Un abbandono decisamente fuori dal comune quello fatto qualche giorno fa. Era ormai pomeriggio inoltrato e il canile stava per chiudere, erano rimasti solo Giorgio Riva, presidente dell’ENPA monzese e l’operatrice Roberta Barletta.
A un certo punto suona il campanello e la sorpresa è stata grande quando, una volta aperta la porta, i due si sono trovati davanti una scatola in plexiglas chiusa con nastro adesivo per pacchi e provvista di alcuni fori, sul coperchio la scritta “boa constrictor (maschio)”.
Dentro c’era effettivamente un bellissimo esemplare di Boa constrictor imperator, una sottospecie di Boa constrictor originaria dell’America centrale. Ripresasi dalla sorpresa Roberta ha visto una macchina che si allontanava sgommando, ha provato a fermarla senza riuscirci, riuscendo però a prendere il numero di targa.
Il boa, decisamente infreddolito, è stato messo subito al caldo e sottoposto a una visita veterinaria che, oltre a rilevare una brutta polmonite (infatti perde bava dalla bocca), ha constatato che una gestione in condizioni non idonee e un’errata alimentazione hanno fatto sì che il povero animale non riuscisse a completare le mute, portandosi dietro dalla mute precedenti della pelle che era ancora attaccata alla testa e al muso, rendendolo praticamente cieco.
Ora il boa, lungo 1,20 m e del peso di oltre 3 chili, si trova nella sede operative dell’ENPA di Monza in via Lecco in una bella teca riscaldata, sottoposto a terapia antibiotica, alimentato correttamente e costantemente monitorato.
Sono in corso delle indagini per capire chi lo ha abbandonato e si potrebbe presto risalire all’autore grazie al numero di targa. Il fatto che lo abbia lasciato davanti al canile, con le certezza che comunque sarebbe stato trovato e curato, non giustifica il fatto che si tratta pur sempre di abbandono, anche perché avrebbe potuto benissimo portarlo di persona e, spiegando le motivazioni, optare per una cessione dell’animale.
Cercasi nuovo proprietario
Fermo restando che ENPA è contraria alla detenzione di animali esotici, che stanno sicuramente meglio nei loro Paesi di origine, ora si sta cercando un nuovo padrone per il boa, una persona che abbia esperienza nella gestione di questa specie e sappia perciò garantire cure, habitat e alimentazione adeguati.
Per informazioni su un’eventuale adozione è possibile rivolgersi direttamente alla sede operativa dell’ENPA di Monza in via Lecco 164, dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 17,30, o telefonicamente allo 039-388304, o ancora via mail a elio.dellatorre@enpamonza.it.
Nelle foto: il contenitore in cui il boa è stato lasciato davanti al canile, e il presidente dell’ENPA di Monza, Giorgio Riva, con l’animale.