Quello che si è consumato in Trentino, ovvero l’uccisione dell’orsa KJ2, è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l’orsa, per chiarire le dinamiche dell’incidente in cui l’orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell’abbattimento.
Invece la Provincia di Trento ha preferito non ascoltare nessuno, e ha di fatto autorizzato una caccia all’orsa, per mera vendetta o per altre incomprensibili finalità.
Nella storia del nostro Paese è stato toccato il punto più basso sulla tutela degli animali, una sconfitta per il mondo scientifico e politico, totalmente incapace e sordo, o spinto da altri interessi nel promuovere le uccisioni di animali che in Trentino sono ostaggio di politiche cruente e crudeli, finanziate anche cospicuamente dalle tasse dei contribuenti italiani, che pagano profumatamente politici senza competenze e capacità di soluzioni.
Tanto basta perché i cittadini decidano di non recarsi più in Trentino né acquistare alcun prodotto di quella terra, avvelenata dall’intolleranza verso gli animali,dalla malapolitica, e anche, oltretutto, inquinata.
Ora parte la protesta attraverso la pagina Facebook ENPA.
Sono milioni le persone indignate per l’uccisione dell’orsa KJ2, precedentemente catturata e radiocollarata e quindi perfettamente “controllabile”. Un animalicidio, voluto, studiato e architettato nel palazzo della provincia: infatti, nessuna associazione e nessun cittadino è stato reso partecipe dei processi decisionali, proprio come avviene nelle dittature.
Nessun tavolo istituzionale, nessun esponente di rilievo del mondo scientifico, veterinario e delle associazioni portatrici di pubblico interesse è stato ascoltato. La Provincia – e il suo Presidente, con la complicità del peggiore Ministro dell’Ambiente nella storia del Governo Italiano – ha semplicemente voluto ignorare le voci di tutti i cittadini – persino della vittima! – autorizzando l’uccisione dell’orsa per accaparrarsi consensi e voti di quell’ormai misero gruppetto di elettori che forse lo voteranno. Complice di quanto avvenuto è infatti una politica di bassissimo livello, di stampo allarmistico e di pura disinformazione, che fa presa su cittadini impreparati, unito ovviamente alla totale incapacità di gestire la situazione da parte degli enti.
Chiediamo a tutti i cittadini di mobilitarsi – nella pagina Facebook dell’ENPA nazionale troveranno tutte le modalità per farlo – e a non recarsi mai più in questa terra bagnata dal sangue di vittime innocenti, dagli orsi alle marmotte, stambecchi e tanti altri animali.
Gli orsi sono animali particolarmente protetti e soprattutto non sono un bene privato della “Provincia Autonoma” del Trentino, ma sono beni indisponibili dello Stato e quindi della collettività. Evidentemente, però, al Trentino non basta, e con un atto di forza – alle spese di KJ2 – ha voluto sottolineare come intende “gestire” la fauna sul territorio: pochi giorni fa ha presentato al Governo una proposta di legge, avvallata dalla Commissione dei 12, per avere il “via libera” alla gestione degli orsi e dei lupi, in maniera da sparare e ammazzarli a loro piacimento. Per questo chiediamo a Gentiloni e al Governo di non cedere a questa richiesta, tra l’altro del tutto incostituzionale.
Non ci fermeremo qui. L’ufficio legale ENPA è mobilitato per accertare eventuali responsabilità, a più livelli, e avanzerà richieste ben precise, al Governo come anche all’Unione Europea che ha elargito cospicui fondi alla Provincia di Trento per la gestione del progetto Life. Oltre al fatto che tali province, classe dirigente compresa, sono ben finanziate dalle tasse dei cittadini.