ENPA Monza saluta Mina, veterana del Progetto Famiglia a Distanza.

Mina era arrivata in gattile il 14 dicembre 2017 perché la sua adorata proprietaria, costretta a letto, non era più in grado di seguirla. E così per questa micia dolcissima dal pelo bianco e tigrato e dagli incredibili occhi verdi, si erano aperte le porte del rifugio e da subito, per motivi anagrafici, era stata battezzata nonna Mina, dopotutto 16 primavere non sono bazzecole!

Da tempo un tumore aveva aggredito il suo fisico già debilitato dagli anni e così, giovedì 9 maggio, nonna Mina si è spenta cullata dalle braccia dei volontari.

Mina era una micia fiera e lo è stata fino alla fine, amava le coccole ma giustamente a modo suo e anche se ci piange il cuore non essere riusciti a darle una seconda possibilità in una casa, siamo certi di averla fatta sentire una regina nei suoi “appartamenti”.

Adottata dal Corriere!

Nato nel 2006, il Corriere Animali, sezione del Corriere della Sera dedicata agli amici a quattrozampe, il 4 ottobre 2017 è diventato Animalia con un nuovo sito e una nuova redazione e una presenza fissa sulle pagine dell’inserto del venerdì Liberi Tutti. La redazione aveva voluto festeggiare il primo compleanno, invece che con torta e spumante, adottando a distanza due animali ospiti nel nostro rifugio e la scelta era caduta su Chicco, il cane ospite da più tempo, e su Mina, consapevoli che per entrambi l’adozione “vera” sarebbe stata difficile. (Leggi qui il nostro articolo dell’11 ottobre 2018.)

«L’adozione di Chicco e Mina – così scrive Alessandro Sala nel bellissimo articolo dedicato a Mina – era stata il primo passo. Nelle settimane seguenti avevamo realizzato uno speciale natalizio interamente dedicato al tema delle adozioni e subito dopo le Feste lo speciale si era trasformato in “Amici da salvare“, una presenza fissa sulle pagine web del Corriere. Uno spazio che cerchiamo di alimentare con le storie di alcuni trovatelli, non sempre purtroppo a lieto fine, che ci vengono raccontate dalle associazioni e dai singoli volontari che in tutto il Paese si dedicano alla cura dei più indifesi. Per tenere i riflettori accesi su una realtà positiva che si regge sull’azione insostituibile dei volontari, sul buon cuore delle persone, sulla consapevolezza che, ricordando le parole di Gandhi, il modo in cui ci si occupa degli animali è uno specchio dell’idea di società che si ha in mente.

Continueremo a farlo – conclude Alessandro Sala – sostenendo anche le campagne contro gli abbandoni e la ferma richiesta alle istituzioni di lavorare con serietà sulla prevenzione del randagismo, fenomeno purtroppo particolarmente diffuso soprattutto in alcune regioni italiane. Nonna Mina oggi non c’è più, ma vogliamo salutarla con un impegno: continueremo a fare tutto questo anche nel suo nome.»

Pubblicato il 13 maggio 2019