La zona è sempre la stessa, quei campi sul confine tra Brugherio (MB) e Cologno Monzese (MI) costellati di baracche fatiscenti e di campi nomadi. Proprio in uno di questi campi la vigilia di Natale di tre anni fa era stato recuperato dal Nucleo Antimaltrattamenti dell’ENPA monzese un american staffordshire terrier, chiamato poi Natalino.
Ancora una volta si sono rivelate preziosissime le segnalazioni di privati cittadini che informavano della presenza di diverse capre tenute in maniera non adeguata e abbandonate a loro stesse.
Giunti sul posto, i volontari del Nucleo Antimaltrattamento hanno effettivamente trovato sette capre, tre esemplari adulti e quattro piccoli, tutte prive delle regolari marche auricolari, anche se in apparente buono stato di salute.
Timore per il loro futuro
È poi sopraggiunto il proprietario del terreno che ha giustificato la presenza dei caprini affermando di averli trovati legati fuori dalla sua proprietà e di averli messi all’interno per tenerli al sicuro. L’impressione era invece quella di una sorta di supermercato di animali vivi pronti a essere ceduti al miglior offerente.
Considerate le condizioni ambientali estremamente precarie e il timore che le capre, più che a brucare l’erba, potessero finire in una pentola (viste le vicine feste pasquali), per la loro sicurezza gli animali sono stati caricati sui mezzi dell’ENPA e portati nel rifugio di via San Damiano. Il presunto proprietario non si opponeva, forse per paura di incorrere in una denuncia visto che le capre erano confinate in una stalla molto piccola, appena un metro e mezzo per due, e venivano liberate solo due ore al giorno.
Nomi in onore dell’eroe dei due mondi
Giunte al rifugio di Monza, le capre sono state visitate da un veterinario, regolarmente denunciate al servizio veterinario ATS e sono andate a infoltire il già numeroso gregge dell’ENPA di Monza. Hanno trascorso le feste pasquali a pascolare in tutta serenità, così come faranno per il resto dei loro giorni.
Per ricordare che il giorno del loro salvataggio (il primo aprile) è coinciso con i 150 anni della fondazione dell’ENPA da parte di Giuseppe Garibaldi, le caprette sono state battezzate con nomi famigliari all’eroe dei due mondi: Garibaldi, Ricciotti, Menotti, Manlio (o Manny), Timoteo (o Timmy) i cinque maschi; Anita e Winter le due femmine.
Cosa dice la legge
ENPA di Monza e Brianza ricorda che non è possibile impossessarsi di animali che vengono trovati vaganti sul territorio e che la legge prevede che vengano contattate le autorità competenti (in questo caso l’ATS).
Si ricorda, inoltre, che per possedere caprini e ovini è necessario avere un’autorizzazione specifica e il codice di stalla, oltre a disporre dello spazio idoneo alle loro necessità etologiche.
ENPA di Monza invita chi voglia adottare una o più di queste caprette a contattarci scrivendo alla casella selvatici@enpamonza.it. Ovviamente verranno richieste tutte le normali garanzie che ENPA chiede per l’affido di qualunque animale.
Pubblicato il 6 aprile 2021