Nell’Unione Europea sono almeno 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno. Nel nostro Paese circa 50 milioni di animali – conigli, galline, scrofe, vitelli e quaglie – sono costretti a vivere in spazi estremamente ristretti: un foglio A4 per galline e conigli, l’area di uno smartphone per le quaglie, sbarre così strette da non potere girare su se stesse e prendersi cura dei propri piccoli per le scrofe. Questi animali trascorrono gran parte o tutta la loro vita senza poter esprimere i comportamenti che sono per loro naturali: le galline non possono stendere le ali, i conigli non possono stare sulle zampe posteriori o stendersi lateralmente, le quaglie non possono volare, le scrofe grufolare e preparare il nido per i
loro piccoli.
Secondo il movimento europeo dei cittadini che lavora per migliorare le condizioni di vita degli animali, l’uso delle gabbie negli allevamenti è una barbarie istituzionalizzata e del tutto anacronistica. Per questo il movimento si è raccolto compatto nella più grande coalizione mai riunitasi per una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE). End the Cage Age (= fermare l’era delle gabbie) comprende, infatti, più di 130 associazioni, di cui 19 in Italia, e ha già raccolto oltre 100.000 firme in tutta l’UE.
Il 16 ottobre l’iniziativa, cui aderisce con entusiasmo anche l’Ente Nazionale Protezione Animali, è stata ufficialmente lanciata nel nostro Paese e presentata a Roma nel corso della conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Ministro della Salute, Giulia Grillo. Sono intervenuti anche l’eurodeputata Eleonora Evi (M5S), l’On. Ilaria Fontana (M5S) e la Senatrice Loredana De Petris (LeU) presidente del Gruppo Misto, nel complesso di Vicolo Valdina, presso la Camera dei Deputati. (Nella foto sopra a sinistra, l’inaugurazione della mostra allestita presso la Camera dei Deputati – in prima fila, la presidente nazionale ENPA, Carla Rocchi.)
Le dichiarazioni
Il Ministro Grillo (nella foto a destra) ha visitato la mostra (che resterà aperta al pubblico fino alle 14.00 del 19 ottobre) e ha firmato la petizione europea sottolineando l’importanza del tema della salute pubblica e del benessere degli animali augurandosi che l’iniziativa raggiunga l’obiettivo prefissato di un milione di firme.
Per Annamaria Pisapia, membro del Comitato dei cittadini promotore della ICE e direttrice di Ciwf (Compassion in World Farming) Italia Onlus, è « un onore e una gioia essere qui oggi per aprire la campagna di raccolta firme in Italia » e le fa eco l’eurodeputata Eleonora Evi che ricorda che il Trattato di Lisbona definisce gli animali quali esseri senzienti e, dunque, è nostro compito tutelarli.
L’On. Ilaria Fontana vede in questa iniziativa una sfida di grande civiltà e auspica il passaggio all’utilizzo di sistemi più sostenibili e dignitosi, per la senatrice Loredana De Petris la crudeltà delle gabbie non è un male necessario, come asseriscono alcuni, ma una crudeltà inaccettabile.
Le 19 associazioni italiane che hanno promosso l’ICE nel nostro Paese:
Amici della terra Italia, Animal Aid, Animal Equality, Animal Law, Animalisti Italiani, CIWF Italia Onlus, Confconsumatori, ENPA, Il Fatto Alimentare, LAC – Lega per l’abolizione della caccia, LAV, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LEIDAA, Jane Goodall Institute Italia,OIPA, Partito Animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus.
Come aderire all’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age”
Per firmare la petizione clicca qui.
Possono aderire alla raccolta firme tutti i cittadini dell’Unione Europea.
Attenzione: non fermarti al primo passaggio. Per essere valido, il form deve essere compilato in tutte le sue parti compreso il numero di un documento di identità.
Pubblicato il 17 ottobre 2018