Un cane legato a una corda e senza cuccia. Una task-force composta da volontari del gruppo anti maltrattamento ENPA, agenti della Polizia Locale e un veterinario dell’Asl si è messa in moto la sera del 25 giugno per salvare l’ennesimo cane maltrattato a Limbiate (MB). Presso l’abitazione indicata hanno trovato conferma delle numerose segnalazioni degli abitanti della zona: oltre a tre cani liberi nel giardino, un quarto cane era legato a una corda di circa un metro e mezzo di lunghezza, senza alcuna protezione dalle intemperie.
Il cane, una femmina incrocio di Spinone di circa sette mesi, non aveva né cuccia né una tettoia per ripararsi dal sole e dai violenti acquazzoni di questi giorni. Nemmeno il nubifragio del 24 giugno che ha messo in ginocchio la Brianza ha convinto i proprietari a proteggere la cucciola.
Quando, dopo diversi giorni, sono stati rintracciati i proprietari – due ragazzi sui 20 anni, fratello e sorella, già noti alla Polizia Locale – questi si sono giustificati dicendo di essere spesso assenti per lavoro e di aver legato il cane perché, essendo molto esuberante, oltre a procurare danni al giardino, scappava spesso.
Dopo aver ottenuto la cessione del cane, la squadra ha fornito indicazioni e prescrizioni per migliorare la gestione degli altri tre cani. I volontari dell’ENPA brianzolo passeranno periodicamente per monitorare la situazione, e stanno valutando con le autorità l’eventualità di sanzionare la famiglia per la detenzione inidonea del cane ritirato.
In buone condizioni di salute e molto carina, ha già un nuovo nome – Bechy – e ora le manca solo una nuova famiglia. E’ ospitata presso il canile Fusi di Lissone (MB), quello di competenza per il comune di Limbiate.
ENPA ringrazia gli agenti della Polizia Locale di Limbiate per la sensibilità dimo
strata in questo intervento congiunto, il servizio veterinario dell’Asl e i cittadini che hanno segnalato la situazione permettendo una felice soluzione del caso.
ENPA sottolinea quanto l’ingresso di un nuovo cane in famiglia – e soprattutto di un cucciolo – debba essere fatto con coscienza e senso di responsabilità. È un atto che comporta un grosso impegno in termini di tempo, cure, educazione e denaro e non va quindi fatto con leggerezza.
Un cane tenuto in giardino o in cortile, infine, deve avere sempre un riparo – una cuccia idonea pulita adeguata alla sua taglia e mantello che lo ripari dalla pioggia e dal sole – e accesso perenne all’acqua, in un’area spaziosa a prova di fuga.
Nella foto: Bechy con una volontaria del canile Fusi