Ennesima segnalazione pervenuta al Nucleo Antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza, questa volta si tratta di un cane detenuto a catena da una famiglia rom residente in un campo a Brugherio (MB). Anche la vigilia di Natale i volontari del settore non si fermano, e intervengono subito effettuando il sopralluogo.
Arrivati sul posto, si trovano di fronte a un cane maschio razza American Staffordshire di circa due anni, in evidente stato di disagio, legato a una catena di circa un metro che a malapena gli permette di entrare nella cuccia posta come riparo.
I volontari chiedono spiegazione ai proprietari che si giustificano dicendo che le poche volte che avevano provato a liberarlo, il cane era scappato attaccando alcuni gatti di una colonia felina limitrofa provocandone purtroppo la morte e creando diversi dissapori col vicinato. Per questi motivi e per evitare ulteriori problemi, stavano costruendo per lui un recinto minuscolo in cui a malapena si sarebbe potuto muoverei sul retro del campo. Inutile dire che se non si fosse intervenuti in tempo, il povero cane avrebbe passato lì il resto della sua vita, invisibile al resto del mondo.
Messi al corrente delle gravi privazioni a cui il cane era sottoposto e resi edotti sulle violazioni (la detenzione a catena è espressamente vietata dal Regolamento Regionale Lombardia n. 2 del 2017 – scarica il testo integrale qui, nonché dal Regolamento Comunale per il Benessere degli Animali di Brugherio), i proprietari dichiarano di non poterne migliorare le condizioni e di volersene liberare.
I volontari del Nucleo Antimaltrattamento decidono quindi di procedere al ritiro immediato dell’animale.
Natalino (così è stato ribattezzato!) al canile di Monza si è già aperto molto, è affettuoso, ama il contatto e si relaziona molto bene con le persone. Per chi conosce queste razze non è certo una novità,sono cani eccezionali ma con un grande potenziale che deve essere ben gestito.
Cogliamo l’occasione per sottolineare l’importanza di un’adozione consapevole: il cane in questione era stato acquistato su internet quando era ancora un cucciolo e purtroppo è solo uno dei tanti che girano troppo facilmente in rete, trattati come merce e senza alcun controllo.
Il precedente, appena un anno fa …
Nello stesso campo rom i volontari ENPA erano intervenuti circa un anno prima, sempre grazie alla preziosa segnalazione di privati cittadini.
In quel caso si trattava della presenza di quattro cani, di cui uno in stato di avanzata gravidanza. Non vennero rilevati elementi di maltrattamento e i cani apparivano in buono stato di salute, ben socializzati e liberi anche di accedere all’appartamento.
Con non poche difficoltà ritirarono la mamma presso il canile per permetterle di partorire al meglio e ricevere le cure e l’assistenza necessaria. I cuccioli vennero poi affidati a nuove famiglie e la mamma resa ai proprietari dopo averla sterilizzata.
LE FOTO: nell’immagine principale in alto, nel primo piano sopra e nella foto qui sotto, Natalino al canile di Monza. Nelle altre due foto in alto, Natalino ancora al campo rom dove viveva tra la spazzatura prima di essere portato via.