Ogni anno i fuochi d’artificio e i botti sparati nella notte di San Silvestro (ma ormai anche nei giorni precedenti e successivi!) causano vittime e feriti tra gli umani, ma ancor di più tra gli animali. Si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e scappano terrorizzati, tantissimi i selvatici che vengono feriti o intossicati, ed incalcolabile il numero di uccelli che, disorientati e impauriti, perdono la vita perché hanno sbattuto contro finestre o muri nel tentativo di fuggire.
La pessima abitudine di festeggiare la fine dell’anno con un concerto di assordanti botti è purtroppo lontana dall’essere abbandonata, né mancano, come è ormai tradizione, i botti “di allenamento” nei giorni precedenti, giusto per vedere l’effetto che fa. Tutto ciò in barba alle ordinanze emesse ormai da moltissimi Comuni, tra cui quello di Monza.
Qui sotto, il breve video di forte impatto realizzato da Isabella Garlati, responsabile immagine e vice presidente della sezione monzese, che verrà tra pochi giorni diffuso da tutte le sedi ENPA d’Italia.
Anche tu puoi contribuire alla sua diffusione condividendolo con tutti i tuoi contatti! (QUI il link).
Non solo pericolosi, ma anche inquinanti
Ogni anno, nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, si registra un picco degli inquinanti dell’aria che respiriamo in città. I botti di Capodanno, infatti, sono dannosi per la salute di tutti perché immettono nell’atmosfera grandi quantitativi di PM10, un inquinante pericoloso, come evidenziato dai dati diffusi dai dalla Regione Lombardia.
Gli inquinanti prodotti dagli scoppi contengono, tra l’altro, valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, bromo e piombo.
Le alternative ci sono
Esistono tantissime alternative valide ai fuochi d’artificio, più rispettose nei confronti di tutti gli animali, quali fontane luminose e droni adornati da led multicolori che, manovrati da terra con appositi software, compiono elaborate evoluzioni e formano figure colorate.
Proteggiamoli così
ENPA rinnova il suo invito a prestare la massima attenzione alla sicurezza dei propri animali domestici, sensibilizzare a una cultura del rispetto e dell’ambientalismo, ma soprattutto a non unirsi a questo concerto di morte.
Nello slideshow qui sotto, in un potente carosello di immagini, sempre realizzato da Isabella Garlati, i consigli in sintesi di ENPA di Monza e Brianza per proteggere i nostri amici:
Pubblicato il 17 dicembre 2024