Nei giorni scorsi la sezione ENPA di Brescia è stata chiamata per intervenire in un contesto di grande disagio e di accumulo di animali (quello che in lingua inglese si chiama animal hoarding).
Già da subito la situazione è risultata drammatica e oltre ogni immaginazione, ma man mano che si procedeva i volontari si rendevano conto di essere di fronte a un recupero senza precedenti. Al 26 dicembre il “censimento” era di oltre 60 gatti, la maggior parte dei quali FIV positivi (ovvero affetti dalla sindrome dell’immunodeficienza felina), in condizioni igienico-sanitarie disastrose, fortemente disidratati e denutriti.
Il tempestivo intervento coordinato con i Carabinieri forestali e l’eccezionale collaborazione fra le associazioni sta permettendo la messa in sicurezza degli animali in tempi record, e la disponibilità da parte di tutti i veterinari interpellati è stata encomiabile.
Da dove arrivano i gatti?
I gatti sono frutto della mancata sterilizzazione all’interno di un appartamento che nel corso degli anni ha portato alla drammatica situazione che ENPA sta cercando di arginare oggi. Nessuno dei gatti è dotato di microchip e le informazioni raccolte sul posto rendono evidente che si tratti di un accumulo compulsivo dovuto alla riproduzione non controllata fra consanguinei. Solamente al momento dello sfratto esecutivo degli occupanti dell’appartamento il proprietario dello stesso si è reso conto della situazione, allertando le associazioni zoofile del territorio.
Non si tratta, dunque, di animali prelevati sul territorio, smarriti o rubati e lo scriviamo consci di togliere ogni speranza ai numerosi proprietari che hanno smarrito il proprio animale. Ricordiamo che una delle garanzie per l’identificazione e la riconducibilità alla proprietà è il microchip, da quasi due anni obbligatorio anche per i gatti nella Regione Lombardia.
I costi dell’operazione
ENPA sta lavorando per mettere tutti i mici in sicurezza con l’aiuto di volontari, veterinari, associazioni e forze dell’ordine. Questo maxi intervento, però, ha un costo elevato, si stima intorno ai 6.000 euro, una spesa che va a sommarsi alla normale attività di recupero e gestione degli animali che ENPA Brescia già svolge sul territorio di propria competenza.
Come dare una mano
ENPA di Brescia chiede a tutti gli zoofili una mano per affrontare questa situazione, per essere in grado di aiutare al meglio questi poveri animali che ora hanno bisogno di cure, terapie, esami, stalli, alimenti, e quant’altro.
Per contribuire potete donare quello che potete o tramite PayPal con questo link oppure tramite bonifico bancario con l’Iban IT47W0306909606100000178104. Causale: recupero gatti.
Naturalmente anche il più piccolo contributo è un grande aiuto, condivisioni comprese.
Guarda il VIDEO di alcuni dei gatti salvati su Facebook.
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Pubblicato il 29 dicembre 2021