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Gli incendi che stanno flagellando il nostro Paese sono il sintomo, importante ed emergenziale, del degrado ambientale e del pericolo che esso rappresenta per tutti. Salvo rarissimi casi, la causa è sempre riconducibile all’uomo e si manifesta:
- nella criminalità dei piromani, spesso recidivi e, quando individuati, condannati a pene ridicole
- negli interessi di chi, attraverso il fuoco, apre la strada a speculazioni immobiliari, ad utilizzi pastorali, a lucrative imprese di ripristino ambientale; tutte azioni che sono solo formalmente (ed evidentemente inefficacemente) vietate da alcune Leggi vigenti e relative alle aree attinte da incendi dolosi
- nell’incuria del territorio, con il moltiplicarsi di discariche abusive e la mancata manutenzione del sottobosco e dei terreni boschivi
- nella mancata prevenzione derivante da politiche forestali fallimentari, che spesso trasformano preziose risorse economiche ed umane per la tutela ambientale in “stipendifici” mirati al consenso elettorale.
Gli effetti
Oltre a quelli immediati delle devastazioni, gli incendi alimentano la desertificazione e l’antropizzazione del territorio naturale, colpiscono le attività umane legate alla pastorizia, uccidono milioni di animali compromettendone per anni l’habitat e, conseguentemente, le capacità di sopravvivenza e riproduzione. Tutti i delicati equilibri della biodiversità vengono sconvolti coinvolgendo tutti i gradini della catena alimentare naturale, compromettendo di fatto la sostenibilità per la vita di numerose specie; insieme ai mammiferi più grandi viene sterminata la fauna di piccole dimensioni e gli insetti, oltre al bene preziosissimo rappresentato dalle piante.
Cosa chiediamo (metti la tua firma QUI)
- superamento dei formali protocolli e dichiarazioni di intenti con una effettiva inclusione della tutela degli animali domestici, da reddito e selvatici nei programmi di prevenzione e di gestione emergenze della Protezione Civile
- sostegno ed incentivi ai progetti non lucrativi di mantenimento e tutela del territorio, con priorità a quelli di rinaturalizzazione e piantumazione delle aree che hanno subìto incendi
- inasprimento delle pene e certezza della loro applicazione per piromani e mandanti, includendo tale fattispecie di reato fra quelli gravi ed imprescrivibili
- introduzione di procedure ed effettivi controlli che impediscano la speculazione edilizia e di utilizzo dei terreni colpiti da incendi dolosi
- avocazione allo Stato di tutti i poteri in materia di fauna, stante l’incapacità dimostrata dalle Regioni di esercitare le misure di tutela previste dall’art.19 della legge 157 del 1992, ossia la possibilità di sospendere l’attività venatoria per ragioni particolari, urgenti o calamità
- licenziamento immediato ed interdizione perpetua dai pubblici uffici dei dipendenti pubblici che provocano/fanno provocare incendi o che favoriscono (anche per omesso controllo) le speculazioni sui territori incendiati
Agire insieme
ENPA anche questa volta è in prima linea, ma l’azione migliore è prevenire queste tragedie. Ognuno di noi può partecipare concretamente ad un cambiamento globale ormai necessario:
- sottoscrivendo e diffondendo la nostra raccolta firme
- sostenendo le azioni di soccorso, di prevenzione e i progetti di riqualificazione ambientale con un contributo QUI https://enpa.donazioni.site/
- diffondendo la campagna di sensibilizzazione attraverso le piattaforme social, i parenti, gli amici, scuole, campi estivi
Guarda il video presentato da Annamaria Procacci, consigliera ENPA nazionale, responsabile fauna selvatica e ambiente:
Pubblicato il 18 agosto 2021