ATTENZIONE: vi invitiamo a leggere l’importante rettifica a questo articolo QUI.
Mai avremmo pensato di vedere cose simili nella nostra città.
Domenica 13 febbraio una gallina morta è stata trovata a testa in giù, appesa al cancello dell’ex mercato del bestiame, in via Procaccini, proprio là dove fino a non molto tempo fa il giovedì mattina stazionava uno squallidissimo banchetto di vendita di pollame vivo.
A fare il macabro ritrovamento domenica pomeriggio, guardando dalla finestra di casa sua, è stata Cinzia. La ragazza è scesa subito a vedere, per verificare e arrivata all’altezza del cancello si è accorta che si trattava di una povera gallina, con le zampe e il becco legati da filo di ferro.
Cinzia ha immediatamente allertato la Polizia Locale, sentendosi rispondere che sarebbero passati di lì a breve. Non vedendo arrivare nessuno, dopo diverse ore, Cinzia li ha richiamati, ricevendo come risposta che il compito di ritirare animali morti sul territorio del Comune di Monza è stato appaltato alla ditta Sangalli, quella dei rifiuti. Risposta sicuramente corretta da un punto di vista tecnico ma altrettanto sconcertante, tenuto conto del fatto che qui non si trattava di un animale investito o a bordo strada ma esposto al pubblico e pertanto meritevole di un minimo di indagine.
Un’inutile crudeltà
Lascia infatti sconcertati la modalità dell’esposizione dell’animale, il luogo e il fatto che, dalla presenza del fil di ferro sul becco, l’uccisione sia stata effettuata con metodi dolorosi e crudeli.
ENPA non può fare ipotesi su quanto avvenuto, anche perché, i due volontari del Nucleo Antimaltrattamento inviati sul posto, appena avuta la notizia, non hanno più trovato il corpo dell’animale.
Possiamo invece chiedere a chiunque abiti nella zona di contattarci, anche in anonimato, nel caso abbia visto qualche cosa o qualcuno che ci possa aiutare a identificare l’autore di questa barbara bravata.
Mail: maltrattamenti@enpamonza.it.
Pubblicato il 14 febbraio 2022; aggiornato il 18 febbraio con la rettifica in alto.