Con il via libera definitivo della Camera, l’8 febbraio 2022 la tutela dell’ambiente edegli animali è entrata nella Costituzione italiana.
La Camera, infatti, ha approvato definitivamente (468 voti a favore, un contrario e sei astenuti) la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso gli articoli 9 e 41. Così si completa l’iter parlamentare necessario al varo della riforma che introduce tra i principi fondamentali della nostra Carta la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali.
«Penso che sia una giornata epocale», è il commento del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, mentre Palazzo Chigi scrive di una «giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni».
Festeggiano le associazioni animaliste e ambientaliste per una vittoria che arriva dopo tanti anni di lavoro e di battaglie. La tutela degli ecosistemi e della biodiversità sono obiettivi che non si possono raggiungere se non attraverso la tutela delle specie animali. È un passo importante, una bella notizia a cui ora bisogna far seguire i fatti. Non è un punto di arrivo il risultato di oggi, ma di partenza, anzi di ripartenza, che darà a tutta l’Italia civile e alle associazioni di volontariato più forza e determinazione.
«Se c’è una cosa che questa emergenza sanitaria dovrebbe averci insegnato – commenta Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA – è che il rapporto con la natura e la fauna è assolutamente da ripensare. Non esiste l’idea di salvare il pianeta senza pensare all’ecosistema. I politici devono capire che quando parlano di ecologia non possono considerare solo il paesaggio. Qualunque progetto o iniziativa deve comprendere anche gli animali, a partire dall’abolizione degli allevamenti intensivi, inaccettabili non solo da un profilo etico, visto la crudeltà che li caratterizza, ma anche da quello sanitario e ambientale.»
Una battaglia cominciata 24 anni fa
La lotta ebbe inizio nel lontano 1998 con la prima proposta di legge italiana per il riconoscimento degli animali nella Costituzione. La presentarono ventuno coraggiosi deputati di tutti gli schieramenti politici, a prima firma Annamaria Procacci (Verdi), oggi consigliere nazionale ENPA e responsabile Fauna Selvatica e Ambiente.
Vi invitiamo a leggere il commento del presidente della LAV, Gianluca Felicetti, anch’egli tra gli autori di quella prima proposta di legge, in cui traccia il contesto storico di questo importante risultato.
Vi consigliamo infine la lettura di questa articolata analisi costituzionale su Wired.
Pubblicato il 14 febbraio 2022