Sto correndo come un pazzo, sento l’aria addosso, è una sensazione bellissima! I miei compagni poco più in là fanno a gara a chi arriva primo al lago, Eddy vince, come sempre.
Lo raggiungiamo tutti e ci abbeveriamo come non mai.
C’è molto sole oggi, una luce bellissima e fa molto caldo, è il clima ideale.
Adesso andiamo a fare una passeggiata e poi sonnecchiamo un po’, poi vedremo…
Oddio.
Cos’è questo rumore?
Apro gli occhi.
È tutto buio qui.
Fa freddo, molto freddo.
Ah già, sono a Milano.
Sta piovendo e questo qui ci grida qualcosa.
Chissà che vorrà oggi.
Ho paura, come sempre.
Ci fa uscire dalle nostre gabbie e andare sotto il tendone.
Ci truccano.
Ci esibiamo di fronte a mille persone, c’è rumore, non mi piace.
Eseguiamo gli ordini perché tutti qui abbiamo paura. Anche Eddy.
Stavo bene nel mio sogno…»
Questo è il pensiero di ogni animale in ogni circo, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, senza differenza di specie, sesso o età, ognuno di loro sogna di essere libero. Invece la dura durissima realtà è che la libertà non la vedranno mai.
La realtà dell’addestramento si basa sulla violenza, fisica e psicologica. In gabbia gli animali soffrono, anche se i circensi dicono di no.
È vero, hanno cibo, perché devono apparire belli e sani per mettere a tacere tutte le voci che girano intorno a questo mondo.
Perché davanti a un animale denutrito anche lo spettatore più ottuso potrebbe farsi qualche domanda.
Ma non hanno la libertà.
E non c’è nulla di educativo nel vedere un animale al circo.
Studi psicologici confermano che uno show basato sul comando e sullo sfruttamento di animali insegna al bambino ad apprezzare situazioni che dovrebbero, invece, generare un profondo senso di ingiustizia e indignazione.
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COME E’ NATA LA PETIZIONE E COME ADERIRE
Questo inverno un gruppo di volontari dell’ENPA monzese si è organizzato per fare “volantinaggio” nei comuni di Lissone, Villasanta e Seregno, distribuendo volantini davanti ai circhi attendati e spiegando, in modo assolutamente tranquillo ed educato, le ragioni per le quali riteniamo sbagliato l’uso nei circhi di animali, selvatici, esotici e non.
In una di queste occasioni hanno conosciuto una signora che raccoglieva per conto suo firme da presentare alle autorità per chiedere il divieto dei circhi con gli animali.
Licia Farina, volontaria del gruppo campagne e banchi, ha proposto di unire le forze per dare un maggiore peso alla protesta.
La petizione è stata così lanciata in occasione dei mercatini natalizi in centro Monza e in seguito sulla nostra pagina Facebook.
Resterà aperta fino al 15 marzo e verrà presentata ai Sindaci dei Comuni limitrofi a Monza, in particolare di quelli che negli ultimi tempi hanno ospitato circhi con animali e lo fanno tuttora.
COME SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE?
E’ possibile aderire inviando una MAIL a petizioni@enpamonza.it oppure inviando un messaggio privato al profilo FACEBOOK ENPA Monza e Brianza.
Si può inoltre sottoscrivere la petizione al CANILE/GATTILE DI MONZA in via Buonarroti 52 nei normali orari di apertura (tutti i pomeriggi tranne mercoledì, dalle 14,30 alle 17,30).
O ancora al BANCO ENPA che verrà allestito in centro Monza sabato 15 marzo in occasione della manifestazione “Sterilizzazione? Sì grazie”.
Può partecipare chiunque sia maggiorenne e residente in Lombardia.
Chiediamo a chi l’ha già sottoscritta di non firmare di nuovo ma di aiutarci a far girare questo nostro evento.
QUALI DATI SERVONO?
Per essere validi i nominativi raccolti devono comprendere nome, cognome, indirizzo di residenza con città, CAP e provincia, numero di carta di identità e, per chi vuole, indirizzo mail.
Non è richiesta la firma.
I dati saranno usati al solo scopo di petizione e gli indirizzi email per l’invio del notiziario e aggiornamenti sulle attività della nostra sezione (ed è poi possibile cancellarsi in qualunque momento dalla mailing list).
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COSA CHIEDIAMO AI SINDACI? ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE:
I SOTTOSCRITTI CITTADINI considerato che:
- L’uso di animali nel circo è causa di traffici illegali, di nascite di cuccioli in cattività e di continui prelievi di specie protette dai loro habitat naturali,
- L’uso di animali nel circo è da considerarsi una forma di maltrattamento e di innaturali forzature del comportamento,
- Gli animali sono sottoposti a continui e penosi spostamenti da una città all’altra, dentro gabbie anguste, sotto il caldo torrido o al gelo invernale,
- Durante gli spostamenti da città a città, spesso si viola la legge: si violano le norme del trasporto degli animali; si violano il divieto di tenere gli elefanti a catena (reato ai sensi dell’art. 544ter del Codice Penale), di recludere gli animali in spazi inferiori a quelli previsti dalla Commissione Scientifica Cites (“Criteri per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre viaggianti”), di condurre in strada animali appartenenti a specie considerate pericolose (legge 150/92 e successive modifiche),
- Le strutture nelle quali sono trasportati gli animali, oltre a rappresentare una quotidiana violazione della loro dignità, possono rappresentare un serio pericolo per l’incolumità pubblica,
- Non sono rare aggressioni a persone, danni alle cose o fughe di animali, che terminano inesorabilmente con la loro uccisione,
CHIEDONO
il divieto di ospitare qualsiasi forma di divertimento con animali e di sostenere invece spettacoli circensi fatti da acrobati, giocolieri e saltimbanchi.
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E NON FINISCE QUI…
Questo è solo la prima parte della nostra iniziativa. Vi aggiorneremo sui nuovi sviluppi ma vi possiamo già anticipare che organizzeremo un “mail bombing” che accompagnerà l’invio ai vari Comuni delle vostre firme.
Stiamo inoltre organizzando un gruppo di persone per volantinare e sensibilizzare gli spettatori all’ingresso dei circhi presenti sul nostro territorio.
Per fare questo avremo bisogno dell’appoggio di tutti, sia volontari che non, disponibili a impegnare saltuariamente un’ora del proprio tempo.
Continuate a seguirci e a essere attivi con noi perché, lo ribadiamo, l’uso degli animali nel circo è causa di maltrattamenti e innaturali forzature del comportamento.
Nessun animale in natura vestirebbe un tutù, salterebbe su una palla o in un cerchio infuocato.
Per ottenere questo e compiacere lo spettatore arido di sentimenti e compassione verso il prossimo devono essere addestrati con qualunque sistema.
Lo spettacolo di pochi minuti e la risata o l’applauso del momento sono conseguenza non accettabile di anni di deprivazione, paura, sottomissione e gabbia.
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L’ALTERNATIVA ESISTE!
Purtroppo il circo con animali non è illegale, ma se nessuno pagasse per vedere lo spettacolo, questo tipo di circo non esisterebbe più, anche se è vero che attualmente i circhi ricevono ancora sovvenzioni dallo Stato.
Noi e gli animali tutti confidiamo nei volontari, nella sensibilizzazione e soprattutto in chi ha il compito di educare, dai genitori agli insegnanti.
Dobbiamo spiegare ai bambini che la detenzione significa solo sofferenza e che è meglio vedere un animale libero nel suo ambiente naturale, magari in un bel documentario, piuttosto che nel tendone di un circo (o in uno zoo, in un delfinario o in un rettilario).
Un bambino rispettoso dei più deboli sarà un adulto migliore.
Per questo ci battiamo e sosteniamo il circo senza animali fatto di acrobati, saltimbanchi, giocolieri, clown, mimi e quant’altro.
Ce ne sono e sono bellissimi, dal più celebre Cirque du Soleil al dinamico Cirque Eloize, dallo scenografico Magnifico Acquatico del Circo Zoppis, al simpatico Circo Smile, entrambi recentemente attendati proprio a Monza.
O ancora l’ironico Circo de los Horrores, in questi giorni arrivato a Roma (non adatto agli under 14!).