Menta è uno dei 38 epagneul breton di un maxi sequestro avvenuto per maltrattamento nel pavese a gennaio 2021 (link articolo): i cani venivano tenuti segregati in un’abitazione senza mai poter uscire o vedere la luce del sole, in un contesto di deprivazioni sensoriali e affettive inimmaginabili.
Dopo essere stati liberati, hanno trovato rifugio presso la sezione Enpa di Pavia in cerca di una nuova casa e di una nuova vita. Molti di loro, a piccoli gruppi, sono arrivati presso il canile di Monza. La nostra sezione può contare su un team di educatrici cinofile qualificate (aiutate nel loro operato da volontari esperti e preparati che fanno parte del “Gruppo di Lavoro“) che con pazienza e perizia li hanno aiutati a conoscere il mondo.
All’inizio ne sono arrivati sei (quattro maschietti e due femminucce di età diverse); tutti dopo qualche settimana di lavoro sono stati felicemente adottati. Ne sono arrivati poi altri due (un maschio e una femmina), un po’ meno problematici rispetto ai primi, che hanno trovato molto velocemente una bella casa.
Andati a casa loro, continuando la nostra collaborazione con la sezione di Pavia, sono arrivati a Monza altri due maschietti: Grana, che ha trovato una bella famiglia rapidamente, e Menta.
All’inizio era timido, diffidente verso le persone e l’ambiente, spaventato da ogni piccolo rumore. Nel box rimaneva, inizialmente, schiacciato in un angolo, rintanato nella sua cuccia, praticamente invisibile alle famiglie che venivano a visitare la struttura.
La politica dei piccoli passi
Le nostre educatrici, coadiuvate dalle volontarie del Gruppo di Lavoro, hanno iniziato un percorso quotidiano, fatto di piccoli passi, che gli permettesse di prendere fiducia e acquisire i suoi punti di riferimento. Menta manifestava il suo disagio in quella che, tecnicamente, viene definita “ipercinesi”: un continuo correre seguendo linee precise senza sosta.
All’inizio veniva liberato in recinto con un cordino leggero attaccato alla pettorina per favorire la ripresa al termine delle sessioni di lavoro, cosa che permetteva alle educatrici di iniziare a farsi conoscere e avvicinarsi senza invadere troppo il suo spazio.
Piano piano ha iniziato a rallentare le corse, ad accorciare le distanze, fino ad arrivare a prendere qualche boccone dalle mani e accettare le prime timide carezze. Quindi sono iniziate le prime uscite dal canile alla scoperta di un mondo fatto di persone, oggetti e rumori che non facevano più paura come prima.
Una mamma decisa e motivata
Un bel giorno è arrivata in Via San Damiano una signora che stava cercando un cane da amare e a cui donare una nuova vita. Mentre i nostri operatori le mostravano alcuni dei nostri ospiti, lei ha chiesto di vedere proprio Menta, dopo aver visto le foto sul nostro sito.
È stato amore a prima vista! Pur essendo consapevole delle difficoltà che comporta accogliere un cane spaventato, ma molto motivata e decisa a portarlo a casa, ha intrapreso un breve iter pre-affido, ha avuto modo di farsi conoscere, prendere confidenza con le problematiche che avrebbe dovuto affrontare una volta a casa e imparare a gestirle.
E così, poco tempo dopo, è finalmente arrivato anche per Menta, ora Freddie, il giorno dell’affido. Anche per lui, con un atteso lieto fine, comincia una nuova vita in famiglia.
Pubblicato il 05 Marzo 2022