La segnalazione arriva la sera del 29 giugno: a Usmate Velate (MB) imprigionate nella canna fumaria di un’abitazione privata ci sono alcune civette. Insospettita dai rumori insoliti all’interno del camino, la famiglia ha chiamato i Vigili del Fuoco che arrivano prontamente, mettendosi in contatto con la sezione ENPA di Monza e Brianza. All’interno della canna, la brutta scoperta: tre civette (un adulto e due nidiacei di poco più di un meseun mese) di cui due in precarie condizioni di salute.
Liberate e sistemate in una scatola di cartone, i vigili le consegnano a Marica, responsabile settore selvatici, nel frattempo arrivata a Usmate.
Purtroppo per uno dei piccoli non c’è nulla da fare, muore durante il tragitto. Anche l’adulto è molto provato e solo l’altro nidiaceo è reattivo.
Marica li pulisce accuratamente poiché sono pieni di fuliggine, persino nel becco, negli occhi e nel naso, dà loro da bere (acqua e zucchero) e da mangiare (fegatini di pollo) e dopo questi prime cure l’adulto finalmente comincia a riprendersi.
La mattina seguente sembrano entrambi decisamente migliorati, solo l’adulto ha ancora gli occhi arrossati con la terza palpebra visibile, ma nulla di grave, a parte l’evidente magrezza dovuta alla forzata prigionia nelle canna fumaria durata chissà quanti giorni. Le due civette vengono trasferite al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Vanzago (MI), gestito dal WWF, dove verranno curate e, a tempo debito, rilasciate.
Una rete per proteggerli
ENPA raccomanda a tutti di controllare regolarmente la canna fumaria, specialmente in presenza di rumori sospetti. Incidenti di questo genere non sono rari, anche se più comunemente si tratta di singoli uccelli e non di intere famiglie. Consigliamo inoltre l’applicazione di una rete di protezione sui camini che possa impedire ai volatili di caderci dentro.
Settore selvatici: emergenza continua
Come accade ogni primavera/estate, questo è un periodo di fuoco per il settore selvatici. Ogni giorno arrivano tre-quattro animali da curare, imboccare e/o portare al CRAS di Vanzago. Tra gli ultimi arrivati, un gheppio, un giovane airone in condizioni disperate (poi deceduto), alcune taccole (il primo anno che ci capita di trovarle!), merli, cornacchie, rondoni, rondini, ricci, gazze, colombacci, tortore, cinciallegre, passeri, balestruzcci e qualche germano.
Nelle foto piccole, dall’alto: le due civette sopravissute; dei merlotti nel nido caduto a terra; il gheppio; orfani di riccio; un cinciallegra nidiaceo; due rondini nidiacee; un nidiaceo di gazza; un nidiaceo di balestruccio.
Info: chi fosse interessato a collaborare con ENPA nel settore animali selvatici, può scrivere a selvatici@enpamonza.it.