Arriva il caldo anche per loro!

Alternato a giornate di pioggia e temporali anche molto violenti, il caldo afoso tipicamente estivo comincia a farsi sentire anche quest’anno, non solo per noi ma anche per gli animali, sia quelli domestici sia quelli selvatici.

Ecco qualche consiglio da Enpa di Monza e Brianza su come aiutare i nostri amici ad affrontare al meglio il solleone:

– Evitare di lasciare gli animali chiusi su terrazze, balconi, verande: tenerli in casa e, quando possibile, bagnarli. Se i pet hanno a disposizione un giardino o un cortile, devono avere accesso a zone rigorosamente all’ombra, e devono avere sempre acqua fresca a disposizione. Per i cani, se la gradiscono, è utile anche una piscinetta in cui possano bagnarsi per rinfrescarsi.

– Evitare di portare gli animali a passeggio nelle ore più calde, perché l’asfalto bollente danneggia i cuscinetti dei polpastrelli e, soprattutto per alcune razze dalla canna nasale corta, il caldo può essere fatale. È preferibile riservare passeggiate, addestramento e attività sportive alle ore più fresche e munirsi sempre di una bottiglietta di acqua e di una ciotola.

– In caso di animali feriti, abbandonati o in difficoltà, in particolare quelli vaganti, segnalarli immediatamente alle Forze dell’Ordine, che hanno la possibilità di far intervenire il servizio di zooprofilassi dell’Ats competente. In seguito, informare sempre della richiesta/esito dell’intervento anche le Associazioni Protezionistiche del territorio. Tutte le Forze dell’Ordine hanno l’obbligo di intervenire sulle segnalazioni di animali feriti, maltrattati o in difficoltà, non solo la Polizia Locale. Se dovessero rispondere che non è loro competenza, sappiate che viene commessa una grave omissione d’atti d’ufficio. Non lasciamoli privi di soccorso.

– Non lasciare mai gli animali in auto, nemmeno per pochi minuti e con finestrini abbassati e nemmeno se in quel momento il mezzo è all’ombra. Un’auto lasciata chiusa al sole può raggiungere temperature elevate in pochissimo tempo, mettendo in serio pericolo la vita dell’animale.

– Per chi abita lontano dai centri abitati, mettere bacinelle o secchi d’acqua, possibilmente lontano dalle abitazioni, per dare ristoro anche alla fauna selvatica. In città è possibile mettere a disposizione degli uccelli un sottovaso con acqua sempre fresca.

– In casa o nel trasportino, mettere a disposizione tappetini refrigeranti può aiutare a mantenere fresco il pet, mentre in passeggiata posso essere utili i collari o le bandane refrigeranti.

Auto sotto il sole, un inferno in un attimo

Molte persone sottovalutano quanto possa essere pericoloso lasciare un animale in un’auto in estate: purtroppo sono ancora tanti gli animali vanno incontro a una morte orribile, chiusi in un’auto che in pochi minuti diventa un forno, per colpa della superficialità dei loro proprietari. 

In questi casi la prima cosa da fare è cercare rapidamente il proprietario del veicolo, che magari si trova nelle vicinanze. Se risulta irreperibile bisogna immediatamente contattare la forza pubblica chiamando il 112, facendo presente le condizioni dell’animale. Le forze dell’ordine hanno l’obbligo d’intervenire per accertare la situazione e salvare l’animale, nonché denunciare d’ufficio il suo proprietario.

Rompere il finestrino è la soluzione estrema, ma è sempre consigliabile prima di tutto contattare la forza pubblica e, in ogni caso, contare sulla presenza di testimoni e munirsi di prove come foto e video per dimostrare l’effettiva necessità di intervento, invocando lo stato di necessità nel caso arrivi la richiesta di risarcimento da parte del proprietario del veicolo. 

Colpo di calore e colpo di sole, come intervenire

Il colpo di calore si verifica nella stagione calda, frequentemente quando l’animale viene lasciato in un ambiente chiuso (es. automobile) privo di un adeguato ricambio d’aria. Il colpo di sole è dovuto a un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi solari e presenta gli stessi sintomi del colpo di calore.

Si manifesta con aumento della frequenza respiratoria e della temperatura corporea, che può arrivare a 41°, agitazione, congestione delle mucose, vomito, diarrea e stato di choc, fino al coma e alla morte.


A un primo intervento, che consiste nel portare l’animale in un luogo fresco bagnando il corpo con acqua fredda per abbassare la temperatura, deve seguire un intervento del veterinario.

Pubblicato il 2 Luglio 2024