È piena estate quando arriva al canile di Monza la richiesta di ritiro di Barbetta, una cagnolina di 8 anni. La proprietaria è morta da poco e i parenti, che risiedono in una casa confinante alla sua, avendo già una difficile situazione familiare alle spalle, dopo essersene occupati per qualche mese, non riescono più a seguirla. E a breve la casa della signora sarà messa all’asta.
Confinata in giardino
Daniela, un’educatrice cinofila dell’ENPA di Monza e Brianza, si reca sul posto per procedere alla valutazione del cane prima del suo ingresso nella struttura di Via San Damiano.
La situazione appare da subito seria: si trova infatti davanti un cane spaventatissimo che vive esclusivamente in giardino abbandonato a se stesso, che di giorno non esce neppure dalla cuccia, tanto che per scattarle qualche foto fuori dalla cuccia è necessaria quasi un’ora e la creazione di una “pista” di bocconcini (sequenza di foto sopra e sotto).
Solo di notte, quando non c’è nessuno in giro, si allontana dal suo rifugio per mangiare e per fare i bisogni.
Appare subito evidente che è un cane che nella vita ha fatto pochissime esperienze, non è abituata ad andare al guinzaglio e in generale sembra gradire poco la vicinanza delle persone, da cui si tiene ben alla larga.
Alla scoperta del mondo
Qualche giorno dopo arriva il momento dell’ingresso nel canile di Monza ed è necessario prelevarla con tutta la sua cuccia per poterla caricare in sicurezza sul furgone e portarla in struttura. Si riesce poi con pazienza a trasferirla all’interno di un box dalla cuccia dove era sempre vissuta.
Dal giorno successivo al suo arrivo e dopo le dovute indagini cliniche, Barbetta fa subito vedere che ha voglia di riscattarsi da una vita di deprivazioni (foto sopra, scattate nel parco canile). Si inizia con lei un intenso percorso di recupero comportamentale impostato dalle educatrici ENPA, e in breve tempo impara ad andare in passeggiata al guinzaglio e a indossare la pettorina anti-fuga necessaria per la sua sicurezza. Barbetta comincia a scoprire il mondo.
Una nuova famiglia
Non passano nemmeno due settimane. L’8 settembre Roberto, già nostro adottante in passato di cani dal carattere difficile, si innamora di lei dopo averla vista in foto.
L’incontro è decisivo: Roberto arriva accompagnato da Rufus, un bellissimo pelosetto completamente cieco. Il colpo di fulmine scatta per tutti. Considerata l’esperienza di Roberto, diamo subito l’ok e la piccola Barbetta può andare a casa.
A pochi giorni dall’affido, con molto lavoro e pazienza, pur rimanendo un cane particolare, Barbetta è già in grado di fare lunghe passeggiate al guinzaglio. Segue ovunque il suo padrone dentro casa e ha finalmente modo di sapere cosa voglia dire essere amata, oltre che dormire su un bel lettone comodo in compagnia del suo papà.
Buona nuova vita piccola, te la meriti tutta!
Nelle immagini: foto grande in alto, Barbetta coccolata dal suo nuovo “papà”: si intravede uno dei mici di casa; nelle altre foto, nella sua cuccia vecchia cuccia dalla quale non usciva quasi mai; nel parco canile di Monza; con il suo nuovo compagno Rufus; nel breve video, a passeggio con Rufus.
Pubblicato il 16 Settembre 2021