“Sono in vacanza in Sicilia e ho trovato un cane da solo che mi sembra abbia bisogno di aiuto”. “Sono in autostrada e ho visto un cane ma non sono riuscito a fermarmi”. “Ho trovato un cane in difficoltà, mi sono fermata ma non posso portarlo con me”.
Sono solo alcuni esempi delle numerose segnalazioni e chiamate che l’Ente Nazionale Protezione Animali sta ricevendo in questi giorni da parte di persone che trovano cani per strada e non sanno come comportarsi.
Ecco quindi un piccolo video vademecum per non farsi trovare impreparati, adatto anche ai bambini.
«D’estate le persone si muovono molto di più – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA – e così oltre ad imbattersi in quella che è ancora una piaga nel nostro Paese, gli abbandoni estivi, e su cui ENPA è impegnata in prima linea, si ritrovano anche a relazionarsi con realtà che non conoscono affatto come il randagismo o la presenza di cani di quartiere in molte località del Sud. Secondo i dati del Ministero della Salute i randagi entrati in canile sanitario nel 2020 sono stati 76.192, dato incompleto se si considera che a questo bisogna aggiungere quelli di Calabria e Sicilia che nel rapporto del Ministero risultano non pervenuti. Ecco quindi che diventa importante sapere quando intervenire e come farlo. Noi lo ripetiamo ad ogni occasione ma ancora in troppi ad esempio non sanno che prestare soccorso ad un animale ferito è obbligatorio per legge».
Cosa fare se trovo un cane?
Intanto è bene premettere che tutti i comuni italiani hanno l’obbligo di rispettare la legge 281 del 14 agosto 1991 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo) e per questo le modalità di azioni sono uguali in tutta Italia: chiamare il 112 che gestisce tutte le emergenze sul territorio, compresa quella legata agli animali vaganti.
Qualora l’animale sia provvisto di collare e medaglietta identificativa è giusto chiamare il proprietario, ma è importante chiamare comunque le forze dell’ordine per verificare il corretto inserimento nell’anagrafe. Si stima, infatti, che il 70% dei cani siano iscritti correttamente, mentre il 30% no, nonostante il microchip canino sia obbligatorio. Quando arrivano le forze dell’ordine l’animale viene portato all’interno di una struttura convenzionata, dove viene letto il microchip risalendo ai dati del proprietario.
Se siete in autostrada o a scorrimento veloce.
Mai frenare o rincorrere il cane. Chiamate invece il 112 e segnalate la posizione di dove avete avvistato l’animale.
Se siete in città o su strade non ad alto scorrimento, chiamate sempre il 112 ma provate a mettere il cane in sicurezza fino all’arrivo delle autorità. Come? Usate cautela, dalle quattro frecce al triangolo, e non mettete a rischio le persone. Avvicinatevi in sicurezza: un animale spaventato o ferito può avere comportamenti imprevedibili. Dunque mai rincorrere il cane. Provate ad avvicinarlo porgendogli la mano, magari con del cibo o dell’acqua. E usate un guinzaglio di fortuna, magari una tracolla della borsetta, per trattenerlo fino all’arrivo del proprietario o del servizio di recupero.
Se l’animale è ferito
Ricordate: se un animale è ferito c’è l’obbligo di soccorso! Chiunque investe un cane o trova un animale ferito per strada deve obbligatoriamente prestare soccorso e avvertire immediatamente le Forze dell’Ordine. Lo stabilisce l’articolo 189 del Codice della Strada al comma 9-bis
Se il cane è un cane di quartiere
Attenzione: non tutti i cani in strada hanno bisogno di essere salvati o raccolti. Soprattutto al Sud, ci sono molti cani stanziali o di quartiere. Si riconoscono dall’andatura sicura e da come si muovono sul territorio. Sono curati dagli abitanti del luogo.
Cosa fare se trovo un gatto
Per un gatto è tutto un più complicato perché l’utilizzo del microchip non è obbligatorio nella maggior parte delle Regioni e per ritrovare il proprietario ci si affida spesso ai canali social.
Se siamo in strada e troviamo un gatto?
Anche in questo caso bisogna chiamare il 112 ma mettere in sicurezza un gatto è più complesso: bisognerebbe cercare di trattenerlo in un luogo chiuso, anche chiedendo aiuto a un bar, o a un condominio, evitando che possa fuggire di nuovo o farsi male.
Posso portare il gatto a casa?
È bene ricordare che in tutta Italia esistono colonie feline censite e di proprietà del sindaco. Dunque se trovate un gatto vagante, non portatelo a casa, informatevi se è presente una colonia in zona. Contattare le forze dell’ordine territoriali che vi daranno tutte le informazioni.
Attenzione: ricordiamo che moltissimi gatti di proprietà sono liberi di girare sul territorio, anche fuori dai confini del proprio giardino o cortile, ed è sbagliato raccoglierli e portarli via. Solo un gatto in evidente pericolo, difficoltà o ferito è da soccorrere: in caso contrario, lasciarlo dov’è senza disturbarlo.
Inoltre, è importante sapere che il trasferimento di un animale da una Regione all’altra segue uno specifico iter burocratico previsto dalla legge questo per evitare contaminazioni o zoonosi tra animali.
Pubblicato il 14 agosto 2021