Ogni volta che ne parliamo vorremmo che fosse l’ultimo episodio, invece siamo ancora qui a scrivere dell’ennesimo caso di aggressione di un cane ai danni di un animale selvatico nei pressi del laghetto della Villa Reale di Monza. L’ennesimo caso di inciviltà e di menefreghismo da parte dei proprietari di cani, alcuni anche strafottenti e arroganti quando qualcuno prova a ricordare loro l’esistenza di un regolamento che prevede il tassativo uso del guinzaglio nei giardini della Villa Reale.
Caffè non c’è più e Duke si dispera…
Dopo cigni, ricci, talpe, lepri e scoiattoli, stavolta è toccato a un esemplare femmina di ibrido anatra-germano.
È successo venerdì 31 maggio, di prima mattina. Non conosciamo la dinamica dell’accaduto: se il povero animale, in cerca di salvezza, si sia buttato nel laghetto perché inseguito dal cane o se il cane abbia oltrepassato la recinzione e l’abbia predato in acqua. Di fatto per la piccola Caffè – questo il simpatico nome dato all’anatra dai frequentatori dei giardini – non c’è stato nulla da fare, i denti del predatore che sono affondati nella sua gola non le hanno purtroppo lasciato scampo.
Caffè era ospite nel laghetto da circa due anni e sicuramente al proprietario del cane, che ha pensato bene di eclissarsi ad aggressione avvenuta, poco importerà che avesse un compagno inseparabile: Duke, da quando lei non c’è più starnazza disperato e la va a cercare. Ma, in fin dei conti era solo un’anatra… (nella foto, vedete Caffè a sinistra e Duke a destra).
L’inciviltà dei proprietari di cani
Il Regolamento del Parco e dei Giardini della Villa Reale, peraltro in bella mostra sui cartelli in diversi punti, prevede che nel Parco (che con i suoi 688 ettari è il più grande parco europeo circondato da mura) i cani debbono essere tenuti al guinzaglio oppure lasciati liberi ma con museruola e sempre sotto sorveglianza, mentre nei Giardini della Villa Reale vige l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio. Per quanto riguarda gli animali selvatici, l’art. 3 del regolamento recita che “è fatto assoluto divieto di uccidere, catturare o anche semplicemente molestare gli animali”.
Che in Villa Reale il regolamento venga bellamente ignorato da parte dei proprietari di cani è ormai assodato, soprattutto da parte di chi ha cani da caccia e considera gli animali ospiti del laghetto ottimi “sparring partners” per tenere allenate le doti venatorie del proprio quattrozampe. La costante presenza di cani che inseguono anatre e germani fa sì che questi lasciano incustoditi i piccoli che diventano così facile preda per cornacchie e rapaci, una cinquantina quelli morti da aprile a oggi.
Cosa dice la legge
Ricordiamo anche che condurre un cane senza guinzaglio integra, nel caso di uccisione o ferimento di animali selvatici, la violazione dell’art. 2052 c.c. (danno cagionato da animali) e dell’ art. 672 (omessa custodia e malgoverno degli animali).
ENPA chiede ancora una volta alle Autorità un intervento più incisivo: urge incentivare i controlli e colpire i proprietari più incivili nel portafoglio, proprietari che a quanto pare sono sempre gli stessi, negli stessi orari e nello stesso luogo e cioè i giardini della Villa Reale.
Il nostro appello è quello di maggior rispetto per la vita di tutti gli animali che vivono nel Parco per fare si che quella che dovrebbe essere un’oasi di pace cessi di essere una zona di guerra. L’auspicio è anche quello che Amministrazione Comunale di Monza e Consorzio Villa Reale e Parco di Monza trovino la soluzione per individuare precise aree del Parco destinate a cani liberi con proprietari responsabili.
Per le foto e per il simpatico video sotto, ENPA ringrazia Reny
Pubblicato l’11 giugno 2019