La vita di una pecora è già di per sé segnata dalla crudeltà: se maschio verrà destinato nei primi mesi di vita alla macellazione (spesso, per motivi pseudo religiosi senza lo stordimento preventivo), se femmina sarà destinata alla riproduzione di altri agnelli, alla mungitura incessante e alla produzione della lana, ma arriverà poi inesorabile anche per lei l’avvio al macello. Ma ancor più sfortunata è la sorte dei gemelli: il pastore tiene quello più vitale e abbandona l’altro al suo destino.
La scorsa settimana un gregge di pecore di passaggio sui terreni dell’alta Brianza ha lasciato dietro di sé non uno ma due agnellini, bagnati e al freddo. Sono stati visti e raccolti da un ragazzo che li ha caricati in macchina e ha cercato per alcune ore inutilmente dei veterinari che se ne potessero occupare, lanciando nel frattempo il proprio appello in rete.
L’appello è stato raccolto da Silvia P., referente all’ENPA di Monza del gruppo di volontari che si occupa di erbivori, la quale ha immediatamente indirizzato il ragazzo nel posto giusto, la clinica veterinaria Valcurone di Missaglia (LC), attrezzata anche alla cura di animali diversi da cani e gatti. I veterinari della clinica hanno preso in consegna i due agnelli, li hanno immediatamente riscaldati e nutriti, dando loro tutte le cure occorrenti. Nonostante ciò uno dei due agnelli, un maschietto tutto nero, non ce l’ha fatta. La sorellina ha invece reagito alle cure e, alimentata con latte di capra ogni due ore, si è velocemente ripresa.
L’arrivo al rifugio di Monza
Dopo alcuni giorni, passato il periodo più rischioso, l’agnellina è stata presa in consegna dall’ENPA e portata al rifugio di Monza. Chiamata Silvì, in onore della sua salvatrice, l’agnellina può ora contare su un rifugio al calduccio e sulla buona volontà di presidente e volontari che, armati di biberon, sialternano indefessamente per non farle mancare le poppate ogni 2-3 ore.
Silvì ha subito un imprinting umano: la mamma e il papà per lei sono Feddi, l’operatrice che si occupa degli erbivori, il presidente Giorgio Riva e la stessa Silvia. Ma più avanti, quando sarà cresciuta, andrà a conoscere gli altri membri della numerosa tribù di erbivori dell’allegra Fattoria dell’ENPA di Monza.
E speriamo che i ragazzi che, dalla prossima settimana in visita al canile nell’ambito dei nostri progetti didattici, la conosceranno insieme a tutti gli altri animali, convincano i genitori ad abolire carne d’agnello dal menù della prossima Pasqua!
I progetti didattici ENPA Monza e Brianza
Per info sulle visite didattiche che si effettueranno al rifugio di Monza tutti i mercoledì dal 20 febbraio, “Animali: conoscerli per rispettarli” (rivolto agli alunni delle classi 3°, 4° e 5° della scuola primaria) ed “ENPAtia, il valore del rispetto” (classi 1°, 2° e 3° della scuola secondaria), scrivere a educazione@enpamonza.it
PHOTO-VIDEO GALLERY
Silvì con la volontaria Silvia:
Silvì nel suo box riscaldato:
Silvì ciuccia il mento a “mamma” Silvia:
Il presidente Giorgio Riva con l’agnellina Silvì e la sua inseparabile Arya:
Video della volontaria Silvia che allatta Silvì con latte di capra tiepido:
12 febbraio 2019