Un’indagine, cominciata con i primi sopralluoghi da parte di ASL, Polizia Provinciale e nucleo antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza un anno fa in seguito ad alcune segnalazioni di traffico di cuccioli dai Paesi dell’est e proseguita grazie all’immenso lavoro investigativo svolto dagli agenti della Polizia Provinciale di Monza e Brianza, con sede a Cesano Maderno, ha portato a un maxi sequestro di cani in un comune del varesotto.
L’indagine – per traffico illecito, maltrattamento di animali e falso – aveva preso avvio da Macherio (MB), dove risiedono le due donne originarie della Cecoslovacchia che gestivano il mercato di compravendita degli animali e che in seguito avevano trasferito la loro base operativa in provincia di Varese, scegliendo un casolare isolato come luogo ideale per i loro loschi traffici di cuccioli. Le due sono state denunciate per maltrattamento ex art. 544 ter del Codice Penale (ENPA deciderà se costituirsi parte civile).
Il blitz, che ha visto le associazioni animaliste e gli organi di polizia lavorare in assoluta sinergia, è stato organizzato e gestito dalla polizia provinciale di Monza in collaborazione con ENPA Monza e guardie Zoofile OIPA, Asl Monza e Varese ed è scattato l’11 novembre. Teatro dell’operazione un casolare situato a Coquio Trevisago (VA): oltre la porta dell’abitazione, che è stato necessario sfondare, in uno scenario di assoluta trascuratezza e degrado, sono stati ritrovati ben 45 cuccioli di cane di varie razze (42 chihuahua, 2 shih- tzu,1 levriero afgano), detenuti in spazi ristretti e in condizioni igienico-sanitarie allucinanti.
I cuccioli, arrivati dai Paesi dell’Est Europa con documentazione contraffatta attestante un’età anagrafica superiore a quella reale, in modo da poter essere immessi più facilmente sul mercato, sicuramente non sono mai usciti dalle stanze (o gabbie) nelle quali erano relegati e ovviamente non hanno mai visto un guinzaglio in vita loro.
Sono stati tutti trasferiti in varie strutture tra le province di Varese, Monza e Milano e sottoposti ad accurate analisi e visite veterinarie atte a certificare il loro stato di salute.
Sottolineaiamo che tutti i cani sono sotto sequestro penale in attesa del processo, pertanto non è attualmente possibile una loro adozione.