Orsi in Trentino: ancora nel mirino

Non c’è pace per gli orsi in Trentino. L’ENPA, infatti, è venuta a conoscenza delle gravissime dichiarazioni dell’assessore all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca della Provincia di Trento, Giulia Zanotelli, che, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, ha affermato che «non è prevista la collocazione di altri esemplari nella struttura del Casteller ai fini della loro captivazione permanente. Eventuali ulteriori esemplari che mettano a rischio la sicurezza pubblica saranno rimossi mediante abbattimento».

Dunque ora che è stato dimostrato che la detenzione al Casteller è intollerabile e foriera di possibili ulteriori denunce, gli amministratori risolvono la questione con i fucili?

La reazione di ENPA

Non si è fatta attendere la risposta di ENPA: «Non lasceremo che continuino a portare avanti questa campagna elettorale sulla pelle degli orsi – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA – è gravissimo che le istituzioni si abbandonino a proclami che servono solo ad alzare il livello dello scontro, in una politica feroce, che viola i pronunciamenti del Consiglio di Stato, contraria alla posizione europea e che non va incontro ai veri problemi dell’agricoltura; la marginalizzazione, l’aumento dei costi che ricadono per intero sui produttori, la scarsa attenzione per l’agricoltura di montagna a favore della più potente lobby dell’agricoltura di pianura».

Anche l’ora JJ4 a rischio

«Con grande indignazione – continua Carla Rocchi – apprendiamo anche che, nonostante le varie sentenze, e nonostante sia stato comprovato che JJ4 non è pericolosa per nessuno, quest’orsa anziana, elusiva, che ha vissuto sempre nascosta, lontana dall’uomo, è, contro ogni logica, monitorata, al fine di poterla abbattere.

Ma l’ENPA non starà a guardare – prosegue la presidente Rocchi -. Ci muoveremo con decisione nelle sedi preposte, sapendo di avere dalla nostra parte la ragione della verità. Posto che la presenza dei grandi carnivori non potrà mai più essere cancellata, come la Lega sa benissimo, nonostante le dichiarazioni meramente elettoralistiche, così la Provincia Autonoma di Trento non fa il bene di nessuno: né delle persone, né degli animali, né del nostro rapporto con l’Europa».

Pubblicato il 14 febbraio 2022