

La nuova situazione giova anche al suo carattere: da cane schivo e spaventato, in pochi giorni Elegance si trasforma e diventa una simpaticissima cagnolona che, anche per la giovane età (è nata a gennaio 2018) gioca e corre come una matta e sembra quasi sorridere alla nuova vita.

Siamo sicuri che la bellissima Elegance a breve troverà una famiglia che le farà scordare gli anni passati in prigionia.

Le foto: il giardino pieno di immondizie dove è stata trovata Eleganza (appena visibile in fondo cerchiata in rosso); Elegance al canile di Monza, e con una volontaria ENPA e con il compagno di canile Brunello.

Pubblicato il 23 aprile 2020

Torna a casa Celestino, anzi no, Celestina!

Ci sono tanti mici che, allontanatisi da casa per vari motivi, grazie anche all’efficacia del gruppo creato sulla nostra pagina facebook “Persi e Trovati Monza e Brianza”, riescono a ritornare in famiglia. Ma la storia di questo micio è decisamente singolare.

Tutto comincia con un annuncio apparso sulla nostra pagina facebook: il 17 aprile si smarrisce a Cernusco sul Naviglio (MI), in via del Carso, Celestino, detto Tino, un micione castrato avanti con gli anni (scopriremo che ne ha ben 18!) e con bellissimi occhi azzurri. Segno particolare: la punta dell’orecchio destro tagliata, tipico segno di riconoscimento praticato sotto anestesia al momento della sterilizzazione da parte dei veterinari di una ATS. (A sinistra, le immagini usate nell’annuncio di smarrimento.)

Nel frattempo arriva all’ENPA la segnalazione di una signora che denuncia la presenza, in un cantiere di Cernusco sul Naviglio ora fermo, di un gatto in cattive condizioni di salute. Teme che con la riapertura del cantiere il micio possa trovarsi in pericolo, così Sergio, operatore ENPA, si reca sul posto e recupera l’animale.

Una volta arrivato al gattile di Monza, il micio viene prontamente visitato: si scopre che è una femmina, non giovanissima, magra, molto disidratata e affetta da rinite, sterilizzata (foto a destra). Segni particolari: la punta dell’orecchio destro tagliato (sotto a destra).

La storia si complica …  

Qui comincia la particolarità di questa storia.Il cantiere dove è stata recuperata la micia si trova a poca distanza dalla casa di Tino, la gatta portata al rifugio di Monza è sterilizzata come lui, entrambi hanno il taglio all’orecchio destro e i due sono praticamente identici per il colore molto caratteristico del mantello e degli occhi.

Possibile che siano tutte coincidenze? Per Daria, co-responsabile del gattile, sono un po’ troppe, è cosi telefona alla proprietaria di Tino comunicandole che in gattile c’è una gatta molto simile a lui.

… ma si conclude con un lieto fine!

Subito dopo essere stata contattata la signora si precipita in gattile e qui, tra la sorpresa di tutti, si scopre che la gatta è proprio il suo Tino!

Ma come è possibile? La signora non era a conoscenza delle differenze anatomiche tra un gatto castrato e una gatta, decisamente più visibili nella specie canina, e aveva adottato l’animale presso un’associazione quando aveva cinque anni, già sterilizzato e, a loro dire, di sesso maschile.

La cosa curiosa è che nessun veterinario che l’ha avuto in cura si è mai sincerato del reale sesso dell’animale, fidandosi evidentemente di quanto dichiarato dalla proprietaria.

L’importante comunque è che Tino (anzi, Tina!) abbia potuto ricongiungersi con la sua padrona, è ritornato in famiglia e dovrà seguire una dieta e una terapia idonee ai suoi problemi di salute, prescritte dai veterinari ENPA, che l’hanno visitata al suo arrivo nel rifugio.

E ora, in mezzo ai tanti annunci di animali tuttora smarriti, sull’immagine di Tino / Tina è apparsa la scritta che vorremmo vedere per tutti: “RITROVATA!”

Nelle immagini: le foto di Celestino/a nell’annuncio di smarrimento; la micia ricoverata in gattile e un primo piano dell’orecchio tagliato; nell’ufficio del rifugio, ricongiunta con la sua proprietaria

Pubblicato il 23 aprile 2020

Se ne è andato Luis Sepùlveda, lo scrittore che amava gli animali.

Attivista politico, ambientalista e animalista di origini cilene, Luis Sepùlveda è morto il 16 aprile a seguito di una lunga degenza per Covid-19.

Era un vero amante degli animali, ha insegnato il rispetto per gli altri e per l’ambiente che ci circonda a intere generazioni. Tra le numerose opere che lo resero celebre in tutto il mondo, la favola-parabola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

«Sono in tanti oggi a provare un senso di dolore e di rabbia, afferma Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA – ma soprattutto riconoscenza. Dolore e rabbia perché rimane la sensazione che questa incredibile tragedia, che sta colpendo il mondo intero e che ha portato via anche Luis Sepulveda, poteva essere evitata. Si potevano cogliere i segnali, la necessità di ristabilire il rispetto e la tutela per l’ambiente che ci circonda.»

Verso Sepùlveda proviamo profonda riconoscenza per l’incredibile patrimonio che ci ha lasciato. Era un vero animalista: per lui gli animali erano membri della famiglia. Aveva gatti, cani, cavalli, pecore, lama, ricci e persino una rana. E a chi gli chiedeva come facesse, rispondeva «la vita con gli animali non è così difficile come qualcuno crede, basta rispettare i loro spazi e insegnare loro a rispettare i nostri». Rispetto è la parola chiave dalla quale ripartire, ora più di sempre.

Con le sue favole e i suoi personaggi, principalmente animali, Sepùlveda ha cresciuto piccoli e grandi sognatori che sono in grado di intravedere un altro mondo dove regnano principi umani di solidarietà, rispetto e fratellanza. Dove la lentezza, intesa come capacità di soffermarsi a capire e riflettere, è ancora un valore. Dove i protagonisti reagiscono, osano e alla fine trovano la strada per spiccare il volo.

Quanti messaggi in quelle parole…

Qui sotto riproponiamo uno stralcio della sua Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

 “Miagolare l’idioma degli umani è tabù. Così recitava la legge dei gatti, e non perché loro non avessero interesse a comunicare. Il grosso rischio era nella risposta che avrebbero dato gli umani. Cosa avrebbero fatto con un gatto parlante? Sicuramente lo avrebbero chiuso in una gabbia per sottoporlo a ogni genere di stupidi esami, perché in genere gli umani sono incapaci di accettare che un essere diverso da loro li capisca e cerchi di farsi capire. I gatti sapevano, per esempio, della triste sorte dei delfini, che si erano comportati in modo intelligente con gli umani e così erano stati condannati a fare i pagliacci negli spettacoli acquatici. E sapevano anche delle umiliazioni a cui gli umani sottopongono qualsiasi animale che si mostri intelligente e ricettivo con loro. Per esempio i leoni, i grandi felini, obbligati a vivere dietro le sbarre e a vedersi infilare tra le fauci la testa di un cretino; o i pappagalli, chiusi in gabbia a ripetere sciocchezze. Perciò miagolare nel linguaggio degli umani era un grandissimo rischio per i gatti.”

La vita che si rinnova

E chissà, forse è un segno del destino che proprio il giorno della sua morte siano arrivati al canile di Monza due cuccioli, che in suo onore sono stati chiamati Sepul e Veda (a destra).

I piccoli, due maschi meticci tipo cane da pastore, sono ancora molto giovani e saranno adottabili una volta terminati i controlli sanitari.

Pubblicato il 22 aprile 2020

Coronavirus e randagismo, il Governo sblocca le sterilizzazioni.

l Ministero della Salute sbocca le sterilizzazioni. L’Ente Nazionale Protezioni Animali ringrazia il Ministro Roberto Speranza e la direzione competente per la veterinaria che ha portato al provvedimento di pochi giorni fa, essenziale per la risoluzione del problema del controllo delle nascite. Una richiesta di intervento che ENPA, cogliendo un’istanza forte e generalizzata, aveva portato all’attenzione del Ministero e che con il provvedimento dell’8 aprile è stata prontamente accolta, rendendo indifferibile per le ASL procedere da subito con le sterilizzazioni. Il documento del Ministero parla in particolare delle “attività dei servizi veterinari competenti destinate al controllo della popolazione dei cani randagi e delle colonie feline previste ai sensi della L. 281/91, il cui svolgimento dovrà tenere conto della situazione locale in base alla valutazione effettuata dalle Regioni e Province autonome”.

Un intervento essenziale contro il randagismo e il boom delle nascite

«Si tratta di un provvedimento indispensabile – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA – senza le sterilizzazioni avremmo avuto senz’altro un boom delle nascite con conseguenze gravissime per il fenomeno del randagismo. Con l’intervento di oggi (8/4/2020, NdR) dunque si previene un grave problema che sarebbe stato ancora più difficile da risolvere nelle condizioni di emergenza in cui ci troviamo tutti, in particolare chi si trova ad assistere gli animali randagi.»

Pubblicato il 20 aprile 2020

Cina: stop a cani e gatti in elenco cibi commestibili.

ENPA accoglie con cauto ottimismo la scelta della Cina di escludere dall’elenco degli animali commestibili cani e gatti. D’ora in poi saranno definiti animali domestici, anziché bestiame.

La proposta di legge è stata comunicata dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali del governo di Pechino a seguito della diffusione dell’epidemia di coronavirus, la cui trasmissione all’uomo sarebbe collegata al consumo di animali selvatici. Nell’elenco pubblicato dal Ministero c’è una lista di animali che possono essere allevati per carne, pelliccia o per scopi medici. Cani e gatti non sono tra questi. Nel comunicato si specifica inoltre che il termine “bestiame” si riferisce agli animali che “sono stati addomesticati e fatti riprodurre per lungo tempo” al fine di ottenere prodotti come carne, uova e pelliccia oppure per fini medicinali e militari.

Il consumo della carne di cani e gatti non è illegale in Cina, ma rimane estremamente minoritario e suscita crescente opposizione da parte della popolazione e nei giorni scorsi Shenzhen è stata la prima città cinese a metterne al bando il consumo e il commercio.

Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA, ha dichiarato: «Si tratta di una decisione che arriva con anni di ritardo. Ora aspettiamo con urgenza lo stop dei wet market, luogo da dove questa immane tragedia è iniziata».

Pubblicato il 19 aprile 2020

Ecco i vincitori del concorso “Conigli alla Riscossa” 2020!

Si è conclusa alla mezzanotte di sabato 11 aprile la seconda edizione del concorso fotografico “Conigli alla Riscossa” dell’ENPA di Monza e Brianza e siamo lieti di poter annunciare i vincitori!

Il Premio Giuria è stato assegnato a Puff di Attilio Busolo (foto a destra e in fondo). Sono piaciuti a ENPA la qualità tecnica della fotografia, le sfumature di rosa, beige e bianco nel semplice “set” fotografico e l’accenno alla Pasqua (il coniglietto di peluche). Attilio ci assicura che Puff è un “tenerone morbidoso” e dalla foto siamo sicuri che abbia ragione!

Il Premio Star dei Social è andato al coniglietto più votato dal pubblico, Nebbia di David Rossi con ben 463 “like”! Il dolce Nebbia, bianco e grigio come il suo nome, è presentato in una cornice a tema pasquale mentre mangiucchia una margherita. (Sotto, l’attestato; in fondo, la foto.)

ENPA ha voluto però assegnare un altro premio “a sorpresa” a una terza fotografia che ci ha messi tutti di buonumore (e ne abbiamo davvero bisogno in questo momento …), quella che Angela Aurora de Stena ha fatto al suo coniglio Pilo. Abbiamo intitolato il premio “Trova l’intruso” per il gran numero di coniglietti di ogni tipo e le colorate uova di Pasqua con i quali ha riempito il set fotografico, una vera e propria esplosione di allegria! (Sotto e in fondo.)

I tre vincitori riceveranno ciascuno un cesto regalo e un attestato personalizzato. Puff e Attilio (Premio Giuria) riceveranno inoltre la stampa su tela della foto vincente.

Menzione d’Onore.

Ma non è finita. Perché ENPA ha voluto assegnare a una coniglietta molto particolare uno speciale riconoscimento, o meglio una “Menzione d’onore”. Si tratta di Blacky, una nonnina di 14 anni compiuti, nera come la notte, di Sara Mazzacani.

Maltrattata e costretta a vivere sempre in una gabbia prima di essere adottata da Sara, negli anni ha avuto diversi problemi di salute (l’ultimo, 6 mesi fa, una brutta infezione a un orecchio). Ma Sara e suo marito Bob l’hanno sempre curata con infinita dedizione. Sebbene il suo passato le abbia lasciato pure un carattere non facile, convive serenamente con due gatti e un cane. A Blacky va uno speciale certificato “Per la sua rispettabilissima età e il suo carattere tenace” (a sinistra; in fondo, la foto).

Gli attestati e premi potranno essere ritirati su appuntamento presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21, una volta che le restrizioni e divieti sulla circolazione saranno tolte.

Complimenti a tutti i vincitori e grazie a tutti i proprietari di conigli che hanno partecipato con grande passione al concorso.

Il Buongiorno comincia con un coniglio

Ricordiamo che in parallelo con il concorso, ogni mattina per un mese ci ha salutato su Facebook uno dei tanti conigli (più qualche intruso) del rifugio di Monza in cerca di casa, accompagnato da una spiritosa poesia e consiglio in rima. Potete vederli tutti QUI.

L’album con tutte le foto del concorso invece è visionabile QUI.

PHOTOGALLERY DEI VINCITORI

PUFF – Premio Giuria


NEBBIA – Premio Star dei Social


PILO – Premio a sorpresa “Trova l’Intruso”


BLACKY – Menzione d’Onore

Pubblicato il 12 aprile 2020

Non c’è tre senza quattro: anche Toby è andato a casa!

Già, per quanto ci riguarda sarà il caso di rivedere il vecchio adagio, perché dopo le tre adozioni “eccellenti” di Chicco, Tarzan e Poldo, è arrivata, proprio nel periodo di emergenza coronavirus in cui le adozioni sono per forza di cose un po’ più complicate, la quarta, quella di Toby!

Anche in un momento così difficile, quindi, riusciamo a darvi una bella notizia, felicissimi che un altro quattrozampe, proprio quello che aveva ereditato da Chicco il primato di cane da più tempo ospite nel canile, abbia trovato finalmente un papà eccezionale che lo ha accolto e con cui pare stia andando tutto a gonfie vele.

Così anche per Toby è arrivata quell’adozione ormai insperata, dal momento che tutti gli appelli che avevamo fatto per lui sembravano essere caduti nel vuoto.

Un percorso in salita e una bellissima conclusione!

Toby aveva fatto il suo ingresso nel canile di Monza nel lontano 6 giugno 2015, ceduto dalla famiglia che lo aveva con sé da ben 5 anni per la morte del suo padrone.

Molto diffidente, sia per problemi motivazionali dovuti a quel mix di razze orientali, chow chow e sharpei, che certo non facilitano gli approcci con gli estranei, sia per le esperienze passate, la relazione con lui è stata costruita giorno dopo giorno. Il gruppo delle educatrici cinofile ENPA ha fatto un grosso lavoro per aiutarlo a fidarsi delle persone e approcciarsi a loro con un po’ più di fiducia.

Anche il suo inserimento nel Progetto Famiglia a Distanza, dove ha trovato diverse famiglie che lo hanno scelto, conosciuto e amato, lo ha aiutato nel suo percorso.

Nonostante gli indiscutibili progressi, però, un’adozione per Toby tardava ad arrivare… fino a quando, un paio di mesi fa, Francesco, un ragazzo alla sua prima esperienza, è venuto in canile per cercare un compagno di vita. Dopo il colloquio preliminare sembrava davvero la persona giusta per Toby e Francesco ha accettato la proposta di intraprendere un percorso di conoscenza per arrivare a una futura adozione. Beh, quell’adozione che tanti speravano è arrivata!

Toby, adorabile testone, con il suo personalissimo carattere ha conquistato molte persone, volontari e genitori a distanza: certo sembrerà strano vedere il suo box vuoto, ma saperlo in una vera casa non ha prezzo!

Nelle foto: Toby all’uscita del canile di Monza con il suo nuovo “papà” Francesco, e nella sua nuova casa. In fondo, un breve video.

Guarda il VIDEO:

Pubblicato il 13 aprile 2020

Pasqua 2020. Uccidere un agnello non toglie i peccati del mondo; anzi, ne aggiunge uno!

Sarà una Pasqua strana, per certi versi cupa; ma forse di rinascita.

Nuovi scenari sono all’orizzonte, sarà inevitabile la riconsiderazione di stili di vita, vecchi retaggi, abitudini malsane.

Il nostro augurio è quello di vedere la fine delle superstizioni, delle tradizioni arcaiche che vedono l’umanità moderna consumare, ancora oggi, sacrifici come nella sua età arcaica, senza evoluzione.

L’agnello pasquale, distorta interpretazione del messaggio biblico, come rito tribale in salsa cibernetica, cavalcato dal consumismo e sganciato dalla realtà fatta di esseri senzienti, strappati a madri piangenti, trasportati senza pietà e riguardo, lasciati nei macelli in attesa della morte (è questa una ultima “novità” ministeriale) fino a 72 ore.

Buona Pasqua, d’amore e non di sangue.

Pubblicato l’8 aprile 2020

Il coronavirus ha messo in ginocchio anche le associazioni animaliste

Se c’è una cosa di cui non si può accusare il coronavirus è di non essere democratico. Non guarda in faccia nessuno, che si sia famosi o sconosciuti, poveri o ricchi, giovani o vecchi, sani o malati.

E le conseguenze del forzato isolamento e della chiusura di gran parte delle attività cominciano a farsi sentire anche sul piano economico, interessando lavoratori, famiglie, piccole imprese. La crisi non poteva non investire anche le associazioni no-profit, tra cui le associazioni animaliste, la cui sussistenza è in gran parte dovuta alla generosità degli zoofili.

In questo periodo infatti sono venute a mancare le visite al rifugio di Monza, che spesso si concludevano con offerte in denaro o in alimenti per cani e gatti; sono calate drasticamente le adozioni a distanza, sono stati annullati seminari e conferenze, è stato annullato anche il banco pasquale.

Siamo consci che tanti di voi hanno mille preoccupazioni per la testa e sono tante le raccolte fondi organizzate per fronteggiare l’emergenza che interessano gli umani. Noi vogliamo semplicemente ricordarvi che nei rifugi gli animali, crisi o non crisi, come sempre hanno bisogno di essere nutriti e accuditi. Ogni giorno.

Nonostante il periodo difficile, i volontari ENPA Monza, seppur ridotti drasticamente come numero per rispettare le disposizioni vigenti dal 23 febbraio, stanno dando la massima disponibilità per coprire i turni e non far mancare le cure quotidiane a tutti gli animali. Anche se a ranghi ridotti, dunque, gli #AltriEroiENPA, sono presenti, con intatto amore e passione.

Adozioni e sterilizzazioni azzerate

Persino nella nostra struttura di via San Damiano, in cui il gran numero di adozioni ha sempre consentito un continuo turnover degli animali, la crisi si fa sentire. E se è vero che non sono per fortuna aumentati gli abbandoni, è purtroppo vero che le adozioni si sono praticamente azzerate per i grossi limiti imposti agli affidi. Proviamo solo a pensare a cani problematici che per una loro adozione richiederebbero un percorso di affiancamento degli adottanti prima in canile e poi ad adozione avvenuta: come potrebbe una famiglia interessata riuscire a seguire questo percorso?

La situazione è critica anche per quanto riguarda le sterilizzazioni dei gatti liberi: in base alle disposizioni vigenti, infatti, chi accudisce una colonia felina ha la facoltà di provvedere al sostentamento dei gatti in quanto considerata attività necessaria. Esiste però una vacatio legis per quanto riguarda la possibilità di cattura a fini della sterilizzazione, da sempre considerata un indispensabile strumento per contrastare il randagismo felino. Mancando la limitazione delle nascite, non osiamo pensare a quanti micini potrebbero arrivare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Quando la burocrazia mette i bastoni tra le ruote…

Se l’accudimento degli animali, che siano ospitati in una struttura o facciano parte di una colonia felina, viene considerata un’attività che eroga servizi di pubblica utilità e può quindi essere fatto dai volontari con tanto di autocertificazione, a volte ci pensano membri di forze dell’ordine fin troppo zelanti a rendere ulteriormente difficile la vita.

È quanto accaduto il 28 marzo a tre volontari dell’associazione Mondo Gatto di San Donato Milanese (MI), che si sono visti appioppare da alcuni agenti della Polizia Locale una sanzione di ben 400 euro cadauno perché, a loro dire, “erano troppi nel rifugio (N.d.R, i mici ospitati sono oltre un centinaio) e violavano le disposizioni anti-Covid-19”. Alla loro richiesta di annullare le sanzioni, si sono sentiti rispondere di fare ricorso al Prefetto. Ogni commento è superfluo!

L’ufficio legale ENPA a disposizione dei volontari multati

Chi si prende cura degli animali, comunque, non è solo: a sostegno di tutti i volontari multati o denunciati, l’ENPA ha, infatti, messo a disposizione il proprio Ufficio Legale nazionale, che raccoglie le segnalazioni all’indirizzo mail ufficiolegale@enpa.org e li supporta legalmente. Tra i primi casi affrontati, proprio quello di Mondo Gatto di San Donato.

Pubblicato l’8 aprile 2020

Un wet market focolaio del Covid-19. Ecco perché vanno eliminati

Li chiamano wet markets, mercati umidi. Prendono il loro nome dai liquidi, sangue e acqua, che inondano i pavimenti delle bancarelle dei mercati di Cina, Vietnam e India.  

I filmati girati dall’associazione Animal Equality mostrano come cervi, procioni, coccodrilli, serpenti, pangolini, pipistrelli cani, gatti e altri animali vivono in condizioni igienico-sanitarie allucinanti, stipati uno sull’altro in gabbie anguste a soffrire la fame e la sete prima di essere uccisi con i modi più brutali. È in questi mercati non regolamentati dove si consumano violenze indicibili sugli animali che hanno avuto origine malattie come la SARS e l’influenza H1N1 (influenza suina) ed è proprio in un wet market a Wuhan, in Cina, che gli scienziati ritengono abbia avuto inizio il Covid-19.

Questi mercati, secondo Animal Equality, sono infatti il terreno perfetto per la proliferazione di malattie zoonotiche e costituiscono quindi una reale minaccia per la salute pubblica.

La conferma arriva anche dai Centers for Disease Control and Prevention, importante organismo americano di controllo sulla sanità pubblica, i cui scienziati stimano che più di 6 su 10 malattie infettive conosciute dagli esseri umani siano state diffuse dal contatto con gli animali, e 3 su 4 delle nuove o emergenti malattie infettive provengano dagli animali.

La petizione per far chiudere i mercati umidi

Le immagini fanno rabbrividire sia per la crudeltà con cui vengono tenuti e poi uccisi gli animali, sia per il contesto in cui tutto questo avviene: gabbie sudice, sangue ovunque, animali macellati sul pavimento, totale assenza di qualsiasi elementare norma igienica. Animali scuoiati a mani nude, gettati poi in cassette di plastica poggiate a terra, galline spennate e poi messe in strada per essere vendute. I lavoratori non hanno alcuna protezione e in tante immagini anche i bambini sono costretti a lavorare e uccidere animali.

Per questi motivi Animal Equality ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per vietare per sempre i mercati umidi invitando tutti a firmare la petizione. Chi volesse aderire (o visionare il video) può cliccare QUI.

Si muove anche l’ONU

Anche l’ONU chiede un divieto in tutto il mondo dei mercati in cui si vendono animali selvatici. Elizabeth Maruma Mrema, responsabile ad interim della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità, ha affermato che i Paesi, per evitare future pandemie, dovrebbero vietare i mercati dove si vendono animali, vivi o morti, destinati al consumo umano.

Ricordiamo che nelle scorse settimane la Cina ha emanato un divieto temporaneo ai mercati di fauna selvatica ma non ha ancora reso permanente il bando.

Pubblicato l’8 aprile 2020

Trasporto agnelli vivi, riscontrate continue irregolarità. La denuncia di AWF, ENPA e Animal Equality, insieme per fermare i viaggi della morte

Mentre l’Italia si ferma e le attività abbassano le serrande, continuano i viaggi da incubo di agnelli provenienti da molti Paesi d’Europa e diretti verso i macelli italiani.

Ogni anno oltre tre milioni di ovini vengono trasportatiall’interno dell’Unione Europea, in particolare da Romania, Ungheria e Polonia. Di questi più di due milioni vengono macellati all’arrivo. L’Italia da sola ne importa circa il 40%. Solo nel 2019 il nostro Paese ha importato oltre 900 mila agnelli da macello, in particolare in prossimità del Natale e della Pasqua. Quest’anno questo traffico non sembra essere diminuito sostanzialmente nonostante il periodo.

Il Regolamento Europeo n. 1 del 2005 è chiaro: “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”. Eppure nelle indagini realizzate tra il 2016 e il 2019 dall’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation, in collaborazione con ENPA e Animal Equality, sono state regolarmente riscontrate violazioni della normativa vigente, tra cui:

  • camion non idonei a tale tipo di trasporto
  • camion sovraffollati (alcuni con anche 850 agnelli) in cui gli animali non avevano spazio sufficiente né per sdraiarsi né per stare in posizione eretta senza toccare il piano superiore;
  • trasporti misti di animali svezzati e non svezzati, in cui questi ultimi non avevano a disposizione sistemi di abbeveraggio utilizzabili;
  • animali feriti o incastrati negli spazi fra i vari livelli del rimorchio;
  • mancanza di controlli sullo stato di benessere degli agnelli;
  • mancanza di riposo per gli animali;
  • tempi di viaggio non rispettati.

L’Italia: consentita la sosta di agnelli vivi fino a tre giorni

In Italia in questo momento la situazione è ancora più drammatica a seguito della deroga degli ultimi giorni alle disposizioni di legge che consente la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello. Una sofferenza e uno stress enorme per gli animali già fortemente provati dalle numerosissime ore di viaggio.

La situazione drammatica e le richieste delle associazioni

AWF, ENPA e Animal Equality richiedono alle istituzioni nazionali ed europee interventi urgenti affinché:

  • il Regolamento UE 1/2005 venga rivisto per inserire un limite massimo inderogabile di otto ore di trasporto dal luogo di allevamento al mattatoio per tutti gli animali destinati alla macellazione;
  • ulteriori forme di protezione vengano stabilite per gli animali più vulnerabili;
  • non venga più permesso il trasporto su lunghe distanze di animali non svezzati;
  • nel frattempo nessun trasporto di animali vivi venga autorizzato se non vi è piena evidenza che tutte le condizioni richieste dal Regolamento UE 1/2005 possano essere rispettate;
  • nel caso di ripetute violazioni da parte di singole compagnie di trasporto, allevatori, mattatoi o altri operatori economici la loro licenza venga sospesa e nel caso di ulteriori violazioni revocata;
  • le persone responsabili per i controlli per conto delle autorità competenti condannate per dichiarazioni false o omissione di interventi dovuti per garantire il benessere animale vengano rimosse e non vengano collocate in altre posizioni con impatto potenziale sul benessere animale;
  • tali regole vengano sistematicamente applicate a tutti i trasporti originati nell’Unione Europea e nella revisione del Regolamento UE 1/2005.

 Guarda il breve VIDEO realizzato da ENPA, AWF e Animal Equality:

Pubblicato il 7 aprile 2020

Agnelli per Pasqua: il coronavirus non ferma la strage!

Quest’anno non saremo presenti con il nostro tradizionale banco pasquale ma non cambia il nostro impegno nel mantenere viva l’attenzione sulla strage di agnelli e capretti che si consuma sotto i nostri occhi in questo periodo. Secondo i dati Istat, negli ultimi dieci anni le macellazioni degli agnelli in Italia si sono dimezzate, passando da 4.588.780 del 2010 a 2.303.761 del 2019.

Le cifre indicano che sono sempre più numerosi gli Italiani che scelgono di festeggiare la Pasqua in modo etico, in barba alle tradizioni. A questo trend positivo si aggiunge l’emergenza coronavirus che, determinando la chiusura di ristoranti, mercati e agriturismi, ha fatto crollare la richiesta di carne di agnello e di capretto.

Tutto bene quindi? Purtroppo no, perché il 90% di nascite di agnelli e capretti è programmato dagli allevatori proprio nel periodo pasquale e pare siano 350.000 gli agnelli già “pronti”.

Che fine faranno questi animali? Difficilmente gli allevatori li manterranno in vita e stanno già girando in rete video shock girati in Sardegna (come quello diffuso da Essere Animali) che riportano pratiche vietate, perché causa di sofferenza per gli animali, e confessioni altrettanto shock di allevatori, che ammettono di uccidere gli agnelli, nei periodi di bassa richiesta di carne, perché antieconomico allevarli.

Sosteniamo una Pasqua etica senza carne

Se da un lato la Coldiretti ha avviato una campagna social dei pastori #iostocoipastori per sostenere, a suo dire, “il valore sociale, economico, storico e ambientale di un mestiere a rischio di estinzione”  e se associazioni e consorzi cercano tutte le soluzioni per invitare gli Italiani, nonostante il periodo di crisi, a consumare come da tradizione carne di agnello e capretto dall’altro ENPA si unisce al coro delle altre associazioni animaliste ricordando, ancora una volta, che mangiare carne di agnello o di capretto vuol dire essere responsabili dell’uccisione di cuccioli di pochi mesi di vita, che vengono strappati prematuramente alle loro madri per imboccare la via senza ritorno dei mattatoi dove molto spesso arrivano al termine di viaggi allucinanti e dove vengono uccisi davanti agli occhi smarriti dei loro fratelli di sventura.

La realtà ormai è sotto gli occhi di tutti e ci sono video shock a testimoniarla: quello che avviene nei macelli è sconvolgente e l’atrocità è amplificata dalla fretta di avere più cadaveri possibile pronti per essere venduti. Immaginate agnelli che vengono legati insieme per le zampe e appesi a testa in giù, altri che camminano sul sangue dei loro compagni e spinti con forza al macello, storditi nella migliore delle ipotesi con una scarica di corrente elettrica e sgozzati mentre ancora si agitano o sono coscienti.

È bene che la gente sappia tutto questo, per questo diciamo basta a queste crudeltà e scegliamo, almeno per Pasqua, di non mangiare animali, di nessun tipo!

Le alternative ci sono

Menù alternativi per festeggiare Pasqua in modo etico ce ne sono, basta mettere nel motore di ricerca “menù di Pasqua vegano o vegetariano” per trovare mille ricette, dall’antipasto al dolce. Inoltre alcuni negozi di gastronomia vegana, considerata la situazione di emergenza, effettueranno consegne di menù pasquali a domicilio: basta cercare in rete.

Le ricette ENPA Monza

Non potendo essere presente fisicamente in centro Monza quest’anno, ENPA ripropone una serie di suggerimenti per il vostro pranzo pasquale e ben 20 ottime ricette pasquali, vegetariane e vegane, dall’antipasto al dolce, adatte a grandi e piccoli, già distribuite negli anni passate al nostro banco pasquale. Possono essere scaricate in PDF qui sotto (a destra, una foto in piccola di uno dei menù).

Dispensa Pasqua di Pace

Ricette vegane 2017

Ricette vegane e vegetariane 2014

LE IMMAGINI: l’agnellina nelle foto nella pagina è la nostra Silvì; sotto e in alto a sinistra, campagne ENPA nazionale; in fondo, il dipinto di Lotto, “L’adorazione dei pastori” in cui Gesù Bambino accarezza un agnello.

Pubblicato il 4 aprile 2020

Il “TG del volontariato” ai tempi del Coronavirus, c’è anche l’ENPA di Monza!

Ai tempi del Covid-19, come succede a tanti di noi nei settori più diversi, anche chi lavora nel mondo del teatro può trovarsi da un giorno con l’altro senza impiego. Non fa eccezione Tiziana Di Masi, attrice da sempre attenta ai temi sociali e in prima linea nelle battaglie civili, che ha visto annullare la tournée del suo #IOSIAMO, spettacolo che raccoglieva da nord a sud le testimonianze dei volontari impegnati su vari fronti, dalla lotta alla povertà alla tutela dei più deboli fino alla difesa dell’ambiente.

Così, con Andrea Guolo, suo autore nonché consorte, Tiziana decide di realizzare e portare direttamente nelle case degli italiani il “TG del volontariato – cronache dalla zona rossa”.

In ogni puntata, registrata nella loro casa di Bologna e trasmessa sul suo canale YouTube e altri social, Tiziana racconta, in poco più di due minuti, la testimonianza di un volontario, sia che operi da solo o all’interno di un’associazione. Un telegiornale che descrive giorno dopo giorno l’impegno di chi si dedica ad aiutare chi è in difficoltà in questo momento critico.

La “gattara” ENPA al TG del volontariato

Tra le numerose storie di impegno e sacrificio, Tiziana e Andrea hanno voluto includere anche chi aiuta gli animali: giovedì 2 aprile la protagonista è stata chi ogni giorno immancabilmente porta il cibo ai gatti delle colonie feline, con la testimonianza di Anna Moioli. Volontaria dell’ENPA di Monza e Brianza nel settore colonie feline/catture, Anna non solo segue alcune colonie sue ma in questo periodo di emergenza ha preso in carico quelle di altre tutrici (ovvero le cosiddette “gattare”) impossibilitate a recarsi quotidianamente alle proprie colonie. Una prova concreta che chi aiuta gli animali molte volte aiuta pure le persone.

Nello spiritoso racconto, Tiziana cita il “ristorante mobile da 50 coperti” di Anna, ricordando che i gatti di colonia non possono mettersi in fila al supermercato con guanti e mascherina e rivela i nomi dei gatti prediletti di Anna.

In onore dei gatti e del loro amore per l’esplorazione e per la libertà, la puntata “felina” è stata girata sul tetto di casa – sul colle nello sfondo infatti è visibile il Santuario di San Luca! 

Guarda la puntata “felina” del 2 aprile!

Dove seguire il TG del Volontariato

PHOTOGALLERY: Anna Moioli e alcuni dei gatti delle sue colonie; Tiziana Di Masi durante la puntata dedicate alle “gattare”

Pubblicato il 3 aprile 2020

ISS: non esistono evidenze che animali contagino, sono incolpevoli vittime.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fa chiarezza: non esistono evidenze che animali contagino, sono incolpevoli vittime. ENPA: si tratta di prudenza per la tutela degli animali”

«Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2 (coronavirus), è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione».

Queste le parole del prof. Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell’Istituto Superiore di Sanità che ha pubblicato sul sito un rapporto dal titolo “Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici”.

L’Ente Nazionale Protezione Animali ringrazia il professore e tutto l’Istituto Superiore di Sanità per aver fatto chiarezza in un momento così delicato in cui è importantissimo ribadire che non vi è possibilità che gli animali domestici contagino gli umani. Nel rapporto viene sottolineato infatti come «gli animali siano stati incolpevoli “vittime”».

«Tuttavia – scrive l’ISS – la possibilità che gli animali domestici possano contrarre l’infezione pone domande in merito alla gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19. La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente, così come si richiede agli altri membri del nucleo familiare». Questo in caso di positività al virus del proprietario, per tutelare l’animale.

Per la presidente nazionale dell’ENPA, Carla Rocchi, «si tratta dunque di una prudenza per la tutela degli animali domestici» ed è un bene che sia l’ISS che l’Organizzazione Mondiale per la Salute continuino a sottolineare che non esiste nessun pericolo di contagio da animale a uomo.

Il professor Agrimi ha anche ricordato nel rapporto che «gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo. In assenza di sintomi riferibili a COVID-19 e se non si è in isolamento domiciliare, passare del tempo con il proprio animale domestico e accompagnare il proprio cane nell’uscita quotidiana (nel rispetto della normativa) contribuisce a mantenere in salute noi stessi e i nostri amici animali».

«Grazie di cuore per aver fatto chiarezza – afferma Carla Rocchi – Non c’è nessun allarme e anzi gli animali restano talvolta l’unica consolazione per chi è in quarantena. Quando è necessario le associazioni, e anche l’ENPA, si fanno carico degli animali che i proprietari non possono accudire. E ad esempio, insieme alla Protezione Civile, ci facciamo carico degli animali di persone ricoverate. Cani e gatti ringraziano per l’attenzione: stiamo bene e la cosa che ci fa meglio è l’affetto dei nostri padroni, non facciamo male a nessuno e anzi, in questi momenti in cui si sta a casa, aiutiamo e solleviamo il morale delle persone».

Pubblicato il 4 aprile 2020

Effetti del coronavirus: sospesa la caccia di selezione

Dopo aver visto le prime bozze della lista delle attività consentite in questo periodo di emergenza coronavirus, ENPA aveva subito lanciato una campagna importante su social: no alla caccia definita quale “attività consentita”. La caccia, infatti, veniva inserita tra le attività non vietate, il che significava che, a stagione venatoria chiusa, era autorizzata quella che viene chiamata “caccia di selezione”.

La battaglia intrapresa da ENPA è stata vinta: nella versione definitiva del decreto la caccia è sparita. Anche quella “di selezione”.

Caccia di selezione, scopriamo cos’è

La caccia di selezione interessa alcune specie cacciabili di ungulati (cervi, daini, caprioli, camosci e anche cinghiali), animali accusati di recare danno alle coltivazioni o, nel caso di cinghiali che ultimamente arrivano fino ai centri abitati, di mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini.

Questo tipo di caccia si svolge in deroga al calendario venatorio regolato dalla legge 157/92, ha una propria regolamentazione e interessando periodi stabiliti dalle Regioni può essere praticata tutto l’anno, secondo piani di abbattimento che assegnano al cacciatore “selecontrollore” un numero di animali da abbattere secondo il genere e l’età.

Inutile dire che spesso questo numero è così elevato da far pensare, più che a una “selezione”, a un vero e proprio sterminio. Ed è per questo che le associazioni animaliste l’hanno sempre osteggiata, proponendo metodi alternativi e incruenti di contenimento della popolazione di selvatici.

Momento difficile? C’è chi pensa alle volpi!

Anche in questo momento, segnato da una gravissima emergenza sanitaria che vede la Lombardia come la più martoriata del nostro Paese, gli amministratori della Regione hanno trovato tempo e risorse economiche da spendere per tutelare la sanguinaria passione dei cacciatori, venendo, per fortuna, sonoramente tacitati.

Con Decreto presidenziale n. RG 2197/2020, pubblicato il 27 marzo, la terza Sezione del Consiglio di Stato, Presidente Franco Frattini, ha infatti respinto il ricorso della Regione Lombardia e dichiarato la piena validità dell’ordinanza emessa il 10 gennaio scorso, dal TAR Lombardia, al quale si erano rivolti ENPA, LAC e LAV, e che aveva sospeso alcune parti del piano che prevedeva l’uccisione delle volpi sul territorio della provincia di Lodi.

Anche il Consiglio di Stato, oltre al TAR Lombardia, ha quindi riconosciuto le ragioni sollevate dalle associazioni animaliste. A dimostrazione dell’illegittimità del piano provinciale di abbattimento, giudicando addirittura “risibile” l’interpretazione dell’avvocatura regionale che voleva giustificare lo sparo dagli autoveicoli di notte alla “volpe paralizzata dalla luce dei fari di un’auto, che serve proprio per abbagliare l’animale così da ucciderlo aprendo o meno lo sportello dell’auto, e con l’ulteriore gravissimo pericolo di esplodere colpi di arma da fuoco su strade percorribili da auto anche di notte”.

Resta quindi pienamente vigente l’ordinanza del TAR Lombardia, che aveva vietato la partecipazione dei cacciatori ai piani di controllo, salvando così la vita a centinaia di animali.

Pubblicato il 3 aprile 2020

Concorso fotografico “Conigli alla Riscossa” – aperte le votazioni!

Il 16 marzo avevamo lanciato la seconda edizione del concorso fotografico pasquale “Conigli alla Riscossa” e ora siamo passati alla seconda fase: le votazioni. Tutte le foto dei partecipanti, infatti, sono state raccolte in un apposito album sulla nostra pagina Facebook  e tutti possono votare. Avete tempo fino alla mezzanotte di sabato 11 aprile per scegliere le vostre foto preferite!

Il Buongiorno Comincia con un Coniglio

Nel frattempo prosegue fino a Pasquetta l’altra iniziativa dell’ENPA di Monza che vede protagonisti i conigli: “Il Buongiorno Comincia con un Coniglio”.

Ogni giorno su Facebook e Instagram stiamo pubblicando la foto di uno dei conigli del rifugio di Monza in attesa di adozione, accompagnato da una simpatica poesia in rima e un utile consiglio o informazione, sempre in rima! A dire la verità, non ci sono solo conigli, ma anche alcuni simpatici intrusi, tra cui cavie, oche e persino la nostra maiale vietnamita Heidi, per farvi conoscere un po’ gli “altri” animali ospiti del rifugio di Via San Damiano.

E vinca il migliore, anzi, i migliori!

Ricordiamo che i premi in palio sono due:

– Star dei Social: questa categoria sarà decisa dal pubblico e il premio andrà al coniglietto che avrà ricevuto il maggior numero di “like”;

– Premio della Giuria: questa categoria sarà valutata da ENPA Monza in base  alla qualità e composizione della foto e allo “spirito pasquale”.

I vincitori verranno proclamati la mattina di Pasqua, domenica 12 aprile e riceveranno una bellissima sorpresa oltre a un attestato personalizzato.

LE IMMAGINI: in questa pagina alcuni dei protagonisti dell’iniziativa “Il buongiorno inizia con un coniglio”. Sotto, Sheridan, con la poesia a lui dedicata e il consiglio in rima.

Dopo una sana dormitina
mi faccio una bella sgranchitina!
Io sono Sheridan, una volta Cherie,
e mi chiedo che ci faccio ancora qui,
ero un cucciolo quando sono arrivato
e nel rifugio son purtroppo cresciuto!

 

Non sono ordini, solo consigli
per render felici noi conigli.
Prima di tutto non ci comprare,
l’opzione migliore è sempre adottare,
siamo tantissimi nelle associazioni,
e di tutti colori e dimensioni!

Pubblicato il 30 marzo 2020

Il Covid-19 non li contagia, ma gli animali hanno bisogno di noi. Aiuta gli #AltriEroiENPA!

È un periodo difficile, lo sarà ancora di più, molto a lungo. Anche per gli animali. Oltre alla mai semplice gestione ordinaria di canili, gattili, oasi, colonie, cani e gatti liberi, soccorso, cura e accadimento, si aggiungeranno gli animali di persone travolte da questa tragedia, quelli coinvolti dalla crisi economica, quelli che arriveranno dalla necessaria sospensione delle campagne di sterilizzazione.

I volontari che ogni giorno li aiutano non fanno gli eroi; lo sono. Sono gli #AltriEroiENPA. Nel futuro la loro passione e disponibilità disinteressata sono l’unica cosa certa. Abbiamo davanti un periodo buio, che dovremo affrontare con sempre maggiore difficoltà. Abbiamo bisogno di dispositivi per proteggerci, cibo per accudire i nostri ospiti, contributi per curarli.

#RestaACasa … anche a distanza puoi sostenerci! Ogni singolo aiuto diventa una grande forza.

Puoi farlo

  • aderendo a questa raccolta fondi.
  • con un bonifico sull’Iban dedicato all’emergenza: IT 82 M 01030 03203 000063212820 – banca MPS, intestato a ENPA
  • con la tua carta di credito sui principali circuiti (Visa, Mastercard, ecc.) a questa pagina.
  • se sei un produttore di petfood e vuoi aiutarci, chiedi come scrivendo a comsviluppo@enpa.org.

I contributi raccolti saranno tutti utilizzati per sostenere le Sezioni ENPA nella loro attività sul territorio.
GRAZIE!

Guarda il VIDEO (dal quale sono tratte le immagini nella pagina):


Pubblicato il 30 marzo 2020

Anche in questo difficile momento, Purina è a fianco dell’ENPA.

Purina, azienda leder nel settore del petfood, scende in campo per aiutare ENPA anche durante l’emergenza coronavirus. Purina, infatti, si è unita alla campagna social #AltriEroiENPA (volta a sensibilizzare gli amanti dei pet sull’incessante attività svolta dai volontari, che non si ferma nemmeno in questi giorni), decidendo di donare 100.000 pasti ai trovatelli ENPA accuditi dalla Protezione Animali.

Nella particolare fase in cui si trova il nostro Paese, infatti, ENPA continua il suo impegno a favore degli animali e Purina ha deciso di supportare l’indispensabile lavoro svolto dall’associazione e dai suoi volontari.

La campagna, attiva sia sui canali social di ENPA sia su quelli di Purina, vuole essere anche un ringraziamento agli #AltriEroiENPA, coraggiosi volontari al fianco dei pet su tutto il territorio nazionale.

A tal proposito Marco Bravi, Presidente del Consiglio e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative di ENPA, ha dichiarato: «Nonostante il difficile momento che sta attraversando il Paese, le nostre attività non si possono fermare. ENPA continua a portare avanti la sua missione grazie al prezioso lavoro di tutti i suoi volontari che, schierati in prima linea, garantiscono quotidianamente il benessere degli animali accuditi nei centri di recupero e nei rifugi, di quelli che vivono liberi sul territorio, anche in colonie feline sempre più difficili da raggiungere, e, naturalmente, di quelli di proprietà rimasti soli per un ricovero o peggio».

Qui sotto, il brevissimo video di presentazione dell’iniziativa.

L’impegno di Purina a favore delle adozioni non è nuovo: #BENVENUTOaCASA è la piattaforma ENPA per le adozioni, che potete consultare QUI  per trovare i trovatelli da adottare – e vedere pure quelli già adottati, grazie anche a questa piattaforma!

Leggi anche il nostro articolo del 3/10/2019 QUI.

Pubblicato il 28 marzo 2020

Le grandi aziende di pet food a fianco dell’ENPA in questo difficile momento: grazie Almo Nature!

L’impegno di Almo Nature nel sostenere i rifugi ENPA di tutta Italia, prosegue, anche in questo momento difficile per tutti.

Nel 2018 Almo Nature, azienda leader nel settore petfood, viene donata alla Fondazione Capellino al fine di creare un modello aziendale nuovo il cui unico obiettivo è la difesa di cani e gatti e la tutela della biodiversità. In linea con questa filosofia, vengono messi in cantiere tre progetti, tra cui Companion Animal For Life, progetto Europeo che mira a eliminare gli abbandoni, il randagismo e a trasformare i rifugi in luoghi di transito temporaneo in vista dell’adozione.

Come azione complementare a questo ambizioso progetto europeo ENPA e Almo Nature Fondazione Capellino hanno unito le proprie forze nel progetto “AdoptMe”, che mira a favorire le adozioni responsabili presso canili e gattili. Per info , cliccare QUI.

Doppio regalo per gli adottanti

Grazie a questa partnership, chi adotta un cane o un gatto presso un rifugio ENPA (come succede già dallo scorso anno nel rifugio gestito da ENPA di Monza e Brianza) riceve un kit di benvenuto e un mese di alimenti Almo Nature gratis per il proprio amico e, contemporaneamente, viene regalato anche al rifugio un mese di pappe gratis.

Per i consumatori

Anche chi acquista prodotti della linea Almo Nature può fare la sua parte, non solo contribuendo a diffondere il progetto ma anche con la consapevolezza che il 100% dei profitti della Almo Nature è destinato ad aiutare gli animali attraverso i diversi progetti in corso.

E c’è di più: solidale con i proprietari di pet, fino all’11 di aprile e solo nei negozi specializzati aderenti all’iniziativa, sarà possibile approfittare dell’offerta 2+1 omaggio su tutti i prodotti Almo Nature.

Nelle foto, tre delle tante famiglie adottanti presso il rifugio di Monza che hanno ricevuto in omaggio da Almo Nature il Kit di Benvenuto “Adopt Me”.  Sotto, il kit di benvenuto.

Pubblicato il 29 marzo 2020

Vero o falso? Le bufale e le verità sugli animali ai tempi del Coronavirus

Gli animali domestici sono contagiosi? È in atto un boom di abbandoni? Dobbiamo pulire le zampe dopo la passeggiata? E, ancora, dobbiamo fare più spesso il bagno ai nostri animali di casa?

In questi giorni concitati sono girate parecchie fake news, non ultima la necessità di lavare le zampette ai cani con l’uso della candeggina. Si tratta di notizie che possono essere estremamente dannose per i nostri amici a quattro zampe e proprio per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha deciso di ripetere ancora una volta i comportamenti dannosi da diffidare, smontando le più diffuse bufale che stanno girando sugli animali in questi giorni.

Gli animali domestici sono contagiosi? Falso!

Ripetiamo a gran voce quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute hanno già ribadito in diverse comunicazioni ufficiali: gli animali domestici non trasmettono COVID-19 e non sono recettivi.

C’è un boom di abbandoni? Falso. 

Per fortuna non c’è un boom di abbandoni. Il problema sono le adozioni, un po’ a rilento, a causa delle difficoltà di movimento delle persone.

Dobbiamo fare il bagno spesso agli animali di casa? Falso. 

Il lavaggio porta via il sebo del cane, uno strato di difesa molto importante che previene eritemi, arrossamenti. Il bagno andrebbe fatto circa quattro volte l’anno, non tutti i mesi. Fondamentale anche l’uso di saponi specifici per animali.

Dobbiamo pulire le zampe dopo la passeggiata? Vero.

Anche se sul tema ci sono pareri discordanti può essere una buona abitudine pulire le zampette al rientro dalla passeggiata.

Come? L’ideale sarebbe preparare una bacinella di acqua tiepida (mi raccomando non troppo calda o si fanno danni) con dentro un po’ di sapone per cani o bicarbonato. Assolutamente NON USARE CANDEGGINA e neanche i saponi per umani. Immergere le zampette e poi assicurarsi di asciugarle bene con un asciugamano sempre fresco e pulito, da cambiare ogni volta.

Per i più pigri si possono anche utilizzare al rientro le salviette igienizzanti per animali, anche se, con l’immersione è sicuramente più semplice e veloce pulire accuratamente.

Possiamo far uscire il cane ogni volta che vogliamo – tanto, passeggiare fa bene? Falso.

Ovviamente ogni cane ha capacità e caratteristiche diverse quindi in questo caso il consiglio è di non cambiare le abitudini del cane prima della quarantena, poi se esce una volta in più non succede nulla, ma è importante non stravolgere le sue abitudini.

Portare a passeggio il cane dal balcone è una buona idea? Falso. 

Sono girate diversi video di persone che, per non uscire di casa, stanno calando il cane dal balcone. È un comportamento assolutamente inaccettabile! E chi decide di fare una cosa così insensata può andare incontro ad una denuncia!

Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA: «Le fake news ormai sono diventate un nemico quotidiano da combattere e, quando hanno come oggetto gli animali, possono anche rivelarsi letali. Per questo come ENPA non ci stanchiamo mai di ripetere quali sono i comportamenti dannosi da evitare. I nostri animali sono una incredibile risorsa, ora più che mai, dobbiamo prendercene cura con amore e consapevolezza.»

Guarda il VIDEO!

Pubblicato il 30 marzo 2020

ATS e ENPA Monza, ecco il protocollo e le mail per le emergenze

ATS ha predisposto un protocollo di assistenza per i proprietari di animali di affezione sottoposti a procedure di ricovero/quarantena presso il proprio domicilio, che non hanno parenti o conoscenti che possono assistere i loro animali. Circa questa condizione verrà richiesta collaborazione delle amministrazioni comunali nel vaglio delle richieste (che possono arrivare dalla Polizia Locale, dall’Ufficio Diritti Animali o da privati cittadini) e se possibile autocertificazione dell’interessato.

In questi casi l’ATS assicura il ritiro dell’animale presso il domicilio, ricovero presso canili/gattili sanitari dell’ATS con assicurazione dell’assistenza veterinaria. Se il ricovero si prolungasse oltre il 15° giorno, i cani verranno trasferiti presso il canile-rifugio del comune di residenza dell’assistito (la struttura via San Damiano per Monza e gli altri 15 comuni convenzionati, cioè Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio, Cornate D’Adda, Lissone, Macherio, Mezzago, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Villasanta).

Le richieste di assistenza vanno mandate all’indirizzo siuv@ats-brianza.it specificando nome, cognome, indirizzo, numero di telefono del richiedente, specie e tipologia dell’animale, motivo della richiesta e dell’impossibilità a tenerlo.

La mail ENPA per richieste e offerte di aiuto

Anche ENPA di Monza e Brianza si è attivata creando una casella di posta elettronica per fare fronte a tutte emergenze che possono presentarsi per quanto riguarda la gestione degli animali in questo periodo. L’indirizzo è emergenza@enpamonza.it .

A questo indirizzo dovranno essere indirizzate tutte le richieste/segnalazioni relative al ricovero in situazioni familiari in cui ci sia l’effettiva impossibilità di portar fuori il cane, ritiro animali (cani, gatti e animali diversi), aiuto per animali in loco, richieste cibo/presidi veterinari, ma anche offerte di stallo temporaneo, trasporto animali da privato a privato/studi veterinari per urgenze.

In questo modo avremo un unico riferimento a tutte le richieste/offerte arrivate. Per non intasare inutilmente la casella, si raccomanda di scrivere a questa mail solo in caso di reale e comprovata necessità.

Le richieste che arriveranno saranno sottoposte a un primo vaglio e immediatamente trasmesse ad ATS per la presa in carico. ENPA Monza e Brianza si è anche reso disponibile ad accogliere richieste che ATS non è in grado di soddisfare per svariati motivi (come la presa in carico di animali diversi da cani e gatti o altre forme di aiuto).

Ricordiamo che per informazioni veloci è attivo il numero del rifugio di via San Damiano 21: 039-835623, attivo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 14.30 alle 17.30.

Pubblicato il 25 marzo 2020

 

Emergenza Covid-19 in Lombardia: grazie Hill’s!

L’onda lunga delle difficoltà economiche e logistiche provocate dal Coronavirus colpirà inevitabilmente anche gli animali nei rifugi.

In soccorso a quelli della Lombardia è arrivata lunedì 23 marzo la donazione della Hill’s Pet Nutrition Italia: ben 2.325 kg di petfood per i cani e gatti ospiti nelle strutture ENPA, a partire dal gattile di Bergamo, fra le zone più colpite da questa tragedia collettiva.

Gli alimenti sono arrivati al canile-gattile di Monza, gestito dalla sezione Monza e Brianza di cui è il presidente Giorgio Riva, nonché Coordinatore Regionale Lombardia, per poi essere distribuiti agli altri rifugi della Regione.

ENPA ringrazia per la sensibilità la Hill’s e spera che costituisca un esempio, ricordando che i tempi saranno difficili per tutti, anche per gli animali.

Nelle immagini, due volontarie ENPA con Arya e gli alimenti arrivati nel rifugio di Monza.

Pubblicato il 25 marzo 2020

Tutori colonie feline: il terzo modello di autodichiarazione

Dal 23 marzo è in vigore un nuovo modello di autodichiarazione (il terzo) per circolare sul territorio durante l’emergenza coronavirus.

Oltre alle informazioni già richieste nella vecchia autocertificazione, nel nuovo modulo va indicato l’indirizzo da cui è iniziato lo spostamento e la destinazione. Inoltre, tra le esigenze concesse perché lo spostamento sia lecito, oltre alle “comprovate esigenze lavorative” e ai “motivi di salute” sono contemplate “l’assoluta urgenza (per trasferimenti in Comune diverso”) o la “situazione di necessità” per spostamenti all’interno dello stesso Comune

Come per i precedenti modelli, ENPA Monza e Brianza ha preparato una versione del nuovo modello ad hoc per tutori e tutrici che accudiscono una colonia felina, anche in un Comune diverso da quello da residenza.

Nel documento si dichiara, inoltre, che si sta svolgendo attività di alimentazione e di gestione di colonie feline sul territorio provinciale (legge quadro 281/91, L.R. 33/2009, L.R. 15/2016, Regolamento regione Lombardia n°2 del 13/4/2017), definite come “patrimonio indisponibile della cittadinanza sotto la tutela del primo cittadino”.

L’autodichiarazione è scaricabile QUI.

Il documento deve essere stampata, compilata con tutti i propri dati e firmata. In caso di controllo, l’operatore di Polizia vi chiederà un documento di identità e controfirmerà la dichiarazione apponendo anche data, ora e luogo del controllo.

Pubblicato il 24 marzo 2020

Conigli alla riscossa – c’è ancora tempo per partecipare al concorso fotografico!

Ricordiamo che avete fino alla mezzanotte di sabato 28 marzo per mandarci le foto dei vostri amici conigli. Sono animali che sanno essere buffi, simpatici, curiosi e affettuosi – sta a voi catturare nei vostri scatti la loro unica personalità!

Il simpatico concorso targato ENPA Monza e Brianza è a tema “pasquale”, quindi scatenate la vostra fantasia! Sono ammesse anche fotografie con manipolazioni digitali o elementi aggiunti utilizzando le varie app di photo editing.

Per tutti i dettagli e il regolamento, leggere il nostro articolo QUI.

 

Pubblicato il 25 marzo 2020

Coronavirus, tempi difficili anche per gli animali di casa. ENPA realizza i bigliettini di emergenza “salvanimale”.

Non è semplice essere proprietari di un cane in questo difficile periodo, ma ci sono situazioni che superano ogni immaginazione. Ben lo sa un cucciolone di rottweiler di 7 mesi che venerdì 13 marzo è stato ritirato dal Nucleo Antimaltrattamento su segnalazione di privati cittadini.

Il proprietario, infatti, che versava in precarie condizioni di salute (invalido 100%) si trovava inoltre nell’incapacità di gestirlo perché non poteva uscire di casa e quindi garantire al cucciolone il movimento necessario per la corretta formazione del suo sistema scheletrico.

Proprio per questo, e per evitare che sporcasse in casa, era arrivato a dargli pochissima acqua e razioni scarse di cibo per evitare deiezioni e pipì.

Il cane, acquistato in un allevamento e con tanto di pedigree, è apparso decisamente sotto taglia per l’età con carenza di tono muscolare seppur in discrete condizioni fisiche. Ribattezzato “Bullone” al rifugio di Monza, attualmente è in cura e quanto prima sarà messo in adozione.

Coadiuvati da assistenti sociali, il Nucleo Antimaltrattamento ha proceduto con il ritiro del cane che, una volta arrivato nella struttura di Via San Damiano, ha svuotato tre ciotole d’acqua e di pappa alla velocità della luce! Nelle foto, Bullone al canile di Monza e con due volontari ENPA.

Un biglietto salvanimale!

In questo complicato momento possono venir messi in atto anche piccoli e semplici accorgimenti per garantire la tutela dei nostri animali, soprattutto in caso di forzato e improvviso abbandono della propria abitazione.  L’ENPA di Monza e Brianza ha ideato e realizzato,  per i proprietari di qualsiasi animale, degli utilissimi tesserini, scaricabili QUI, da stampare, ritagliare  e compilare, indicando il nominativo e il numero di telefono di una o più persone che possano accudire il proprio amico in caso di reale necessità. (Versione in bianco e nero, cliccare QUI.) 

 

Tali biglietti (immagine a sinistra e in fondo) andranno poi portati sempre con sé, in modo che chi si trova costretto a lasciare solo a casa il proprio pet riesca a darne notizia a parenti o amici.

Alcuni tesserini sono già stati consegnati (in questo specifico caso con le utenze del canile di Monza) ai casi sociali e di emarginazione sociale che detengono regolarmente animali, persone che non hanno nessuno su cui poter contare e che non hanno modo di essere aiutati diversamente.

ENPA Monza, come sempre, c’è!

È bene ricordare che gli animali di proprietà di un ricoverato devono poter venire regolarmente accuditi da parenti, vicini o da amici incaricati, i quali si tuteleranno con i normali dispositivi di protezione non dagli animali ma dall’ambiente in cui essi vivono.

In caso di impossibilità di accudimento è assolutamente necessario avvisare il servizio veterinario della ATS e/o la Polizia Locale riguardo alla presenza degli animali presso l’abitazione del ricoverato, oppure l’ufficio diritti animali, se presente nel comune, o la Protezione Civile.

L’ENPA sezione di Monza e Brianza garantisce, nei casi di assoluta necessità, il ricovero degli animali presso il canile di Monza per i comuni convenzionati (Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio, Cornate D’Adda, Lissone, Macherio, Mezzago, Monza, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Villasanta).

Pubblicato il 20 marzo 2020

Nozze solidali per aiutare l’ENPA

Non sono tante le notizie belle di questi tempi, ma una ve la possiamo dare noi, anche se, a dir il vero, risale a dicembre quando nessuno, o quasi, aveva ancora mai sentito pronunciare la parola “coronavirus”.

Dunque, Martina e Norberto decidono di sposarsi. La coppia di Milano vive già insieme da tre anni e, visto che tutto l’indispensabile lo ha già, che fare della tradizionale “lista nozze”?

Martina e Norberto hanno sempre avuto a cuore la sorte degli animali abbandonati – convivono infatti con due micie trovatelle, le sorelle Cleope e Pacha (nella foto) – e decidono di sfruttare l’occasione per aiutare chi davvero ha più necessità di loro, devolvendo l’importo a chi gli animali li aiuta ogni giorno dell’anno, «anche, banalmente, per stare al caldo in inverno e avere del buon cibo per tutto l’anno» spiega Martina.

I due contattano così ENPA di Monza e Brianza per proporre l’iniziativa. Detto fatto. Isabella Garlati, responsabile immagine della nostra sezione, realizza un bellissimo biglietto da distribuire a tutti gli invitati in cui viene spiegata l’iniziativa (immagine sotto).

Una bella idea da imitare

L’idea ha avuto unanimi consensi tra gli invitati e a ENPA Monza sono arrivati direttamente i bonifici che, a conferma della generosità e della sensibilità di amici e parenti della coppia, hanno contribuito a raggiungere una cifra finale davvero importante.

Contentissimi Martina e Norberto: «In questo modo abbiamo voluto condividere la nostra felicità in un giorno così speciale anche con gli amici pelosi, e che soddisfazione vedere che il nostro progetto è piaciuto, e che tutti i nostri amici hanno contribuito con entusiasmo!»

A seguito del matrimonio, avvenuto al Palazzo Reale di Milano il 14 dicembre 2019, ENPA ha realizzato un biglietto di ringraziamenti dedicato agli sposi con una bella poesia composta ad hoc da Lorena, una volontaria che fa parte della redazione di ENPA Monza, che si è messa subito all’opera (immagine in fondo).

Non ci resta che ringraziare ancora una volta gli sposi e augurare loro ogni felicità!

Info: chi fosse interessato a fare la bomboniera solidale o la lista nozze a favore dell’ENPA è gentilmente invitato a contattarci scrivendo a bomboniere.solidali@enpamonza.it

Nelle foto: gli sposi durante le nozze al Palazzo Reale di Milano con i testimoni e davanti al Castello Sforzesco; le gatte Cleope e Pacha; i due biglietti realizzati da ENPA per l’occasione.




Pubblicato il 17 marzo 2020

Padroni responsabili. Sempre! Campagna raccolta deiezioni a Villasanta.

In questi giorni in cui le normali attività sono fortemente limitate dall’emergenza coronavirus, i proprietari di cani vengono quasi visti con invidia da quanti sono costretti a restare chiusi in casa, dal momento che possono continuare, pur con alcune limitazioni, a portar fuori i loro amici.

Le passeggiate devono essere fatte nelle immediate vicinanze della propria abitazione, da soli con il proprio animale, e anche la permanenza nelle aree sguinzagliamento cani ha precisi limiti di tempo e di ingressi determinati dai singoli comuni. Se le strade sono semideserte, però, non significa che ci si deve dimenticare di fare la cosa che per un proprietario responsabile è ormai una routine: raccogliere i bisogni del proprio cane.

ENPA da sempre è schierata dalla parte degli animali e dei proprietari responsabili. Chi possiede un cane deve sapere che la sezione monzese sarà sempre al suo fianco per difenderne i diritti ma anche per ricordarne i doveri. Non è un caso, quindi la partnership delle campagne contro le deiezioni canine con le pubbliche amministrazioni, per condividere messaggi educativi da fare pervenire ai proprietari di animali, evitando nel contempo inutili azioni repressive (tipo divieti assoluti di accesso animali, ecc.) che servono solamente a esasperare i problemi e gli animi.

Lo dice il regolamento!

Non dimentichiamo, però, che la pessima abitudine di non raccogliere i bisogni del proprio cane crea disagio e malumore non solo nei cittadini che zoofili non sono, ma anche nella stragrande maggioranza dei padroni che con gran senso civico si premurano di farlo. Anche perché il dovere di pulire dove sporca il proprio cane è previsto dai regolamentati comunali in tema di benessere animale.

Il Comune di Villasanta in prima linea

Nonostante il periodo critico per tutti, il 9 marzo il Comune di Villasanta (MB) ha dato il via alla campagna a favore della raccolta delle deiezioni canine, che durerà due settimane, affiggendo in tutta la città manifesti in tre soggetti recanti gli slogan “Villasanta ama i cani ma anche le proprie aiuole!”, “Villasanta ama i cani ma ne ha le scarpe piene!” e, infine, “Villasanta ama i cani e i proprietari responsabili”.

La campagna, ideata e realizzata da Isabella Garlati, responsabile immagine dell’ENPA di Monza e Brianza, è già stata ampiamente utilizzata dal Comune di Monza e da molti altri comuni della Brianza. Una lodevole iniziativa che si spera possa essere adottata anche da altre amministrazioni del territorio brianzolo.

 

Pubblicato il 20 marzo 2020

Il salvataggio dei cani nell’ex Cara di Mineo, arriva il video

È una storia a lieto fine, come precisa nella sua breve introduzione Carla Rocchi, presidente ENPA nazionale. Una storia iniziata nel 2016 quando la criticità della situazione nel centro per profughi di Mineo (Catania) viene segnalata a ENPA e cominciano i primi interventi di sterilizzazione.

A febbraio 2020 si è conclusa l’ultima fase della missione ENPA nel centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), chiuso nel luglio 2019. Un’operazione importante, che ENPA ha raccontato sui propri canali, come in questo articolo pubblicato il 26 febbraio 2020 sul sito ENPA Monza.

La missione raccontata in un video

Ora c’è anche un video che in 15 minuti riassume l’importante missione di salvataggio dei cani che nell’ormai dismesso centro siciliano si trovavano in uno stato di abbandono. I cani sono stati tutti prelevati e portati in strutture della Protezione Animali al nord per poter essere destinati all’adozione in famiglia. Il rifugio di Monza ha accolto le cagnoline Flora e Fauna.

L’operazione (coordinata dal dottor Meir Levy, in collaborazione con la Coordinatrice Regionale per la Sicilia Viviana Vaccari, il Tesoriere Nazionale Paola Tintori e l’esperto cinofilo Giusy d’Angelo), si è svolta con successo e ha permesso di dare un futuro a chi non lo aveva.

Guardate il video in questi giorni in cui quasi tutti siamo a casa: è il racconto di un grande atto di amore supportato da un’altrettanta grande professionalità di volontari e operatori.

Pubblicato il 20 marzo 2020

Amici Cucciolotti 2020, aperta la vendita online

In via del tutto eccezionale, per un periodo di tempo limitato (cioè fino a quando sarà in vigore la normativa di emergenza Covid-19 che ci invita a restare tutti a casa) e per chi non avesse una edicola vicino, l’editore Pizzardi ha deciso di rendere disponibili i prodotti della collezione “Amici Cucciolotti 2020” anche sullo shop online. Per accedervi, cliccare QUI.

Il comunicato di Pizzardi Editore

«Per rispondere alle tantissime richieste dei nostri collezionisti, in via del tutto eccezionale e per un periodo di tempo limitato (cioè fino a quando sarà in vigore la normativa d’emergenza che ci invita a restare tutti a casa) abbiamo deciso di rendere disponibili i prodotti della collezione Amici Cucciolotti 2020 anche nel nostro shop online. In questo modo tutti avranno l’opportunità di continuare a riempire di cibo le ciotole degli oltre 30.000 trovatelli accuditi dai volontari della Protezione Animali.

Ci teniamo a spiegare che questa è un’iniziativa straordinaria rivolta a chi non ha un’edicola vicina. Ringraziamo tutti gli edicolanti, con i quali da sempre collaboriamo e per i quali nutriamo la più grande stima, che in questo difficilissimo momento continuano a prestare un prezioso servizio alla comunità.»

 

Il buongiorno comincia con un coniglio… e il concorso “Conigli alla Riscossa” fa il bis!

In un momento così difficile per tutti, vogliamo lanciare un messaggio che riporti, se possibile, un po’ di serenità ma anche, che non guasta mai, consapevolezza, riproponendo una simpatica iniziativa che ha fatto il suo debutto un anno fa.

Da sempre i conigli sono uno dei simboli del periodo pasquale e come lo scorso anno, anche nel 2020 ENPA Monza e Brianza ha deciso di accendere i riflettori sul mondo di questi tenerissimi animali, purtroppo vittime della crudele industria della carne, facendoli conoscere come adorabili animali da compagnia. Perché se a Pasqua è giusto non mangiare l’agnello, è altrettanto giusto non mangiare il coniglio!

Il buongiorno comincia… con un coniglio!

Per iniziare, a partire da lunedì 16 marzo  fino alla domenica di Pasqua, il 12 aprile, sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Instagram, ogni mattina uno dei numerosi conigli – e qualche simpatico intruso – che sono ospiti presso il rifugio di via San Damiano in attesa di trovare casa vi darà il Buongiorno in rima. Verranno poi raccolti mano a mano in un apposito album.

I consigli in rima

All’ENPA di Monza cerchiamo sempre di far conoscere meglio gli animali e le loro esigenze e promuovere il loro benessere. E siccome la creatività non ci manca, abbiamo pensato a una bella novità per questa seconda edizione: ogni mattina il “Buongiorno” sarà accompagnato da un utile consiglio tutto in rima, non solo lapino!

Concorso fotografico “Conigli alla Riscossa”

Dopo il successo dell’anno scorso, torna il concorso fotografico lapino a tema pasquale! (Nell’immagine a destra, i vincitori della prima edizione; nelle altre foto, altri partecipanti.) La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i proprietari di conigli, tanti dei quali, per ovvi motivi, sono costretti a casa.

Come ogni concorso che si rispetti, anche questo ha un preciso Regolamento:

> Scatenate la vostra fantasia e fotografate i vostri conigli in tema pasquale

> Mandateci la foto all’indirizzo concorso@enpamonza.it entro e non oltre sabato 28 marzo.

> Includete anche il consenso alla pubblicazione della foto su Facebook e al trattamento dei dati personali.

> Lo scopo del concorso è far conoscere meglio il coniglio, le sue esigenze etologiche e promuovere il suo benessere, quindi verranno escluse immagini che non dimostrino che tali vengono rispettate.

Domenica 29 marzo tutte le foto verranno caricate in un apposito album sulla nostra pagina Facebook.

> Le votazioni saranno aperte fino alla mezzanotte di sabato 11 aprile.

> Sono previsti due premi e un vincitore per ciascuna categoria:

– Premio “Star dei social”: questa categoria sarà decisa dal pubblico e il premio andrà al coniglietto che avrà ricevuto il maggior numero di “like”;

– Premio “Giuria”: questa categoria sarà valutata da ENPA Monza in base sia alla qualità e composizione della foto che allo “spirito pasquale”.

> La mattina di Pasqua, domenica 12 aprile, verranno proclamati i vincitori.

> I vincitori delle due categorie riceveranno una bellissima sorpresa oltre a un attestato personalizzato.

> I premi andranno ritirati al rifugio di Monza in via San Damiano 21 (previo appuntamento). In caso di richieste di spedizione, i costi saranno a carico del destinatario.

> I vincitori dell’anno scorso possono partecipare ma non concorrere ai fini del premio “Star dei social”.

Allora che aspettate a iscrivervi? Il vostro coniglietto non vede l’ora di partecipare!

P.S. Per aiutarci a diffondere il concorso fra i vostri amici e conoscenti che vivono con uno o più conigli, potete invitarli al nostro evento su Facebook.!

Scarica la locandina/regolamento in PDF qui.

Pubblicato il 13 marzo 2020

Andrà tutto bene, anche al rifugio di Monza. Ecco il video!

Anche in questi giorni difficili il lavoro al rifugio di Monza prosegue, sebbene in un’atmosfera decisamente surreale.

Proprio per questo abbiamo girato un bellissimo video che mostra una giornata-tipo nella struttura di Via San Damiano ai tempi del Coronavirus, tra maschere e distanze di sicurezza, ma anche passeggiate con i cani, preparazione e distribuzione della pappa in tutti i reparti, pulizie, visite veterinarie e lavoro d’ufficio.

Ricordiamo che il rifugio di Monza rimane aperto a chi è realmente interessato ad adottare un animale (cane, gatto, coniglio, cavie, criceto), ma con alcune restrizioni, e ovviamente con la massima cura per la salute di volontari, operatori e pubblico .

Chiediamo gentilmente di telefonarci prima al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30, in modo da poter concordare un appuntamento a tale scopo presso la struttura di Via San Damiano 21.

Pubblicato il 13 marzo 2020

Tutori colonie feline: la nuova autodichiarazione per circolare

A seguito di una circolare diramata il 17 marzo dal Ministero dell’Interno, con la quale si dispone la modifica del modello da utilizzare per le autodichiarazioni, è necessario sostituire la precedente dichiarazione, che ENPA Monza aveva predisposto e messo a disposizione sui propri canali per i tutori e tutrici di colonie feline, con uno nuovo che potete scaricare qui.

La dichiarazione deve essere stampata, compilata con tutti i propri dati e firmata. In caso di controllo, l’operatore di Polizia vi chiederà un documento di identità e controfirmerà la dichiarazione apponendo anche data, ora e luogo del controllo.

Pubblicato il 18 marzo 2020

 

Gli animali al tempo dell’emergenza coronavirus: il vademecum dell’ENPA

Gli animali non trasmettono il COVID-19. È bene dirlo subito e con chiarezza. Anzi: in difficili giornate come queste hanno tanto affetto da darci e tanto amore da ricevere. Tutti gli animali: compresi ovviamente quelli che vivono liberi o all’interno di un rifugio, ai quali non bisogna far mancare la necessaria assistenza. Va tutelato il “bene salute”, e questo è chiaramente scritto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020; il “bene salute” di umani e non umani.

Come comportarsi allora? Ecco alcune domande e alcune risposte, selezionate tra le centinaia alle quali ENPA risponde in queste ore. Chiaramente vanno sempre, in ogni occasione, rispettate le regole sanitarie: distanza di sicurezza, pulizia accurata e continua delle mani, attenzione a non portarsi le mani alla bocca e agli occhi, evitare abbracci tra umani. Oltre al rispetto delle regole sanitarie è importante spostarsi solo quando strettamente necessario, e questo a tutela della salute di tutti.

1) Posso uscire all’aperto con il mio cane?

Sì. Il decreto non vieta lo spostamento di uomini e animali all’interno dello stesso Comune di residenza. Fare una passeggiata con il nostro cane è necessario per il suo benessere e anche per il nostro. È una attenzione al “bene salute” umano e animale. Sempre stando molto attenti alle regole sanitarie minime.

2) Sono una gattara e accudisco una colonia felina in un Comune diverso da quello di residenza. Posso continuare a farlo?

Sì. A nostro avviso, il tutore o tutrice autorizzata deve continuare a occuparsi della sua colonia felina in quanto la circostanza è uno “stato di necessità”: i gatti (che sono tutelati dalla legge) non sarebbero infatti accuditi e alimentati e sarebbero esposti a maltrattamento e ad abbandono.

Di più: se alla tutrice viene impedito di prendersi cura della propria colonia felina, i gatti andrebbero alla ricerca di cibo, creando potenzialmente una dispersione della colonia e un problema sanitario. Le tutrici che si trovassero in questa condizione, devono avere una autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità.

ATTENZIONE! Alcune Prefetture richiedono la dichiarazione dell’Ente o dell’associazione di appartenenza o il modulo ASL di assegnazione diretta e nominativa della colonia felina.

In riferimento a quanto sopra, ENPA Monza e Brianza ha predisposto un modello di autodichiarazione per tutori e tutrici di colonie feline (gattari e gattare) scaricabile QUI. (N.B. nuovo modello del 17/3/2020).

3) Sono un volontario: posso continuare a fare volontariato per gli animali in una struttura?

Sì. Chiaramente occorre innanzitutto rispettare il principio della limitazione degli spostamenti. Quindi si può continuare a fare volontariato solo quando strettamente necessario per gli animali. È necessario compilare il modello di autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità.

4) Le adozioni di animali nei rifugi sono sospese?

Le adozioni di animali nei rifugi non sono sospese. Tanto viene affermato anche in una circolare del Ministero della Salute a proposito delle prestazioni differibili e indifferibili. L’adozione di animali è considerata “differibile” solo al fine di limitare lo spostamento degli umani, ma non è né vietata né sospesa.

Ovviamente vanno seguite le regole del rifugio presso il quale si vuole adottare un animale: alcuni danno in adozione solo per appuntamento, ad esempio. È bene quindi contattare telefonicamente prima la struttura, qualora si volesse adottare un animale. La condizione, in questo caso, è quella di recarsi nel rifugio situato nel proprio Comune di residenza, o comunque in quello più vicino.

Per info specifiche sul rifugio di Monza, leggi l’articolo qui.  

5) Posso segnalare un animale vagante, ferito o in difficoltà?

Si deve segnalare! Per il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero di animali vaganti o feriti è una prestazione “indifferibile”. Quindi nel caso in cui ci fosse un animale vagante o ferito bisogna assolutamente segnalare il caso alla Polizia Municipale del luogo, precisando che secondo il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero è prestazione “indifferibile” e non può quindi passare in secondo piano.

6) C’è sufficiente disponibilità di cibo per animali?

La circolazione delle merci e la loro produzione non ha subito alcuna limitazione. Non c’è pertanto alcun timore in merito alla disponibilità, anche in futuro, di pet food per i propri animali.

7) In caso di ricovero urgente per presunto COVID-19, cosa succederà ai miei animali?
Gli animali di proprietà di un ricoverato devono poter venire regolarmente accuditi da parenti, vicini o da amici incaricati, i quali si tuteleranno con i normali dispositivi di protezione non dagli animali ma dall’ambiente in cui essi vivono.

In caso di impossibilità di accudimento è assolutamente necessario avvisare il servizio veterinario della ATS e/o la Polizia Locale riguardo alla presenza degli animali presso l’abitazione del ricoverato.

L’ENPA sezione di Monza e Brianza si rende disponibile, nei casi di assoluta necessità, al ricovero degli animali presso il canile di Monza per i comuni convenzionati (Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio, Cornate D’Adda, Lissone, Macherio, Mezzago, Monza, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Villasanta).

FOTD’ARCHIVIO ENPA MONZA 

Pubblicato l’11 marzo 2020. Aggiornato il 18 marzo con il nuovo modello di autodichiarazione.

Coronavirus, il rifugio di Monza aperto ma con alcune restrizioni

Al fine di ottemperare alle ordinanze promulgate per la regione Lombardia dalla Presidenza del Consiglio nell’ambito del contenimento della diffusione del coronavirus COVID-19, da lunedì 9 marzo verranno limitati gli ingressi dei visitatori presso il Canile-Gattile di Monza.

Colloqui e adozioni

ENPA invita quindi chi fosse realmente interessato ad adottare un cane, un gatto, un coniglio, una cavia  o un criceto di contattarci prima telefonicamente al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30 in modo da poter concordare un appuntamento a tale scopo presso la struttura di Via San Damiano 21.   

Progetto Famiglia a Distanza

Le visite agli animali adottati a distanza sono sospese a tempo indefinito. I partecipanti nel Progetto Famiglia a Distanza continueranno naturalmente a ricevere le foto e gli aggiornamenti.

Colloqui per nuovi volontari

I colloqui per nuovi aspiranti volontari, che si tengono normalmente il giovedì sera presso la sede operativa di Via Lecco 164, sono sospese.

Siamo sicuri che comprenderete che tale decisione è finalizzata alla tutela di volontari, operatori e pubblico.

Pubblicato l’8 marzo 2020; aggiornato l’11 marzo con le informazioni riguardanti la sede di via Lecco.

Azienda controllata Amadori, patteggiato reato di uccisione di animali, maltrattamento e abbandono

Si è concluso con due condanne patteggiate l’esposto-denuncia presentato da ENPA con la collaborazione di Animal Equality nei confronti dell’azienda Amadori nell’agosto 2016: il rappresentante legale di una società controllata al 100% da Amadori è stato condannato per il reato di uccisione e maltrattamento di animali (articolo 544 bis e ter del codice penale), mentre il custode e responsabile dell’allevamento intensivo in questione è stato condannato per il reato di abbandono di animali (articolo 727). Nel primo caso è stata comminata una pena di 3 mesi di reclusione e un’ammenda di 22.500 euro mentre il custode dovrà pagare un’ammenda di 1.600 euro. I due hanno patteggiato.

Una realtà allucinante

Nella sentenza emessa dall’ufficio GIP del Tribunale di Forlì viene evidenziato come il rappresentante legale della società controllata al 100% da Amadori perseverasse “nel mantenere condizioni di allevamento tali da ingenerare negli animali inutili sofferenze”. In particolare, infatti, le scrofe in fecondazione e gestazione erano tenute in gabbie troppo piccole “non adeguate alla stazza degli animali” che non consentivano di poter girare su se stesse, coricarsi completamente, difendersi da mosche o topi e che cagionavano inutili sofferenze e lesioni.

Inoltre, è stata riscontrata una totale “assenza di adeguati spazi asciutti e puliti per il riposo degli animali” e “assenza o inadeguatezza di arricchimenti ambientali (paglia, fieno, ecc)”. Di conseguenza, gli animali “venivano sottoposti a condizioni insopportabili per le loro caratteristiche etologiche cagionandogli sofferenze non necessarie e in alcuni casi anche la morte”. Infine, Il custode e responsabile dell’allevamento della controllata di Amadori è stato condannato per il reato di abbandono di animali (articolo 727 del codice penale) perché l’uomo “faceva sì che gli animali fossero detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura”, causandogli “gravi sofferenze”.

Un’attesa lunga quattro anni

L’esposto-denuncia da parte di Enpa nei confronti dell’azienda Amadori era nato a seguito delle immagini della trasmissione televisiva di Rai Tre “Report”, andate in onda il 29 maggio 2016, relative ad uno degli allevamenti principali di animali destinati al consumo umano di proprietà dell’azienda Amadori, sito in Emilia Romagna. Nel corso della trasmissione, la conduttrice Milena Gabanelli aveva mostrato un servizio nel quale si vedeva la giornalista Sabrina Giannini entrare in tale allevamento dove apparivano evidenti le terribili condizioni di detenzione degli animali.

A seguito del servizio, la denuncia è stata poi integrata con le immagini raccolte da Animal Equality in alcuni allevamenti circostanti legati ad Amadori, un’integrazione che ha permesso di continuare con il procedimento e che, nel 2019, ha portato su specifico ricorso presentato dall’ENPA anche l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) a chiedere ad Amadori di modificare la propria comunicazione circa i polli allevati a scopo alimentare, perché considerata infatti potenzialmente ingannevole.

«Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto grazie alla denuncia che abbiamo presentato per conto di ENPA e grazie all’eccellente lavoro svolto dalla Procura di Forlì – dichiara Manuela Giacomini, Avvocato di ENPA – In particolare, ritengo di fondamentale importanza il fatto che siano stati contestati determinati reati anche in relazione a condotte criminose poste in essere nei confronti di animali da allevamento quali scrofe e suinetti, i quali devono ritenersi a tutti gli effetti esseri senzienti e, pertanto, capaci di provare dolore sia fisico che psicologico. »

Una sentenza storica

Per Carla Rocchi, presidente Nazionale ENPA, «si tratta di una sentenza importantissima che mette finalmente sotto i riflettori della giustizia i reati che ogni giorno si compiono nei confronti degli animali negli allevamenti intensivi».

Le fa eco Alice Trombetta, General Manager di Animal Equality Italia, che spera che la sentenza «funga da campanello d’allarme per tutti quegli allevatori che si ostinano a trasgredire le pur scarse leggi vigenti in materia di benessere animale, infliggendo agli animali ulteriori e inutili sofferenze, come il taglio preventivo della coda oltre a quelle già derivanti dalla detenzione in strutture intensive.»

 

Pubblicato il 5 marzo 2020

Coronavirus, per l’OMS non ci sono rischi dai nostri quattrozampe

Dopo la notizia della conferma della positività al nuovo Coronavirus Covid-19 del cane a Hong Kong l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) torna a rassicurare tutti i proprietari di un pet: i cani non possono contagiare l’uomo.

Nel corso di una conferenza stampa da Ginevra, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’OMS, ha infatti affermato che «abbiamo rilevato una debole positività in un solo cane a Hong Kong, il cane è anziano, sta bene e non ha sintomi. Per quanto riguarda la trasmissione non pensiamo che gli animali siano un vettore, né che l’uomo lo sia per loro, ma ci voglio altri studi per approfondire».

«Gli animali non sono un serbatoio, semmai sono vittime. Succede spesso con le malattie emergenti e dobbiamo stabilire chiaramente ogni aspetto», ha aggiunto Michael Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’OMS.

Anche l’Istituto Superiore di Sanità si è espresso sul caso di Hong Kong: il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha affermato: «Il caso cinese viene valutato attentamente, ma non è elemento di preoccupazione.»

«Negli animali – ha aggiunto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro – circolano questi virus ed è un tema ben noto, ma non sono considerati un serbatoio che possa favorire la diffusione.»

Al momento, quindi, non esistono prove che cani o gatti possano essere fonte di infezione per l’uomo. I proprietari possono stare tranquilli.

Pubblicato l’8 marzo 2020

 

Cambiamenti climatici, in Australia l’estate dura il doppio dell’inverno.

È vero che è all’altro capo del nostro emisfero, ma quanto sta succedendo in Australia è uno dei tanti campanelli d’allarme che dovrebbero far preoccupare tutto il pianeta: la durata dell’estate, dovuta all’aumento delle temperature per i cambiamenti climatici, è diventata il doppio di quella dell’inverno.

È quanto emerso da uno studio dell’Australian Institute dopo un’analisi approfondita dei dati ufficiali del servizio Meteo nazionale rilevati tra 1999 e 2018, messi a confronto con i valori registrati a metà del secolo scorso. In media da 20 anni a questa parte la stagione estiva è più lunga di un mese rispetto a metà del secolo scorso, mentre gli inverni sono sempre più brevi. Il fenomeno si è fatto più veloce negli ultimi anni tra il 2014 e il 2018, periodo in cui le estati sono state del 50% più lunghe rispetto al passato.

La cosa più sconcertante è che questi dati non sono proiezioni di quanto potrebbe accadere in futuro, ma è quello che sta già succedendo oggi. I ricercatori sottolineano, inoltre, che il riscaldamento globale ha reso le estati australiane “un calvario più pericoloso” rispetto al passato: ne sono una prova i devastanti incendi degli ultimi mesi che hanno ucciso 33 persone e milioni di animali, in particolare nello stato del Nuovo Galles del Sud.

Pubblicato l’8 marzo 2020

ENPA Monza: diamo i numeri! Le nostre attività nel 2019

È con grande piacere e sì, anche con un pizzico di orgoglio, che presentiamo ai nostri amici e sostenitori “ENPAMONZA – un anno in numeri” (scaricare qui il PDF). Dieci pagine in cui riassumiamo le attività dell’anno appena trascorso, un anno ricco di sfide, di difficoltà e di duro lavoro, ma altrettanto ricco di soddisfazioni.

I successi li possiamo misurare non solo in termini di animali che abbiamo potuto salvare o aiutare, spesso grazie alla sensibilità di privati cittadini, ma anche del sempre maggiore impegno per promuovere la cultura zoofila e sensibilizzare la gente con numerose conferenze pubbliche presso il rifugio di Monza.

La creatività di volontari e operatori, un punto di forza della sezione brianzola, ha visto simpatiche iniziative come il riuscitissimo concorso fotografico a tema pasquale “Conigli alla Riscossa” abbinato all’iniziativa sui social “Il buongiorno comincia con un coniglio” con gli spiritosi versi dedicati ogni giorno agli animaletti che nel rifugio di Monza cercano casa.

Un impegno a 360°

Ma ENPA Monza da sempre guarda anche al di fuori del piccolo mondo brianzolo, oltre i confini del rifugio di Via San Damiano dove tutti gli anni accudiamo e affidiamo a nuove famiglie centinaia di animali. E anche nel 2019 ENPA non è mancato a importanti appuntamenti nazionali, regionali ed europei: dalla campagna per far chiudere i roccoli in Lombardia, ai cortei a Parma e Torino per opporsi alla sperimentazione che prevede l’accecamento di sei macachi o, ancora, nella partecipazione all’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” che chiede alla Commissione UE di porre fine agli allevamenti in gabbia. Ma non abbiamo fatto mancare il nostro appoggio anche in battaglie combattute in sordina, denunciando anche più piccoli misfatti come atti vandalici in una colonia felina.

Non è facile riassumere in pochi numeri tutto il lavoro e l’amore che mettiamo in quello che facciamo né i valori che ci guidano. Sono dati importanti, sì, ma dietro a quei freddi dati non manca una determinazione costante e la volontà di fare sempre meglio, grazie non solo all’impegno dei nostri volontari di ogni settore, ma anche grazie al sostegno e alla vicinanza di tutti voi.

Buona lettura!

Nelle foto, solo alcuni dei momenti vissuti in ENPA Monza nel corso del 2019.

 

 

Pubblicato il 2 marzo 2020

Lola – adottabile a distanza!

Scheda numero: 33691
Età:
nata gennaio 2017 circa
Sesso:
Femmina

Sterilizzato/a:
SI

Nel rifugio dal:
20 aprile 2019.
Generalità:

bellissima e dolcissima micia dal pelo grigio perla tigrato con i luminosi occhi gialli.

Vaccinata, microchippata e testata FIV-FeLV negativa.

Purtroppo ha un grave problema fisico che descriviamo nella sezione ‘Provenienza’ sotto.

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Provenienza:

trovata incidentata a Cernusco sul Naviglio (MI).

La radiografia all’addome ha rilevato una lesione alla colonna vertebrale. Non ha alcuna difficoltà a deambulare, ed è agile ed elegante come un gatto qualsiasi, ma il trauma purtroppo ha avuto una conseguenza pesante, lasciandola incontinente. Pur avvertendo lo stimolo (si capisce dalla postura accucciata che assume), non riesce a controllare l’emissione di feci e urina, e quindi ogni tanto le perde.

La condizione purtroppo è permanente.

A causa della sua disabilità non è ospitata in un box fisso ma è libera nel nostro parco rifugio, con diverse calde casette a disposizione, soluzione che piace molto anche a lei.

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Carattere:

Lola è un amore: tranquilla, dolce, solare ed affettuosa. È molto socievole e gradisce le coccole e le altre attenzioni.

Precedentemente ospitata nel piccolo giardinetto recintato all’interno del Gattile, andava molto d’accordo con i suoi compagni Flavio e Lazzaro (adottati da tempo).

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Adozione ideale:

sappiamo che non sarà facile trovare un’adozione per lei con questa disfunzione.

Abbiamo pensato che una soluzione possibile potrebbe essere un contesto in cui ha la libertà di uscire in un giardino o cortile sicuro e recintato, dotato di una casetta di legno o di una grande cuccia riparata dove rifugiarsi o riposare, ma con la possibilità di entrare in casa quando sente il bisogno di calore umano, coccole o, più semplicemente, di un po’ di comfort casalingo.

Inevitabilmente perderà qualcosa anche in casa, e quindi ci vuole una persona che è disposta a pulire quando necessario e che non si lasci scoraggiare da questo problema.

Si potrebbe pensare ad allestire una zona di casa per lei, ad es. una taverna, con mobili opportunamente protetti, in modo che lo sporcare sia limitato a un’area circoscritta e/o meno “importante” (naturalmente da tenere pulita lo stesso), sempre con la possibilità di uscire.

Trattandosi di un problema fisico, indipendente dalla volontà della gatta, non bisogna sgridarla quando perde feci e urina. Inoltre è inutile e dannoso cercare di “rieducarla” a fare i bisogni nella cassetta o farle indossare pannolini.

Le operatrici, veterinari e comportamentaliste ENPA sono totalmente a disposizione per discutere con voi soluzioni pratiche o idee alternative.

Come carattere Lola è davvero adatta a tutti, ma ci vuole qualcuno molto molto speciale che sia disposto ad accoglierla e amarla.

Crediamo che sia opportuno un affido singolo, per evitare il rischio ipotetico di conflitti con altri animali ed eventuali disagi dovuti alla presenza di feci o urine.

Adottabile solo nella provincia di Monza e Brianza e nei comuni strettamente limitrofi.

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Per info contattare:

Per fissare un appuntamento o per informazioni sui gatti ospitati, si prega di scrivere ad adozioni.gatti@enpamonza.it.

Le visite e i colloqui al rifugio di Monza vengono effettuati esclusivamente su appuntamento.

Normalmente il rifugio di Via San Damiano 21 è aperto al pubblico tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 17.30.


 

Perché inserito nel progetto famiglia a distanza

 

« Ciao, sono Lola.

Se avete letto la mia storia, capirete perfettamente perché sono stata scelta per il Progetto Famiglia a Distanza. Ebbene sì, nonostante sia giovane, dolce e graziosa, ho avuto una vera sfortuna nella vita che mi ha lasciato con un handicap non indifferente, il che significa che sarà difficile trovare chi mi vorrà portare a casa.

Sono una micia tranquilla e affettuosa che va d’accordo con tutti e, in attesa di trovare una casa e famiglia definitiva con cui passare il resto della vita (incrociamo le zampe), sarò proprio contenta di ricevere qualche visita dai miei “genitori virtuali”. Anche se sono libera nel parco Gattile, non mi allontano anche perché mi piace la gente e non mi disturba il via vai del rifugio.

Chi mi adotterà a distanza potrà venire a trovarmi e farmi  giocare o semplicemente farmi un po’ di coccole!

Vi aspetto in Gattile, a presto! »


INFO SULLE ADOZIONI A DISTANZA

 

Mail PFD:  adozioni.distanza@enpamonza.it

Pagina dedicata sul Sito

Facebook Progetto Famiglia a Distanza ENPA

Calendario dell’Avvento, un’iniziativa solidale e di successo.

Lo scorso mese di novembre la sala conferenze del canile-gattile di Monza si è trasformata in un set fotografico: cani, gatti, ma anche conigli, ospiti del parco rifugio di via San Damiano, si sono trasformati in modelli per l’occasione e sono stati immortalati sul simpatico e colorato calendario dell’Avvento nazionale, in compagnia del dog trainer Adrian Stoica.

Si è trattato di un’importante iniziativa solidale, perché chiunque avesse “aperto” sui social tutte le finestrelle del calendario nel mese di dicembre avrebbe contribuito a uno speciale dono per i rifugi ENPA di tutt’Italia, grazie a Innovet, l’azienda che da oltre 20 anni si occupa del benessere degli animali e punto di riferimento per i medici veterinari.

La cerimonia di consegna

I numeri testimoniano il successo dell’iniziativa, come spiega Renato della Valle, CEO di Innovet: «Abbiamo raggiunto tramite i nostri canali, 35 mila persone, avuto circa 1.500 interazioni sui post Facebook, 5.936 iscritti al calendario e infine 3.407 utenti che hanno completato tutte le 25 caselline dell’avvento. Avevamo promesso di donare ad ENPA un euro per ogni calendario completato e così è stato.»

Mercoledì 19 febbraio, infatti, a meno di due mesi dalla conclusione dell’iniziativa, e alla presenza del Presidente del Consiglio Nazionale e responsabile nazionale Comunicazione & Sviluppo Iniziative ENPA Marco Bravi, della coordinatrice di Comunicazione & Sviluppo Daniela Mosca e del presidente dell’ENPA di Monza e Brianza Giorgio Riva e di alcuni volontari della sezione, al parco rifugio di via San Damiano a Monza si è svolta la cerimonia di consegna di un assegno di 3.407 euro.

«Ma il vero successo – è il commento di Marco Bravi – è quello condiviso fra tutti coloro che hanno completato ben 3.407 calendari, che hanno permesso una donazione ad ENPA per aiutarla a supportare i tanti ospiti presenti nei canili/gattili delle sezioni più bisognose. Un grazie speciale a Giorgio Riva e alla Sezione ENPA di Monza, che ha ospitato i set e l’evento conclusivo».

E c’è chi ha trovato casa!

L’iniziativa ha portato bene anche per quanto riguarda le adozioni: proprio grazie al Calendario Innovet, infatti, 14 ospiti dei rifugi ENPA hanno trovato una nuova casa!

Nelle foto: qui sopra, a sinistra Renato della Valle, CEO di Innovet, e a destra Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale ENPA;

qui sotto, Renato della Valle e Marco Bravi con l’assegno, a sinistra (con il pile verde) Adrian Stoica, a destra con la cagnolona Arya, Giorgio Riva, e alcuni volontari della sezione ENPA Monza:

Sotto, da sinistra, Marco Bravi, Adrian Stoica, Giorgio Riva:

Nella due immagini sotto, Adrian Stoica sul sito del calendario d’Avvento allestito presso il rifugio di Monza:

Pubblicato il 26 febbraio 2020

Proprietario uccide il proprio cane dopo essere stato aggredito. Un’educatrice cinofila ENPA spiega il perché dell’attacco

La notizia, riportata ampiamente sulle testate locali, risale al 18 febbraio: un quarantenne di Nova Milanese (MB) stava portando a passeggio al guinzaglio il proprio cane quando improvvisamente l’animale ha puntato un passante dall’altra parte della strada. L’uomo l’ha bruscamente tirato verso di sé nel tentativo di trattenerlo ma per tutta risposta il cane, un terrier di tipo bull (non si sa se un pitbull o un american staffordshire) si è rivoltato azzannando il suo proprietario ai genitali. L’uomo a questo punto ha iniziato a colpire il cane con un coltellino che teneva in tasca provocandogli ferite che ne hanno causato la morte. Per l’uomo, portato d’urgenza al San Gerardo di Monza, una prognosi di otto giorni.

Questi i fatti della cronaca, fatti che lasciano aperti moltissimi dubbi.

Per chiarirne alcuni riportiamo per intero l’intervista rilasciata da Ilaria Cerrato a primamonza.it, il nuovo sito del settimanale Il Giornale di Monza. Volontaria ed educatrice cinofila dell’ENPA di Monza e Brianza, Ilaria ci aiuta a capire cosa è successo a Nova Milanese e perché e quando un cane può mostrare aggressività nei confronti del suo proprietario.

L’aggressività ridiretta: l’intervista con l’esperto in comportamento canino

«Senza ombra di dubbio in questo caso parliamo di un’aggressione rediretta: il cane in sostanza fa ricadere su un terzo incolpevole le “attenzioni” che non può sfogare sul destinatario che le ha provocate. Più in generale questo tipo di comportamento si verifica in momenti di grande eccitazione o di stress dell’animale che, se non ben educato a gestire la frustrazione, può girarsi verso la persona o la cosa più vicina a lui in quel momento».

– È un comportamento che si verifica frequentemente?

«No. Non è frequente. Ma può accadere e spesso è una serie di fattori a provocare la reazione dell’animale. Imparare a conoscerlo e a gestirlo può aiutare a evitare questi spiacevoli inconvenienti. Di norma comunque questo tipo di comportamento si verifica più spesso in razze che hanno un alto livello di attivazione, il cosiddetto “arousal”, che corrisponde allo stato di attivazione emozionale che ha l’animale nell’interagire con il mondo circostante e con gli stimoli interni ed esterni».

– Cosa si può fare in questi casi?

«Quando capita non si può fare granché. La vera chiave per evitare l’aggressività nel cane è quella di educarlo, di aiutarlo a socializzare con gli altri animali, con l’ambiente urbano, con le persone. In questo modo l’animale riesce meglio a gestire situazioni di ansia e stress. Utile anche l’educazione alla museruola, necessaria in certi casi per evitare situazioni spiacevoli per sé stessi o per gli altri».

– Ma lei sarebbe favorevole all’introduzione del patentino per i proprietari dei cani?

«Sarebbe un primo passo. Ma il problema vero è l’accessibilità. Oggi chiunque vuole un cane se lo prende. E spesso si arriva a contattare il comportamentalista quando è troppo tardi, quando il problema è già grave. O peggio ancora si porta il cane in canile e ci si libera di qualsiasi responsabilità. Noi volontari queste situazioni le viviamo purtroppo molto spesso ed è proprio per questo che cerchiamo, anche con corsi specifici, di sensibilizzare la popolazione a capire che il cane richiede impegno, dedizione e responsabilità, sempre».

LE FOTO: in questa pagina, dall’alto, Natalino, Tarzan, Bedrock, Rocky, Sugar e Grandine – solo alcuni dei tanti cani di razza pitbull, amstaff o incroci, ospiti del canile di Monza. Molti di loro sono stati felicemente adottati, anche grazie al lavoro della squadra di volontari educatori cinofili ENPA, mentre altri (come Queen, Bedrock e Boero) sono ancora in attesa di adozione.

Pubblicato il 26 febbraio 2020

Ex Cara di Mineo, ENPA recupera gli ultimi 14 cani rimasti.

Dei 117 cani presenti a luglio scorso, dopo la chiusura del centro profughi in provincia di Catania, qualcuno ha trovato una nuova casa, molti non ce l’hanno fatta e sono finiti investiti sulle strade. Erano rimasti solo loro. I più complessi, problematici, quasi imprendibili. Quattordici cani che ancora vagavano all’interno dell’ex Cara di Mineo.

Dopo un lavoro di quasi due settimane, in collaborazione con la Polizia Municipale di Mineo e il servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) locale, anche loro sono pronti per iniziare una nuova vita. Dieci sono in viaggio e molti di loro affronteranno un percorso di rieducazione, socializzazione e riabilitazione per la vita in famiglia, mentre quattro, già molto socievoli, sono stati affidati alla Sezione ENPA di Carini (PA). Tutti cercano una famiglia.

Un proficuo lavoro di squadra

Si tratta di un risultato molto importante, frutto della determinazione e del lavoro costante dell’Ente Nazionale Protezione Animali insieme all’Amministrazione comunale di Mineo, guidata dal Sindaco Giuseppe Mistretta.

Per salvare i cani dell’ex Cara di Mineo, ENPA ha effettuato ben tre missioni, tutte nell’ambito del programma Rete Solidale ENPA. All’operazione ha partecipato una vasta rete di Sezioni ENPA tra cui la sezione di ENPA di Monza e Brianza: al canile di Monza sono arrivate Flora e Fauna; la prima, decisamente più socievole, ha già trovato famiglia, mentre la timida Fauna (foto sotto scattata all’interno del suo box al canile di Monza), seguita dalle nostre educatrici cinofile, è ancora in attesa di adozione.

Leggi il nostro articolo del 14 gennaio 2020 qui.

Pubblicato il 26 febbraio 2020

Coronavirus: gli animali da compagnia non diffondono il virus Covid-19 e non possono essere infettati. Canile di Monza aperto normalmente.

Gli animali da compagnia non diffondono il coronavirus Covid-19 né possono essere infettati.

La precisazione arriva dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità ed è inoltre chiaramente riportata in tutte le ordinanze emesse in queste ore dai governatori delle Regioni interessate all’emergenza.

ENPA invita tutti ad avere un comportamento responsabile e sereno, seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie (Ministero della Salute in primis) e evitando di dare ascolto a voci che soprattutto nella giornata del 23 febbraio si sono diffuse sui social network in merito al pericolo di contagio proveniente dagli animali da compagnia. Così, ribadiamo, non è: i nostri pet (ma anche i randagi, i gatti di colonia, ecc) non sono veicolo del contagio né possono essere contagiati.

Cosa sono i Coronavirus?

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Il Coronavirus responsabile dell’epidemia che sta interessando il mondo intero è il “COVID-19”  dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease (malattia) e “19” indica l’anno in cui si è manifestata.

Rimandato l’evento del 26 febbraio, ma il canile resta aperto normalmente

Nel frattempo, a seguito dell’Ordinanza della Regione Lombardia e a Direttive ministeriali per il contenimento della diffusione del Covid-19, ENPA Monza e Brianza ha rimandato a data da destinarsi l’aperitivo-conferenza sugli orfani di orango prevista per mercoledì 26 febbraio al rifugio di Via San Damiano.

Ricordiamo che il parco rifugio di Monza resta aperto ai visitatori seguendo ovviamente tutte le indicazioni e le precauzioni consigliate dal Ministero della Salute. Orario di apertura al pubblico: tutti i pomeriggi tranne il mercoledì, dalle 14:30 alle 17:30.

Ulteriori info

Per consultare il sito del Ministero della Salute, pagina comunicati stampa, cliccare qui.

Per scaricare in formato PDF il pieghevole informativo dell’Istituto Superiore di Sanità, cliccare sul link: Pieghevole: Comportamenti da seguire

Articolo pubblicato il 24 febbraio 2020

Traffico illegale di animali, se ne occupa anche l’Europarlamento

I pet shop, le “fiere del cucciolo” e i siti internet sono sempre pronti a proporre la loro “merce”: cuccioli di cani e di gatti di qualsiasi razza, soprattutto quelle più di moda. Tutto questo va ad alimentare il turpe traffico dei cuccioli provenienti dall’Est che, nonostante le informazioni date dai media, l’inasprimento delle pene e l’aumento dei cuccioli sequestrati, è sempre di drammatica attualità.

Un problema a livello europeo

Qualcosa, però, si sta muovendo anche a livello europeo: il 12 febbraio i deputati dell’Europarlamento hanno votato a larga maggioranza una risoluzione non legislativa per chiedere un’iniziativa contro il commercio illegale di animali da compagnia, che è causa di grandissime sofferenze per gli animali, di diffusione di malattie, e genera introiti elevati per la criminalità’ organizzata internazionale. La risoluzione è stata approvata con 607 voti favorevoli, 3 contrari e 19 astensioni. I deputati chiedono un sistema comunitario obbligatorio per la registrazione di cani e gatti; una definizione UE degli impianti di allevamento commerciale su larga scala, noti come “fabbriche per cuccioli”; una migliore applicazione della normativa esistente; ma soprattutto sanzioni più severe per i commercianti di cuccioli; e campagne informative per incoraggiare le persone ad adottare, anziché acquistare, animali domestici.

I numeri del business (dati LAV)

Mentre oltre 100.000 cani restano nei canili di tutta Italia in attesa di adozione, si stima che ogni mese vengano scambiati tra i paesi dell’UE circa 46.000 cani, la maggior parte dei quali non è registrata e che circa 300.000 siano gli animali di affezione commercializzati ogni anno illegalmente attraverso l’Europa; 5609 cani e 86 gatti sono stati sequestrati dal 2010, anno di entrata in vigore della legge sulla tratta dei cuccioli, fino al 2018.

Leggi l’articoloTraffico di cani e gatti: misure contro il commercio illegale di cuccioli” e guarda il video (sottotitoli in italiano) sul sito dell’Europarlamento qui.

Le foto sono riferite a varie operazioni delle forze dell’ordine.

 

Pubblicato il 22 febbraio 2020

Non c’è due senza tre: anche Poldo è andato a casa!

Se è vero che nei proverbi c’è un po’ di saggezza popolare, è anche vero che in tanti, in canile, speravano che dopo due adozioni del cuore, quelle di Chicco e di Tarzan, arrivasse anche la terza!

E la cosa è successa davvero. Sempre una volontaria ENPA ha deciso che Poldo, con tutti i suoi problemi di salute, non continuasse a stare in canile e così, come hanno fatto Giulia con Chicco e Stella con Tarzan, Elisa è diventata la mamma di Poldino.

Nato il 4 agosto 2009, la vita di Poldo non è stata facile: ritirato durante un controllo da parte del Nucleo Antimaltrattamento grazie a una richiesta dell’Ufficio Diritti degli Animali di Agrate (MB), Poldo era parecchio sottopeso e debilitato. La famiglia ha dichiarato di aver poco tempo da dedicargli e Poldo passava da solo gran parte della giornata, abbandonato a se stesso.

Poldo è stato quindi fatto cedere dai vecchi proprietari e al canile di Monza è praticamente rinato, anche se deve fare i conti con l’atassia, una malattia neurologica che colpisce spesso gli amstaff e che nel suo caso determina un’andatura caracollante.

Fin da subito si è rivelato un cane dolcissimo e tenero, tanto che è stato inserito nel Progetto Famiglia a Distanza trovando famiglie che si sono davvero affezionate a lui. La sua malattia, però, andava peggiorando, per questo tutti speravano che, anche se ci sono cani in canile da più tempo (lui è entrato il 2 febbraio 2019) arrivasse per lui l’adozione del cuore.

Lieto fine con sorpresa!

Il sogno si è avverato: Elisa è diventata la nuova mamma di Poldo!

È il caso di dire che è stato un lieto fine con sorpresa: quella che ha avuto Elisa nel vedersi “recapitato” a casa Poldo con tanto di fiocco rosso la sera del 13 febbraio (nel video qui in fondo di vede chiaramente l’espressione di sorpresa stampata sulla faccia di Elisa!). Naturalmente complici la sua mamma e i responsabili del canile.

Ora Poldo si gode l’amore e le attenzioni di tutta la famiglia, di Elisa, dei suoi genitori e di Wendy, la beagle di casa, con cui convive serenamente e non potevamo davvero sperare per lui un finale migliore.

Ma Toby aspetta ancora …

Se siamo più che felici per i lieto fine di Chicco, Tarzan e Poldo, ora però le nostre speranze si indirizzano su Toby (a destra), che ha ereditato il non invidiabile primato di cane da più tempo in canile, essendoci entrato il 6 giugno del 2015.

Bellissimo mix di chow chow e shar pei, Toby ha quella riservatezza e quella diffidenza tipiche dei suoi antenati che non sempre fanno colpo in chi viene a cercare un cane da adottare, ma anche se non ama troppo coccole e smancerie, con i volontari di riferimento è affettuoso e fa loro le feste scodinzolando.

Sono ormai quasi 5 anni che Toby aspetta la sua occasione. Nel novembre scorso se le è anche vista brutta a causa di una torsione di stomaco da cui si è ripreso perfettamente, e davvero vorremmo veder esaudito il nostro sogno di avere una famiglia tutta per lui! Forza Toby, siamo tutti con te!

NELLE IMMAGINI: Poldo con la sua nuova famiglia; qui sotto, il breve video che documenta l’arrivo a sorpresa di Poldo nella sua nuova casa; qui sopra a destra, Toby, 5 anni in canile ormai, che aspetta ancora una famiglia che lo adotti.

 

Pubblicato il 22 febbraio 2020

Amici Cucciolotti, arrivano ai rifugi i primi aiuti concreti. E intanto le figurine vanno in tv!

Uscito il mese scorso, “Amici Cucciolotti 2020″ si conferma l’album di figurine più amato dai bambini, perché è l’unica raccolta in grado, rinnovandosi anno dopo anno, di coniugare scoperta, divertimento e conoscenza coinvolgendo i più piccoli in azioni concrete di solidarietà.

I numeri, del resto, confermano il successo dell’album di Pizzardi Editore anche in termini di sostegno alla nostra associazione: dal 2007 a oggi, infatti, sono stati donati oltre 5 milioni di euro, assegnati 35 automezzi di soccorso e riempite 25 milioni di ciotole di cibo nei rifugi gestiti da ENPA.

Riempite tante ciotole anche al rifugio di Monza!

Proprio in questi giorni stanno arrivando alle sezioni sparse in tutta Italia le prime spedizioni di alimenti dell’anno! Nella sezione di Monza e Brianza sono arrivati 4 bancali di cibo per cani e per gatti che saranno utilizzati per sfamare gli ospiti del rifugio e i mici delle numerose colonie.

Questo graditissimo regalo è stato possibile proprio grazie a tutti i bambini e alle famiglie che anche quest’anno stanno raccogliendo le figurine che aiutano gli animali e alla sensibilità di Pizzardi Editore che da anni ha scelto di sostenere ENPA.

Per leggere il nostro articolo dell’8 gennaio 2020, cliccare qui.

Gli Amici Cucciolotti al TG

Dell’album con tutte le sue novità, come il “Ciotolometro” animato, grazie al quale i bambini e le loro famiglie possono visualizzare il numero di ciotole già riempite, se ne è occupata anche la televisione: infatti, durante il telegiornale “Studio aperto” su Italia 1, venerdì 7 febbraio è andato in onda un ampio servizio su Amici Cucciolotti con interviste a quanti hanno contribuito a renderlo ormai un “must” tra bambini e ragazzi.

Per vedere il servizio andato in onda su Studio Aperto nell’edizione delle 12:25 del 7 febbraio, cliccare qui.

Nelle foto, alcuni fotogrammi estrapolati dal servizio andato in onda su Studio Aperto (comprese interviste con Francesca Pizzardi, assistente direzionale editoriale Amici Cucciolotti, e con Silvia Mondini, art director); l’arrivo dei quattro bancali di cibo al rifugio di Monza in via San Damiano 21; la copertina dell’album; alcune volontarie e operatrici con il cibo regalato da Pizzardi.

Pubblicato il 16 febbraio 2020

Un pettirosso intrappolato nel centro commerciale: recuperato e liberato da ENPA  

Poteva finire male l’avventura di un pettirosso introdottosi qualche giorno fa, non si sa come, nel centro commerciale Kennedy di Brugherio (MB).

Il piccolo passeriforme, infatti, svolazzava dappertutto evidentemente spaventato e avrebbe potuto facilmente andare a sbattere contro qualcosa o morire di fame. Per fortuna alcuni dipendenti del centro hanno contattato ENPA di Monza e Brianza, riuscendo nel frattempo a confinare l’uccellino in un locale chiuso.

Così quando Marica e Yasmine, volontarie esperte del settore selvatici, e Federica, operatrice del rifugio, si sono recate al centro commerciale, sono riuscite a recuperarlo con relativa facilità con un apposito retino.

Il pettirosso, un esemplare adulto, è stato poi portato al rifugio di di Monza in via San Damiano e liberato nell’Oasi di Biodiversità, dove potrà svolazzare lontano dal traffico e, soprattutto, dai centri commerciali!

Specie protetta ma a rischio di estinzione

A questo pettirosso è andata bene, ma tanti suoi simili, purtroppo, no. I pettirossi, insieme ad altri piccoli volatii come tordi, cesene, allodole e fringuelli, costituiscono purtroppo l’ingrediente principale di una ricetta della tradizione gastronomica del nord dell’Italia: polenta e osei.

Nonostante rientri nella lista delle specie protette stilata dal Ministero dell’Ambiente, e nonostante l’articolo 21 della legge 157/1992 vieti la commercializzazione degli esemplari di avifauna selvatica, il pettirosso è ancora molto ricercato e per questo, soprattutto nel bresciano e nel bergamasco, vittima dei bracconieri. Cacciati e uccisi a migliaia in tutti i modi, compresa la barbara pratica dell’archetto, per questi simpatici passeriformi dall’inconfondibile livrea si profila addirittura il rischio di estinzione.

Nelle immagini: foto grande in alto e in fondo, Yasmine e Federica davanti al centro commerciale con il pettirosso chiuso in una scatola di cartone e con il retino usato per la sua cattura; sopra a sinistra e qui sotto, il pettirosso appoggiato dentro il centro commerciale; sopra a destra, foto di un pettirosso europeo del fotografo besanese Samuele Parentella (il quale ha offerto come premio per la nostra LotterENPA una delle sue fotografie di natura e animali selvatici).

Pubblicato il 14 febbraio 2020

Nuovo punto vendita Prix a Meda, un’inaugurazione solidale!

A dispetto del nome, Prix è una realtà italiana al 100%, veneta per l’esattezza, formata da sei fratelli, che nel 1971 hanno inaugurato il primo dei “Supermercati Vicentini”.
Oggi Prix è una grande catena in continua espansione, che ha oltrepassato i confini regionali per arrivare in Lombardia. È del 2018 il taglio del nastro del supermercato di via Giotto a Monza, mentre giovedì 6 febbraio è stata la volta dell’inaugurazione del 171° punto vendita a Meda (MB).

E, come due anni fa, non è mancata la volontà di aiutare alcune associazioni di volontariato. Questa volta, tra le onlus, oltre a quelle che si occupano di solidarietà “umana”, è stata scelta anche un’associazione animalista, l’ENPA, in quanto considerata la più rappresentativa, con ben 20.00 trovatelli ospitati e nutriti nei rifugi di tutta Italia.

È così, alla presenza del sindaco di Meda Luca Santambrogio e del direttore divisione marketing e vendite Prix Quality Riccardo Spluga, all’ENPA di Monza e Brianza, rappresentato dal suo presidente Giorgio Riva, accompagnato per l’occasione dall’operatore Sergio Banfi (nella foto con Riccardo Spluga), è stato consegnato ben un quintale di cibo per gatti che la nostra sezione utilizzerà per nutrire non solo i mici ospitati nel gattile ma anche quelli delle numerose colonie dislocate sul territorio brianzolo.

Non solo: presso il reparto animali del supermercato i clienti potranno trovare un cesto di raccolta cibo per animali, che sarà donato al rifugio di Monza.

ENPA di Monza e Brianza non può che ringraziare i responsabili del supermercato Prix che con la scelta di sostenere anche la nostra associazione, hanno dimostrato grande sensibilità e un encomiabile spirito zoofilo.

Info negozio

Indirizzo: Via Milano, 99, 20821 Meda

Orari: Lun – Ven 08:30-20:30 / Sabato 08:30-20:30 / Domenica 09:00-19:00

Sito: clicca qui.

Nelle foto: sopra a sinistraRiccardo Spluga (a destra) con Sergio Banfi davanti al nuovo negozio di Meda; sopra a destra, un cane in uno degli speciali carrelli riservati ai quattrozampe; sottoGiorgio Riva con le confezioni di cibo per gatti donato da Prix.

Pubblicato il 15 febbraio 2020

Rapporto Eurispes 2020: crescono accoglienza, sensibilità e dedizione verso i pet. In aumento anche vegetariani e vegani.

È un quadro positivo per gli amanti degli animali quello tracciato dal 32° Rapporto Italia Eurispes: 4 italiani su 10 (39,5%) accolgono almeno un animale in casa (erano il 33,6% nel Rapporto 2019 e il 32,4% nel 2018). In particolare, nel 20,7% dei casi un animale, nel 9,6% dei casi due pet, nel 5,6% tre, nel 3,6% più di tre.

In quasi la metà dei casi si tratta di un cane (48,8%). A scegliere un gatto sono il 29,6%. Il restante 21,6% si divide tra i possessori di uccelli (3,5%), tartarughe (3,4%), pesci (2,9%), criceti (2,4%), conigli (2,3%), cavalli (1,8%).

«Continua dunque a crescere l’accoglienza – commenta Carla Rocchi, presedente nazionale dell’ENPA – e gli animali ormai hanno un importante ruolo affettivo nelle famiglie. Basti pensare anche alla strada tracciata dalla giurisprudenza italiana che comincia a trattare gli animali sotto il profilo affettivo e dell’attaccamento sia delle persone verso gli animali che viceversa. Un esempio: sono sempre più comuni gli affidi congiunti dei pet in caso di separazione».

La perdita del proprio pet, un vero dramma

«Anche per questo – continua Carla Rocchi – non ci stupisce il dato Eurispes sul lutto: “quando l’animale di casa muore, la perdita è vissuta come un vero e proprio trauma“. Una volta si faceva anche della facile ironia quando si vedeva soffrire una persona per il proprio animale. Oggi non solo è entrato a far parte di una cultura diffusa ma, per affrontare al meglio il dolore immenso che si prova al momento del distacco, esistono corsi [come il seminario “Una coda nel cuore – la morte degli animali, esperienze e riflessioni” tenuto il 16 febbraio al rifugio di Monza] e servizi di assistenza alle persone che stanno vivendo questi momenti difficili.»

Si spende di più per farli star bene

È in l’aumento anche la spesa per gli animali e l’attenzione alla loro salute: la spesa media mensile per la loro cura è aumentata negli anni, 1 su 10 investe tra i 100 e i 200 euro, in particolare, il 32,8% spende da 31 a 50 euro, il 28,7% da 51 a 100 euro, il 22,4% meno di 30 euro, il 9,7% da 101 a 200 euro, il 4,3% da 201 a 300 euro e il 2,1% più di 300 euro.

«In un momento in cui non ci sono grandi segnali di crescita economica in nessun comparto – afferma la presidente dell’ENPA – l’aumento della spesa per la cura dei nostri amici è la conferma di quanto questo settore stia diventando sempre più importante per il nostro Paese, incidendo anche molto positivamente sul Pil. Non solo. Chi ha animali pesa anche meno sul servizio sanitario perché tende a tenersi in forma e a beneficiare dell’ormai ben noto effetto positivo che i pet hanno sul nostro umore e sulla nostra salute.»

Crescono le scelte alimentari etiche

In un momento di grande attenzione verso la salute, il Rapporto conferma l’aumento di vegetariani e vegani, che passano dal 7,1% del 2019 all’8,9% di quest’anno.

Info:

Per leggere il comunicato stampa di Eurispes (Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali) sul proprio Rapporto Italia 2020, cliccare qui.

Nelle foto: ex ospiti del rifugio di Monza.

Articolo pubblicato il 17 febbraio 2020

L’aperi-conferenza del 26 febbraio RIMANDATA.

ATTENZIONE: A seguito dell’Ordinanza della Regione Lombardia e a Direttive ministeriali per una maggiore tutela della salute e per il contenimento della diffusione del Coronavirus, la serata sugli orfani di orango prevista per mercoledì 26 febbraio al rifugio di Monza è rimandata a data da destinarsi.

Pubblicato il 23 febbraio 2020

Gwen e Mario, la loro amicizia finisce in tv!

Lui è Mario, un’oca sopravvissuta per due anni in un campo abbandonato, soccorso dai volontari di ENPA sporco e denutrito. Lei è Gwen, una stupenda maremmana arrivata dall’Abruzzo. Abbandonata da qualche pastore è stata salvata dall’ENPA di Avezzano ed è stata adottata dal canile di Monza.

Avrebbero dovuto vivere in due contesti diversi. Gwen insieme agli altri cani e Mario con i suoi simili pennuti. Mario, però, non è stato accettato dalle altre oche e così ha pensato bene di scegliersi come compagni Gwen, Ghost e Lady, i tre maremmani inflessibili guardiani della nutrita tribù di erbivori. Con Gwen, in particolare, è nata un’amicizia che va oltre la specie: i due oggi sono inseparabili, Gwen non può muovere una zampa senza che spunti subito dietro di lei il becco del fedele Mario. Dormono assieme e non è raro vedere scambi di tenerezze tra i due.

Mario, poi, sembra aver dimenticato di essere un’oca e ha cominciato a comportarsi come un cane, arrivando a fare la guardia insieme ai maremmani tanto che, quando loro abbaiano, lui starnazza!

Un’amicizia cosìparticolare non è passata inosservata e se qualche tempo fa la loro storia era finita sulla carta stampata (Giornale di Monza del 2/10/19), domenica 2 febbraio i due sono stati protagonisti della trasmissione “Dalla parte degli animali” condotta da Michela Vittoria Brambilla su Rete 4.

Una splendida amicizia che conferma, come sottolinea Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza, che la diversità non è un limite, ma una ricchezza in più.

Che altro dire? Gustatevi il video qui sotto, perché parla da solo!

Nelle altre immagini, Gwen e Mario in giro per il parco canile di Monza. La foto grande in alto la trovate anche nel nostro calendario da tavolo 2020!

Pubblicato il 7 febbraio 2020

Recupero e identificazione degli animali morti sul territorio. Da ENPA di Monza e Brianza una lettera a tutti i Sindaci della Provincia

Dal 1 gennaio 2020 nella Regione Lombardia il servizio di ritiro dei corpi degli animali d’affezione (cani e gatti) rinvenuti deceduti nel territorio è passato dall’ATS Monza e Brianza ai comuni, che devono farsi carico di trovare l’azienda preposta a questo delicato compito. Il lettore microchip è fondamentale nel risalire a eventuali animali di proprietà e poter quindi contattare i proprietari.

Per questo il presidente dell’ENPA Giorgio Riva ha inviato una lettera aperta a tutti i sindaci della provincia.

Ecco il testo della lettera:


Gentile Sindaco

mi rivolgo a Lei quale massima autorità comunale per renderla partecipe di un problema che nelle ultime settimane è stato oggetto di numerosissime segnalazioni al nostro ente, e più precisamente quello della segnalazione, del ritiro ed eventuale identificazione attraverso microchip dei corpi degli animali d’affezione (cani e gatti) rinvenuti deceduti nel territorio del suo comune. In questi ultimi anni tale servizio è sempre stato in carico di ATS Monza e Brianza.

La stessa ATS ha però provveduto nel corso del 2019 a informare tutti i comuni della provincia che il servizio di recupero e smaltimento sarebbe cessato alla fine dell’anno e che avrebbe dovuto essere preso in carico dai comuni stessi dal primo gennaio 2020.

Non le sfuggirà l’importanza di questo servizio, ora comunale, che deve innanzitutto soddisfare un’esigenza igienico sanitaria (la rimozione del corpo degli animali dal luogo dove vengono ritrovati), ma che deve, ed è forse l’aspetto che maggiormente ci preme, anche verificare che gli stessi animali possano essere o meno di proprietà attraverso la lettura di un mezzo di identificazione (microchip).

La Regione Lombardia ha recentemente emanato normative che obbligano tutti i futuri possessori di gatti a microchippare il proprio animale. Questo importante obbligo va finalmente ad aggiungersi allo stesso obbligo, in vigore da diversi anni per i cani, che ha drasticamente ridotto nella nostra provincia il fenomeno degli animali randagi. Purtroppo può succedere, anche se non dovrebbe, che animali domestici microchippati sfuggano alla custodia dei proprietari e che vengano investiti da auto o che comunque trovino la morte sul territorio. Al dolore per la scomparsa del proprio animale, in questi casi si aggiunge sempre l’angoscia di non sapere che fine abbia fatto.

Le chiediamo pertanto, attraverso gli uffici del Suo comune, di valutare se l’azienda alla quale è stato passato questo tipo di servizio sia fornita degli strumenti necessari (lettore microchip) e delle giuste indicazioni per verificare se l’animale ritrovato sia di proprietà e, in questo caso, di comunicare il numero di iscrizione microchip al competente servizio ATS. Sarà poi ATS che provvederà ad eseguire la cancellazione dall’anagrafe regionale e a informare il proprietario. In questo senso si è espressa anche ATS in una recente comunicazione a firma del Dr. Diego Perego che le allego.

La ringrazio per l’attenzione che siamo certi riserverà a questa nostra richiesta: essa susciterà, ne siamo sicuri, la gratitudine dei numerosissimi proprietari di animali del suo comune.

Un cordiale saluto

Giorgio Riva

Presidente ENPA onlus, sezione di Monza e Brianza

Pubblicato il 7 febbraio 2020

Tarzan, 15 anni, pitbull… finalmente a casa!

Non avevamo ancora finito di gioire per il lieto fine di Chicco che, esattamente una settimana dopo, ci siamo ritrovati a rallegrarci per un altro lieto fine inaspettato, quello di Tarzan!  

Tarzan, pitbull ormai quindicenne, era arrivato in canile il 12 marzo 2015, ritirato dal Gruppo Anti maltrattamento da una ditta in cui viveva praticamente abbandonato a sé stesso, senza mai uscire dal suo recinto provvisto di un ricovero fatiscente, magro e con scarso tono muscolare.

Da subito, da buon pitbull, ha mostrato un carattere forte e deciso, molto selettivo nello scegliersi le persone a cui dare fiducia, ma con queste capace di commoventi slanci di affetto. Tra queste persone ci sono anche Stella (ah, il destino…), una volontaria che fa parte del Gruppo Anti maltrattamento, e Stefania, operatrice del canile da sempre appassionata di “bulli”.

In canile per sempre??

Passano gli anni, Tarzan viene anche inserito nel Progetto Famiglia a Distanza nella speranza che un po’ di visibilità in più possa dargli più chances di adozione, ma non succede nulla; come Chicco anche lui sembra destinato a restare per sempre in canile.

Nel frattempo Tarzan invecchia, cominciano i primi acciacchi e qualche problema di salute. Stella non aveva mai pensato di prendere un cane ma all’adozione di Tarzan ci pensava da mesi e così, appena è stato possibile, si è decisa a fare il grande passo.

Detto, fatto! Sabato 1 febbraio i destini di Stella e di Tarzan smettono di correre paralleli e finalmente si incontrano: Tarzan viene adottato.

Nella casa di Stella pare trovarcisi proprio bene ed è commovente sapere che se di giorno se ne sta tranquillo, di notte, invece, si sveglia più volte per cercare conferme e solo quando viene tranquillizzato dalla sua mamma finalmente si riaddormenta.

Quello di Tarzan è uno di quei lieto fine che ti mette in pace col mondo e non si può non pensare a quanto le storie di Chicco e Tarzan siano simili: entrambi in canile da anni, entrambi adottati di sabato, entrambi da una volontaria, Giulia per Chicco e Stella per Tarzan. Due angeli che hanno voluto andare oltre i problemi anagrafici, caratteriali e di salute e hanno voluto dare a due cani sfortunati un futuro colmo di amore.

Nelle foto: Tarzan nella sua nuova casa;  nel primo piano in fondo, Tarzan in canile due anni fa.

Pubblicato l’8 febbraio 2020

CatTalk: conferenza a Monza mercoledì 19 febbraio sul linguaggio corporeo dei gatti

CONFERENZA TUTTA ESAURITA

Enigmatico e misterioso, il gatto è spesso “accusato” di essere poco espressivo. In realtà possiede un raffinato sistema di segnali comunicativi, efficaci nel mondo felino ma troppe volte mal compresi, o neppure percepiti, da noi umani.

I gatti possono manifestare uno stato emotivo negativo non solo tramite comportamenti palesi come l’aggressività o l’urinazione fuori dalla cassetta, ma anche in modi molto meno evidenti, come la postura del corpo, i movimenti della coda, la posizione delle orecchie e dei baffi o, ancora, la dilatazione delle pupille. Ed è solo cogliendo e interpretando correttamente questi segnali che possiamo capire davvero il nostro gatto e  assicurargli una vita sana, dignitosa e appagante.

La conferenza “CatTalk. Come comunicano i gatti e perché è importante capire cosa dicono”

Sarà proprio il linguaggio corporeo dei gatti il tema centrale della serata del 19 febbraio. Durante l’incontro, Laura Borromeo, comportamentalista ed etologa, ci guiderà con l’ausilio di numerose fotografie e filmati alla scoperta del misterioso mondo della comunicazione felina, toccando argomenti come:

  • cosa dicono i gatti tra di loro, e a noi
  • i segnali che più spesso non sappiamo interpretare
  • la convivenza tra più gatti (una delle principali fonti di stress) e il modo corretto di introdurre un nuovo micio in casa
  • riconoscere uno stato di disagio e sapere quali soluzioni mettere in atto.

Dove e quando

L’appuntamento è per mercoledì 19 febbraio alle ore 20,45 presso la sala conferenze del canile-gattile di Monza in Via San Damiano 21.

L’ingresso è a offerta libera fino a esaurimento posti. Il ricavato della serata andrà a sostegno delle attività per la tutela degli animali di ENPA di Monza e Brianza.

Si consiglia di PRENOTARE scrivendo a prenotazioni@enpamonza.it.

Durante la serata sarà in vendita il libro “Come fare… Rendere più felice il nostro gatto“, scritto da Laura Borromeo con Maria Cristina Crosta, e una selezione di altri libri.

Chi è Laura Borromeo

Laura Borromeo ha compiuto gli studi principalmente in Inghilterra ed è tra i più noti e stimati comportamentalisti in Italia, lavorando principalmente nella zona di Milano. Nella sua più che ventennale esperienza, che l’ha portata a occuparsi di oltre 20.000 gatti, ha affrontato ogni tipologia di problema comportamentale e relazionale in numerosi differenti contesti.

Tiene corsi di formazione in Italia e all’estero per operatori e volontari di gattile e per medici veterinari, e stage e seminari per il pubblico.

Laura ha lavorato per 20 anni per associazioni protezionistiche e ha insegnato per otto anni al Master di Etologia e Comportamento presso l’Università di Pisa. È autrice di tre libri sul comportamento felino.

 

Pubblicato il 31 gennaio 2020

Dopo oltre cinque anni in canile Chicco va a casa!

Fatto cedere dall’ENPA su segnalazione dei servizi sociali, Chicco è arrivato il 17 maggio 2014, quando il canile di Monza era ancora in via Buonarroti.

Nero, taglia media, non più giovanissimo, Chicco sembrava avere tutto contro e intanto i giorni si susseguivano uno dopo l’altro. Nel mezzo ci sono state pure due adozioni, finite però con un triste ritorno nel suo box.

Nel frattempo, inserito nel Progetto Famiglia a Distanza (PFD), Chicco ha trovato delle persone che si sono affezionate a lui, come Annalisa, Barbara, Emanuela, Stefania e Stefano, e anche tanti volontari che hanno sempre avuto qualche attenzione in più per lui, il cane che sembrava destinato a rimanere per sempre in canile.

Ma anche quando tutto sembra remare contro, c’è sempre una speranza che tutto possa cambiare e nel caso di Chicco questa speranza si chiama Giulia.

Un rapporto davvero speciale

Giulia, volontaria ma anche co-responsabile del PFD fino a poco tempo fa, ha sempre avuto un profondo legame con lui. Forse era un segno del destino il fatto che fosse stata lei insieme a Simone a portarlo in canile quel lontano 17 maggio e che fosse stata ancora lei, qualche giorno dopo, a portare Chicco alla marcia “4 passi a 4 zampe”.

E così, non appena se ne è presentata la possibilità, in Giulia si è fatta strada l’idea che una sua adozione era fattibile. Sistemate le recinzioni in giardino, fatta la conoscenza con i cani di casa, Ariel e Bud, Chicco ha cominciato a fare le sue uscite in città insieme a quella che sarebbe diventata la sua nuova famiglia umana e canina, ha conosciuto la sua nuova casa, insomma si è preparato a diventare un cane di famiglia.

Conoscendolo sappiamo che non sarà facile, Chicco ha sempre dimostrato di avere problemi non tanto in canile quanto tra le mura domestiche, rivelandosi ansioso e protettivo. Ma sappiamo anche che Giulia è tanto dolce quanto determinata e siamo quindi certi che questa volta Chicco in canile non tornerà più, se non per qualche breve, quanto gradita, visita a quella che per tanti anni è stata la sua casa.

Buona vita, Chicchino, non sai quanto sei fortunato ad aver trovato una mamma come Giulia e un papà come Gabriele. E se i primi tempi forse non saranno facilissimi, siamo sicuri che con il tempo ti adatterai sempre di più alla tua nuova vita, ti meriti di essere finalmente felice!

Quando vengono adottati cani che sono stati per anni in canile (come Leon, Haru, Alfio, Buffo, Principe) è una festa per tutti; sicuramente sabato 25 gennaio a qualcuno sarà scesa qualche lacrima, ma di pura gioia!  E un enorme grazie va ovviamente a Giulia, per aver creduto in Chicco e aver voluto con tutte le sue forze dargli una terza possibilità!

Nelle foto, Chicco nella sua nuova casa e a passeggio.

Pubblicato il 1 febbraio 2020

Cioccolatini per San Valentino? No, meglio regalare un’adozione a distanza!

State pensando alla solita e banalissima scatola a forma di cuore piena di ipercalorici cioccolatini? Noi abbiamo un’idea che non solo è solidale ma salverà la linea della vostra dolce metà: un’adozione a distanza!

Regalare alla persona amata un’adozione a distanza è un modo insolito per fare un dono doppiamente generoso: per la persona a cui si vuole bene ma anche per sostenere tutte le attività della nostra sezione.

Loro vi stanno aspettando!

Con il Progetto Famiglia a Distanza è possibile adottare a distanza uno o più degli ospiti del parco rifugio di Monza: si può scegliere tra cani, gatti o, ancora, l’intera banda degli erbivori (cavallo, pony, conigli e caprette).

La persona amata riceverà un bellissimo biglietto di auguri (immagine in fondo) e l’attestato d’adozione personalizzato e poi, mensilmente, aggiornamenti e foto dell’amico (o amici) scelto. Inoltre, se lo vorrà, avrà la possibilità di venirlo a trovare su appuntamento, farlo giocare, portarlo in passeggiata insieme a uno dei volontari del Progetto oppure riempirlo di coccole.

Info

Per maggiori informazioni andate sul nostro sito, sulla pagina Facebook dedicata, o scrivete ad adozioni.distanza@enpamonza.it.

NELLE FOTO: solo alcuni degli ospiti in adozione a distanza presso il rifugio di Monza: il cane Poldo; i gatti Flavio e Lazzaro; il pony Gigio. Sotto, un facsimile dello speciale biglietto per San Valentino (da personalizzare).


Pubblicato il 1 febbraio 2020

Conferenza-aperitivo sugli orfani di orango, mercoledì 26 febbraio al rifugio di Monza

ATTENZIONE: A causa dell’Ordinanza della Regione Lombardia in relazione alla diffusione del Conronavirus, la serata programmata per mercoledì 26 febbraio al rifugio di Monza è rimandata a data da destinarsi.

Avete a cuore le sorti dei piccoli di orango del Borneo? Mercoledì 26 febbraio è in programma presso la sala conferenze del Parco canile di Monza, in via San Damiano 21, una bellissima serata dedicata a loro!

Avete a cuore le sorti dei piccoli di orango del Borneo? Mercoledì 26 febbraio è in programma presso la sala conferenze del Parco canile di Monza, in via San Damiano 21, una bellissima serata dedicata a loro!

Si comincerà alle 19 con un aperitivo vegano, per continuare alle 20.30 con la conferenza “Aiutatemi ad aiutarli!”.

Relatrice sarà Chiara Albero, naturalista e infermiera veterinaria, che è stata volontaria in diversi centri per il recupero della fauna selvatica in Italia e all’estero.

Fondato nel 1964 e situato nel Borneo malese all’interno di una foresta vergine, il centro di Sepiloki tutte le fasi della riabilitazione e della reimmissione in natura degli orfani di orango. I piccoli restano con la mamma per circa sei anni durante i quali imparano tutto quello che servirà loro nella vita adulta: come e dove trovare cibo, come riconoscere i pericoli e difendersi, come vivere a 30 metri di altezza e come costruirsi un rifugio per la notte. Il centro sopperisce alla mancanza delle madri seguendo i piccoli dallo slattamento fino alla loro reimmissione in natura assicurandosi che questo avvenga in sicurezza.

Un paradiso minacciato

La foresta del Borneo è una vera a propria culla di biodiversità, con 10.000 specie di piante che la rendono lussureggiante e 388 specie di uccelli e 288 specie di mammiferi (tra cui 10 di primati) che la abitano.

Purtroppo il taglio illegale e gli incendi appiccati per avere in fretta terra da adibire alle coltivazioni hanno reso orfani milioni di oranghi in pochissimi anni. Si stima che ne restino circa 65.000, ma potremmo perderli in 50 anni se non si agisce subito, ecco perché i centri come quello di Sepilok sono indispensabili per la loro sopravvivenza.

Nel suo soggiorno in Borneo Chiara si occuperà di tutti gli aspetti della riabilitazione dei piccoli di orango, affiancherà il personale in loco nel controllo dello stato di salute degli esemplari già rilasciati in natura e si occuperà anche di divulgare al pubblico e alle popolazioni locali l’importanza della preservazione delle foreste primarie e dei suoi abitanti.

Ingresso e prenotazione

L’ingresso è con offerta a partire da 10 euro fino a esaurimento posti, e comprende sia l’aperitivo vegano sia la partecipazione alla conferenza. Il ricavato della serata andrà a sostegno delle attività del centro di riabilitazione Sepillok a favore degli oranghi.

Si consiglia la prenotazione scrivendo a prenotazioni@enpamonza.it, o mandando un SMS o WhatsApp a Ilaria al 328-4528309.

Le immagini

Tutte le foto sono tratte dal sito Orangutan Appeal e dal blog di Chiara Albero For The Wild.

Pubblicato il 1 febbraio 2020. Aggiornato il 23 febbraio in seguito all’Ordinanza dell Regione Lombardia.

Per un San Valentino solidale, una raccolta cibo presso i negozi Amici Pet & Co

Nella giornata dedicata all’amore, in tutti i punti vendita Amici Pet & Co verrà organizzata una raccolta alimentare a favore degli animali accuditi nei rifugi ENPA. La bella iniziativa, dal nome significativo “Un gesto fatto con il cuore“, vuole celebrare anche l’amore nei confronti degli animali, i nostri e quelli meno fortunati ancora in cerca di casa.

Come funziona? 

Per tutta la giornata di venerdì 14 febbraio nei pet store Amici Pet & Co potrete scegliere cibo o accessori, pagarli regolarmente alle casse, e poi depositarli nell’apposito cesto. Riceverete un piccolo omaggio ricordo dal negozio per ringraziarvi del vostro gesto. Le donazioni verranno poi distribuite alle sezioni ENPA su territorio.

Sono due i punti vendita Amici Pet & Co che raccoglieranno offerte per la nostra sezione ENPA di Monza e Brianza:

– Corbetta (MI) in Via Carlo Urbani, 15 (orario 8.30-12.30 / 14.30-19.00)

– San Donato Milanese (MI) in Via Fiume Lambro, 3 (orario continuato 8.30 – 19.30).

Cosa serve maggiormente?

A ENPA Monza e Brianza serve soprattutto cibo per gatti (scatole e buste di “umido”) per sfamare in modo particolare i numerosi mici nelle colonie feline seguite sul territorio. Utilissimo anche il cibo specifico per gattini per far fronte all’emergenza degli abbandoni di micini e intere cucciolate che arriveranno in primavera.

ENPA ringrazia tutti coloro che vorranno partecipare alla raccolta e, naturalmente, Amici Pet & Co per la bellissima iniziativa.

Per info sui negozi Amici Pet & Co, visitare il sito qui.


Pubblicato il 7 febbraio 20209

Conferenza-aperitivo sugli oranghi, mercoledì 26 febbraio 2020

ANNULLATA

Avete a cuore le sorti dei piccoli di orango del Borneo? Mercoledì 26 febbraio è in programma presso la sala conferenze del Parco canile di Monza, in via San Damiano 21, una bellissima serata dedicata a loro!

Si comincerà alle 19 con un aperitivo vegano, per continuare alle 20.30 con la conferenza “Aiutatemi ad aiutarli!”.

Relatrice sarà Chiara Albero, naturalista e infermiera veterinaria, che è stata volontaria in diversi centri per il recupero della fauna selvatica in Italia e all’estero.

Fondato nel 1964 e situato nel Borneo malese all’interno di una foresta vergine, il centro di Sepiloki tutte le fasi della riabilitazione e della reimmissione in natura degli orfani di orango. I piccoli restano con la mamma per circa sei anni durante i quali imparano tutto quello che servirà loro nella vita adulta: come e dove trovare cibo, come riconoscere i pericoli e difendersi, come vivere a 30 metri di altezza e come costruirsi un rifugio per la notte. Il centro sopperisce alla mancanza delle madri seguendo i piccoli dallo slattamento fino alla loro reimmissione in natura assicurandosi che questo avvenga in sicurezza.

Un paradiso minacciato

La foresta del Borneo è una vera a propria culla di biodiversità, con 10.000 specie di piante che la rendono lussureggiante e 388 specie di uccelli e 288 specie di mammiferi (tra cui 10 di primati) che la abitano.

Purtroppo il taglio illegale e gli incendi appiccati per avere in fretta terra da adibire alle coltivazioni hanno reso orfani milioni di oranghi in pochissimi anni. Si stima che ne restino circa 65.000, ma potremmo perderli in 50 anni se non si agisce subito, ecco perché i centri come quello di Sepilok sono indispensabili per la loro sopravvivenza.

Nel suo soggiorno in Borneo Chiara si occuperà di tutti gli aspetti della riabilitazione dei piccoli di orango, affiancherà il personale in loco nel controllo dello stato di salute degli esemplari già rilasciati in natura e si occuperà anche di divulgare al pubblico e alle popolazioni locali l’importanza della preservazione delle foreste primarie e dei suoi abitanti.

Ingresso e prenotazione

L’ingresso è con offerta a partire da 10 euro fino a esaurimento posti, e comprende sia l’aperitivo vegano sia la partecipazione alla conferenza. Il ricavato della serata andrà a sostegno delle attività del centro di riabilitazione Sepillok a favore degli oranghi.

Si consiglia la prenotazione scrivendo a prenotazioni@enpamonza.it, o mandando un SMS o WhatsApp a Ilaria al 328-4528309.

Le immagini

Tutte le foto sono tratte dal sito Orangutan Appeal e dal blog di Chiara Albero For The Wild.

Pubblicato il 1 febbraio 2020.

La morte del proprio animale, come affrontarla al meglio. Seminario in canile domenica 16 febbraio

Quando muore l’animale di casa, che sia un cane, un gatto, un coniglio o altro, è sempre un momento di grande dolore a cui segue un grande vuoto.

Non tutti reagiscono alla scomparsa del proprio amico allo stesso modo e non tutti riescono a elaborare il lutto e di questo delicato argomento si occuperà il seminario “Una coda nel cuore – la morte degli animali: esperienze e riflessioni”.

Il corso è in programma domenica 16 febbraio al Parco canile di Monza in via San Damiano 21, con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00.

Sarà una giornata in cui il relatore Raffaele Mantegazza, professore di pedagogia all’Università degli Studi di Milano, parlerà del rapporto con la morte in generale, dei sentimenti che l’uomo prova alla morte di un animale, del vuoto che lascia la sua scomparsa e delle tecniche di elaborazione del lutto.

Il corso, della durata totale di otto ore, è aperto a tutti ma rivolto soprattutto a veterinari, operatori e volontari di canile e proprietari di animali di affezione.

Ha un costo di 50 euro e parte del ricavato sarà devoluta a ENPA Monza e Brianza a sostegno delle attività a favore degli animali.

In occasione del seminario sarà in vendita l’ultimo libro del professor Mantegazza, “L’ultimo scodinzolio” (copertina in fondo), che affronta proprio questo tema. Il 20% del ricavato sarà destinato a ENPA  Monza.

Info e iscrizioni al seminario

Per iscriversi o per richiedere ulteriori informazioni, inviare una mail a prenotazioni@enpamonza.it o mandare un SMS o WhatsApp a Ilaria al 328-4528309.


Articolo pubblicato il 1 febbraio 2020

Febbraio: un mese fitto di appuntamenti da non perdere!

Tra conferenze, banchi, seminari e aperitivi, l’agenda di febbraio in ENPA è davvero piena di appuntamenti! Ecco una breve carrellata: nei prossimi giorni man mano li tratteremo in dettaglio:

Mercoledì 5 febbraio (tutto esaurito) e lunedì 10 febbraio: conferenza “Cani dal sud… un fenomeno complesso”

NEW Venerdì 14 febbraioUn gesto fatto con il cuore“, raccolta a favore di ENPA in tutti i pet store Amici Pet & Co

Sabato 15 febbraio: banco in centro Monza per celebrare la Giornata Mondiale del Gatto

Domenica 16 febbraio: seminario “Una coda nel cuore – la morte degli animali, esperienze e riflessioni”

Mercoledì 19 febbraio: conferenza “CatTalk, come comunicano i gatti e perché è importante capire cosa dicono”

Mercoledì 26 febbraio: conferenza con aperitivo “Aiutatemi ad aiutarli!”, progetto di volontariato per gli orfani di orango del Borneo

Da domenica 16 a sabato 22 febbraio: GattoNews, piccola esposizione dedicata ad alcuni gatti dell’ENPA e alle loro storie

Pubblicato il 29 gennaio 2020; aggiornato l’8 febbraio 2020

Sabato 15 febbraio, ENPA in centro Monza per celebrare i gatti

Per celebrare la Giornata Mondiale del Gatto che ricorre il 17 febbraio, anche quest’anno ENPA Monza allestirà il tradizionale banco in centro Monza.

Sabato 15 febbraio le volontarie ENPA saranno presenti dalle 9.30 alle 18.30 in Via Italia, nei pressi della Feltrinelli, col tradizionale banco stracolmo di imperdibili idee regalo a tema felino, con molte novità e una selezione di interessanti libri sui gatti. Naturalmente non mancherà un’ampia gamma di utili accessori, attrezzi e giochi per i vostri amati mici.

Sarà inoltre nostro piacere offrire a tutti coloro che verranno a trovarci gli esclusivi dolci vegani ENPA Monza: i biscottini a forma di gatto e le delizie croccanti al cioccolato fondente (foto in fondo)!

Al banco saranno a disposizione per tutta la giornata le nostre comportamentaliste feline per rispondere alle vostre richieste di informazioni e consigli. Non mancheranno inoltre utili schede informative su vari argomenti e interessanti pannelli fotografici.

L’esposizione GattoNews

Vi aspetterà inoltre l’esposizione GattoNews, uno spazio dove raccontiamo storie e aneddoti di alcuni dei gatti salvati o accuditi da ENPA Monza, corredati da tante fotografie. Come la gattina caduta nella cisterna e tirata fuori in un cestello per ricotta, o la vicenda del micione Lazzaro, trovato quasi morto ma poi rinato in gattile (immagine a destra) o, ancora, Nerone, grazie al quale la sua mamma umana si accorse che  la casa si stava allagando  

Dopo il banco di sabato, l’esposizione sarà trasferita al rifugio di via San Damiano 21 da domenica 16 a sabato 22 febbraio in orario canile (tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 17.30 eccetto il mercoledì).

Pubblicato l’8 febbraio 2020

LotterENPA 2020: ecco i fortunati vincitori!

È terminata la corsa ai biglietti della LotterENPA 2020! Domenica 26 gennaio, presso la sede operativa dell’ENPA di Monza in Via Lecco 164, è stata effettuata l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria dell’ENPA di Monza e Brianza alla presenza del Presidente Giorgio Riva, del Tesoriere Eva Giori, del Vice Presidente Isabella Garlati, del responsabile della sede operativa Sergio Banfi e di Cristina Pagani, funzionaria del Comune di Monza con funzione di notaio e lo specifico incarico di verbalizzare la regolarità dell’avvenuta estrazione, oltre a diversi volontari ENPA.

La lotteria benefica organizzata dalla sezione brianzola, giunta alla sua terza edizione, ha replicato il successo dei precedenti due anni. Come nella scorsa edizione, i biglietti sono stati venduti anche online, canale che ha permesso di raggiungere un numero maggiore di persone. L’ottimo esito dell’iniziativa ci consentirà di accudire sempre meglio i tanti animali soccorsi e ospitati presso il nostro rifugio.

Vogliamo quindi rivolgere un caloroso GRAZIE a tutti quanti hanno partecipato, sia chi ha generosamente offerto i numerosi e ricchissimi premi, sia quanti hanno acquistato i biglietti.

Vincitori e ritiro premi

Qui sotto l’elenco dei 73 biglietti vincenti e relativi premi. Tutti i fortunati vincitori saranno contattati telefonicamente nei prossimi giorni. Dovranno venire nella nostra sede di Via Lecco 164 munito del biglietto vincente il giovedì sera, tra le 21:30 e le 23:00, a partire dal 6 febbraio, per ritirare il premio o il voucher per il ritiro del premio.

Per chi invece lo ha comprato online, è sufficiente presentarsi in sede con la stampa del fortunato biglietto.

Tutti i biglietti vincenti della LotterENPA 2020!

1 – biglietto n. 04691 – Corso di inglese di 4 mesi (offerto da Myes_My English School_Monza)

2 – biglietto n. 07550 – Orologio da donna Calvin Klein in acciaio colore oro rosa (offerto da ENPA Monza e Brianza)

3 – biglietto n. 00870 – Ritratto personalizzato da fotografia in primo piano di persona o animale (offerto da I Dalla Rovere_Luciana Tonetto_Verano Brianza)

4 – biglietto n. 07943 – Orologio da uomo Calvin Klein in acciaio (offerto da ENPA Monza e Brianza)

5 – biglietto n. 03067 – Flama Lampada Danese Milano, design Martì Guixé (offerto da Caprotti_Monza)

6 – biglietto n. 02540 – Orologio Swatch modello Irony Big Classic (offerto da ENPA Monza e Brianza)

7 – biglietto n. 06309 – Percorso Alimentare Dimagrimento di 10 giorni (offerto da Diètnatural_Dott.ssa Maria Cristina Vichi_Monza)

8 – biglietto n. 07219 – Orologio Swatch modello Skin con bracciale in metallo (offerto da ENPA Monza e Brianza)

9 – biglietto n. 01011 – Collana con ciondolo milleguscetti in bronzo bagnato in oro 18kt (offerto da Isabeau Gioielli_Monza)

10 – biglietto n. 03087 – Test intolleranze alimentari + impedenziometria (offerto da Diètnatural_Dott.ssa Maria Cristina Vichi_Monza)

11 – biglietto n. 00387 – Buono acquisto da €100 per prodotti per cani/gatti/cavalli (offerto da Husse_Monza e Brianza)

12 – biglietto n. 00280 – Orologio Pryngeps da polso in acciaio (offerto da Castignoli Orologeria Gioielleria_Monza)

13 – biglietto n. 01168 Orologio Swatch modello Skin con cinturino in silicone (offerto da ENPA Monza e Brianza)

14 – biglietto n. 07705 – Consulenza comportamentale felina – incontro di valutazione del gatto a domicilio (offerto da Juliet Berry)

15 – biglietto n. 02196 – Cena per 4 persone – buono di €90 (offerto da Spaltodieci_Monza)

16 – biglietto n. 00271 – Consulenza comportamentale felina – incontro di valutazione del gatto a domicilio (offerto da Laura Tassi

17 – biglietto n. 06805 – Fotografia d’autore natura/animali, stampa su pannello PVC (offerto da Samuele Parentella_Fotografo_Besana In Brianza)

18 – biglietto n. 04226 – Guanciale In Myform Reactive (offerto da Dorelanbed_Lissone)

19 – biglietto n. 02463 – Orologio Swatch modello New Gent (offerto da ENPA Monza e Brianza)

20 – biglietto n. 03576 – Consulenza Nutrizionale Umana a domicilio (offerto da Colombo Nutrizione_Dott. Mattia Colombo_Monza)

21 – biglietto n. 03769 – Anello Swatch in acciaio color argento con pendenti (offerto da ENPA Monza e Brianza)

22 – biglietto n. 07691 – Guanciale in Myform Air in tessuto Flip (offerto da Dorelanbed_Lissone)

23 – biglietto n. 00639 – Divanetto cane sfonderabile e lavabile (offerto da La Cagneria_Monza)

24 – biglietto n. 04512 – Orologio Swatch modello Lady, cinturino in silicone doppio giro (offerto da ENPA Monza e Brianza)

25 – biglietto n. 05858 – Pranzo o cena per 2 persone, buono da €60 (offerto da Osteria Da Bacco_Monza)

26 – biglietto n. 00941 – N. 2 ingressi Acquaworld, accesso a tutte le attività del parco acquatico (offerto da Acquaworld_Concorezzo)

27 – biglietto n. 04275 – Cuffie Monitor chiusa over-ear professionale nera AKG K77 (offerto da Leading Technologies Srl_Monza)

28 – biglietto n. 03997 – Diffusore di profumo Arhome dal design essenziale e raffinato (offerto da Dorelanbed_Lissone)

29 – biglietto n. 07228 – Scultura personalizzata pet da foto, in argilla polimerica con base (offerto da Artcanis_Marco Barone)

30 – biglietto n. 06163 – Tattoo_Buono da €50 (offerto da Dragonspawn Studio_Bussero)

31 – biglietto n. 04783 – Consulenza educativa del cane (offerto da Circus Dog_Francesca De Marinis_Educatrice Cinofila)

32 – biglietto n. 02843 – Travel gift card da €50 utilizzabile per tutti i prodotti e servizi (offerto da Destinazione Sole_Brugherio)

33 – biglietto n. 00270 – Lezione di Urban Mobility per il cane (offerto da Claudia Vaccari_Educatrice Cinofila)

34 – biglietto n. 04839 – Seduta di Pressoterapia_trattamento drenante e rilassante (offerto da Le Spa Berbère_Monza)

35 – biglietto n. 03065 – Travel gift card da €50 utilizzabile per tutti i prodotti e servizi (offerto da Destinazione Sole_Brugherio)

36 – biglietto n. 07698 – Orologio Swatch modello Gent (offerto da ENPA Monza e Brianza)

37 – biglietto n. 04800 – Casetta gatto in morbido tessuto lavabile (offerto da La Cagneria_Monza)

38 – biglietto n. 00260 – Pensione gatto_weekend pensione a 5 stelle per un gatto (offerto da Scodinzoliamo_Vimercate)

39 – biglietto n. 02307 – Orologio Swatch bimbo modello Flik Flak Power Time (offerto da ENPA Monza e Brianza)

40 – biglietto n. 03801 – 4,5 KG di cibo secco Petformance per cani_certificato biologico, cruelty free (offerto da Farmacia Buonarroti_Monza)

41 – biglietto n. 04526 – 4,5 KG di cibo secco Petformance per cani_certificato biologico, cruelty free (offerto da Farmacia Buonarroti_Monza)

42 – biglietto n. 01329 – Toelettatura professionale con operatore specializzato (offerto da Fido Village_Lissone)

43 – biglietto n. 00079 – N. 2 ingressi The Mentalist Room_sessione di gioco per due persone in una delle tre stanze a tema (offerto da Fugacemente_Monza)

44 – biglietto n. 00081 – N. 2 ingressi Escape Room Monza_sessione di gioco per due persone in una delle tre stanze a tema (offerto da Fugacemente_Monza)

45 – biglietto n. 06682 – Spettacolo teatrale + aperitivo (offerto da Après-Coup_Milano)

46 – biglietto n. 04485 – Cena per 2 persone_Buono da 40 € per 2 Hamburger (tradizionali o vegan) + 2 patatine + 2 birre bionde (offerto da Heaven Door Pub_Seregno)

47 – biglietto n. 07034 – Cena per 2 persone_ Buono da 40 € per 2 Hamburger (tradizionali o vegan) + 2 patatine + 2 birre bionde (offerto da Heaven Door Pub_Seregno)

48 – biglietto n. 00491 – Seduta di Massoterapia a scelta tra decontratturante, rilassante o linfodrenante (offerto da New Kinesis_Cabiate)

49 – biglietto n. 07717 – Toelettatura professionale cane con operatore specializzato (offerto da Beauty Dog_Monza)

50 – biglietto n. 07647 – Candela profumata Arhome in contenitore di vetro colorato (offerto da Dorelanbed_Lissone)

51 – biglietto n. 02001 – Buono acquisto prodotti da 40 € per attrezzi e cibo per animali (offerto da La Cagneria_Monza)

52 – biglietto n. 02422 – T-shirt unisex casual (offerto da Tailored Troubles_Macherio)

53 – biglietto n. 07697 – Riflessologia Plantare per favorire il rilassamento e il benessere (offerto da Benessere Secondo Natura_Olgiate Comasco)

54 – biglietto n. 03322 – T-shirt unisex casual (offerto da Tailored Troubles_Macherio)

55 – biglietto n. 01593 – Rose di carta realizzate a mano e custodite in mini cappelliera (offerto da Hobby And Papers / Brivio_Monza)

56 – biglietto n. 00379 – Cassa di vino Cannonau_Sei bottiglie da 75 cl di vino Cannonau (offerto da Cooperativa Agricola Gesuina Onnis_Monza)

57 – biglietto n. 07452 – Manicure con gel semi-permanente (offerto da Naturalmente Beauty_Monza)

58 – biglietto n. 03610 – Cassa di vino Vermentino_Sei bottiglie da 75 cl di vino Vermentino di Sardegna (offerto da Cooperativa Agricola Gesuina Onnis_Monza)

59 – biglietto n. 00551 – 20 Confezioni di cibo umido Petformance per gatti_Alimenti certificati biologici, cruelty free (offerto da Farmacia Buonarroti_Monza)

60 – biglietto n. 00606 – Shampoo + impacco + piega_Buono di 25 € (offerto da Sonia Hair_Monza)

61 – biglietto n. 03150 – Bottiglia da 70 cl di Prosecco Extra Dry premiato (offerto da Shaker Club Café_Seregno)

62 – biglietto n. 04607 – Bottiglia Termica Life Bottle 50 cl in acciaio inox (offerto da Alternativa Sfusa_Monza)

63 – biglietto n. 07879 – Buono acquisto prodotti da €20 sulla merce disponibile in negozio (offerto da Alternativa Sfusa_Monza)

64 – biglietto n. 03973 – Libri – CD – DVD – cartoleria_buono di €20 spendibile nei punti vendita Libraccio (offerto da Libraccio_Monza)

65 – biglietto n. 05834 – Libri – CD – DVD – cartoleria_buono di €20 spendibile nei punti vendita Libraccio (offerto da Libraccio_Monza)

66 – biglietto n. 05378 – Toelettatura professionale_buono da 20 € per lavaggio del cane (offerto da L’Aristocane_Monza)

67 – biglietto n. 07198 – Birra artigianale_bottiglia da 75 cl_(offerto da La Pentola Vegana_Monza)

68 – biglietto n. 02526 – Buono take away gastronomico da €15 a scelta tra le pietanze giornaliere (offerto da Gastronomia Sosta & Gusta_Macherio)

69 – biglietto n. 00996 – Buono take away gastronomico da €15 a scelta tra le pietanze giornaliere (offerto da Gastronomia Sosta & Gusta_Macherio)

70  – biglietto n. 07408 – Buono take away gastronomico da €15 a scelta tra le pietanze giornaliere (offerto da Gastronomia Sosta & Gusta_Macherio)

71 – biglietto n. 01056 – Aperitivo per due persone (offerto da Shaker Club Café_Seregno)

72 – biglietto n. 05234 – Buono acquisto prodotti da €10 per articoli per animali (offerto da L’Aristocane_Monza)

73 – biglietto n. 01573 – Cuffie JBL T110 intra-auricolari con comando e microfono universale (offerto da Leading Technologies Srl_Monza)

Nelle immagini: in alto, il presidente Giorgio Riva al momento dell’estrazione del primo premio, il corso d’inglese; sopra a destra, il tesoriere Eva Giori controlla i biglietti vincenti; qui sotto, l’elenco dei 73 numeri estratti.

Pubblicato il 26 gennaio 2020

Dal sud al nord, un tema complesso… che fa il bis! Tutta prenotata la serata del 5 febbraio, si replica lunedì 10.

Il tema del randagismo nel Sud Italia è di stretta attualità e ENPA di Monza e Brianza. Dopo la proiezione del documentario Mondoabbestia” nello scorso novembre, continua ad occuparsene organizzando la serata incontro “Cani dal Sud… un fenomeno complesso” che si svolgerà presso la sala conferenze del canile/gattile di Monza in via San Damiano 21, mercoledì 5 febbraio alle ore 21.

Programma e relatori:

  • Luca Spennacchio, istruttore e divulgatore cinofilo: “L’incredibile entità del fenomeno”
  • Elena Garoni, medico veterinario esperto in comportamento animale: “Da cane libero a paziente psichiatrico”
  • Ilaria Cerrato, educatrice cinofila e volontaria ENPA: “La difficile gestione di alcuni soggetti da parte dei proprietari e nei canili”.

Ingresso a offerta libera fino a esaurimento posti. Il ricavato della serata andrà a sostegno delle attività per la tutela degli animali di ENPA sezione di Monza e Brianza.

Si consiglia la prenotazione: prenotazioni@enpamonza.it, SMS o WhatsApp a Ilaria 328-4528309

Un argomento che merita il bis!

La serata di mercoledì 5 febbraio è già stata tutta prenotata. Per chi non volesse mancare è stato organizzato un nuovo incontro, sempre alle ore 21, lunedì 10 febbraio.

Pubblicato il 28 gennaio 2020

Dolcetti e sacchetti che fan bene al canile …

Con dolcetti e sacchettini di lavanda Cristina Rebattoni e Davide Viscardi, rispettivamente di 9 e 8 anni, amici fin dai tempi della scuola materna, hanno voluto aiutare gli animali ospitati nel rifugio di Monza in via San Damiano. Così sabato mattina, 11 gennaio, accompagnati dai genitori, si sono presentati al presidente dell’ENPA, Giorgio Riva, per consegnare un assegno da 250 euro.

La cifra è stata raccolta da Cristina e Davide insieme a un gruppo di amichetti, in occasione dell’evento benefico Hasta Tosta, organizzato dai loro genitori. Oltre 10.000 euro sono andati a diverse associazioni di volontariato presenti sul territorio, ma nell’elenco l’ENPA non c’era.

Cristina e Davide hanno dato una mano vendendo i dolcetti preparati dai detenuti del carcere di Verbania e sacchetti pieni di lavanda che Cristina, ricorda papà Paolo, ha raccolto insieme al nonno Gabriele in un momento molto delicato della loro vita familiare.

Dolcetti e sacchetti sono andati a ruba e Cristina è stata categorica: ha chiesto che i fondi andassero al canile della sua città e così è stato!

Cristina e Davide sono uniti non solo dall’amicizia ma anche dall’amore per gli animali, ma mentre Davide ha un cane, per Cristina questo resta ancora un sogno. Un sogno difficilmente realizzabile, conferma papà Paolo, che però, grazie a Giorgio Riva, ha scoperto la bellissima iniziativa dell’adozione a distanza.  E chissà che la piccola Cristina non diventi presto una sorellina a distanza!

Nelle foto: Cristina e Davide in canile con le loro famiglie, con il presidente dell’ENPA Giorgio Riva, con la pony Castagna e la capretta Carla; in fondo, un primo piano dell’assegno.

Pubblicato il 28 gennaio 2020

Maltrattava i cani ma il reato è prescritto. La legge chiede alle famiglie affidatarie di restituire i cani

La notizia fa rabbrividire: dopo 8 anni di vita in famiglia, amati e coccolati, alcuni cani a suo tempo sequestrati e affidati ad altrettante famiglie, potrebbero essere restituiti al loro proprietario, un importatore di animali, a causa della prescrizione del processo che lo vedeva imputato per maltrattamento di animali.

I fatti risalgono al 2012: in un noto centro giardinaggio di Desio (MB) vengono trovati dei cuccioli in pessime condizioni di salute. I piccoli, sette in tutto, vengono sequestrati dalla Polizia Provinciale di Monza e affidati ad ENPA in custodia giudiziaria presso il vecchio canile di Monza in Via Buonarroti. Al fine di garantire agli animali casa e cure ottimali, evitando una lunga permanenza in canile, i sette cani vengono affidati in custodia giudiziaria ad altrettanti padroni che sono stati nel frattempo selezionati dall’Ente Nazionale Protezione Animali di Monza e Brianza.

Sette cuccioli, sette storie a lieto fine che però potrebbero trasformarsi in sette incubi sia per i cani, che hanno ormai 8 anni, sia per le famiglie che li hanno accolti e amati.

Il Tribunale di Monza, infatti, ha disposto la restituzione dei cani all’importatore che nel frattempo si è trovato libero dall’accusa di maltrattamento. Non a seguito di una sentenza di proscioglimento ma perché, a causa di cambi di giudice e di un iter giudiziario senza fine, è sopraggiunta la prescrizione del reato e quindi l’uomo è considerato ancora il loro proprietario.

Una ferma e decisa opposizione

Le famiglie affidatarie, ovviamente, non ci stanno e si opporranno con tutte le loro forze alla restituzione dei loro amati compagni. La Protezione Animali si è schierata fin da subito al loro fianco, affidando la causa all’Avvocato Claudia Ricci, responsabile dell’ufficio legale nazionale ENPA, annunciando che farà una ferma opposizione con tutti i mezzi legali a disposizione.

Mai come in questo caso calza a pennello la massima attribuita a Cicerone “Summus ius, summa iniuria”, ovvero massima giustizia, massima ingiustizia, perché si conferma la presenza di una falla nella legislazione italiana che non contempla una situazione simile. È assurdo, infatti, che per effetto della prescrizione questi poveri animali debbano tornare nelle mani di chi di a suo tempo fu denunciato per maltrattamento, nonostante l’esistenza di una norma (Legge 189/04 e relativo Titolo IX bis c.p.) che ha lo scopo di tutelarli da abuso e violenza.

Gli animali sono esseri senzienti, hanno sentimenti e sensibilità e non si può permettere che per un cavillo legale vengano considerati dei semplici oggetti da restituire solo perché lo ha stabilito la legge. In questa vicenda è stato inoltre completamente ignorato il profondo legame affettivo che si è instaurato in questi anni tra gli adottanti e gli animali adottati.

NELLE FOTO:

Il sequestro dei sette cuccioli nel 2012, con gli agenti della Polizia Provinciale e il responsabile del nucleo anti-maltrattamenti dell’ENPA brianzolo; la pagina del Corriere della Sera.

Pubblicato il 21 gennaio 2020

Rocambolesco salvataggio di una cavia abbandonata

Ci sono voluti quattro giorni, una task force di volontari e le forze dell’ordine per recuperare una giovanissima cavia vagante a bordo strada a Burago di Molgora (MB).

La segnalazione arriva martedì 7 gennaio sulla pagina facebook ENPA: la cavietta tricolore, presumibilmente abbandonata, gira pericolosamente sotto una larga e fitta siepe che divide una trafficata strada provinciale da una strada residenziale. Esce dalla siepe solo per mangiare l’erba a bordo strada.

Cominciano i tentativi di cattura: vengono organizzati ogni giorno turni formati da un gruppo di volontari ENPA e di altre associazioni, operatrici del rifugio di Monza e la segnalante stessa, impiegando una varietà di metodi, trucchi e attrezzi (gabbie trappole, recinti, reti …). Ma il minuscolo animaletto resiste a ogni tentativo: ogni volta che qualcuno si avvicina scappa per tutta la lunghezza della siepe.

La mattina di venerdì interviene anche la Polizia Locale di Burago per supportare il personale ENPA nel tratto più pericoloso. Nel frattempo i volontari portano cibo e posizionano sotto la siepe un riparo per il freddo.

La svolta con l’intervento dei Vigili del Fuoco

Sabato 11 gennaio, dopo l’ennesimo tentativo andato fallito, viene richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Vimercate che si dimostrano estremamente disponibili e propositivi. Con una motosega creano dei tunnel nella siepe e con reti collaborano con i volontari a creare barriere per accerchiare il piccolo roditore.

Alla fine è un volontario esperto nella ricerca e recupero di animali smarriti che, con un movimento veloce, afferra la cavietta, la avvolge in una maglietta e la chiude nel trasportino.

A questo punto non rimane che scattare qualche foto di gruppo e portare al caldo la cavia.

Finalmente al sicuro il piccolo Grisù

Grisù – questo il nome scelto per lui dai Vigili del Fuoco – è un esemplare maschio di cavia inglese di circa quattro mesi di età dal pelo corto bianco, nero e arancio. Dalla visita veterinaria, è risultato leggermente magro ma mangia con appetito e tornerà molto presto in forma.

Le cavie sono animali sociali e soffrono molto la solitudine, per cui cerchiamo per lui un affido in compagnia di un suo simile (dopo la sterilizzazione) – al rifugio di Monza ne ospitiamo già altre! Per info: selvatici@enpamonza.it. Per info sulla gestione e sulle esigenze delle cavie, consigliamo questo sito.

Grazie!

ENPA Monza e Brianza ringrazia di cuore per la sensibilità e professionalità il caposquadra Gianpaolo e gli agenti Luigi, Matteo, Michele e Paolo del Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Vimercate; la Polizia Locale di Burago; tutti i volontari, operatori e membri del pubblico che con impegno e determinazione hanno contribuito a salvare il piccolo Grisù.

FOTO GALLERY

La strada provinciale da un lato della siepe:

La cavia sotto la fitta siepe:

I Vigili del Fuoco al lavoro:

I Vigili con alcuni volontari:

Il piccolo Grisù finalmente al sicuro:

Pubblicato il 18 gennaio 2020

 

News dal gattile, tra disegni, regali e adozioni del cuore

Tra i tanti regali fatti ai nostri ospiti in occasione della Befana, è arrivato al rifugio di Via San Damiano un grande pacco con giochini e cibo per gatti – non, a dir il vero, trasportato con la scopa ma su un comunissimo furgone!

I destinatari dei regali? Lazzaro, Lola e Flavio, il trio felino del Progetto Famiglia a Distanza ospitato nel giardinetto-oasi recintato all’interno del gattile.

Mittenti del gradito regalo, Alessandra e le figlie Giulia e Livia, una delle famiglie a distanza della simpatica banda di gatti e, prima di loro, del micio Raimondo e a seguire di Jupiter e dello scatenato Dieghito. E nel 2018 hanno pure adottato i micini Oliver e Ruby, salvati da situazioni di estremo pericolo.

Lazzaro, Lola e Fulvio hanno molto gradito l’ottima pappa e le fantastiche cannette Leo – nella foto sopra e in fondo li vedete mentre ci giocano. Ma quello che tutti noi volontari abbiamo maggiormente apprezzato sono stati i bellissimi ritratti del trio come quello di Lazzaro qui accanto, realizzati dalla piccola Livia di 9 anni – in fondo li potete vedere tutti! Grazie e complimenti all’artista da tutti noi! 

Ciambella, la new entry

Approfittiamo per presentare la entry felina nel Progetto Famiglia a Distanza: il simpatico Ciambella, un micione rosso affetto da FIV (immunodeficienza felina), attualmente asintomatico. Molto dolce, non vede l’ora di ricevere le vostre visite! Potete leggere la sua scheda qui. Nella foto a destra e in fondo, Ciambella nella sua stanza in gattile.

Lieto fine per Piper, la gatta col bacino rotto

L’anno vecchio si è chiuso con una bella sorpresa, l’adozione del cuore della micia bianca e nera Piper. Arrivata a maggio 2019 in seguito a un incidente stradale, dopo la guarigione le era rimasta solo una leggera zoppia, ma la compressione del bacino, pur non compromettendo i suoi normali stimoli, richiedeva un’alimentazione particolare per mantenere le feci morbide e qualche attenzione in più.

Nonostante questo, di lei si è innamorata una coppia di Arcore (MB), Stefano e Ilaria: così da dicembre fa parte della loro famiglia. Piper si è ambientata benissimo, è supersocievole con tutti e la sera si scatena nei giochi (il DNA da cacciatore crepuscolare non si smentisce!).

Nella foto grande in alto, qui a sinistra e sotto, Piper nella sua nuova casa.


FOTOGALLERY

I ritratti di Lazzaro, Lola e Flavio realizzati da Livia:

Flavio gioca con la cannetta sul tetto della sua casetta in Gattile:

Lazzaro e Lola giocano con la cannetta:

Ciambella, la new entry nel Progetto Famiglia a Distanza:

Uno scatto natalizio di Piper nella sua nuova casa:

Pubblicato il 20 gennaio 2020

In Lombardia diventa obbligatorio il microchip anche per i gatti. Importante passo in avanti per la loro tutela.

Mentre la registrazione all’anagrafe canina è obbligatoria da quasi trent’anni nel nostro Paese (Legge quadro 281/1991) ma purtroppo di fatto ignorata in molte Regioni italiane, la Lombardia fa un passo in più per incentivare la proprietà responsabile. Dall’1 gennaio 2020, infatti, è entrato in vigore l’inserimento obbligatorio del microchip anche per i gatti di proprietà con la registrazione nell’anagrafe degli animali d’affezione (AAA) regionale.

Il provvedimento è contenuto nel Piano Regionale integrato della sanità pubblica veterinaria 2019-2023 approvato la scorsa primavera e vale per tutti i gatti appena nati, appena adottati o appena comprati. Tutti questi mici dovranno essere provvisti di un microchip e la loro presenza sul territorio registrata entro 30 giorni dalla nascita o 15 giorni dal possesso, come già avviene per i cani, per i gatti delle colonie feline seguiti dal Servizio Veterinario e per altri animali, come ad esempio le tartarughe.

La registrazione non ha valore retroattivo, quindi non riguarda i gatti che già vivono in famiglia; per loro resta facoltativa ma è caldamente consigliata dall’ENPA. L’obbligo di microchip, infatti, ha ridotto al minimo il numero di cani smarriti e abbandonati, almeno in Nord Italia.

Perché è importante il provvedimento?

La presenza del microchip, che viene rilevato con un apposito lettore, identifica tramite un codice a 15 cifre il Paese di origine del gatto, i dati identificativi dell’animale, ma soprattutto i dati e i recapiti del proprietario. ENPA di Monza e Brianza da diverso tempo ormai lo applica a tutti i felini che transitano nella struttura di via San Damiano 21 con dispositivi forniti dall’ATS, sia gatti destinati all’adozione che quelli di colonia da rilasciare nel proprio habitat.

Naturalmente ogni gatto che arriva nella nostra struttura di Monza viene subito controllato per l’eventuale presenza del microchip che permetterà la restituzione al legittimo proprietario (o al tutore della colonia, in caso di gatti liberi). Inutile dire che attualmente sono davvero pochi i mici che hanno questa fortuna.

Purtroppo sono tanti i gatti che per i più svariati motivi vengono separati dal loro proprietario. Moltissimi, non sterilizzati, si allontanano in cerca di avventure amorose. Alcuni si perdono uscendo troppo presto dopo l’arrivo in una nuova casa (ENPA infatti raccomanda sempre di tenerlo in casa per le prime settimane dopo l’adozione per permettergli di acquisire i riferimenti territoriali). Qualcuno cade dal balcone e altri scappano dalla casa del parente o amico a cui è stato affidato durante l’assenza del proprietario. Senza dimenticare il caso limite del micio che sale su un’auto parcheggiata e arriva in un luogo del tutto sconosciuto. Poi ci sono i tanti gatti di proprietà che durante un normale giro del quartiere vengono prelevati da chi è convinto di “salvarli”. Infine ci sono naturalmente altri che arrivano in gattile abbandonati per davvero, trovati incidentati o in situazioni di reale pericolo.

Se in qualche raro caso qualcuno di loro fa rientro in famiglia, è quasi sempre grazie agli appelli e ricerche sui social. Ma da oggi la situazione cambia, e anche i gatti avranno un’importante protezione in più! L’augurio è che presto altre Regioni seguano l’esempio.

Chi mette il microchip?

ENPA consiglia di fare riferimento all’ATS della propria provincia che darà informazioni su dove recarsi per l’applicazione. Il microchip può essere posizionato sia da un veterinario autorizzato sia da un veterinario dell’ATS.

Per informazioni per la provincia di Monza e Brianza, rivolgersi al dipartimento veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale – servizio sanità animale:

Ufficio di Besana in Brianza – tel. 0362-996252 / besana.sananim@ats-brianza.it

Ufficio di Desio – tel. 0362-304822 / desio.sananim@ats-brianza.it

Ufficio di Monza – tel. 039-2384614 / monza.sananim@ats-brianza.it

Ufficio di Usmate – tel. 039-6288028 / usmate.sananim@ats-brianza.it

Link utili

ATS Brianza: cliccare qui.

Regione Lombardia: cliccare qui.

 Pubblicato il 16 gennaio 2020

In vendita online articolo per gatti nocivo per il loro benessere: ENPA scrive ad Amazon

Il tuo gatto si fa le unghie sui mobili o sui tappeti? Nessun problema: basta chiudere le sue zampe ben strette in appositi cilindri di silicone e così i tuoi arredi saranno al sicuro.

Questi folli strumenti sono offerti in vendita su Amazon e in seguito a una segnalazione arrivata all’ENPA, la presidente nazionale Carla Rocchi ha contattato il colosso americano, inviando la lettera che riportiamo di seguito.

Il prodotto è presentato come “set di protezioni di sicurezza alla moda di chiodi per cani da compagnia” – sulla confezione il nome indicato in inglese è “Scratch-resistant boots”, ovvero stivaletti antigraffio – accompagnato da immagini di un gatto che li indossa in evidente stato di disagio. Nella descrizione del prodotto, piuttosto bizzarra, si legge anche che “non influisce sulla normale vita degli animali domestici.”

Nulla di più falso. Vediamo perché.

  • Il gatto deve avere tutte e quattro le zampe libere per poter saltare e arrampicarsi, per correre e camminare, per cacciare, difendersi e giocare senza difficoltà e impedimenti.
  • Grattare una superficie ruvida è un’esigenza primaria del gatto, sia per mantenere in perfetto stato gli artigli (rimuovendo lo strato vecchio) sia per marcare, lasciando un segnale visivo e olfattivo (graffiare stimola le ghiandole presenti nei cuscinetti sotto le zampette rilasciando un feromone).
  • Le zampe servono per lavarsi le parti del corpo (orecchie e testa) dove il micio non arriva direttamente con la lingua.
  • L’azione di graffiare permette al gatto di stirarsi e rafforza la muscolatura.

Anche un gatto che vive esclusivamente in casa ha le stesse esigenze etologiche di quello che esce in giardino o cortile: marca comunque il suo territorio; non insegue vere prede ma deve poter cacciare palline e piume; ha bisogno di saltare in alto per monitorare il suo ambiente e sentirsi al sicuro.

Se proprio necessario, è possibile tagliare la punta finale delle unghie con un’apposita forbice (vedi immagine in fondo) – sconsigliabile nel caso di gatti che escono che ne avranno bisogno per arrampicarsi e stare in equilibrio su alberi, staccionate e tettucci. Ricordiamo inoltre che le unghie dei nostri piccoli felini sono retrattili, ovvero restano nascoste quando non vengono usate, quindi nella normale vita quotidiana non lasciano segni.

Tiragraffi & Co.

Tutti i gatti, dunque, devono potersi “fare le unghie”: impedirlo significa ignorare un elemento fondamentale della natura felina e compromettere il loro benessere psicofisico.

In commercio esistono moltissimi modelli di tiragraffi e graffiatoio: verticali, orizzontali, ondulati, modulari, a forma di cuccia, quelli che si fissano sulle pareti o alle gambe del tavolo… Consigliamo di consultare il sito Zooplus, ma è anche possibile costruirne fai-da-te, seguendo, per esempio, le indicazioni nel libro Come Fare … Rendere felice il nostro gatto di Maria Cristina Crosta e Laura Borromeo (in vendita presso il rifugio di Monza). Possono servire anche zerbini di vimini o cocco, o un bel tronco di legno. Per ulteriori consigli, leggere la nostra scheda informativa sul gioco e arricchimento ambientale.

La lettera della presidente nazionale ENPA, Carla Rocchi, ad Amazon Italia

«Spett.le Dirigenza Amazon Italia,

Sul Vostro sito è presente un prodotto ambiguamente denominato “Copridivano antigraffio per gatti Guanto per gatti antigraffio antigraffio per gatti cat wash lavaggio cat anti cat“, identificabile con il codice 6949874909016.

Si tratta, in sostanza, di un mezzo coercitivo che, se applicato per un periodo di tempo prolungato e non per scopi veterinari finalizzati al benessere dell’animale, provoca inevitabilmente nel gatto uno stato di malessere dovuto all’impedimento motorio. Un impedimento che, a seconda delle condizioni, potrebbe modificare il naturale comportamento del felino al punto da determinare anche un maltrattamento.

Per questo motivo, e con l’intento di raggiungere la Vostra attenzione, Vi chiedo di rimuovere dal catalogo online il prodotto in oggetto.

In questi giorni ho visionato diversi Vostri video promozionali dai quali emerge che Amazon non è una fredda multinazionale gestita da programmi informatici e meccanizzati, ma un’Azienda guidata da una Dirigenza attenta alla qualità dei prodotti che immette sul mercato. Sono certa, pertanto, che un Vostro pronto intervento, volto a rimuovere con sollecitudine il prodotto in questione, oltre a tutelare il benessere degli animali avvalorerebbe la veridicità di quanto da Voi comunicato nei Vostri video aziendali.»


Altre fotografie

Anche in casa il gatto deve poter saltare e arrampicarsi:

Tappetino tiragraffi dell’Ikea progettato per proteggere le gambe della tavola:

Come tagliare le unghie:

Pubblicato il 20 febbraio 2020